LA FILCAMS CGIL NEL 2002 tesseramento e modelli organizzativi Presentazione di Clemente Tartaglione 27 Febbraio 2004 Un percorso di analisi per parlare di Filcams Risultati di Sindacalizzazione Caratteristiche della base occupazionale e caratteristiche del tesseramento Il funzionamento della Filcams: strategia e scelte organizzative Il fenomeno “Filcams” all’interno del mondo sindacale: Cosa dicono i nostri interlocutori RISULTATI DI SINDACALIZZAZIONE Gli Iscritti FILCAMS dal 1960 al 2002: una crescita costante che avvicina la categoria alla soglia dei 300mila iscritti 290.000 5 ,1% 280.000 3 ,4 % 270.000 3 ,3 % 260.000 1,7 % 250.000 1,8 % 240.000 230.000 3 ,4 % Numero iscritti 220.000 1,7 % 0 ,9 % 1,5 % 3 ,3 % 0 ,8 % 210.000 200.000 190.000 180.000 170.000 160.000 150.000 Dove sono le risposte a questa crescita - elementi di carattere sindacale, - rafforzamento occupazionale del terziario, - razionalizzazione organizzativa di alcuni settori 140.000 130.000 120.000 110.000 100.000 90.000 80.000 1960 1970 1980 1990 1991 1992 1993 1994 1995 Anno 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 LA FILCAMS NELLA CGIL: i differenziali di crescita portano la categoria ad un contributo pari al 12% del totale degli iscritti della confederazione 12,0% Contributo % della Filcams agli iscritti attivi CGIL (scala di sinistra) 150 10,0% 9,0% 8,0% 140 CGIL (scala di destra) FILCAMS (scala di destra) CGIL ATTIVI (scala di destra) 130 120 7,0% 6,0% 110 5,0% 100 4,0% 90 3,0% 80 2,0% 70 1,0% 0,0% 60 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 Indice iscritti 1980 = 100 11,0% 160 VARIAZIONE ISCRITTI PER AREA GEOGRAFICA: nel periodo 1992-2002 l’aumento medio è stato del 30% e le aree minori e larga parte del Mezzogiorno fanno registrare un importante recupero di sindacalizzazione che può essere attribuito ad un processo di rafforzamento e normalizzazione organizzativa delle strutture sindacali 250% Abruzzo; 1,6 240% 200 190 180 170 160 150 140 130 120 110 100 90 80 230% 220% 210% 200% 190% 170% 160% 150% 140% 130% Basilicata; 1,0 120% Nord Est Sud 2002 2000 1998 1996 1994 1992 1990 1988 V.D'Aosta; 0,3 100% 1986 110% 1984 1982 Variazione % 2002/1992 180% Nord Ovest Centro ITALIA 90% Marche; 2,6 Molise; 0,2 Sardegna; 2,5 Calabria; 1,9 80% 70% 60% Umbria; 1,2 50% Trentino; 1,7 40% Puglia; 3,5 Liguria; 4,2 Toscana; 11,4 Veneto; 7,0 Lombardia; 16,9 Campania; 5,7 Var.% media nazionale 30% Piemonte; 5,7 20% Friuli V.G; 1,6 10% Lazio; 11,1 Sicilia; 3,8 E.Romagna; 16,0 0% 0 10.000 20.000 30.000 Iscritti Anno 2002 40.000 50.000 I COMPRENSORI: sempre nel periodo 1992 – 2002 la crescita resta molto diffusa anche quando si scende sulle unità geografiche minime (12 di 115 registrano una perdita di iscritti); segnali di decellerazione si registrano sui grandi comprensori metropolitani Iscritti Anno 2002 90% 4000 3000 2000 1000 0 Teramo A vellino Nuo ro 80% Caltanissetta Val camo nica Chieti Sibari 70% P escara 60% B asilicata 50% Vaqriazione % 2002-1992 40% 30% 20% Oristano A sti Gemo na B elluno A sco li piceno A quila Viterbo M assa-carrara Val sesia Cuneo Verbania Co senza Lecce Ro vigo M o lise R.Calabria Lecco M acerata Legnano Go rizia So ndrio Vicenza Caserta Cro to ne A grigento Valdarno Cremo na Fro sino ne rato P Ragusa Lo di Latina Terni Taranto B iella Imperia Fo ggia la Imo Trapani Rieti Salerno P iacenza spezia La Catanzaro Sassari Novara Udine B o lzano avia P Civitavecchia Gio ia tauro 10% Trento P erugia A nco na P o mezia Treviso P io mbino M anto va Gro sseto Siena P arma Vero na Ravenna A lessandria P isa Varese Cesena R.Emilia P alermo Fo rli' -10% Enna Vercelli -30% B enevento Siracusa Ferrara P ado va M essina Olbia P o rdeno ne B ari Cagliari Lucca B rindisi B ergamo P esaro P isto ia Savo na Vibo valentia 0% -40% Livo rno A rezzo Trieste -20% B rianza A o sta B rescia Catania Co mo 25% 20% 15% 10% 5% 0% -5% -10% -15% -20% -25% M o dena Napo li Firenze Venezia 5.000 B o lo gna Ro ma M ilano To rino Rimini 10.000 15.000 20.000 25.000 12 AREE METROPOLITANE CRESCONO MENO DEL RESTO DEI COMPRENSORI: dal 1988 non sono più il principale contribuente alla sindacalizzazione Filcams anche se fanno registrare un riavvicinamento a partire dal 1997 Roma Milano Napoli Firenze Bologna Genova Torino Venezia Bari Catania Cagliari Palermo ◙ Fatto puramente statistico, ◙ cambiamento nelle forme di organizzazione della categoria, ◙ ciclo economico e nuovo geografia del terziario ? Province Metropolitane Iscritti 2002 24.266 22.612 12.258 10.143 9.501 7.485 7.442 6.800 4.200 3.550 3.277 2.720 Var% 2002/1982 -3,8% -17,2% 47,2% 38,9% 9,1% 33,3% 20,6% 94,3% 163,3% 25,4% 203,4% -10,8% 114.254 13,5% 170.000 160.000 Aree metropolitane 150.000 Altre aree Numero iscritti 140.000 130.000 120.000 110.000 100.000 90.000 0,9% 80.000 70.000 60.000 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 Anno 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 CARATTERISTICHE DELLA BASE OCCUPAZIONALE E CARATTERISTICHE DEL TESSERAMENTO La filcams dispone della base occupazionale dipendente più ampia tra le categorie nell'area del privato COME E’ FATTA L’OCCUPAZIONE DELLA FILCAMS SA FI ? SLC 6% C 6% FILT 7% FILTEA 9% FIOM 21% FILCAMS 26% FILCEA 6% FLAI IND 4% FNLE 2% FILTEA FIOM FILCEA FLAI IND FNLE FILLEA FILCAMS FILT FISAC SLC FILLEA 13% Fino a 15 dip 28 20 14 30 12 52 56 21 39 25 16--49 36 24 22 23 19 26 20 20 20 20 50 e oltre 37 56 64 47 69 21 24 60 41 55 Impiegati 14 32 52 25 59 16 47 23 99 84 Appr-Operai 86 68 48 75 41 84 53 77 1 16 Donne 65 22 25 32 12 10 45 12 35 23 Uomini 35 78 75 68 88 90 55 88 65 77 fino a 29 40 36 21 32 9 37 40 22 16 20 30 - 39 29 30 33 31 27 30 32 33 35 30 40 e oltre 31 34 46 36 64 34 27 45 49 51 COMPOSIZIONE DELLA BASE OCCUPAZIONE: X DIMENSIONE X QUALIFICA X SESSO X ETA' TURNOVER DEGLI ISCRITTI: la Filcams è riuscita ad attrezzare una organizzazione che risolve il problema della sua base sindacale. Nonostante flussi in uscita che si muovono intorno ad una media del 25%, larga parte dei territori realizza un saldo positivo di tesseramento 55 Bergamo 50 Foggia Agrigento Trieste NORD Molise (Media regionale) 45 Parma Caltanissetta Brianza Palermo in entrata (%) 40 Lazio (media regionale) 35 Cagliari Reggio emilia ITALIA 30 Pescara-Teramo-Chieti (media regionale) Bologna Brescia Milano Vicenza Modena L’iscrizione alla Filcams per quasi l’8% può essere attribuita a forme brevi manu (extra vertenza) da ricondursi all’attività nei settori dispersi (colf, portieri, agenti rappresentanti.); a scelte di anonimato Pisa Brindisi 25 Siena 20 Torino Trento L’iscrizione alla Filcams per quasi il 20% può essere attribuita ai servizi (domande di disoccupazione e attività svolta dall’ufficio vertenze) CENTRO SUD Alessandria Liguria (media regionale) Grosseto Cuneo Venezia Altre ragioni tipiche di questa categoria che aiutano a capire questo turnover sono: il rinnovo della scadenze contrattuali annue (appalti pulizie) a cui è collegata l’iscrizione al sindacato, e la diffusa presenza di posizioni contrattuali atipiche nonché una forte stagionalità di alcuni settori. Firenze 15 Umbria (media regionale) 10 10 15 20 25 30 35 in uscita (%) 40 45 50 55 IL FUNZIONAMENTO DELLA FILCAMS Intervenire sulla rappresentanza di genere: un impegno per acquisire una maggiore capacità di rappresentare le specificità del lavoro in una categoria in cui il 56% della base occupazionale sono donne. Inventare forme di organizzazione capaci di adattarsi a contesti territoriali assai diversi e a problematiche settoriali altrettanto differenziate. Investire sulle risorse umane (funzionari e delegati) attraverso una attività di formazione. Importante è il corso di primo inserimento per funzionari PIANETA FILCAMS: una matrice per Rappresentare alcuni elementi chiave della strategia e scelte organizzative della filcams Investire sui nuovi canali ICT: postazione attrezzata in ogni sede; sito web capace di interagire con tutte le strutture territoriali e condividere informazioni (oggi ci sono 16mila documenti in intranet); servizio di “Pronto intervento” su web denominato 118 Filcams che aiuta i lavoratori a risolvere problemi nel rapporto di lavoro Investire su una solida struttura nazionale che sia in grado di far funzionare in forma integrata un network Sindacale fatto di straordinarie differenze di strategia e organizzazione Fare sindacato andando oltre le sue funzioni tradizionali di tutela del lavoro: un esempio importante è la presenza nella FILCAMS di Napoli della Casa dei Popoli, associazione di lavoratori extracomunitari, dello Sportello Rosa per l’assistenza alle donne e di numerose associazioni di volontariato Valorizzare le intuizioni sindacali locali sostenendo progetti e percorsi proposti dai comprensori Investire sui servizi: gestione autonoma degli uffici vertenze; punti di assistenza ai lavoratori stagionali (esperienza turismo); assistenza alle famiglie nella gestione del rapporto professionale con i collaboratori domestici Per concludere: cosa dice della Filcams una parte del mondo sindacale La forza di questa categoria è stata quella di mettere insieme strutture organizzative, competenze ed identità capaci di affrontare la frammentazione non vivendola solo come un limite ma cercando di interpretarla e di adattare l'azione sindacale Una organizzazione con una notevole capacità ad intercettare il lavoro disperso e diffuso e di inserirsi in settori nuovi. Queste caratteristiche offrono l’opportunità per sperimentare una implementazione delle sinergie con il resto del sistema CGIL. Si fa sempre più esplicita l’esigenza di un maggiore scambio e comunicazione tra le varie categorie che vedono aumentare i punti di connessione all’interno di un sistema economico organizzato su una crescente esternalizzazione di processo. La FILCAMS ha giocato un ruolo chiave nella capacità di ampliare la rappresentanza intercettando un arco sempre più ampio di attività. Ma in questa capacità di “intercettare tutto”, bisogna fare uno sforzo per tenere insieme il tutto”. Le alternative sono tra tutelare le singole attività lavorative o utilizzare il contratto per riunificare cio che il ciclo produttivo scompone. Il tema critico è di nuovo quello delle politiche contrattuali. La preoccupazione riguarda il proliferare di forme di precarizzazione anche all’interno di un processo riorganizzativo che potrebbe favorire politiche sindacali che esaltano e valorizzano i processi di contrattazione collettiva Per una categoria come la FILCAMS che guadagna visibilità e solidità organizzativa serve una maggiore integrazione nella CGIL, evitando sovrapposizioni e iniziative che possano diluire l’identità della Confederazione”. A questo proposito preoccupa la scelta organizzativa di gestire in modo autonomo gli uffici vertenze.