/ AD SENSUM VERDE LIMONE DI DAVIDE OLTOLINI FOTO DI LAILA POZZO PER IL CONSORZIO DI TUTELA DEL LIMONE DI SIRACUSA IGP SUCCOSO E CITRINO, L’AGRUME MEDITERRANEO SVELA IL SUO PROFILO AROMATICO E LA SUA SINUOSA LIVREA GREEN. PERCHÉ IL FRUTTO DEL SOLE NON SEMPRE È GIALLO COME SEMBRA Le caratteristiche In Italia, i limoni rappresentano il 5,4% degli acquisti di frutta fresca, per un totale di circa 244mila tonnellate. Ad essere commercializzati sono quelli importati da Spagna, Argentina, Turchia, Sud Africa e Uruguay oltre, ovviamente, a quelli prodotti sul suolo nazionale. Tra questi ultimi sono sei le tipologie che hanno ottenuto il riconoscimento Igp (Indicazione Geografica Protetta) da parte dell’Unione Europea: il Limone Interdonato di Messina, il Limone Femminello del Gargano, il Limone Costa d’Amalfi, il Limone di Sorrento, il Limone di Rocca Imperiale e il Limone di Siracusa. Quest’ultimo rappresenta la produzione Igp che interessa la superficie di territorio più vasta, sia in Italia che in Europa, corrispondente a 5.300 112 / GRANDECUCINA / MARZO 2013 ettari. Si tratta del frutto appartenente alla cultivar Femminello e ai suoi cloni, riferibili alla specie botanica Citrus limon (L.) Burm che, a seconda delle tipologie, si distingue in Primofiore, Bianchetto o Maiolino (ovvero il limone primaverile) e Verdello (ossia il limone d’estate). Il Primofiore ha forma ellittica e buccia e polpa che dal verde chiaro vanno al giallo-citrino. Come il suo succo. Il Bianchetto si presenta, invece, ellittico od ovoidale, con buccia color giallo tenue, polpa gialla e succo giallo-citrino. Mentre il Verdello ha forma ellittico-sferoidale e scorza verde pallido, con succo e polpa sempre giallo-citrino. Il colore Al momento dell’utilizzo, ossia del consumo, il limone dovrebbe presentar- si di una vivace tonalità gialla. Almeno nell’immaginario comune, non solo del consumatore, ma anche di molti operatori del food e della ristorazione. Una colorazione che però tale frutto presenta solo in determinati periodi dell’anno. Tale tendenza del mercato ha così favorito la pratica della “deverdizzazione”, una procedura che (come avviene anche per le banane) prevede l’inserimento dei frutti in celle con gas naturali, per un periodo che va dalle 36 alle 70 ore. Si ottiene così, di fatto, una sorta di invecchiamento dell’agrume a scapito di freschezza e aromi, diminuendone anche il tempo di possibile conservazione. In realtà, il limone a buccia verde, come quello autunnale, offrirebbe una resa in succo maggiore del 40%, oltre a una presenza di acido citrico attorno ai valori ottimali del 5%-6%. Inoltre, sotto il profilo aromatico, il limone verde risulta di particolare interesse, tanto da essere richiestissimo da alcuni dei più noti produttori di profumi a livello mondiale. Purtroppo però, soprattutto per quanto riguarda l’export, la tipologia a scorza green è vista a tavola con qualche diffidenza, se si esclude la piccola produzione estiva del Verdello. La produzione La zona di produzione del Limone di Siracusa Igp comprende, in tutto o in parte, il territorio amministrativo di dieci comuni in provincia di Siracusa, nella regione Sicilia. Ovvero: Siracusa, Augusta, Priolo, Melilli, Sortino, Floridia, Solarino, Avola, Noto, Rosolini. La raccolta dei frutti è manuale ed effettuata, direttamente dalla pianta, con l’ausilio di forbicine per il taglio del peduncolo. A seconda delle tipologie, i frutti sono raccolti in periodi diversi: a partire dal primo ottobre fino al 14 aprile il Primofiore, dal 15 aprile al 30 giugno il Bianchetto o Maiolino e dal primo luglio al 30 settembre il Verdello. Il Limone di Siracusa rappresenta il 25% della intera produzione nazionale con 150 mila tonnellate di prodotto. Il mercato di riferimento è, attualmente, quello italiano della grande distribuzione, in particolare quello del Nord Italia, mentre le esportazioni interessano prevalentemente Germania, Austria, Francia, Regno Unito e Danimarca Invece, per quanto riguarda il mercato extra-UE, soprattutto la Norvegia. Qualche curiosità L’aggiunta di succo di limone alla regolare alimentazione sarebbe in grado di ridurre il rischio di riformazione dei calcoli renali nei pazienti che hanno già sofferto di tale patologia. È quanto intende dimostrare uno studio dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” e degli Ospedali Riuniti di Bergamo effettuato su 200 soggetti, i quali, per due anni, si apprestano a seguire una dieta che prevede l’assunzione giornaliera di una quantità controllata di tale succo. A mettere a disposizione la fornitura necessaria per i pazienti inseriti nel protocollo? È proprio il Consorzio di Tutela del Limone di Siracusa Igp, presieduto da Fabio Moschella, che raggruppa 45 soci, e tra questi due cooperative, per complessivi 600 associati. Il virtuoso e salutare segreto del mediterraneo agrume? Sta nelle alte concentrazioni di citrato di potassio in esso contenute (circa cinque volte più di quelle presenti nelle arance). Una caratteristica che lo elegge a farmaco naturale. www.limonedisiracusa.org www.davideoltolini.net twitter: @davide_oltolini MARZO 2013 / GRANDECUCINA / 113