SPORTELLO DI ALBRECHT DÜRER.
(Fonte: “Underweysung der Messung…”, 1525)
Questo prospettografo (illustrato con
l’incisione che mostra due
disegnatori intenti ad eseguire lo
scorcio di un liuto) è molto
probabilmente (a differenza degli
altri tre da lui descritti) una
invenzione del Dürer.
Particolarmente interessante l’uso
del filo (teso tra l’occhio – sostituito
da un chiodo o da un piccolo foro – e
il contorno dell’oggetto) per
rappresentare il cammino del raggio
luminoso. Si ha così un modello
meccanico sia della piramide visuale
che della propagazione (rettilinea) della luce (sorgente puntiforme).
Con lo sportello aperto, il quadro è virtuale: viene descritto dal punto di intersezione di
due fili mobili (eventualmente perpendicolari: in tal caso il loro movimento sarà di tipo
traslatorio). Quando questa intersezione appartiene al raggio visivo o luminoso (cioè al filo
che lo rappresenta) essa è l’immagine del punto dell’oggetto da cui il raggio medesimo
proviene (o che il raggio colpisce), e sarà poi ricopiata sul quadro reale (sportello chiuso).
Non c’è bisogno di ricorrere a coordinate numeriche.
Per costruire una prospettiva, occorrono due persone: mentre un assistente sposta il raggio
luminoso (visuale) lungo il contorno dell’oggetto, l’artista determina le intersezioni col
quadro virtuale e le disegna sul quadro reale.
L’occhio umano è eliminato; la visione è regolata da leggi geometriche e meccaniche;
anche gli operatori sono ridotti ad essere strumenti più o meno passivi.
Le istruzioni del Dürer (relative sia alla costruzione del prospettografo che al suo impiego)
sono straordinariamente minuziose: il taglio didascalico è evidente. Ne riportiamo l’ultima
parte:
“Appoggia il liuto, o qualunque altro oggetto a tua scelta, alla distanza prestabilita da quadro, e fai
attenzione: deve restare immobile per tutto il tempo che ti servirà. Domanda al tuo assistente di
mantenere teso il filo passante per il chiodo (all’altra estremità c’è un contrappeso) e di portarlo a
contatto con i punti principali del liuto. Quando egli si ferma su uno di questi punti (tenendo teso il
filo) tu sposta gli altri due fili (quelli fissati per uno dei capi alla cornice del quadro) tendendoli in
modo che si incrocino col suo. (Per fissarli in questa posizione) attacca ora al quadro, con un poco di
cera, anche gli altri due capi di questi fili; ordina quindi al tuo assistente di allentare il suo filo.
Adesso chiudi lo sportello e ricopia sul quadro il punto di incrocio dei due fili rimasti”
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SPORTELLO DI ALBRECHT DÜRER. (Fonte: “Underweysung der