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Cavoli (Brassica oleracea)
Cavolo nero toscano (var. acephala) È una verdura invernale dalle molteplici
proprietà: prevenzione di numerose forme tumorali, dell’ulcera gastrica e delle coliti
ulcerose; inoltre è poco calorico. Ingrediente fondamentale della cucina toscana e
della famosa "ribollita", una minestra di fagioli con pane raffermo e verdure varie.
Buono anche lessato e saltato in padella con aglio
e olio.
Cavolfiore (var. botrytis) La semina avviene tra maggio e luglio; per le
produzioni primaverili avviene a gennaio. Può essere consumato bollito, fritto,
arrostito o cotto al vapore, usato come contorno o anche come piatto principale,
nella preparazione di zuppe di verdura.
Cavolo cappuccio (var. capitata) Ha la caratteristica di avere le foglie esterne lisce,
concave e serrate, che racchiudono le foglie più giovani in modo da formare una palla
compatta detta "testa" o "cappuccio". In base all'epoca di maturazione, si possono
avere varietà primaverili, estivo-autunnali o invernali; le primaverili si possono
definire precoci, le invernali tardive. Si può consumare crudo in insalata, oppure cotto
al vapore, bollito.
Cavolo rosso (var. capitata rubra) È una varietà di Brassica oleracea simile al
cavolo cappuccio, ma a differenza di questo presenta colorazione rossa. Possiede
fusto eretto, di lunghezza raramente superiore ai 30 centimetri. Viene coltivato in
varie zone d'Italia e del mondo, è una pianta originaria dell'area mediterranea e
diffusa già all'epoca romana.
Broccolo romanesco (var. botrytis) È conosciuto in
tutta la campagna romana da tempo remoto; è una varietà di cavolo broccolo. I broccoli
rientrano nel gruppo di piante di cui non vengono mangiate le foglie bensì le
infiorescenze non ancora mature. Assomiglia ad un cavolfiore, ma è verde chiaro, ha una
forma piramidale e tante piccole rosette, disposte a spirale, che riproducono la forma
principale e si ripetono con regolarità.
Cavolo verza (var. sabauda) Simile al cavolo cappuccio, ma a differenza di questo
presenta foglie grinzose, increspate e con nervature prominenti. Di origine antichissima, è
coltivato soprattutto nelle regioni centro-settentrionali d'Italia. Il suo utilizzo in cucina è
diffuso in gran parte d'Europa e in molte regioni italiane, soprattutto previa cottura e per la
preparazione di zuppe e minestre.
Broccolo (var. italica) È una pianta originaria dell'area mediterranea e comune già
all'epoca romana (come suggerisce anche il nome scientifico). Il suo utilizzo in cucina è
diffuso in gran parte d'Europa e del mondo, soprattutto previa cottura e per la
preparazione di zuppe e minestre. Il broccolo è originario del Sud Italia e ancora oggi,
all'estero, viene associato alla cucina italiana. Si può consumare crudo in
pinzimonio,ma è valorizzato soprattutto dalla cottura al vapore, gratinata o saltata.
Rientra in numerose preparazioni tipiche regionali.
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