Fonte: wikipedia.org Cavoli (Brassica oleracea) Cavolo nero toscano (var. acephala) È una verdura invernale dalle molteplici proprietà: prevenzione di numerose forme tumorali, dell’ulcera gastrica e delle coliti ulcerose; inoltre è poco calorico. Ingrediente fondamentale della cucina toscana e della famosa "ribollita", una minestra di fagioli con pane raffermo e verdure varie. Buono anche lessato e saltato in padella con aglio e olio. Cavolfiore (var. botrytis) La semina avviene tra maggio e luglio; per le produzioni primaverili avviene a gennaio. Può essere consumato bollito, fritto, arrostito o cotto al vapore, usato come contorno o anche come piatto principale, nella preparazione di zuppe di verdura. Cavolo cappuccio (var. capitata) Ha la caratteristica di avere le foglie esterne lisce, concave e serrate, che racchiudono le foglie più giovani in modo da formare una palla compatta detta "testa" o "cappuccio". In base all'epoca di maturazione, si possono avere varietà primaverili, estivo-autunnali o invernali; le primaverili si possono definire precoci, le invernali tardive. Si può consumare crudo in insalata, oppure cotto al vapore, bollito. Cavolo rosso (var. capitata rubra) È una varietà di Brassica oleracea simile al cavolo cappuccio, ma a differenza di questo presenta colorazione rossa. Possiede fusto eretto, di lunghezza raramente superiore ai 30 centimetri. Viene coltivato in varie zone d'Italia e del mondo, è una pianta originaria dell'area mediterranea e diffusa già all'epoca romana. Broccolo romanesco (var. botrytis) È conosciuto in tutta la campagna romana da tempo remoto; è una varietà di cavolo broccolo. I broccoli rientrano nel gruppo di piante di cui non vengono mangiate le foglie bensì le infiorescenze non ancora mature. Assomiglia ad un cavolfiore, ma è verde chiaro, ha una forma piramidale e tante piccole rosette, disposte a spirale, che riproducono la forma principale e si ripetono con regolarità. Cavolo verza (var. sabauda) Simile al cavolo cappuccio, ma a differenza di questo presenta foglie grinzose, increspate e con nervature prominenti. Di origine antichissima, è coltivato soprattutto nelle regioni centro-settentrionali d'Italia. Il suo utilizzo in cucina è diffuso in gran parte d'Europa e in molte regioni italiane, soprattutto previa cottura e per la preparazione di zuppe e minestre. Broccolo (var. italica) È una pianta originaria dell'area mediterranea e comune già all'epoca romana (come suggerisce anche il nome scientifico). Il suo utilizzo in cucina è diffuso in gran parte d'Europa e del mondo, soprattutto previa cottura e per la preparazione di zuppe e minestre. Il broccolo è originario del Sud Italia e ancora oggi, all'estero, viene associato alla cucina italiana. Si può consumare crudo in pinzimonio,ma è valorizzato soprattutto dalla cottura al vapore, gratinata o saltata. Rientra in numerose preparazioni tipiche regionali. www.ortoinvaso.it