VIAGGIO DI UN PAIO DI SCARPE Nike e globalizzazione Con il termine globalizzazione si indica il fenomeno di crescita progressiva delle relazioni e degli scambi a livello mondiale in diversi ambiti, il cui effetto principale è una decisa omologazione economica e culturale tra i Paesi del mondo. Il termine globalizzazione, di uso recente, è stato utilizzato dagli economisti, a partire dal 1981, per riferirsi prevalentemente agli aspetti economici delle relazioni fra popoli e grandi aziende. Il fenomeno invece va inquadrato anche nel contesto dei cambiamenti sociali, tecnologici e politici, e delle complesse interazioni su scala mondiale che, soprattutto a partire dagli anni ottanta, in questi ambiti hanno subito una sensibile accelerazione. La Nike, Inc. è un'azienda produttrice di abbigliamento e accessori sportivi, nata il 25 Gennaio 1967. Il suo fatturato è cresciuto negli ultimi anni e ora ammonta a circa 16,50 miliardi di dollari, l'azienda dà lavoro a circa 26.700 dipendenti. La Nike è stata criticata e sottoposta a processo per le condizioni di lavoro ed i metodi di produzione nelle fabbriche d'oltremare con cui ha contratti commerciali, situate in Cina, Vietnam, Messico, Indonesia. Il 15 ottobre 1998 Nike ha annunciato l'intenzione di aumentare il salario minimo dei suoi lavoratori indonesiani del 25%. Ma uno studio condotto nel settembre '98 dall'associazione statunitense Global Exchange, mette in evidenza che questo aumento è del tutto inadeguato per recuperare la perdita del potere d'acquisto dovuta alla svalutazione della Rupia indonesiana. Pertanto i lavoratori Nike in Indonesia continueranno a non poter soddisfare i loro bisogni fondamentali. In Indonesia i sindacati liberi sono illegali e vengono repressi dall'esercito. I lavoratori Nike ricevono un salario da fame, lavorano esposti a vapori delle colle, solventi, vernici per 12 ore al giorno. La Nike spende circa 180 milioni di dollari l'anno in pubblicità, quando sarebbe sufficiente l'1% di questo bilancio per migliorare le condizioni di 15000 lavoratori indonesiani. QUANTO COSTA UNA SCARPA NIKE: Materiale $ 4,7: 4% Manodopera $ 1,3: 1% Profitti ingrosso $ 62: 49% Profitti dettaglio $ 57: 46% Prezzo al pubblico $ 125: 100% Un esempio di lavoratore sfruttato è Jagadish, un uomo di 24 anni, padre di tre bambini. Il suo lavoro è stendere il mastice, un particolare tipo di colla, sulle suole della scarpe. Il lavoro è duro e ripetitivo e il mastice è irritante per la pelle e per gli occhi. Guadagna soltanto 20 cent l’ora. Deve lavorare così altrimenti non può sopravvivere. Purtroppo capita spesso, anche, che questa gente mangi poco e viva in posti sporchi. Un rivenditore di un negozio Nike italiano guadagna ogni giorno 129 euro. Il presidente e proprietario della Nike, Philip Knight, guadagna ogni giorno 5.500 euro. Il maggiore testimonial della Nike è Michael Jordan, il quale per uno spot Nike guadagna circa 1.500 milioni di euro. Al giorno dunque guadagna circa 41.000 euro. Abbiamo scoperto, dunque, che le nostre scarpe sono un esempio di globalizzazione, perché, viaggiando in tutto il mondo, ci hanno portato alla scoperta di diverse realtà socio-economiche che ci dovrebbero far riflettere su quanto, comprando un semplice paio di scarpe, influiamo sulle dinamiche mondiali.