FISTOLE CORONARO-POLMONARI: DAL SOSPETTO ECO ALLA DIAGNOSI
Gloria Demicheli1, Anna Maria Costante2, Corrado Cavozza1, Silvia Ghidella3, Massimo Serra1,
Glauco Camporini1, Antonio Campanella1, Roberta Costa1, Ermelinda Martuscelli4,
Gianfranco Pistis2, Domenico Mercogliano1
1
S.C. Cardiochirurgia, 2S.C. Cardiologia, 4S.C. Anestesia e Rianimazione Cardiotoracica,
Azienda Ospedaliera SS Antonio e Biagio, Alessandria
3
Studio Radiologico Cento Cannoni, Alessandria
Le fistole coronariche sono una rara anomalia, congenita o acquisita, caratterizzata da una comunicazione tra una coronaria e una camera cardiaca, un grande vaso o qualsiasi altra struttura vascolare.
Rappresentano lo 0.2-0.4% delle cardiopatie congenite e spesso vengono riscontrate casualmente
durante l’esecuzione di una coronarografia.
Le fistole tra coronarie e arteria polmonare rappresentano il 20% del totale.
I pazienti con questa cardiopatia sono generalmente asintomatici ma, sintomi (quali dispnea, dolore
toracico) e complicanze (infarto), si possono presentare in età avanzata.
Viene inviata presso il nostro ambulatorio una paziente di 60 anni con dispnea da sforzo e soffio
cardiaco.
L’ecocardiogramma transtoracico ha evidenziato sezioni destre dilatate, PAPs aumentate e la presenza in arteria polmonare di un flusso continuo per cui si poneva il sospetto di pervietà del dotto di
Botallo o di fistola coronaro-polmonare.
Per far diagnosi è stato necessario sottoporre la paziente ad ulteriori accertamenti diagnostici che
hanno evidenziato:
 TC coronarica: presenza di multiple fistole coronarico polmonari a partenza da: coronaria destra,
ramo diagonale ed IVA.
 Coronarografia: arterie coronarie indenni da lesioni, presenza di due ampie fistole che dalla coronaria sinistra e dalla coronaria destra affluiscono in arteria polmonare.
 Ecocardiogramma transesofageo + contrasto per visualizzare i rapporti con la valvola polmonare.
La paziente è poi stata sottoposta ad intervento chirurgico di correzione mediante chiusura delle
fistole coronariche sia in sede epicardica, mediante legatura, che a livello dello sbocco nel tronco
dell’arteria polmonare con sutura diretta.
È stato necessario quindi un approccio multi-imaging per giungere a diagnosi certa e per definire con
precisione i rapporti anatomici in modo da poter pianificare al meglio la strategia chirurgica.
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