Anziani in movimento
Muoversi bene per star meglio
RSA Il Trifoglio - Torino
V.B.S. - Associazione
Volontari per un Borgo
Solidale
Torino, 24 marzo 2015
Dott.ssa Roberta Benedetta Casti
Spec. Adapted Physyical Activity
Dottore in Psicologia della Comunicazione
Presidente reg. Piemonte Doctor Moviment Sience Association
Università degli Studi di Torino
Attività Fisica Adattata
Le origini:
termine APA (dall’ingelse
Adapted Physical Activity e
dal francese Acitivté
Physique Adapteé) nasce nel
1974 in Canada, ad opera di
Clermon Simard, in risposta
alle esigenze della
popolazione anziana del
Québec, per migliorare la
qualità della vita delle
persone anziane o con
particolari necessità.
Sport&Salute attraverso l’Esercizio fisico
La ginnastica …
Il medico forlivense Girolamo Mercuriale
definì già nella prima metà del ‘500, la
ginnastica come:
“Quella scienza che studia l’esercizio fisico,
gli effetti che con esso si possono produrre
sull’organismo umano e che ha per fine il
conseguimento ed il mantenimento della
buona salute”.
Invecchiamento
• invecchiamento biologico: la potenziale durata della
vita
• Invecchiamento fisiologico: riduzione o perdita di
funzioni (metaboliche, trofiche, dinamiche, etc…) in
seguito all’avanzare dell’età dell’organismo.
• Invecchiamento psichico: la capacità adattiva quale
risulta dal comportamento, in base alle potenzialità
cognitive e relazionali soggettive
• Invecchiamento sociale: le abitudini e i ruoli sociali
della persona in funzione delle aspettative del
gruppo e società.
(Amianto, 2008)
L’inattività fisica
Con l’invecchiamento:
•riduzione delle capacità funzionali,
•aumento del deterioramento fisico
diminuzione della
capacità fisica.
Conseguenza: la diminuzione dell’attività fisica con relativo
aumento della morbilità.
Una diminuzione della motivazione porta ad uno stile di vita
sedentario.
Il professionista del movimento deve motivare proponendo
diverse attività per mantenere un buon potenziale motorio
negli anziani.
Attraverso una serie di esercizi fisici specifici si preserva,
mantiene e migliora la salute e la qualità di vita dell’anziano.
… e l’attività fisica
L’effetto motorio apporta delle modificazioni anatomiche e funzionali cui
l’esercizio fisico proposto tende. (Pecchioli, 2012)
Combatte il decadimento fisico.
Come?
•Esecuzione lenta dei
movimenti
•Ripetizioni poche
•Consapevolezza
dell’esecuzione e dei
limiti
•Mai movimenti
grossolani
•Respirazioni corrette
•Posture corrette
Tutto deve essere proposto nella max
garanzia di sicurezza!
Diverse proposte per
l’anziano
Fitness, sala pesi-sala cardio:
Ginnastiche dolci:
Ginnastica in
acqua/idrochinesi
terapia:
Attività finalizzate al miglioramento della
postura, della respirazione, della mobilità
articolare, con conseguente diminuzione del
dolore
e
della
tensione
muscolare.
Miglioramento dell’educazione respiratoria.
Quale sport?
Molti sport possono venir praticati dagli
anziani.
Lo sport, è: “Una competizione, con dei
regolamenti e che prevede una
premiazione che si raggiunge attraverso
prestazioni elevate che conducono ad
una vittoria.” (Baroni, 2012)
Gli sport:
Nuoto
Podismo
Ciclismo
Sci alpino
Sci nordico
Tennis
Bocce
NordicWalking
…
Praticare dello sport in vecchiaia è
sinonimo di buone capacità e abilità
psicofisiche, quindi una buona condizione
di salute.
Alcuni riguardi:
•Continuità e costanza di esercizio.
•Ridimensionare
il
luogo
della
competizione
per
permettere
di
personalizzare il carico
dell’APA.
Termine legato alla motricità dell’anziano, coniato nel 1979 dal Dottor Giovanni De
Francesco, Direttore Sanitario dell’Opera Pia Crocetta di Torino, per veicolare il contenuto
specifico di una nuova metodologia messa a punto da alcune insegnanti torinesi diplomate
ISEF (Istituto Superiore di Educazione Fisica).
Geromotricità
Metodo
AGIEF è stato riconosciuto
e approvato dalla SIMOG
(Società Italiana Medici e
Operatori Geriatrici).
Metodo AGIEF: Territorio (palestre, spazi
Comunali, …)
Domicilio
Istituti
(RSA, Case di Riposo)
Prof.sse Giuseppina Giorgi, Ada Piccolo, Cesarina Minasso nel
1978 danno inizio al nuovo metodo. Tutte e tre sono state
Docenti presso l’ISEF di Torino nel corso di specializzazione in
“Attività Motorie per la Terza Età”.
Quale movimento in
Istituto/RSA?
La Geromotricità metodo AGIEF per anziani ricoverati in Case di
riposo, RSA:
quando l’anziano entra in RSA, molto importante diventa l’Attività
Fisica Adattata che si deve affiancare alla Fisioterapia:
collaborazione e interscambio disciplinare costante.
Occorre tener conto dei bisogni, delle esigenze, delle aspettative
conseguenti alla situazione dell’Anziano istituzionalizzato.
Intervento finalizzato a prevenire o a ritardare i danni invalidanti
dell'invecchiamento nella 4° / 5° età.
Intervento psico-motorio finalizzato al miglioramento, al
mantenimento, al recupero globale delle potenzialità motorie e
cognitive residue del Grande Anziano.
Il movimento con grandi e piccoli attrezzi
E poi spazio alla fantasia …
Risultati in evidenza:
Si riattivano le grandi funzioni (respiratoria, circolatoria, uro – intestinale),
recupero - mantenimento dell'autonomia essenziale dei quattro arti e
dell’Equilibrio
Prevenzione primaria e secondaria risveglio - mantenimento presenza psichica
stimolando e favorendo:
-Attenzione/Memoria (stabilire relazioni di reciproca accettazione)
-Padronanza di movimento
- Socializzazione e relazioni
-Prontezza di riflessi (Consapevolezza del proprio Bagaglio ideomotorio)
Quanta attività fisica?
Per chi?
IL MOVIMENTO PER:
•Anziani e grandi anziani sani
•Anziani con Malattia di Alzheimer
•Anziani con Morbo di Parkinson
•Anziani con Demenza Vascolare Ischemica
•Anziani osteoporotici
•Malattie metaboliche ereditarie
•Miscellanea (traumi cranici, recupero traumi osteo-muscolari, sindromi paraneoplastiche, cardiovascolari e respiratorie)
Lavorare in Istituto/RSA vuol dire aver a che fare con
anziani che spesso sono in carrozzina, non deambulano e
hanno perso gran parte dell’autonomia motoria.
Anche a livello psichico, Importante diventa il
restituire un qualcosa, che non sia scollegato dal bisogno
e da ciò che l’anziano richiede in quel momento.
Tramite l’Attività fisica Adattata possiamo riportare
l’anziano ad un grado ottimale di autonomia individuale
come fattore qualitativo di vita, educandolo ad un uso
consapevole dei movimenti che favoriscono le funzioni
stesse migliorando così le prospettive della salute e del
benessere.
Conclusioni
Lavorare con soggetti anziani implica una profonda conoscenza dell’anatomia,
della fisiologia, della psicologia e delle patologie tipiche di questa età.
Importante è conoscere la storia clinica dell’anziano per rendere adeguata
l’attività proposta.
Occorre recuperare quanto sia possibile
rispettando i limiti dell’anziano!
Grazie per l’attenzione
Bibliografia:
•AA.VV. Corso di formazione per operatori Geromotricisti, Associazione Geromotricisti Insegnanti
Educazione Fisica, Torino, 2008
•AA.VV. I.D. Educazione Fisica, rivista semestrale di Educazione Fisica e Ginnastica, Organo
Ufficiale SIEF, Edizioni TAF, Anno X – Numero 2/2012, Firenze
•AA.VV. Insegnare e far vivere le Attività Fisiche Adattate, Edizioni La Lontra, Busalla (Ge), 2005
•AA.VV. L’attività fisica nella terza età, a cura di Romolo Saccomani, Raffaello Cortina Editori,
Milano, 2006
•AA.VV. Sportivamente Anziano, Editrice Mediterraneo, Urbino, 2000
•Massara Giuseppe, Pacini Tiziano, Vella Gioacchino, Ergonomia del sistema posturale. “Fabrica
del Terzo Millenio”. Marrapese Editore, Roma, 2008
•Minasso Cesarina, Piccolo Ada, Guarino Anna, Muoversi bene per stare meglio – Geromotricità,
Ed. Mediterranee, Roma, 1995
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