Scuola Superiore di Economia e Finanza
Gli indicatori di efficienza elaborati
dall'Agenzia delle Entrate
SPUNTI PER LA
DISCUSSIONE
Stefano Pisani
Conclusioni
Tempi Unitari Medi
Si sfatano luoghi comuni ridimensionando il ruolo dei
TUM nell’ambito di un contesto dinamico.
Cruciale assicurare la continuità in serie storica.
Invarianza dei TUM? Si potrebbe pensare di
capitalizzare i guadagni di produttività far
convergere i TUM verso una frontiera di efficienza.
Conclusioni
Input di lavoro
• Impone una coerenza stretta, in fase sia di
pianificazione che di controllo, tra output ed
input.
• Dà il giusto risalto all’utilizzo delle qualifiche
professionali (risponde alle critiche di
ingiustificati rigonfiamenti “apicali”).
• L’input di lavoro è realmente un costo fisso?
(turn-over, mobilità, distribuzione tra
posizioni…)
Conclusioni
Stanziamento economico
• Collega l’efficienza alla dotazione
economica, mettendo in luce vincoli ed
opportunità.
• Tramite il valore aggiunto consente di
governare i costi intermedi.
Conclusioni
Cosa non ci dice
• se il recupero di efficienza è effettuato in una
fase espansiva o depressiva – dinamica della
produzione;
• quanto ci costa l’efficienza in termini di costo del
lavoro – costo del lavoro per unità di prodotto;
• Se stiamo producendo qualcosa di utile – indicatori
di efficacia.
Conclusioni
Punti cruciali
Individuazione delle attività interne ed
esterne.
Sistema chiaro e trasparente di indicatori per
quantificare i “pezzi” prodotti.
Conclusioni
Grazie per l’attenzione
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