AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 4 di 4 - 1 - Il management del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso dell’età adulta AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 5 di 5 INDICE Argomenti Premessa Obiettivi Campo di applicazione Responsabilità Sigle e definizioni Indicazioni operative Indicazioni operative per il trattamento del dolore Allegato 1 Management terapia antalgica dolore livello B – C Allegato 2 Termine o modifica del trattamento antalgico di base del livello di dolore B - C Facsimile scheda indicazione operativa per livello di dolore Allegato 3 Scheda monitoraggio del dolore Allegato 4 Legenda della scheda di monitoraggio del dolore Il management del dolore Pagina 6 7 7 7 7 8 14 22 25 26 30 33 36 AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 6 di 6 PREMESSA Il dolore è definito come: " Una sgradevole esperienza sensoriale ed emotiva, associata ad un effettivo o potenziale danno tessutale o comunque descritta come tale. Il dolore è SEMPRE un’esperienza soggettiva. Ogni individuo apprende il significato di tale parola attraverso le esperienze correlate ad una lesione durante i primi anni di vita. Sicuramente si accompagna ad una componente somatica, ma ha anche carattere spiacevole perciò riconosce anche una carica emozionale". Il dolore postoperatorio è definito come: " Dolore acuto persistente del paziente chirurgico dovuto alla malattia preesistente, all'atto chirurgico o alla combinazione tra malattia preesistente e procedura chirurgica ". (definizione ASA, 2004). La definizione racchiude il carattere di ineluttabilità e prevedibilità del dolore, che comparirà al cessare degli effetti dei farmaci anestetici, con variazioni per sede, intensità e durata. Il dolore post operatorio e post traumatico rappresenta circa l’80% del dolore che le persone provano in ospedale; pertanto rappresenta un vero problema sanitario che non può essere ignorato. La bibliografia riporta che, spesso, il paziente che deve essere sottoposto a trattamento chirurgico o post traumatico teme questo non per i rischi più o meno gravi che esso può comportare ma per la prospettiva del dolore che deve “sopportare” e che è considerato, nella nostra cultura, parte integrante del percorso terapeutico. Il dolore è variabile da soggetto a soggetto e nella stessa persona nel tempo; questa variabile non è solo funzione della patologia preesistente, della sede, del tipo e dell’importanza dell’intervento terapeutico, ma anche, ed a volte prevalentemente, funzione di quei fattori psicologici che la correlazione dolore-lesione comporta. Tale correlazione è legata a molteplici aspetti quali l’età, la cultura, la religione, la scolarità, la condizione socio-economica ed è dipendente dalla storia stessa della persona intesa come memoria del dolore passato. I fattori da tenere in particolare considerazione sono: A. L'ansia: qualsiasi situazione che possa influire sulla situazione di ansia, quale ad esempio il dover affrontare un intervento demolitivo per patologia tumorale, accresce l'intensità del dolore PO. Anche il contesto terapeutico sviluppa in molti pazienti un'influenza antalgica (effetto placebo) ed in altri algica (effetto ansiebo) in cui ha un ruolo centrale la relazione sanitari / paziente. Il placebo responder ha incondizionata fiducia nel personale e nella struttura in cui è assistito, mostra fiducia in sé stesso (autostima) che si traduce in ridotta percezione e progressiva attenuazione del dolore, fino alla scomparsa. L'ansiebo responder evidenzia sfiducia nei curanti e nell'ambiente che lo circonda, palesa convinzione di non ottenere nulla di positivo (disistima), spiccata paura degli eventi che sta per affrontare (atto chirurgico ed anestesiologico) che predispone a marcata e crescente percezione del dolore con scarsa risposta ai farmaci antidolorifici; in queste persone, spesso, si hanno risultati positivi trattando la componente ansiogena. B. La sede del dolore. C. La tipologia dell'intervento chirurgico o del trauma. D. La tecnica chirurgica. E. La tecnica anestesiologica. F. Il corretto uso dei farmaci analgesici. G. La prospettiva futura di integrità fisica ed autonomia. H. Nel presente, la durata e l'intensità del dolore. I. .................................................................... Per dolore persistente si intende un dolore che continua per un periodo prolungato di tempo associato o meno ad una patologia nota. Le cause e le manifestazioni cliniche di un dolore persistente sono in genere varie. Per questo le scelte terapeutiche sono spesso difficili. AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 7 di 7 La classificazione del dolore persistente in termini fisio-patologici può aiutare il clinico a scegliere la terapia più appropriata e a determinare la prognosi. Non essendo oggetto di questa trattazione la descrizione analitica della fisiopatologia del dolore cronico si descrivono solo le principali classi del dolore: • Dolore nocicettivo: può essere viscerale o somatico, ed è più spesso originato dalla stimolazione di recettori del dolore. Il dolore nocicettivo può originare da un tessuto infiammatorio, da una alterazione meccanica conseguente ad un trauma. Sono riconducibili a questa categoria per esempio un’artrite infiammatoria o una lesione traumatica, sindromi dolorose miofasciali, patologie ischemiche. Il dolore di origine nocicettiva in genere risponde bene agli approcci tradizionali di gestione del dolore per esempio comuni farmaci analgesici e strategie non farmacologiche. • Dolore neuropatico: origina da un processo patologico che coinvolge il sistema nervoso centrale o periferico. Per esempio una neuropatia diabetica, una nevralgia del trigemino o post erpetica. Queste sindromi dolorose rispondono meno bene alle terapie analgesiche convenzionali rispetto al dolore nocicettivo. • Dolore misto o non specificato, per esempio mal di testa e alcune sindromi dolorose di origine vascolare. Possono essere presenti altre rare condizioni in cui problemi psicologici sono responsabili dell’insorgenza, gravità e durata del dolore, in questi casi può essere d’aiuto una psicoterapia. La bibliografia riporta lo scarso utilizzo, sia ospedaliero che territoriale, di farmaci analgesici somministrati tramite schemi terapeutici e presidî specifici. Molto spesso la persona, in particolare in ambito extra ospedaliero, ricorre a terapia antidolorifica al bisogno ed utilizzando la metodica dell'automedicazione. E’ per i motivi sopra esposti che si ritiene opportuno redigere e proporre modalità di monitoraggio e trattamento del DACTPS omogenea nelle diverse specialità chirurgiche, traumatologiche e di pronto soccorso, indipendentemente dalla presenza dell’intervento chirurgico. OBIETTIVI Gli obiettivi da raggiungere sono: 1. migliorare l’outcome del paziente chirurgico, o che ha subito un trauma, e ridurre il periodo di degenza, 2. evitare, controllare e/o ridurre gli effetti morbigeni del dolore post operatorio/post-traumatico, 3. controllare e monitorare il dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso mediante VAS (la 4. 5. 6. 7. 8. percezione soggettiva del dolore da parte del paziente non esclude la valutazione clinica da parte del medico, dell’infermiere e dell'ostetrica). trattare in modo uniforme il dolore tramite protocolli terapeutici. prescrivere e somministrare la rescue dose ai pazienti che dichiarano una percezione del dolore > 4. monitorare eventuali effetti collaterali correlati alla terapia antalgica. proporre schemi di terapia antalgica e favorire l’attuazione e la diffusione di trattamenti terapeutici. attivare schemi di terapia antalgica specifici per ogni reparto chirurgico e traumatologico, in base a requisiti e necessità specifici. CAMPO DI APPLICAZIONE Le linee guida sono applicate ad ogni paziente in assistenza intraospedaliera (Area Chirurgica, Traumatologica, Pronto Soccorso) che necessita del trattamento del dolore. RESPONSABILITÀ 1. Responsabile delle linee guida è: il Dott. A. Brogi ed il Prof. F. Tani per la parte medica e l’Ostetrica A. Annesanti per la parte infermieristica - ostetrica. 2. Responsabile della gestione clinica del dolore è l’operatore che si fa carico, in base alle proprie competenze professionali, del management della situazione clinica - assistenziale. SIGLE e DEFINIZIONI AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità • • DACTPS Rescue dose LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 8 di 8 Dolore Area Chirurgica Traumatologica Pronto Soccorso somministrazione supplementare di farmaco analgesico INDICAZIONI OPERATIVE 1. Nell'allegato 1 sono riportate le indicazioni terapeutiche redatte in base ai riferimenti bibliografici e al Protocollo della Regione Toscana. (INDICAZIONI FARMACOLOGICHE PER IL TRATTAMENTO DEL DOLORE NELL’ADULTO) Per un approccio razionale alla gestione del DACTPS è necessario tenere ben presente che i dosaggi suggeriti ed i farmaci consigliati devono sempre essere adattati al singolo paziente, alle sue condizioni cliniche ed alla intensità del dolore in atto. 2. I medici referenti di area chirurgica e traumatologica e di pronto soccorso, sulla base di indicazioni bibliografiche e del Protocollo della Regione Toscana dell'anno 2006, hanno identificato le situazioni cliniche ed i trattamenti terapeutici specifici del proprio reparto. 3. Le indicazioni operative ed il trattamento del dolore nell'adulto specifiche di ogni reparto si trovano all'allegato 2. 4. La scheda di monitoraggio del dolore, compresa la legenda, si trova all'allegato 3 5. La scheda di management terapia antalgica si trova all'allegato 4 6. La scheda del percorso del trattamento del dolore si trova all'allegato 5 Il dolore è una esperienza psico-emotiva molto complessa, è strettamente personale, gli operatori sanitari devono prendere atto della descrizione che il malato fa del proprio dolore, osservarne il comportamento associato ed interpretarlo in base alle proprie conoscenze. L’infermiere o l’ostetrica che opera nei reparti chirurgici e traumatologici ricopre un ruolo fondamentale nel management del dolore correlato all’intervento chirurgico o post traumatico tramite: ∗ ∗ ∗ L’INFORMAZIONE, che deve essere attuata per mezzo di depliant informativo e di colloquio con il paziente nella circostanza clinica più idonea alla condizione morbosa LA VALUTAZIONE ED IL MONITORAGGIO DACTPS (rispetto ad altre figure sanitarie, l’infermiere o l’ostetrica è quella che rimane a contatto diretto del malato per un maggiore lasso di tempo, sicuramente quella che meglio può valutare l’efficacia della terapia analgesica somministrata e rilevarne complicanze ed effetti collaterali). LA VALUTAZIONE DELLA PRESENZA DI OSTACOLI ALLA COMPRENSIONE DELL’INFORMAZIONE (demenza cognitiva, alterazioni dello stato di coscienza, incomprensione della lingua italiana) La necessità di monitorare il dolore è importante in quanto: rappresenta la base di partenza che permette di ottenere dati confrontabili tra loro; misurare, quantificare e valutare il DACTPS consente di rilevare il grado di compromissione e/o invalidità della persona e di programmare strategie d’intervento personalizzate. Da un punto di vista operativo, è auspicabile che, nella prescrizione di farmaci analgesici, l’indicazione“ al bisogno“ scompaia da tutti gli ambiti assistenziali per essere sostituita da “ Rescue dose se VAS > 4 ”. AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 9 di 9 Il principale compito delle figure professionali coinvolte (operatori sanitari) è quella di IMPEDIRE CHE IL MALATO PROVI O SOPPORTI DOLORE INUTILMENTE. QUESTO PUÒ ESSERE REALIZZATO GRAZIE A POCHE ATTIVITÀ: ♠ ♠ ♠ ♠ ♠ ♠ ♠ A tutti i pazienti ricoverati: rilevare il dolore 3 volte al giorno tramite VAS e valutazione clinica; Nelle situazioni cliniche con sindrome dolorosa: misurare ogni 3 ore l’intensità di dolore percepita dal paziente, insieme ad altri parametri; somministrare il trattamento analgesico di base prescritto dal medico; somministrare a tutti i pazienti che presentano una VAS > 4 la rescue dose prescritta dal medico; controllare l’effetto della terapia; rilevare tempestivamente le complicanze della terapia antalgica, sospendere la terapia in atto e richiedere la presenza del medico. Non prescrivere antidolorifici al bisogno La scala di misurazione e monitoraggio dell’intensità del dolore Presso il nostro Ospedale si utilizza: ♦ nell’adulto la Scala Analogica Visuale (VAS) che è costituita da una linea nera lunga 10 cm con due punti finali descritti come “nessun dolore immaginabile“ all’estremità sinistra e “ il più forte dolore immaginabile “ alll'estremità del lato destro. Il paziente è invitato ad indicare il valore che meglio rappresenta il dolore percepito in quel momento. Scala di misurazione del dolore per l'adulto. nessun dolore immaginabile 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 il più forte dolore immaginabile I vantaggi della scala analogica visiva sono il facile impiego, la rapida registrazione e l’attribuzione di un valore numerico all’intensità del dolore (in genere il valore numerico è universale). AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 10 di 10 Gli svantaggi sono principalmente rappresentati dalla scarsa applicabilità nei bambini molto piccoli e nelle persone con uno stato cognitivo-comportamentale compromesso. ISTRUZIONI E CONSIGLI PER LA MISURAZIONE DEL DOLORE ● Rilevare l’intensità del dolore ogni 3 ore nel periodo postoperatorio, post traumatico e ogni volta che il paziente lamenta dolore. Possono essere escluse le ore notturne in cui il paziente dorme o quando riposa. ● Istruzioni verbali “mi indichi per favore con un numero da 0 a 10 quanto dolore avverte in questo momento, sapendo che 0 corrisponde a dolore assente e 10 al dolore peggiore possibile“. ● Se il malato divaga, rispondendo per esempio con descrizioni verbali (es. “si, ho un po’ di dolore, ma non tanto”), occorre richiamarlo con calma alle istruzioni “ Mi indichi per cortesia con un numero da 0 a 10 “ ● Non suggerire la risposta alla persona (es. il personale non deve mai dire “Ha detto che ha un po’ di male, quindi sarà circa 2-3, vero?”) e tanto meno fare la valutazione al suo posto, presumendo di conoscere come si sente. ● Se il paziente dice di non aver compreso le istruzioni, usare esempi semplici, come “immagini che questo sia un termometro per valutare il dolore; più il numero è alto più il dolore è forte“. Non usare l’esempio dei voti a scuola, perché può confondere (10 a scuola rappresenta un evento molto positivo mentre nel nostro caso 10 corrisponde ad un evento altamente negativo). ● Se il paziente contesta l'istruzione, dicendo per esempio che lui non può sapere qual è il dolore peggiore in assoluto, ricordargli che si tratta di una valutazione soggettiva e personale; chiedere di fare riferimento a quello che lui immagina essere il peggior dolore; ● Non mostrare o riferire al paziente la valutazione del dolore data in precedenza, anche se lui stesso ne fa richiesta; rispondere che “per noi è importante avere la valutazione del suo dolore in questo preciso momento”. ● Non fare commenti sulla risposta data dal paziente. La valutazione del paziente non va contestata. Per esempio non va mai detto "Ma come! Se prima mi aveva detto che il valore era 6, come fa a dirmi che adesso è 8, dopo aver assunto un analgesico? E' impossibile!". ● Quando le valutazioni del paziente risultano incongruenti può essere interessante cercare di capire perchè questo avviene. Ricordare sempre che la valutazione del dolore fatta dal paziente può essere influenzata da molteplici fattori soggettivi e che lo strumento di misura che noi utilizziamo non è un "termometro". Annotare la risposta nella scheda di valutazione. ● ● Se il dolore riferito dal paziente è pari o superiore ad un valore soglia prestabilito, avvisare il medico per decisioni sul trattamento o somministrare la rescue dose. AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 11 di 11 INDICI ED ESPRESSIONI DI DOLORE DA IMPIEGARE PREVALENTEMENTE NELLA VALUTAZIONE DI PERSONE CON STATO COGNITIVO-COMPORTAMENTALE COMPROMESSO Espressioni facciali Lieve aggrottamento delle ciglia, espressione triste spaventata Smorfie, fronte corrugata, occhi chiusi o serrati Qualsiasi espressione anomala Ammiccamento rapido Verbalizzazione, vocalizzi Sospiri, lamenti, gemiti Borbottio, cantilena, grida ad alta voce Respiro rumoroso Richiesta di aiuto Eccessiva verbalizzazione Movimenti del corpo Postura rigida, tesa, guardinga Agitazione Aumento del cammino su e giù, dondolamenti Movimenti ridotti Cambiamenti nella marcia o nella mobilità Cambiamenti nelle interazioni personali Aggressività, opposizione alle cure Diminuzione delle interazioni sociali Atteggiamenti socialmente inappropriati o distruttivi Ritrosia Cambiamenti nelle attività abituali o routines Rifiuto del cibo, cambiamenti dell’appetito Aumento nei tempi di riposo Cambiamenti del sonno, della tipologia del riposo Improvvisa cessazione delle attività abituali Incremento del cammino fine a se stesso Cambiamenti dello stato mentale Pianto o lacrime Aumento della confusione mentale Irritabilità o angoscia Fonte: AGS Panel on Persistent Pain in Older Persons. AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 12 di 12 Fattori che influenzano la soglia del dolore La personalità e la cultura del paziente, le precedenti esperienze influenzano la sua reazione al dolore; il dolore può risultare ingestibile quando se ne trascurino la componente mentale e sociale. Fattori che abbassano la soglia del dolore: Sofferenza, malessere Insonnia Fatica Ansia Paura Rabbia Depressione Noia Introversione Tristezza Abbandono Isolamento Fattori che innalzano la soglia del dolore: Sollievo dei sintomi Riposo Sonno Riduzione dell’ansia Empatia Comprensione Stato d’animo Terapia occupazionale Compagnia La misurazione del dolore permette di effettuarne la classificazione: · ¹ ¿¼ dolore compreso tra 1 – 3 è considerato di LIVELLO A = modesto dolore compreso tra 4 – 6 è considerato di LIVELLO B = forte dolore compreso tra 7 – 10 è considerato di LIVELLO C = grave La misurazione del dolore si effettua: • • • • • • alla accoglienza / ricovero, se le condizioni cliniche lo permettono 3 volte al giorno, a tutte le persone ricoverate, insieme alla rilevazione dei parametri vitali. La registrazione si effettua mediante l’uso di apposito timbro da apporre in diaria o utilizzando lo spazio per la registrazione VAS previsto in cartella. ogni qualvolta il paziente lamenta dolore. alla dimissione dal Recovery Room: il paziente con VAS < 3 può essere inviato in reparto. se Recovery Room non presente: il paziente entro 1 ora dal termine dell’intervento dovrebbe avere VAS < 3. AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità • • ● LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 13 di 13 All’accoglienza in reparto nel post operatorio (Tempo 0 del post operatorio) ogni 3 ore, insieme ad altri parametri quando si attiva il trattamento farmacologico del dolore, mettendo in atto la apposita scheda (allegato 3). Se il paziente, dopo 2 controlli consecutivi, dichiara una VAS < 3 (indice di terapia antalgica efficace) il dolore è rilevato 3 volte al giorno. alla dimissione dall’ospedale: il paziente con VAS < 3 può essere dimesso con la eventuale prescrizione di terapia antalgica a domicilio IMPORTANTE: IL CONCETTO che “I PAZIENTI CHE NON SI LAMENTANO NON SENTONO DOLORE “ è da considerare PRIVO DI FONDAMENTO. Lo scopo di quanto esposto è ottenere il comfort del malato sia a riposo che durante la respirazione, il movimento e la tosse; inoltre, l’uso di protocolli di monitoraggio di vari parametri permette una rapida diagnosi degli effetti collaterali del trattamento. IN PRESENZA DI DOLORE i tempi di controllo del dolore sono riportati nella tabella successiva (tranne diversa prescrizione medica). VALUTAZIONE DEL DOLORE Dolore livello A 3 volte al giorno o su richiesta del paziente modesto Dolore livello B max 48 ore Attivare la scheda di monitoraggio del dolore C max 72 ore Attivare la scheda di monitoraggio del dolore forte Dolore livello grave AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 14 di 14 Allegato 1 INDICAZIONI OPERATIVE PER IL TRATTAMENTO DEL DOLORE NELL'ADULTO TERAPIA ANTALGICA PER LIVELLO DI DOLORE LIVELLO A - dolore modesto - Reparto - tipologia intervento - Terapia antalgica bolo iniziale Chirurgia • varici • ernie • nodulectomie • appendicectomia • mediastinoscopia Vascolare • embolectomia con Fogarty • FAV • safenectomia Ortopedia • Dupuytren • tendine d’Achille • tunnel carpale • rimozione mezzi di sintesi • rafie tendinee • neurolisi • artroscopia del ginocchio Ostetricia Ginecologia • laparoscopica diagnostica • isteroscopia operativa • revisione cavità uterina Oftalmica • cataratta • calazio • pterigio Urologia VAS 1 – 3 Somministrato in base a VALUTAZIONE MEDICA 1° – 2° giorno Per la prescrizione VEDERE CHIARIMENTI Perfalgan 1cp /os x 4 Toradol o Lixidol giorni successivi Paracetamolo 1gr ev / os / 6 h 1 flac ev in 15' x 4 oppure Efferalgan 1000 Ketorolac 30 mg ev Rescue dose Paracetamolo 1gr os / 6 h Efferalgan 1000 Ketorolac 30 mg ev / im / os 1cp /os x 4 Toradol o Lixidol 1 fl / S. F. 100 in 30' oppure Paracetamolo 1 g ev Perfalgan 1 flac ev in 15' oppure Tramadolo 100 mg ev Contramal 1 fl / S. F. 100 in 30' oppure Ketorolac 30 mg ev / im / os / 8 h Toradol o Lixidol 1 fl / S. F. 250 in 8h x 3 oppure 1 fl / S. F. 100 in 30' x 3 oppure 1 fl / im x 3 oppure 1 cp / os x 3 oppure Ketorolac 30 mg ev / im / os / 8h Toradol o Lixidol oppure 1 fl / S. F. 100 in 30' x 3 oppure 1 fl / im x 3 oppure 1 cp / os x 3 oppure oppure Tramadolo 100 - 50mg ev / im / os/ 6h 1 fl / S. F. 100 in 30' oppure 1 fl / im oppure 1 cp / os Tramadolo 100 – 50 mg ev/im/os / 6 h Contramal Tramadolo 100 – 50 mg ev / im / os Contramal 1 fl / S. F. 100 in 30' oppure 1 fl / im oppure 20 gtt / os oppure 1cp / os AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità • • • • • ORL • • • LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso litotrissia varicocele circoncisione uretrotomie Turp tracheotomia incisione ascesso settoplastica Contramal 1 fl / S. F. 250 in 6 h x 4 oppure 1 fl / S. F. 100 in 30' x 4 oppure 1 fl / im x 4 oppure 20 gtt / os x 4 oppure 1cp / os x 4 Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 15 di 15 1 fl / S. F. 100 in 30' x 4 oppure Paracetamolo 1gr ev / os 1 fl / im x 4 oppure 20 gtt / os x 4 oppure 1cp / os x 4 oppure oppure Ossicodone retard 40 mg 1cp /os / 12 h Oxycontin RP 40 mg 1 cp / os x 2 crioterapia locale (borsa di ghiaccio, a permanenza, nella sede dell’intervento) oppure Ossicodone retard 40 mg 1cp /os / 12 h Oxycontin RP 40 mg 1 cp / os x 2 Perfalgan 1 flac ev in 15' oppure Efferalgan 1000 1cp /os AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità Cod: L.G. ADU. LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Rev. 0 Pag. 16 di 16 CHIARIMENTI 1. Il BOLO INIZIALE è somministrato in seguito a valutazione medica 2. Per la somministrazione della RESCUE DOSE ci si comporta come da schema seguente: Somministrazione RESCUE DOSE VAS 4-6 VAS 7-10 INFERMIERE Somministrazione rescue dose prescritta Controllo VAS a distanza di 1 ora dall’inizio della somministrazione INFERMIERE CHIAMARE IL MEDICO Se VAS di livello B o C CHIAMARE IL MEDICO VALUTAZIONE MEDICA TERAPIA continua TERAPIA A B C Rescue dose con Morfina LIVELLO B - dolore forte - VAS 4 – 6 AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Reparto - tipologia intervento - intratoracica Vascolare • TEA carotide • PATCH vascolare • By-pass femorodistale Axillo-bifemorale • • Carotido-succlavio Ortopedia • artroscopia spalla • osteotomia tibia • laminectomie • alluce valgo • endo-artoprotesi anca • riduzione-sintesi arti Ostetricia Ginecologia • cisti ovariche • miomectomie • isterectomia semplice • Burch • laparoscopia • taglio cesareo Oftalmica • vitrectomie • strabismo • blefaroplastica • trapianto cornee Urologia • ipospadia • orchiectomia • prostatectomia transvescicale ORL Rev. 0 Pag. 17 di 17 Terapia antalgica bolo iniziale Chirurgia • ernia bilaterale • ch. proctologica • resezioni segmentarie • tiroidectomia • quadrantectomia • mastectomia • coleciste • laparoscopie • toracoscopia • timectomia non Cod: L.G. ADU. 1° – 2° giorno Rescue dose giorni successivi Paracetamolo 1gr ev / 6 h + Ketorolac 30 mg ev / 8 h Perfalgan Ketorolac 30 mg ev 1 flac ev in 15' + + Tramadolo 100 mg ev Contramal 1 fl / S. F. 250 in 8h x 3 + Contramal 1 fl oppure S. F. 100 in 30' oppure Tramadolo 100 mg ev / 6 h + Paracetamolo 1 g ev / 6 h Tramadolo 100 mg ev Contramal + 1 fl / S. F. 250 in 6h x 4 Paracetamolo 1 g ev 1 flac ev in 15' x 4 oppure Efferalgan 1000 1cp /os x 4 Paracetamolocodeina 500-30 mg os / 6 h + 1 flac ev in 15' 1 fl / S. F. 100 in 30' 1 flac ev in 15' oppure Ketorolac 30 mg ev / im / os Coefferalgan Contramal Perfalgan 1 fl / S. Fisiol. 100 in 30' oppure 1 fl / im oppure 20 gtt / os oppure 1cp / os oppure Toradol o Lixidol 1 cp / bust / os x 4 Perfalgan + Tramadolo 100 - 50 mg ev / im / os Perfalgan Toradol o Lixidol Toradol o Lixidol 1 fl Paracetamolo 1gr ev / os / 6 h oppure Ossicodone retard 40 mg 1cp /os / 12 h Oxycontin RP 40 mg 1 cp / os x 2 oppure Ketorolac 30 mg ev / im / os / 8 h Toradol o Lixidol 1 fl / S. F. 100 in 30' x 3 oppure 1 fl / im x 3 oppure 1 cp / os x 3 1 fl / S. Fisiol. 100 in 30' oppure 1 fl / im oppure 1 cp / os AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità • • • LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso tonsillectomia parotidectomia ch orecchio medio Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 18 di 18 oppure crioterapia locale ( borsa di ghiaccio, a permanenza, nella sede dell’intervento ) Tramadolo 100 – 50 mg ev / im /os / 6 h Contramal Tramadolo 300 mg + Somministrazione tramite PCA Ketorolac 60 mg 1 fl / S. F. 100 in 30' x 4 oppure 1 fl / im x 4 oppure 20 gtt / os x 4 oppure 1cp / os x 4 oppure Toradol o Lixidol 2 fl + Contramal 3 fl in Soluz. Fisiol q. b. = 50 ml a velocità di 2 ml /h Somministrazione tramite EPIDURALE Ossicodone retard 40 mg 1cp /os / 12 h Oxycontin RP 40 mg 1 cp / os x 2 La terapia antalgica è affidata al criterio dell’anestesista AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso LIVELLO C Rev. 0 Pag. 19 di 19 - dolore grave - Reparto - tipologia intervento - VAS 7 - 10 Terapia antalgica bolo iniziale Chirurgia • gastrectomia • resezioni intestinali • ch. esofago,pancreas, fegato • colecisti • toracotomia • toracoscopia per pleurectomia • ch. della trachea Vascolare • by-pass aorto-basilico • aorto-bifemorale Ortopedia • ch. operat. ginocchiospalla • amputazione arti • stabilizz. colonna • ch. piede • ch. mano Ostetricia Ginecologia • K ovaio • isteroannessiectomia • colpoisterectomia • vulvectomia • Wartheim Oftalmica • enucleazione • ch laser CO2 Urologia • nefrectomia • prostata radicale • cistectomia • neovescica • surrenalectomia Cod: L.G. ADU. 1° – 3° / 4° giorno Rescue dose giorni successivi Morfina 10 mg ev / 6 h + Paracetamolo 1 g ev / 6 h Ketorolac 30 mg ev + Paracetamolo 1 g ev + Morfina 10 mg ev Lixidol o Toradol 1 fl 1 fl / S.F. 250 in 6 h x 4 + Perfalgan 1 flac ev in 15' X 4 S. F. 100 in 30' + Perfalgan 1 flac ev in 15' Perfalgan 1 flac ev in 15' x 4 oppure Efferalgan 1000 1cp /os x 4 oppure + Morfina 1f Paracetamolo 1gr ev / os / 6 h Morfina Morfina 10 mg ev / 6 h + Ketorolac 30 mg ev / 8 h Morfina 1fl / S.F. 250 in 6 h x 4 oppure Paracetamolocodeina 500-30 mg os / 6 h Coefferalgan 1 cp / bust / os x 4 Morfina 10 mg ev Morfina 1f S. F. 100 in 30' oppure Tramadolo 100 - 50 mg ev / im / os Contramal 1 fl / S. Fisiol. 100 in 30' oppure 1 fl / im oppure 20 gtt / os oppure 1cp / os + Toradol o Lixidol 1 fl / S. F. 100 in 30' x 3 oppure Ketorolac 30 mg ev / im / os / 8 h Toradol o Lixidol oppure Ketorolac 30 mg ev / im / os Toradol o Lixidol 1 fl / S Fisiol AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità ORL • • • LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso laringectomia svuotamento laterale cervicale tumori naso oppure Oxicodone retard 40 mg Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 20 di 20 1 fl / S. F. 100 in 30' x 3 oppure 1 fl / im x 3 oppure 1 cp / os x 3 1 fl / S. Fisiol. 100 in 30' oppure 1 fl / im oppure 1 cp / os 1cp /os / 12 h Oxicontin RP 40 mg 1 cp / os x 2 oppure Tramadolo 100 – 50 mg ev / im /os / 6 h Contramal crioterapia locale ( borsa di ghiaccio, a permanenza, nella sede dell’intervento ) Tramadolo 300 mg + Somministrazione tramite PCA Ketorolac 60 mg Toradol o Lixidol 2 fl + Contramal 3 fl in 1 fl / S. F. 100 in 30' x 4 oppure 1 fl / im x 4 oppure 20 gtt / os x 4 oppure 1cp / os x 4 oppure Ossicodone retard 40 mg 1cp /os / 12 h Oxycontin RP 40 mg 1 cp / os x 2 Soluz. Fisiol q. b. = 50 ml a velocità di 2 ml / h Somministrazione tramite EPIDURALE La terapia antalgica è affidata al criterio dell’anestesista NB: I nomi dei farmaci (nel rettangolo verde) sono quelli che attualmente sono forniti dalla farmacia dell’ospedale. AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 21 di 21 PER LA PRESCRIZIONE DEI FARMACI TENERE CONTO DI QUANTO RIPORTATO NELLA TABELLA SEGUENTE Via di somm. Vantaggi e svantaggi orale sublinguale rettale transdermica Non dolorosa Semplice utilizzo Fastidiosa per i bambini Preferita dai bambini Rapidità d’azione Ampia variabilità di biodisponibilità Non dolorosa Solo fentanyl Controindicata in pazienti che non hanno assunto oppioidi Utile se vomito Solo se dolore stabile SC EV Evita accesso Rapido venoso controllo dolore Appropriata per PCA Facile modulazione Pratica per th domiciliare Utile per boli ed infusione continua IM Dolorosa Non raccomandata Ampia variabilità livelli plasmatici Appropriata per PCA Vomito - + ++ + ++ + - Occlusione intestinale - + - ++ ++ + - Disfagia - + ++ ++ ++ + - Diarrea, colostomia ++ + - ++ ++ + - Turbe cognitive +/- +/- +/- +/- +/- +/- - Dispnea severa +/- +/- - ++ ++ + - + + +/- + + + - Dolori fluttuanti ++ +/- +/- - ++ + - Dolori alla mobilizzazione ++ + - + ++ + - Aggiustamenti iniziali dose ++ + - - ++ + - Aggiustamenti frequenti dose ++ - + - ++ + - Dosi di riserva ++ - - - ++ + - Interventi di urgenza ++ +/- +/- - ++ + +/- Dolori segmentari vie di somministrazione dei farmaci analgesici: leggenda: ++ appropriata; + possibile; – non appropriata; +/- parzialmente possibile AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità Cod: L.G. ADU. LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Rev. 0 Pag. 22 di 22 Allegato 2 M ANAG EMENT T ERAPIA ANT ALG ICA LIVELLO B - C TB TB NO NO NO TB SI SI SI > 4 o > precedente > 4 o > precedente VALUTAZIONE M EDICA pres. m ed. C > 4 o > precedente VAS dopo 1 h TB TB inf. som . inf. Rd VAS dopo 1 h inf. inf. CONTINUA TERAPIA DI BASE + VAS dopo 1 h Rd inf. inf. AUM ENTO DEL DOSAG G IO della M ORFINA ATTIVARE PERCORSO ASSISTENZIALE PERSONALIZZATO TB NO TB NO NO TB SI SI SI > 4 o > precedente > 4 o > precedente > 4 o > precedente pres. m ed. B TB VALUTAZIONE M EDICA VAS dopo 1 h TB som . inf. inf. VAS dopo 1 h Rd inf. inf. Rd VAS dopo 1 h inf. CONTINUATERAPIA TERAPIADI DIBASE BASE ++ EVENTUALE con M M ORFINA ORFINA CONTINUA EVENTUALE Rd Rd con LEG ENDA * B = dolore liv ello B - forte * C = dolore liv ello C - grav e - * * * * * * TB = terapia antalgica di base VAS = scala analogica v isiv a Rd = rescue dose pres.m ed. = prescrizione m edica som .inf. = som m inistrazione terapia dall'inferm iere inf. = inferm iere * VAS dopo 1 h = controllo VAS a distanza di 1 ora dall'inizio della som m inistrazione del farm aco inf. C AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 23 di 23 IMPORTANTE PAZIENTE INSTABILE: dolore intenso, inatteso, particolarmente se improvviso o associato ad alterazione dei segni vitali l’infermiere AVVISA il medico di reparto per la rivalutazione clinico-chirurgica e la terapia di eventuali complicanze AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 24 di 24 TRATTAMENTO FARMACOLOGICO DEGLI EFFETTI COLLATERALI CAUSATI DA OPPIOIDI Depressione respiratoria Sospensione oppioide Sostegno respiratorio Naloxone: bolo di Naloxone 40-80 mcg; quindi 125 ml/h di una soluzione di 300 mcg Naloxone Sedazione Ridurre dose oppioide Aggiungere farmaci stimolanti In caso di overdose ed apnea: Naloxone Nausea – Vomito Ondansetron Metoclopramide Arizapride Limitare i movimenti Prurito Rotazione oppioide Defenidramina Naloxone prurito solo al volto: compresse calde; prurito generalizzato:Difenidramina 12,5 mg; bolo di Naloxone 40-80 mcg quindi 125 ml/h di una soluzione di 300 mcg Naloxone Ritenzione urine Naloxone cateterizzazione ed eventualmente bolo di naloxone. Spasmo biliare Naloxone Stitichezza Disforia Emollienti, lassativi Suggestioni ipnotiche Aloperidolo Mioclonie Clonazepam Proclorperazina Riduzione o rotazione dell’oppioide RACCOMANDAZIONI: In presenza di esofagite, gastrite ed ulcera duodenale SI RACCOMANDA l’uso mirato di farmaci specifici (citoprotettori della mucosa gastrica, antiacidi ed IPP) AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Oxicodone retard 40 mg 1cp /os / 12 h PREEMTIVE ANALGESIA Oxicontin RP 40 mg Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 25 di 25 La somministrazione del farmaco inizia il giorno precedente l’intervento. 1 cp / os x 2 TERMINE O MODIFICA DEL TRATTAMENTO ANTALGICO DI BASE PER LIVELLO DI DOLORE B - C Il medico di reparto: 1. 2. 3. 4. verifica le condizioni del paziente (parametri vitali stabili e VAS ≤ 3); sospende il trattamento di base; prescrive terapia antalgica secondo quanto previsto dal protocollo terapeutico o le condizioni cliniche del paziente; effettua o sovrintende alla rimozione del catetere epidurale, se a dimora; N.B.: tale presidio deve essere rimosso a distanza di almeno 12 ore dall’uso di eparine a basso peso molecolare e di 4 ore dall’uso di eparina calcica 5. sigla la chiusura della scheda di gestione del dolore postoperatorio. Se a distanza di 48-72 ore il paziente ha ancora dolore, VAS > 4, viene valutata da parte del medico di reparto la possibilità di continuare il piano terapeutico in atto, oppure una sua eventuale modifica, o il coinvolgimento del medico anestesista o di altri specialisti. Per evitare la comparsa di sintomi di astinenza può essere necessario operare un adeguata e lenta sospensione dei farmaci oppioidi MODALITA’ DI SOSPENSIONE DEGLI OPPIOIDI Terapia breve (durata < 1 settimana) Riduzione del 25 – 50 % della dose al giorno Terapia lunga (durata > 1 settimama) Riduzione del 20% nelle prime 24 h Riduzione del 10% ogni 8 – 12 h se tollerato, altrimenti riduzione più lenta AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 26 di 26 Allegato 3 Di seguito si riportano facsimili di schede che occorrono per la raccolta dati INDICAZIONI OPERATIVE PER IL TRATTAMENTO DEL DOLORE IN ETÀ PEDIATRICA TERAPIA ANTALGICA PER LIVELLO DI DOLORE REPARTO DI:...................................................................................................................................................... Imposta la terapia antalgica: medico di reparto anestesista Gestione terapia antalgica medico di reparto anestesista LIVELLO A - dolore modesto bolo iniziale Terapia antalgica 1° – 2° giorno giorni successivi VAS 1 – 3 Rescue dose malattia Somministrato in base a VALUTAZIONE MEDICA intervento chirurgico day surgery Per la prescrizione VEDERE CHIARIMENTI AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità Cod: L.G. ADU. LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Rev. 0 Pag. 27 di 27 CHIARIMENTI 3. Il BOLO INIZIALE è somministrato in seguito a valutazione medica 4. Per la somministrazione della RESCUE DOSE ci si comporta come da schema seguente: Somministrazione RESCUE DOSE VAS 4-6 VAS 7-10 INFERMIERE Somministrazione rescue dose prescritta Controllo VAS a distanza di 1 ora dall’inizio della somministrazione INFERMIERE CHIAMARE IL MEDICO Se VAS di livello B o C CHIAMARE IL MEDICO VALUTAZIONE MEDICA TERAPIA continua TERAPIA A B C Rescue dose con Morfina LIVELLO B - dolore forte - Terapia antalgica VAS 4 – 6 Rescue dose AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso bolo iniziale 1° – 2° giorno Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 28 di 28 giorni successivi malattia intervento chirurgico day surgery Somministrazione tramite EPIDURALE LIVELLO C - dolore grave Terapia antalgica VAS 7 - 10 Rescue dose AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso bolo iniziale 1° – 3° / 4° giorno Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 29 di 29 giorni successivi malattia intervento chirurgico day surgery Somministrazione tramite EPIDURALE NB: I nomi dei farmaci (nel rettangolo verde) sono quelli che attualmente sono forniti dalla farmacia dell’ospedale. IN SEGUITO QUESTA PARTE SARÀ SOSTITUITA DALLE SCELTE TERAPEUTICHE DI OGNI REPARTO AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 30 di 30 Allegato 4 SCHEDA MONITORAGGIO DEL DOLORE Reparto_______________________________n° nosologico_____________ COGNOME NOME: _______________________________Data nascita:_____________ diagnosi:______________________________________________ VAS / ore: _____________ livello di dolore: B C medico_________________________ data___________________ore_________ Intervento chirurgico________________________________livello previsto di dolore VAS / ore _____________ B C medico_________________________ data__________ore_________ Terapia antalgica medico_________________ data__________________ ore__________ • bolo iniziale__________________________________________________somministrato SI NO • mantenimento_______________________________________________________in atto SI NO • rescue dose ( VAS > 4 )___________________________________________________________ Data T0 Ora F.C. P.A. F.R. T.C. VAS Sede Sedaz. Nau. Vom. Pru. R. d. Firma Infermiere Note Firma medico Note AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 31 di 31 * parte posteriore della scheda Data Ora F.C. P.A. F.R. T.C. VAS Sede Sedaz. Nau. Vom. Pru. R. d. Firma Infer. Note Firma medico Note AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 32 di 32 * scheda aggiuntiva COGNOME NOME_____________________________________________________pag__________ Data Ora F.C. P.A. F.R. T.C. VAS Sede Sedaz. Nau. Vom. Pru. R. d. Firma Infer. Note Firma medico Note LEGENDA DELLA SCHEDA DI MONITORAGGIO DEL DOLORE Sezione Argomento Ospedale senza Dolore Reparto Generale Note AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE E’ il reparto di degenza. Coordinatore: Amerigo Brogi n° nosologico E’ il numero di scheda nosologica. LINEE GUIDA Cod: L.G. ADU. monitoraggio e trattamento del dolore Rev. 0 in area chirurgica, traumatologica di pronto Diagnosi di È la diagnosi di ingresso in eospedale ( PS,soccorso reparto ) o la diagnosi momento in cui si inizia la Pag.al 33 di 33 Manuale Qualità accettazione compilazione della scheda. Livello di dolore È l’attribuzione del livello di dolore presente all’ accettazione. È sulla base di ciò che si imposta la terapia antalgica. Livello B Dolore forte VAS 4 – 6 Livello C Dolore grave VAS 7 – 10 VAS routine per ore Medico Sezione A Sezione B Il medico prescrive il tempo in cui il controllo VAS è effettuato ogni 3 ore. Se non vi è prescrizione la VAS si controlla per il tempo previsto dalle linee guida. Firma del medico che effettua la valutazione del paziente e prescrive il controllo VAS e / o il trattamento farmacologico. Intervento chirurgico È l’intervento chirurgico effettuato al paziente. Livello previsto di dolore È l’attribuzione del livello di dolore presente / prevedibile per l’intervento chirurgico effettuato al paziente. È sulla base di ciò che si imposta la terapia antalgica. Livello B Dolore forte VAS 4 – 6 Livello C Dolore grave VAS 7 – 10 VAS routine per ore Il medico prescrive il tempo per cui il controllo VAS è effettuato ogni 3 ore. Medico Firma del medico che ha praticato il trattamento chirurgico o post traumatico e prescrive il controllo VAS e / o il trattamento farmacologico. Terapia antalgica Data ed orario della prescrizione terapeutica e firma del medico. Bolo iniziale E' la prescrizione per il bolo iniziale e la segnalazione se è stata praticata. E’ da segnalare se è stato effettuato oppure no. E' la terapia antalgica di base prescritta, da effettuare nel tempo, come previsto dalle linee guida per il livello di dolore. E' da segnalare se è in atto oppure no. Terapia base Rescue dose > 4 E' la terapia da effettuare se il paziente presenta la percezione del dolore > 4. Vedere il diagramma di flusso del management del dolore post intervento. FC < 45 / m chiamare il medico in particolare se è in terapia la morfina. PA < 80 mmHg di pressione massima chiamare il medico. Per i valori pressori è importante tenere conto di quelli di base del paziente (iper o ipotensione di base). FR < 8 o > 25 chiamare il medico. TC > 38° specie se con brivido, chiamare il medico. VAS Si scrive il numero identificato dal paziente come dolore percepito. Sede Soltanto se presente, scrivere: Sezione C 1 = dolore a livello della ferita chirurgica, sede del trauma, organo malato. 2 = dolore lontano della ferita chirurgica, sede del trauma, organo malato. 3 = " dappertutto " , non so. Sedazione Si scrive: 1 = agitato. 2 = vigile, tranquillo. 3 = occhi chiusi, risvegliabile. 4 = occhi chiusi, difficilmente risvegliabile. 5 = non responsivo. Chiamare il medico se presenti i punti 4 – 5 AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Cod: L.G. ADU. Rev. 0 Pag. 34 di 34 La scheda di monitoraggio del dolore: - si compila solo in presenza di dolore di livello B e C ♦ è uno strumento clinico di monitoraggio e trattamento del dolore e di rilevazione delle complicanze correlate alla terapia antalgica. ♦ la compilazione inizia quando è presente o si prevede una situazione clinica dolorosa per cui si rende necessario il management del dolore nel tempo (livello B e C). ♦ inizia la compilazione il primo operatore medico che diagnostica la presenza o prevede una situazione clinica di dolore che necessita di terapia antalgica somministrata nel tempo. ♦ la compilazione compete, in base alle proprie competenze, al personale medico, infermieristico ed ostetrico ♦ accompagna il paziente negli spostamenti e trasferimenti nei vari reparti dell'ospedale. ♦ i dati riportati nella scheda non devono essere trascritti in cartella. ♦ la scheda di monitoraggio del dolore è parte integrante della cartella clinica. AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE IL MANAGEMENT DEL DOLORE Ospedale senza Dolore Coordinatore: Amerigo Brogi Manuale Qualità Cod: L.G. ADU. LINEE GUIDA monitoraggio e trattamento del dolore in area chirurgica, traumatologica e di pronto soccorso Rev. 0 Pag. 35 di 35 Allegato 5 nessuna prescrizione terapeutica v MEDICO valutazione clinica del dolore NO SI Livello A Il paziente ha dolore? dc PRESCRIVERE - Tempi di controllo dolore - Terapia antalgica come da linee guida SCHEDA management dolore NO assegnazione livello di dolore NO CONTROINDICAZIONI farmaci utilizzati nelle linee guida v - SI Livello B-C INFERMIERE somministrazione terapia valutazione del dolore controllo efficacia della terapia SI PRESCRIZIONE TERAPEUTICA PERSONALIZZATA tempi di controllo dolore comparsa COMPLICANZE CHIAMARE ℡ MEDICO Attivare management Livello A