Comunicare Nati per Leggere e l'offerta formativa delle biblioteche ai bambini e alle loro famiglie Cremona 17 ottobre 2013 RBC Rete Bibliotecaria Cremonese • Rete cui aderiscono 102 comuni della provincia di Cremona che vede l’Ente Provincia capofila per il coordinamento e la gestione centralizzata dei servizi bibliotecari di pubblica lettura – Interprestito , aggiornamento e formazione continua, coordinamento /centralizzazione degli acquisti finalizzati allo sviluppo delle raccolte delle biblioteche Pubblica lettura 1 1. core businnes attività molto legate al well fare culturale, sociale e civile meno allo studio e alla conservazione del patrimonio 2. Sono luoghi di integrazione dove nessuno è, e si deve sentire, escluso. 3. Non sono luoghi silenziosi quindi Non sono sale studio 4. Hanno meno tavoli e più salotti Pubblica lettura 2 1. Libri sì, ma anche giornali (italiani ed esteri, cartacei e digitali) cd, mp3 da scaricare legalmente, dvd ed ebook reader per favorire la dimestichezza e la diffusione delle nuove tecnologie 2. In queste biblioteche si organizzano corsi di informatica per anziani, ma anche di lingua per donne straniere 3. Si comunica con i cittadini attraverso i social network ma si favorisce l’incontro e lo scambio umano e culturale presso le nostre sedi Pubblica lettura 3 • sono luoghi che cercano di essere utili alla società • mettono in pratica tutte le strategie per essere essere un tassello della società civile ed in ingranaggio del sistema che favorisce l’abbattimento delle barriere per essere inclusivi, MAI esclusivi Inclusione integrazione autonomia normalità per… bambini portatori di un vissuto speciale ai quali viene spesso preclusa la possibilità di frequentare con piacere luoghi della vita quotidiana come una biblioteca bambini affetti da gravi patologie motorie cognitive e del linguaggio obiettivo favorire integrazione sociale negli ambienti “ecologici” più naturali di vita 2 cassette degli attrezzi Messe a sistema quelle dei bibliotecari Legate al libro alla conoscenza dell’editoria per l’infanzia quelle di psichiatri, terapisti, logopedisti psicomotricisti legate al trattamento clinico delle patologie 1. corso di FORMAZIONE gestito dagli operatori del centro Benedetta d'Intino di Milano. – conoscenza della C.A.A. (Comunicazione Aumentativa Alternativa); – Organizzazione dei setting di lettura – costruzione libri facilitati (utilizzo di strumenti e materiali specifici quali simboli PCS e VOCA) 2. INCONTRI PILOTA per verificare se l'aumento dell'esposizione alla lettura incideva sulla qualità di approccio al libro da parte dei bambini. L'esito è stato positivo: • Aumento della richiesta di narrazione anche in ambito famigliare • Aumento della capacità d’attenzione • Frequenza della biblioteca anche in autonomia Consolidamento dell’esperienza • Incontri mensili in biblioteca • Momenti di condivisone multidisciplinare sull’andamento delle attività e • Focous group di valutazione e verifica in itinere • Approccio personalizzato per ciascun bambino /gruppi di bambini • Crescita personale professionale decisiva Obiettivi raggiunti • la possibilità di fruizione di un luogo pubblico di aggregazione collettiva quale è la biblioteca (AUTONOMIA SOCIALE); • l'interazione tra i nostri utenti, le loro famiglie e gli operatori esterni (AREA INTERAZIONE SOCIALE); • l'interazione tra bambini durante la scelta dei libri ( INTERAZIONE TRA PARI E CONDIVISIONE); • l'interazione tra operatori esterni e bambini durante la lettura e la conversazione.(AUTONOMIA SOCIALECOMUNICAZIONE). Scelta delle storie e preparazione del laboratorio 1. Immagini semplici, testi concreti e non troppo elaborati. 2. Modifica del testo 3. Kit di lettura 1. L’accessibilità degli spazi per essere adatti a bambini la cui unica postura possibile è supina o prona , se non sostenuti da busti rigidi e fissati sulla carrozina abbiamo attrezzato un angolo con medesimi tapetti-materassi dei loro ambulatori di terapia, ma più colorati 2. L’accessibilità alla scelta in utonomia • per facilitare l’accesso in generale alla scelta dei libri: scaffali bassi con i libri posizionati di piatto. • Per permettere la scelta di un libro ad un bambino con limitata capacità linguistica o difficoltà grave di espressione verbale tabelle che forniscono un'altra modalità per ricevere ed esprimere il linguaggio permettendo ai bambini di esprimere la propria scelta con un gesto o solo con lo sguardo. 3. L’accessibilità all’oggetto libro per bambini con gravi deficienze motorie • ausili che incrementano di molto l’autonomia nello sfogliare il libro. • 4. Per permettere una modalità di comunicazione primaria e facilitare l’accesso al libro e alla comprensione del testo per i bambini con difficoltà cognitive e del linguaggio • trasformare la storia narrativa in storia iconica attraverso l’utilizzo di simboli che rientrano nella cosiddetta Comunicazione Aumentativa e Alternativa che è costituita da tutte le strategie, le tecniche e gli ausili messi in opera per sostenere, agevolare o sostituire la comunicazione verbale, in caso di assenza e difficoltà funzionale. In sostanza smontare il libro e la storia e riscriverlo attraverso una narrazione iconica che permetta una comunicazione visiva dei contenuti. 5. Per permettere di percepire l’immagine a tutti quei bambini le cui difficoltà si accompagnano anche a modeste possibilità visive • Non si fa altro che rendere la storia tridimensionale e dare loro la possibilità di tenere in mano gli oggetti nominati durante la narrazione: kit di lettura Attori protagonisti • Centro Benedetta D’intino Onlus (Milano) • UONPIA A.O. Ospedale Maggiore di Crema (Dott.ssa Silvia Badocchi) • Le bibliotecarie Roberta e Debora Grazie per l’attenzione Francesca Moruzzi f.moruzzi comune.crema.cr.it