La Terapia di Gruppo, un’idea per i Disturbi Specifici di Apprendimento Therapy Group, an idea about the Learning Disabilities. E.Stoppa, F.Mascellani, R.Tartari, V.Giorgi Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (2000) vol. 67: 675 - 686 TERAPIA INDIVIDUALE : • Intensività – esercizio – ripetitività – elaborazione – selettività. • il fare legato alla comunicazione e alla relazione significativa e stabile. • dipendenza bambino – adulto. • rapporto salvifico – magicità – delega. • Dal 1996 : accanto alla pratica più tradizionale del trattamento individuale, ha assunto importanza anche la terapia di gruppo. • TERAPIA DI GRUPPO: - piccolo gruppo: perché: 1) è composto da individui in interazione faccia a faccia (Bales ’50)*; 2) sono presenti 2 o più persone che possiedono una comune identificazione (Tarner ’82)*. * in Pena C., “Microcosmo, il piccolo gruppo: dinamiche, formazione, psicoterapia”, N.I.S ‘94. CARATTERISTICHE PICCOLO GRUPPO: • • • • • • associazione faccia a faccia piccolo numero di individui intimità relativa relazione terapeutico/ riabilitativa permanenza relativa struttura sociale formalizzata esiste un’esperienza in comune TERAPIA DI GRUPPO • i bambini mentre parlano,si ascoltano e … ascoltano gli altri; • imparano a riconoscere ciò che capiscono o non capiscono; • discutere ad alta voce aiuta i bambini a chiarire il loro pensiero riguardo il pensiero; • nel GRUPPO i bambini possono essere più “centrati” sul compito e così dedicano ad esso molto più tempo; • il GRUPPO costringe i bambini ad esercitare maggiormente abilità di pensiero di ordine superiore, quali l’applicazione, l’analisi, la sintesi e la valutazione. “Il contesto di gruppo può stimolare i bambini ad operare al massimo livello del loro sviluppo potenziale” Vygotskij. Il piccolo gruppo: • Il gruppo produce un aumento della comunicazione, con una diversificazione dei feedback, rendendo l’attività più creativa. • Il linguaggio diventa socializzato con la necessità maggiore di “farsi capire”. • Le occasioni per interagire con gli altri costringono a pensare al proprio pensiero e a comunicare su di esso. L’interazione gruppale in parte mediata dai conduttori, in parte realizzata e creata dai bambini, diventa una messa in comune di esperienze individuali che può produrre cambiamenti nel funzionamento del concetto di sé. Il clima nel gruppo • Il processo maggiormente attivato è l’INTERAZIONE, mentre la coesione non è principalmente perseguita, anche se talvolta si è progressivamente attivata riguardando bambini e genitori. • Esplicitamente non si lavora sulle “dinamiche gruppali”, né direttamente sulle risonanze intime. • Il mandato è di sviluppare la circolazione delle idee e dell’interazione sociale, lasciando sullo sfondo e nell’implicito ciò che potrebbe avvenire in termini di cambiamenti “interni profondi”. • Non ci sono tempi incalzanti o “giudizi”; si ascolta e si discute l’ipotesi dell’altro. • Gli adulti diventano dei facilitatori, non degli insegnanti. • Il pacchetto di lavoro prevede generalmente 5 bambini, 12 incontri di 90’ ciascuno, dove i primi 2 incontri servono per avviare la conoscenza reciproca e per le verifiche iniziali. • Gli ultimi 2 incontri, per le verifiche finali. • Gli 8 incontri “centrali” si tengono di solito 2 volte alla settimana. • Le verifiche sono di 2 tipi: una è relativa all’argomento/obiettivo scelto per il ciclo di trattamento, l’altra, relativa ai descrittori comportamentali. • Micro unità di comportamento rilevabili con una serie di crocette in una unità di tempo(60’). • I bambini sono omogenei per problematica, i conduttori sono logopedisti ed educatori professionali. • E’presente un tirocinante psicologo per le osservazioni scritte e per i filmati. • Sono previsti 2 incontri col gruppo dei genitori tenuti dallo psicologo che ha la supervisione del lavoro complessivo. • A richiesta c’è anche la disponibilità ad incontrare singolarmente i genitori per quesiti specifici individuali. • Tutto il “pacchetto” di lavoro dura 2 mesi circa. • Gli insegnanti, prima e dopo il ciclo di lavoro, sono informati sugli obiettivi e sulle modalità dell’intervento per ogni scambio ritenuto utile. Il trattamento di gruppo approfondisce: • Aspetti strumentali • Strategie • Metacognizione La costruzione di un pensiero strategico per la gestione delle informazioni rimane l’obiettivo generale prioritario. • Le “occasioni” del lavoro sono le difficoltà nella letto-scrittura e nell’ambito matematico. • I bambini possono imparare a pensare e ad apprendere “interpretando” i dati d’entrata, strutturalmente deficitari, imparando ad usare tutti gli indicatori a loro disposizione, presenti nella “realtà” dei dati stessi, organizzando attivamente l’informazione. Sia nella letto-scrittura nell’ambito della matematica, è che importante che ogni bambino del gruppo fornisca GIUDIZI: GIUDIZIO = PENSIERO CRITICO : - “ COME TI SEMBRA….. - “ CHE COSA SCEGLIERESTI PREFERIRESTI… - SPIEGA PERCHE’… Le opinioni dei bambini vengono sempre accettate, purché corredate dalla relativa motivazione. I BAMBINI VENGONO STIMOLATI: - A FARE INFERENZE - A PROPORRE IPOTESI - A TROVARE SOLUZIONI PARTENDO DA QUANTO GIA’ SANNO. • E’ attraverso il linguaggio orale che i bambini formano importanti connessioni fra ciò che già sanno e ciò che stanno imparando. • Si impara soltanto ampliando ed espandendo ciò che già sa. • “Supponi …, Inventa …, Pensa a qualche altra cosa che …, Che cosa succederebbe invece se …?”. • Domande che aiutano i bambini ad acquisire l’espansione sintattica della frase costruzione di un discorso organico. e la