La didattica ermeneutica esistenziale. Perché l’ermeneutica? ● La vera novità del procedimento ermeneutico: porre al centro del processo didattico il soggetto e i suoi bisogni. ● La ricerca della verità e di senso avviene tramite l’analisi delle domande esistenziali che partono dal soggetto che apprende in un “circolo ermeneutico” che tende a dare delle risposte via via più complete e proponendo nuove domande da cui ripartire. ● La base scientifica del metodo ermeneutico è ampiamente trattata in “Z.Trenti – R.Romio. Pedagogia dell’apprendimento nell’orizzonte ermeneutico, Torino, Elledici, 2006”. Perché esistenziale? ● Si tratta una “rivoluzione copernicana” del fare scuola. L’esistenza, il concreto vivere, le domande degli alunni il loro “esistere nel mondo”, diventano il centro del fare scuola. ● I contenuti servono per dare delle risposte, non sono il fine del processo di apprendimento che va inteso come un “cammino continuo di avvicinamento alla verità”. Come funziona la DEE? ● L’insegnante interroga e suscita la domanda; l’allievo riflette e cerca la risposta, i valori reali sono l’esperienza di vita vissuta; la finalità è fare esperienza personale; la didattica si occupa di accompagnare la persona. ● L’obiettivo finale non sarà quello di trasmettere delle “verità” calate dall’alto, ma di costruire la conoscenza dell’atteggiamento religioso, del fenomeno religioso. Il ruolo del libro di testo? ● Offre stimoli e contributi, approfondimenti e indicazioni di percorsi. ● Supporta il docente nel processo di apprendimento e nelle sue varie fasi. ● Orienta l’alunno nelle varie direzioni di ricerca alle sue domande. Quali sono le fasi della DEE? La didattica ermeneutica è un processo da svolgersi con dei ragazzi, a volte adolescenti, che sono pieni di risorse, domande, ma anche di distrazioni e difficoltà di concentrazione. Lo schema proposto per la nuova didattica del fare aiuta il docente a gestire meglio la classe e a risultare più efficace nel suo intervento. 1) la situazione concreta. ● Dovrà essere fatta un’analisi della situazione esistenziale concreta, (condizione sociale, familiare, psicologica, culturale degli alunni) e, ove possibile, trovare i punti di interesse che ognuno, ogni singolo, può manifestare, a livello sia esplicito che implicito. 2) La motivazione. ● Il processo che s’intende mettere in atto con gli alunni, il metodo proprio della didattica ermeneutica e i vari passaggi che la compongono deve essere ogni volta esposto e concordato con gli alunni. ● I ragazzi diventano parte attiva, creativa e critica di tutto il processo. 3) Interrogativi autentici. ● Per poter formulare degli interrogativi autentici e aprire la strada ad una “risposta autentica” è necessario che il docente metta nelle condizioni ogni alunno di esprimere quegli interrogativi che albergano nella vita di ognuno e che nell’adolescente si legano strettamente con la ricerca di una propria identità. ● Sarà necessario quindi in ogni classe un attento lavoro di dialogo e ricerca delle migliori condizioni che permettano ad ognuno di esprimersi. 4) La domanda mirata. ● La domanda deve scaturire dalle indicazioni raccolte nelle analisi della situazione concreta e poi della formulazione degli interrogativi. La domanda, in altri termini, indica la direzione in cui cercare. ● No a domande preconfezionate e uniche, ma i bisogni e gli interrogativi vanno accolti tutti e valorizzati. 5) Confronto con la cultura. ● Il docente guida nella ricerca e approfondimento di testi significativi per il tema che si sta trattando. ● Si predilige in questa prima fase la narrazione, i testi in stile giornalistico, ma possono anche essere proposti video e contenuti multimediali. 6) Altre religioni. ● In una società sempre più multi-culturale e multi-religiosa è necessario proporre il punto di vista delle altre religioni per costruire una risposta adeguata e completa. 7) La tradizione e le fonti. ● Si propone agli alunni una scelta di testi della Bibbia, Antico e Nuovo Testamento. ● Vengono approfonditi i testi della tradizione cattolica che si riferiscono ai temi trattati. 8) Sintesi e risposte. ● Il processo di apprendimento ha un momento di sintesi in cui tutti i contributi vengono riassunti, dal docente e dagli alunni, in una risposta. ● La risposta sarà tanto più efficace quanto più aprirà nuovi campi di ricerca e di approfondimento. Pensare religiosamente ● La DEE aiuta l’alunno a pensare religiosamente: fornisce la capacità di utilizzare il linguaggio religioso per potersi orientare nelle scelte e farne un cittadino più consapevole. ● Aiuta il docente a gestire la classe con un metodo coinvolgente basato sul “fare” e non solo sul conoscere.