SOCIOLOGIA
2007/2008
La società
Cosa è la società?
Secondo Gallino, nella società rientrano le
strutture sociali e culturali, le motivazioni individuali, i
valori, i gruppi e le associazioni, le classi e la
stratificazione, i modelli di comportamento stabiliti in
base allo status e al ruolo.
E’ in questo contesto che si devono considerare, a
livelli e su piani diversi, l’agire individuale e i
“condizionamenti” sociali. Questi due aspetti si
dovranno considerare sempre tra loro strettamente
connessi: non esiste agire sociale al di fuori di norme
collettive e non esiste società che non si fondi
sull’agire e le motivazioni-scopi degli individui
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La società
Ma cerchiamo di arrivare ad una nostra definizione di
società.
Partiamo da: ci sentiamo parte di una società (quale e
perché?) e come si vive questa appartenenza?; confini
di questa società (dalle tribù alla globalizzazione); gli
“altri” che ne fanno parte (una possibile anche se
elementare tipologia), le norme della società
contemporanea (dalle consuetudini alle leggi); la
società ha un valore e una sua moralità?; caratteri della
società presente o della sua più corrente
rappresentazione.
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Dalla Socialità alla
Società
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La società degli individui
L’imperativo (o il bisogno fondamentale) di ogni uomo è
dare un senso, dei significati alla propria vita e alle cose
che fa.
Quando ciò non accade sorge spontaneamente un
senso di insofferenza.
Il meccanismo è naturale: è porsi la domanda se, in
ogni circostanza, si sta facendo la cosa giusta o
migliore o più adatta a sé.
Si può sfuggire nel rituale o nella continua rimozione.
Ma noia, incertezza e insoddisfazione sorgono presto
ed è difficile ignorarle a lungo.
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La società degli individui
gli interrogativi
Porsi degli interrogativi vuol dire, dunque, interrogarsi:
su quanto sta avvenendo
su quanto ci sta avvenendo
Ogni domanda presuppone una risposta: ogni risposta
presuppone fare delle scelte e aspettarsi delle
conseguenze.
Ogni interrogativo ha una duplice valenza:
cognitiva
morale
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La società degli individui
gli interrogativi – la valenza cognitiva
La valenza cognitiva
Per dare una risposta ad un interrogativo è
necessario partire dalle conoscenze che
quell’individuo possiede
Queste derivano da:
storie e racconti dell’infanzia
apprendimento scolastico
letture e conoscenze multimediali
storie e grandi narrazioni
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La società degli individui
gli interrogativi – la valenza cognitiva
Queste conoscenze sono il “capitale culturale” di una
persona (nel loro insieme il C.S. di un gruppo sociale o
di una nazione)
Queste vengono fatte anche attraverso (più a livello
sociale):
le piccole scoperte e conoscenze del senso comune
le riflessioni negli eventi eccezionali
la ritualità che acquista significati simbolici (i
concerti, le cerimonie politiche e religiose, ma anche
“guardando cosa accade attorno a noi”)
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La società degli individui
gli interrogativi – la valenza cognitiva
Il capitale sociale à estremamente differenziato ed è la principale
causa di differenziazione tra individui, gruppi sociali, nazioni, ecc.
Può essere causa di incontri-scambi proficui, ma anche di scontriincomprensioni
La conoscenza ha sempre lo scopo di ottenere un risultato.
Scegliere significa, dunque, mettere a punto un progetto sulla base
degli scopi ritenuti prioritari e delle motivazioni personali, nel
contesto (vincoli e risorse) in cui il progetto deve essere agito.
Scelte e progetto sono quindi il prodotto di tutta l’esperienza fatta
dall’attore sociale (come prodotto e produttore).
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La società degli individui
gli interrogativi – la valenza cognitiva
Ma
in ogni circostanza il singolo soggetto non ha mai tutte
le conoscenze (e le risorse e gli aiuti) necessarie, ha dei
limiti personali forti incertezze….
La scelta o decisione è spesso assai difficile anche per
le conseguenze possibili o temute: quanto egli desidera
o ritiene più funzionale coincide con quelle socialmente
più accettate?
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La società degli individui
gli interrogativi – la valenza morale
La valenza morale
Ogni scelta o decisione ha, quindi, una immediata
valenza morale. In questo caso la domanda di fondo è:
quanto devo fare o spero di fare si può considerare
giusto, lecito, approvato, …?
In questo interrogarsi entrano in gioco tre attori
principali:
il soggetto
gli altri coinvolti ( e l’intorno sociale in cui si agisce)
l’ “Altro generalizzato” (la società, la cultura, ecc.)
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La società degli individui
gli interrogativi – la valenza morale
Ma, in mancanza di valori e modelli consolidati, è necessario
affidarsi ad un’etica individuale.
Anche se questa è difficile da costruirsi, è incerta, astratta da
applicarsi e, in qualche caso, ambigua. Spesso cerca anche di
trovare le soluzioni più facili o comode o meno “costose”
Nel fare ciò trova la facile sponda del “permissivismo”
generalizzato di un banale relativismo in un contesto privo quasi
completamente di modelli di comportamento e valori consolidati.
E’ forse il male del tempo, anche nel nostro paese
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La società degli individui
gli interrogativi – la valenza morale: l’etica individuale
L’etica individuale oscilla, così, ambiguamente tra:
appartenenze (grandi e piccole, importanti o
meno) sociali che spingono al DOVERE
soggettività senza freni (motivazioni personali,
desideri, sogni… che spingono alla ricerca del
PIACERE
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La società degli individui
gli interrogativi – l’etica soggettiva
L’etica soggettiva
Incontrarsi (fatalmente e regolarmente) con gli altri
pone, al più alto livello, il problema di conoscere gli altri,
i motivi delle loro azioni, il contesto in cui si opera.
E’ uno scontro tra egoismo e solidarietà.
Un equilibrio tra coerenza (fondata sui presupposti del
proprio agire) e flessibilità (ciò che permetterebbe
maggiori e più facili “guadagni”, non solo monetari)
Una continua valutazione (ad alto costo psicologico)
“sul da farsi”, in una alluvione di stimoli e proposte
(mediali), nell’ambito di appartenenze-identità di forte
richiamo e fascino..
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