CONSIGLI PER PAZIENTI ALLERGICI
agli ACARI della POLVERE DOMESTICA
Agli ALLERGICI ALLE POLVERI DOMESTICHE risulta molto utile adottare scrupolosamente una serie di misure di
bonifica allergenica.
Ciò che comunemente viene indicato come " polvere di casa " è in realtà un composto di numerose sostanze : terra,
calcinacci, polvere di vernici e tessuti, peli di animali, residui di insetti batteri e muffe, forfore umane …
Questi residui si accumulano facilmente nei punti poco accessibili a scopa ed aspirapolvere e sono presenti in parte
anche dopo la più accurata delle pulizie domestiche. Molti studi hanno dimostrato che a rendere allergizzanti le
polvere domestiche sono soprattutto alcuni microscopici acari denominati dermatophagoidi.
Questi microrganismi sono del tutto invisibili ad occhio umano e vivono nella polvere nutrendosi di residui organici ( in
particolare delle forfore e delle muffe ambientali ).
Il loro ambiente ottimale di crescita sono dunque le camere da letto ( materassi, cuscini - specie in piuma! - divani,
peluche, moquette vecchie…) ambienti dove trovano temperatura, umidità ottimali . Se teniamo conto quì
trascorriamo tutti un certo numero di ore ( i bambini spesso ci stanno più a lungo degli adulti) intuiamo che
l’esposizione agli acari può costituire un problema allergico serio. È quindi molto importante eliminare gli acari
almeno da questi ambienti.
Si può ottenere in parte questo risultato attuando una pulizia rigorosissima e frequente.
La strategia vincente deve però prevedere svariati interventi mirati alla distruzione degli acari.
I rimedi qui consigliati hanno valore curativo se attuati in casa di pazienti con dimostrata allergia alle polveri
domestiche; si rivelano però di valore anche preventivo in quei pazienti che si sospettano capaci di poter sviluppare
una malattia allergica (in part. i figli di allergici).
Il valore preventivo della eliminazione degli acari assume ancor maggior importanza dopo che recenti ricerche
hanno scoperto che le proteine dell’acaro hanno la capacità di alterare le sostanze che cementano tra di loro le
cellule superficiali della mucosa delle vie respiratorie, e quindi di minare l’integrità delle mucose stesse. In tal modo
gli allergeni (tra cui principalmente quelli del dermatofagoide) possono penetrare nella mucosa e sensibilizzare il
sistema immunitario. Da ciò nasce l’ipotesi che le misure antiacari possano avere, specialmente nel primo anno di
vita, (unitamente all’allattamento al seno per tutto il primo anno e l’evitare l’esposizione al fumo di sigaretta), - e
particolarmente nel bambino con genitori a loro volta allergici - un fondamentale valore preventivo.
Principali allergeni degli ambienti domestici sono dunque gli ACARI, ma senz’altro molto importanti risultano essere
le forfore animali, in particolare dei gatti, il cui pelo è molto allergizzante, ed alcune muffe ambientali dei muri
(ALTERNARIA sp., Aspergillus sp.).
Consigli specifici per affrontare il “ problema ACARI” :
Il LETTO deve avere una struttura semplice, senza cassetti e scomparti non ripulibili, entro i quali si possa
accumulare polvere. Meglio una struttura tubolare o lineare, ripulibile in ogni settore,facilmente spostabile.
NO ai letti " a castello ".
Coperte e materassi vanno arieggiati (devono perdere l’umidità ceduta la notte dai dormienti) e talvolta soleggiati.
Evitare assolutamente materiali in piuma. L’esposizione al freddo o al gelo potrebbe avere un effetto eradicante gli
acari, inaspettatamente efficace.
Vi sono anche materassi cosiddetti "antiallergici": ma nessun materasso rimane "antiallergico" se vi penetra la
forfora. Ricordo che un cuscino vecchio di 2 anni potrebbe contenere materiale acaridico fino al 10 % del peso del
cuscino stesso!
Pertanto è importante usare anche coperture impermeabili agli allergeni e alla forfora. Coprimaterassi e copricuscini
in materiale speciali (ad esempio il goretex o la “seta sintetica”) possono migliorare la situazione dell'allergico; tali
presidi non sostituiscono la necessaria scrupolosa pulizia degli arredi (vd ultima pagina per indicazioni)..
Vi sono anche teli protettivi da portare con sé in caso di viaggi e brevi soggiorni lontano da casa.
L'ASPIRAPOLVERE deve essere di ottima qualità e possedere un "filtro in uscita" (AIR CLEAN di qualità HEPA) .
Le lenzuola e le federe andranno lavate almeno una volta la settimana sopra i 55 °.
Evitare materiali di crine, piuma, pelliccia e sacchi a pelo… No alla presenza in camera di moquette e tappeti.
LA BONIFICA ALLERGENICA VA FATTA SU TUTTI I LETTI PRESENTI IN UNA STANZA,
NON SOLO SUL LETTO DEL PAZIENTE ALLERGICO.
L’uso di ACARICIDI secondo osservazioni cliniche recenti possono essere utili. Nel caso, non esagerare né con le
dosi né con l’uso eccessivamente frequente! L’abuso è sicuramente dannoso
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PARETI e PAVIMENTI andranno puliti a fondo, spesso ed è meglio che i pavimenti siano lavabili ( ad esempio rifiniti
con piastrelle o linoleum.)
Sul pavimento dovranno essere usati normali disinfettanti : non esagerare però con le dosi e non produrre eccessiva
umidità. Ricordatevi di smontare e bonificare periodicamente anche gli "zoccoli" dei pavimenti.
Arieggiare sempre bene gli ambienti domestici, soleggiare se possibile ogni tanto coperte e materassi.
Secondo alcune indicazioni pare che “gli zoccoletti” di legno che si mettono alla base dei muri perimetrali degli
ambienti domestici ospitino famiglie di micro-organismi cross reagenti con gli ACARI, e che quindi la bonifica
ambientale non debba considerarsi efficace se non si provvede anche alla periodica revisione di tali micro ambienti.
Zoccoli di marmo o ceramica o cemento da attaccare strettamente ai muri darebbero migliori garanzie.
EVITARE GLI UMIDIFICATORI! Idealmente mantenere l’umidità media al di sotto del 50%
Se si fossero formate macchie di umidità in casa (MUFFE) combatterne energicamente la causa poiché sono
pericolosissime per le vostre vie aeree (specie per pazienti con rinite perenne) : sono esse stesse molto
allergizzanti ed alimento per gli acari stessi.
A parte danni di struttura quali infiltrazioni o perdite d'acqua, le fonti di umidità in casa sono abitualmente il bagno, la
cucina e lo stenditoio .
Un aspiratore ben funzionante in tali ambienti potrebbe ridurre parecchio l'umidità della vostra casa ( soprattutto se
fosse dotata di doppi vetri). Eventualmente prevedere di dotare la Vs. casa di un essiccatoio elettrico per la
biancheria umida.
L'allergico è meglio che sia allontanato durante le operazioni di pulizia domestica a fondo.
L'ARREDO sia semplicissimo. Pochi mobili e ripulibili a fondo, no a tendaggi ingombranti e non lavabili, a tappeti,
poltrone ingombranti, paralumi in stoffa, scaffali polverosi e con troppi libri, peluches specie se vecchi e polverosi.
Specialmente in camera da letto.
Meglio evitare che il famoso “quattro stagioni” si trovi proprio nella camera dell’allergico.
Un "peluche" che dia luogo a timori che il bambino debba soffrire troppo della sua privazione, potrebbe
allergologicamente
essere
"salvato"
con
qualche
ore
di
congelamento
in
"freezer"
(ovviamente deve essere ben lavato prima e dopo il trattamento). Lo stesso trattamento potrebbe essere
periodicamente riservato a piccoli capi in lana (maglioncini , giacce a vento di piuma, ecc..).
Evitare spray profumati, insetticidi ( usare eventualmente zanzariere alle finestre o in tulle sui letti). Meglio
evitare fumi di caminetto.
**Molti pazienti riferiscono notevoli miglioramenti usando anche aspiratori “purificatori d’aria” con doppio o
triplo filtro (meccanico e a “carbone attivo”, a volte anche ionizzatore, di solito disposti in serie).
Questi dispositivi se usati e dimensionati correttamente, potrebbero ripulire l’ambiente domestico anche da pollini e
altre sostanze nocive ! Particolare efficacia viene attribuita ai filtri HEPA.
ALTRI CONSIGLI
Si sconsiglia la coabitazione con animali domestici. A meno che siano già presenti alla nascita dei bambini.
Particolarmente sensibilizzante è il gatto, specie se maschio.
Possono diventare fortemente allergizzanti anche dopo solo pochi mesi di coabitazione.
Tali allergie non solo saranno di danno alla salute: ma ci saranno problemi a separarsi dalle bestiole. Potrebbe
essere un’esperienza anche molto dolorosa. Meglio evitare!..
Se fossero proprio ineliminabili si raccomanda di usare speciali shampooing che riducono l’allergenicità del pelo
(rivolgetevi al vostro negozio di fiducia ). Al limite potrebbe essere sufficiente lavarlo ogni 15 giorni con acqua
distillata e/o sapone neutro.
Un altro problema potrebbe essere costituito da fioriere ingombranti (muffe), oppure una importante fonte di
allergene potrebbe nascondersi nella polvere delle foglie di alcune piante di appartamento : in particolare FICUS
BIENIAMINA oppure conifere bonsai.
IN CASA DI UN ASMATICO NON SI DEVE FUMARE !!!
È dimostrato che il fumo dei parenti e del paziente può aumentare anche notevolmente il potenziale reattogeno dei
bronchi all'allergene. Mediamente la malattia ha un andamento più severo e fastidioso nelle case dove si fuma. Il
fumo passivo si dimostra addirittura più disturbante del fumo attivo!
Evitare di frequentare e lavorare in ambienti molto fumosi e/o polverosi ( soffitte, cantine, ripostigli, stalle, verniciare,
…): spesso le peggiori crisi allergiche seguono ad un soggiorno in tali ambienti.
All'asmatico può riuscire molto sgradito e fastidioso l'uso di profumi forti, lacche per capelli, spray di uso domestico.
Di particolare importanza peggiorativa sulla malattia potrebbero rivelarsi molti prodotti per l’igiene domestica, in
particolare la fatidica “ammoniaca”, specie se usata molto concentrata (come quasi sempre) o profumata o il
lisoformio. Negativa al massimo l’esposizione a FORMALDEIDE : gas che si libera da mobili in truciolare, materassi
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in materiale di poliuretano e sintetico, e soprattutto colle per parquet, piastrelle e tapezzeria. (ideali pochi mobili, in
massello, lucidati a cera d’api). Usare solo vernici “all’acqua” o alla calce bianca.
Da ultimo ricordo come situazioni di conflitto emotivo intenso possono avere un ruolo peggiorativo in queste
sindromi. Non tutto nella malattia asmatica è allergia.
SUGGERIMENTI PER LA PROTEZIONE DALLE ALLERGIE ALLE POLVERI
Le allergie alle polveri domestiche (acari) sono un problema di notevole importanza .
Il trattamento farmacologico è solo una parte della terapia che deve essere integrata da quella, non meno importante,
della prevenzione le cui linee guida principali sono indicate dallo specialista allergologo con la speranza che esse
siano semplici, chiare ed efficaci: se persistesse qualsiasi dubbio il Vostro Allergologo è a disposizione per chiarire
qualsiasi Vostra perplessità.
La prevenzione si avvale di rimedi di bonifica ambientale tra i quali vi sarà senz'altro stato segnalato l'utilità (
certificate da adeguate ricerche cliniche ) di isolare e/o eliminare o di trattare quegli arredi domestici le cui condizioni
microclimatiche favoriscono il "proliferare" degli acari come materassi, cuscini, divani, poltrone, tendaggi, moquette,
ecc..
N.B.**Seguendo il lavoro di pazienti o mamme di pazienti allergici agli acari ho avuto spesso la sensazione che uno
dei problemi che rendono difficile affrontare adeguatamente una “bonifica allergenica” entro le pareti domestiche
consista nel fatto che non venga verificata la efficacia dei provvedimenti adottati. Vale a dire che spesso ci si adagia
sulla falsa sicurezza di “aver seguito le istruzioni” senza poter verificare veramente se l’obiettivo (l’effettiva riduzione
della concentrazione allergenica ambientale) sia stato di fatto raggiunto.
Ci sono che offrono Kit per la misura della concentrazione allergenica ambientale domestica.
Appunti preparati per Voi dal Dottor Raffaello Adami
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CONSIGLI PER PAZIENTI ALLERGICI agli ACARI della POLVERE