Brochure Acari 25-10-2006 14:32 Pagina 1 Guida pratica per il paziente 10.06 - 7282 - Gi&Gi Srl Informazioni sull’allergene Brochure Acari 25-10-2006 14:32 Pagina 2 Da sempre è ben noto il potere allerg iz cui composizione risulta alquanto ete ro abitazioni esiste tutta una serie di all e presenti ovunque. Gli acari sono responsabili di allergie respiratorie come rinite ed asma e sono considerati allergeni perenni. Vivono in ambienti caldo-umidi a stretto contatto con l’uomo nutrendosi principalmente di derivati epidermici. Sono una delle maggiori fonti di al-lergeni all’interno delle nostre case. ZOOLOGIA Gli acari Come i crostacei, gli insetti o i millepiedi, anche gli acari sono artropodi: appartengono alla classe degli aracnidi. Gli acari, come li conosciamo, appartengono all’ordine degli astigmata che è composto da quattro famiglie particolarmente implicate nelle allergie respiratorie: gli acaridae, i glycyphagidae, i tyroglyphydae e i pyroglyphidae. I Dermatophagoides, detti “acari domestici”, si trovano nelle nostre case, invece gli acaridae e i glycyphagidae si trovano in molti alimenti, in particolare fieno e grano, di cui si nutrono(1). 2 Brochure Acari 25-10-2006 14:32 Pagina 3 g izzante della polvere domestica la e rogenea. All’interno delle nostre ll ergeni invisibili ad occhio nudo ma Classificazione degli acari* Phylum Arthropoda Subphylum Chelicerata Classe Arachnida Ordine Acarina Astigmata Sottordine Glycyphagidæ Pyroglyphidæ Famiglia Sottofamiglia Dermatophagoidinæ Genere Dermatophagoides Specie D. pteronyssinus D. farinæ Tyroglyphidæ Acaridæ Pyroglyphinæ Euroglyphus Euroglyphus maynei Lepidoglyphus destructor Tyrophagus Pyroglyphus africanus Glyciphagus domesticus putrescentiæ Blomia tropicalis * Principali generi e specie. 3 Acarus siro Brochure Acari 25-10-2006 14:32 Pagina 4 Il loro ciclo vitale Gli acari vivono in media 3 mesi. Nel momento del loro sviluppo, durante il primo mese di vita, passano attraverso diversi stadi (uovo, larva, ninfa, adulto) e ad ogni stadio subiscono una vera metamorfosi. Nello stadio adulto, la testa e il torace sono uniti all’addome e si distingue solo la testa. Hanno quattro paia di zampe e sono ricoperti da un guscio che, a seconda della specie, è liscio o striato. Nel corso della loro breve vita, gli acari si accoppiano una o due volte. La fecondità varia da una specie all’altra, la femmina di Dermatophagoides pteronyssinus depone da 20 a 80 uova, invece il Dermatophagoides farinae può arrivare a deporne fino a 300 in 3 mesi. La riproduzione e lo sviluppo degli acari possono tuttavia variare grazie ad un certo numero di fattori sui quali è possibile intervenire per limitare la loro proliferazione. La temperatura, l’umidità ambientale e l’alimentazione giocano un ruolo cruciale. Il loro habitat Gli acari non possono ingerire acqua direttamente. Il loro apporto nutritivo proviene da ingestioni solide, dal metabolismo degli zuccheri e dei grassi e soprattutto dall’assorbimento del vapore acqueo. Per mantenere il bilancio idrico, gli acari sono quindi particolarmente sensibili all’umidità relativa dell’aria. 4 Brochure Acari 25-10-2006 14:32 Pagina 5 Le necessità sono differenti a seconda delle specie: il D. farinae, che è più diffuso in natura, richiede un’umidità relativa del 50%-60% mentre il D. pteronyssinus, che è più allergenizzante, richiede il 70%-80%. L’abbassamento dell’umidità ne provoca la morte per disidratazione, mentre l’incremento favorisce lo sviluppo delle muffe che sono il loro nutrimento. Tuttavia gli acari possono sopravvivere anche in ambienti ostili, costituendo delle zone microclimatiche favorevoli. L’umidità è correlata alla temperatura ambientale per cui anche gli acari domestici ne risultano sensibili. Una temperatura superiore a 20-25 gradi è una condizione ottimale per il loro sviluppo(2). 5 Brochure Acari 25-10-2006 14:32 Pagina 6 La loro alimentazione Anche sul piano alimentare, gli acari danno prova di grande variabilità. Possono nutrirsi di altri insetti (predatori), di piante (fitofagi), di muffe e funghi (micofagi), di batteri (batteriofagi) e di materiale in decomposizione (saprofagi). Gli acari della polvere mangiano residui di pelle umana, in particolare forfora, peli e unghie, peli di animali domestici, resti alimentari e muffe che, come è noto, aiutano il loro processo digestivo. Il loro rapporto con l’ambiente umano Le popolazioni di acari si concentrano quindi nelle zone che presentano le condizioni ottimali di umidità, temperatura e nutrimento. La presenza umana e/o animale favorisce il loro sviluppo. Gli acari sono presenti in grande quantità nelle camere da letto e in particolare nei materassi e nei cuscini, nei mobili imbottiti come divani e poltrone, nei tappeti e nella moquette negli ambienti riscaldati. 6 Brochure Acari 25-10-2006 14:32 Pagina 7 Il miglioramento degli ambienti abitativi, che generalmente hanno una temperatura e un’umidità stabile durante tutto l’anno, ha minimizzato l’impatto delle variazioni climatiche stagionali. Il riscaldamento del terreno e l’isolamento degli ambienti domestici, ha portato beneficio non solo agli uomini ma anche agli acari. D’altro canto, anche l’utilizzo sempre più frequente di tessuti sintetici e lavabili a temperature inferiori a 60°, ha favorito la loro proliferazione. EPIDEMOLOGIA Una maggiore fonte di allergeni domestici Questi piccoli animali sarebbero totalmente ignorati se i loro corpi e le loro deiezioni non costituissero una grossa causa di allergie domestiche che riguardano larga parte della popolazione. La sensibilizzazione della popolazione agli allergeni Dermatophagoides pteronyssinus (Der p) e Dermatophagoides farinae (Der f) è di circa il 19%(3) nel primo caso e del 13-21%(4) nel secondo. Queste cifre sono ancora più importanti quando vengono rapportate ai soggetti che già presentano asma e rinite allergica, con una sensibilizzazione al Der p che può colpire il 50% della popolazione esaminata(5). 7 Brochure Acari 25-10-2006 14:32 Pagina 8 ALLERGIE CROCIATE Quando l’acaro rende allergici alla lumaca Gli allergeni dei Dermatophagoides presentano omologie immuno-chimiche con gli allergeni di altri acari, in particolare quelli presenti negli alimenti; Acarus siro e Tyrophagus putrescentiae presentano allergeni simili al Dermatophagoides. Possono dunque risultare allergie crociate tra queste famiglie di acari ma anche fra altri antropodi come gli scarafaggi, i crostacei (il granchio, l’aragosta), i molluschi (vongole, cozze, lumache)(6). SINTOMATOLOGIA Rinite, congiuntivite, eczema… Il ruolo degli acari nello sviluppo delle malattie allergiche respiratorie è molto conosciuto. Sono causa di rinite, di congiuntivite ed eczema. …soprattutto asma L’asma rimane uno dei sintomi più comunemente riscontrati. La sensibilizzazione agli acari costituisce un fattore di rischio per la comparsa di asma. A differenza dei pollini, che rappresentano il fattore di rischio principale per la rinite, le allergie agli acari hanno la caratteristica di durare tutto l’anno e l’esposizione a questi allergeni è spesso legata alla comparsa di asma(7). In effetti, un’esposizione ripetuta a concentrazioni anche minime di allergeni di acari, sembrerebbe indurre e poi mante- 8 Brochure Acari 25-10-2006 14:32 Pagina 9 nere una iper-reattività bronchiale (8, 9,10). In ogni caso, il rischio di sviluppare asma è tanto più elevato quanto più il carico allergenico è alto. Il miglioramento delle nostre condizioni di vita favorisce la comparsa delle patologie allergiche, proprio perché l’ambiente umano corrisponde a quello ideale per lo sviluppo degli acari. 9 Brochure Acari 25-10-2006 14:32 Pagina 10 TRATTAMENTO La prevenzione ambientale La prima azione da prevedere in caso di allergia agli acari è il loro allontanamento. Per questo servono pochi ma importanti accorgimenti per ottenere un primo risultato: moquettes, mobili imbottiti, tapezzerie di velluto, tende, • Evitare pupazzi imbottiti, peluches... e lavare tutto regolarmente. • Lavare la biancheria (federe e lenzuola) a 60°C tutte le settimane. • Abbassare il tasso di umidità. • Dotare il materasso di una fodera antiacari di qualità. il riscaldamento ad aria forzata che ha il difetto di disperdere • Evitare la polvere nell’aria. • Sbattere la biancheria e i vestiti fuori dalla camera da letto. • Spolverare regolarmente i mobili con un panno umido. una volta alla settimana l’aspirapolvere con idonei filtri anti• Passare acaro ovunque, compresi materassi e poltrone. gli acaricidi uccidono ma non eliminano gli acari, e gli allergeni • Nota: contenuti nei residui e nelle feci degli acari stessi. L’acaricida resta attivo solo in superficie e la durata della sua efficacia resta limitata da 3 a 6 mesi. 10 Brochure Acari 25-10-2006 14:33 Pagina 11 Diagnosi Lo specialita eseguirà la diagnosi dell’allergia basandosi su: • una accurata anamnesi (sintomi, storia clinica e condizioni di vita). • i risultati dei test cutanei. Questi test vengono effettuati sulla cute dell’avambraccio con una goccia di estratto dell’allergene sospetto e identificano il o gli allergeni responsabili. Questi allergeni provocano una reazione locale, un ponfo con eritema, nel soggetto sensibile. • test biologici (dosaggio delle Immunoglobuline E) potranno essere eseguiti, come complemento, per confermare la diagnosi. Trattamento dell’allergia agli acari • I trattamenti farmacologici sono utilizzati come primo step per ridurre i sintomi e trattare l’infiammazione allergica. • La desensibilizzazione (o vaccino anti/allergico) è un trattamento di fondo che permette al paziente allergico di tollerare progressivamente l’allergene responsabile dei sintomi clinici attraverso la somministrazione di dosi crescenti dell’allergene stesso ad intervalli ravvicinati durante il trattamento iniziale, poi a intervalli regolari nella fase di mantenimento. Il vaccino riduce di molto il consumo di farmaci concomitanti e migliora la qualità di vita dei pazienti che lo assumono(11). La desensibilizzazione può essere somministrata in due modalità: • Per via sublinguale: IN GOCCE Il paziente pone le gocce di allergene sotto la lingua. Il trattamento viene eseguito a domicilio secondo le indicazioni dello specialista. • Per via sottocutanea: CON INIEZIONI Le iniezioni vengono effettuate nell’ambulatorio del medico inizialmente tutte le settimane, poi tutti i mesi nella fase di mantenimento. In entrambi i casi il trattamento di desensibilizzazione deve essere seguito per un periodo da 3 a 5 anni per essere pienamente efficace. 11 Brochure Acari 25-10-2006 14:32 Pagina 12 BIBLIOGRAFIA 1. Pauli G, Bessot JC, De Blay F. Acariens et blattes. In: Vervloet D, Magnan A. Traité d’allergologie. 2003 Médecines-Sciences Flammarion Ed. Paris: 489-502. 2. Charpin D, Kleisbauer JP, Lanteaume A, Razzouk H, Vervloet D, Toumi M, Faraj F, Charpin J. Asthma and allergy to house-dust mites in population living in high altitude. Chest 1988; 93: 758-61. Étude portant sur 5063 patients, p < 0,001. 3. Astarita C, Harris RI, de Fusco R, Franzese A, Biscardi D, Mazzacca FR, Altucci P. An epidemiological study of atopy in children. 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