GLI ALLERGENI
AMBIENTALI:
UN NUOVO MODO
DI AFFRONTARE
IL PROBLEMA
PROMOGREEN.COM S.R.L.
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L’anti acari
elettronico
Ecologico
Atossico
Sicuro
Riduce rischio allergie
Le patologie respiratorie su base allergica, con sintomi riguardanti le primissime vie respiratorie, costituiscono un problema sempre più evidente, e fra loro
in particolare quelle che, per la loro persistenza nel tempo, pesano in modo
continuo sulla salute e sulla vita di relazione dei pazienti che ne sono affetti.
Una valutazione prudenziale indica che una percentuale del 20% della popolazione Europea e Nord Americana presenta sintomi di carattere allergico di
vario genere, come rinite, congiuntivite, dermatite ed asma. La grande maggioranza di coloro che sono affetti da asma perenne risultano essere sensibilizzati agli allergeni di Dermatofagoidi, Acari microscopici invisibili ad occhio
nudo, i principali responsabili delle allergie alla polvere. Il loro habitat ideale
sono purtroppo i nostri ambienti domestici, dove l’umidità relativa è compresa
tra il 60% e l’80% e la temperatura tra i 20 ed i 30 gradi centigradi. In questo
contesto, gli Acari svolgono tutto il loro ciclo vitale, passando in 23-30 giorni
da uova ad adulto attraverso stadi intermedi di crescita. In presenza di temperature ambientali più alte il ciclo vitale si accorcia.
Ogni femmina di Acaro depone circa da 25 a 50 uova, che però non sono
causa di per sé di allergie: la principale fonte allergenica della polvere domestica è costituita dalle scorie epidermiche e dalle feci degli Acari. Come per
tutte le forme allergiche, anche nel caso degli Acari della polvere il consiglio
terapeutico più immediato è quello di allontanare gli allergeni dall’ambiente,
ma spesso questo comporta misure di prevenzione non facilmente praticabili
e talora nocive per l’uomo e gli animali domestici.
La via da percorrere per diminuire la carica di allergeni da Acari nell’ambiente
A RETE 230V~
domestico è infatti quello di una “bonifica” mirata a quelle parti della casa e degli ambienti di lavoro dove si soggiorna più frequentemente. L’uso di sostanze
chimiche (acaricidi) o di barriera (fodere protettive per materassi), permettono di
ridurre parzialmente la carica allergenica ambientale dovuta agli acari; nel caso
degli acaricidi, le sostanze chimiche in essi contenute possono, se usate per
lunghi periodi, essere dannose per l’uomo e per gli animali domestici. Come
produrre un intervento ambientale risolutivo che porti alla remissione della sintomatologia senza sottoporre i pazienti a cure topiche prolungate e spesso inefficaci? L’uso, dapprima sperimentale, ed ora su larga scala dei dispositivi che
emettono ultrasuoni D-Mite Away ha permesso di ridurre abbondantemente le
popolazioni di Acari negli ambienti domestici senza “incidere” sulle suppellettili
e senza usare sostanze chimiche potenzialmente dannose per l’uomo.
Il principio basato sull’emissione di particolari onde ultrasoniche a determinata lunghezza d’onda, non udibili dall’uomo e dagli animali domestici, produce un effetto di grande disturbo sugli Acari, provocando in loro una riduzione
degli accoppiamenti ed una diminuzione dell’appetito. Questo significa una
riduzione significativa della popolazione Acaricida e quindi una riduzione degli
escrementi allergizzanti. La praticità (nessuna manutenzione) e le dimensioni
del dispositivo emettitore di ultrasuoni, ne fanno un presidio ideale ed elettivo
per la bonifica ambientale degli Acari. L’effetto di bonifica si ottiene progressivamente dall’entrata in funzione del dispositivo e raggiunge il suo apice di
efficacia entro i 90 giorni a seconda della concentrazione iniziale dei parassiti.
Uno studio condotto sul dispositivo D-Mite Away ha confermato l’efficacia
del prodotto, utilizzato in ambienti in cui sia stata verificata la presenza di
acari della polvere, nel ridurne la concentrazione e quindi la produzione degli
allergeni nocivi, e nel prevenirne la formazione quando installato in ambienti
sani. Su tali basi e premesse D-Mite Away può costituire un valido presidio di
profilassi ambientale contro i Dermatofagoidi.
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Volantino 1611-612