Uguaglianza=Efficienza Non per scelta ideologica ma per far funzionare meglio il paese Uguaglianza come principio giuda unificante per le riforme 1. Che cosa ci guadagna la collettività dai privilegi attribuiti ad alcuni ordini professionali? 2. Cosa otteniamo dall’aver tarato le politiche sociali sui bisogni dei più privilegiati, lasciando senza protezione i giovani? 3. Che cosa si può conseguire dalla mancanza di coesione sociale e da pesantissimi squilibri regionali? Le disuguaglianze in Italia • Secondo paese più diseguale d’Europa dopo il Portogallo (reddito) • Paese più immobile d’Europa • Tassazione regressiva: un lavoratore medio italiano paga il 70% delle tasse del suo omologo svedese, mentre l’1% più ricco paga solo il 20% Distribuzione della ricchezza negli ultimi vent’anni Fatta 100 la ricchezza di un cittadino italiano medio nel 1987 e nel 2008 300 1987 2008 245.9 250 201.5 Crescita ricchezza: - anziani, - pensionati, - dirigenti 200 150 100.2 100 100 97.8 82.5 61.7 65.5 61.6 60 45 50 0 Sotto i 34 anni Sopra i 64 anni Operai Pensionati Dirigenti Cittadino Medio Drammatica diminuzione: - giovani - operai Disuguaglianza di ricchezza più pronunciata di quella di reddito • 10% delle famiglie più ricche possiede il 40% della ricchezza e il 27% del reddito • I 10 italiani più ricchi possiedono quanto i tre milioni più poveri • La tassazione sulla ricchezza e’ bassissima anche grazie ai condoni Berlusconiani ed ancora ci lamentiamo dell’IMU !!! • Occorre ridistribuire la ricchezza e ridurre il debito pubblico colpendo chi ha beneficiato di un sistema altamente iniquo Agenda riforme Uguaglianza 1. Ordini Professionali 2. Previdenza 3. Lavoro 4. Coesione Sociale 5. Federalismo Ordini Professionali Funzione Dati Barriere Restrizione della concorrenza per Proteggere il consumatore in mercati asimmetrici • 28% totale laureati • 1,3 milioni • 5,3% della forza lavoro • • • • Esami di accesso Tirocini/spec. Restrizioni quantitative Codici di deontologia Policy • Eliminare barriere che riducono concorrenza senza tutelare il consumatore • 60.000 under 40 ‘in fuga’ all’estero ogni anno, 45.000 laureati Se sei figlio di medico hai quattro volte più possibilità di accedere alla professione degli altri (3,25 avvocati e farmacisti) Il Prezzo del passato • Il welfare italiano si può comprendere solo in chiave comparata • Caratteristiche deformi: 1. Particolarismo dominante su universalismo 2. Clientelismo 3. Trasferimenti monetari piu’ che servizi 4. Dualismo (insiders vs. outsiders, regionale) 5. Cultura familistico-patriarcale La spesa sociale Italiana e’ in linea a quella Europea ma… Spesa sociale in percentuale del Prodotto Interno Lordo 30 25 28.4 24.86 25.16 24.93 20.54 20 15 10 5 0 Italia Germania Francia Finlandia Regno Unito … e’ mal distribuita Il 57% della nostra spesa sociale e’ consacrato alle pensioni contro il 39% degli altri paesi Europei In piu’, ingiustizia intra-generazionale Percentuale di pensionati per fascia di reddito e spesa relativa I privilegiati di un sistema iniquo ed unico nel mondo Percentuale sul totale pensionati Percentuale sul totale spesa pensionistica 70 63 60 50 40 33 36 36 31 • 11,6 milioni di pensionati ricevono meno di mille euro al mese di pensione (533 di media) e rappresentano il 33% della spesa totale 30 20 11 10 • 2 Milioni di pensionati ricevono più di duemila euro al mese (2909 di media) e rappresentano il 31% della spesa 0 Pensioni <1000 Pensioni >1000 <2000 Pensioni >2000 Si tratta di un’ingiustizia palese, perché i pensionati hanno contributo solo per circa la metà della loro pensione grazie a un sistema retributivo eccessivamente generoso Investimento sul futuro Investiamo nelle politiche per la famiglia e il lavoro la metà degli altri paesi Europei Investire sul futuro • La Riforma del lavoro non ridurrà il dualismo perché non protegge i lavoratori precari e atipici in modo adeguato • Dibattito eccessivamente focalizzato su art. 18 e licenziamenti facili • Proposte cardine: • Reddito minimo garantito di 400 euro per tutti (costo: 7,1 miliardi di euro) • Ammortizzatore universale contro la disoccupazione (costo 9 miliardi di euro) Altre proposte: le politiche sociali non bastano • Riduzione cuneo fiscale su imprese che innovano • Lotta ad evasione ed economia informale • Agevolare la conciliazione lavoro/famiglia • Semplificazione arbitrati e recupero crediti (giustizia civile) • Più stato (regolatore) ed incentivi collettivi • Trasparenza offerte di lavoro • Responsabilità nel dibattito, basta art. 18 e licenziamenti facili Coesione sociale • Le regioni dove le disuguaglianze sono più basse sono quelle con il capitale sociale più alto: ridurre le disuguaglianze economiche significa accrescere la coesione sociale • L’ ‘anomalia meridionale’ e’ di carattere socio-economico e non culturale • Storie di lotta e azione collettiva presenti anche nella storia meridionale: dali fasci siciliani all’occupazione delle terre Riforma Federale • Il federalismo e’ difficile da implementare in paesi asimmetrici (paragone con il Belgio) • Occorre decentrare a livello amministrativo e istituzionale ma mantenere le politiche di assistenza (sanitaria e alle persone) a livello centrale per non accrescere il divario nord-sud • Non ci sarà mai convergenza se continuiamo a investire cosi poco al sud: • Lo stato spende 14.349 euro l’anno per un abitante del centro nord contro 10.195 per uno del sud • Non bisogna però spendere a pioggia ma detassare chi fa imprese in zone svantaggiate Un puzzle di riforme mosse dal principio di uguaglianza Misure specifiche Ordini Professionali Pensioni Lavoro Coesione e Federalismo • Togliere il controllo degli esami abilitanti all’ordine • Abolizione restrizioni quantitative (es. Farmacie e notai) • Tirocini pagati e detassazione • Codici di deonotologia professionale che favoriscano la competizione fra i membri dell’ordine • Tassazione addizionale sulle pensioni sopra i 2000 euro • Reddito minimo garantito di 400 euro • Ammoritzzatore universale per tutti coloro i quali perdono il lavoro • Misure d’accompagnamento: tassazione, politiche familiari, velocizzazione giustizia civile • Riforma istituzionale per accompagnare quella fiscale • Mantenere le politiche di assistenza a livello centrale per non accrescere il divario Nord-Sud Da dove prendiamo i soldi? • Duplice processo redistributivo: 1. Ribilanciare la spesa sociale dal passato al futuro 2. Bisogna tassare maggiormente il patrimonio, le rendite finanziare e i profitti delle grandi multinazionali e meno il reddito da lavoro • Agenda su cui trovare convergenza a livello Europeo Chi dovrebbe sostenere l’agenda per l’uguaglianza? In milioni di votanti 50 I partiti non si sono accorti che la maggioranza degli elettori ha interesse a perseguire l’agenda proposta 45 47 40 35 30 24.8 25 20 15 11.6 10 4 5 6 3.2 0 Pensionati <1000 Disoccupati Precari Occupati < 1200 euro Totale Aventi diritto