Assistenti familiari
icone di un welfare
transnazionale: i
racconti e le
politiche
Flavia Piperno
(CeSPI-Centro Studi di
Politica Internazionale)
La fatica del ritorno
 Ritrovarsi
diversi
 Nuovi Ruoli in famiglia
 Autorevolezza ridotta
 Equilibrio di affetti spostato
 Peso della partenza imminente in ogni
nuovo ritorno

Sensazione di ‘sospensione’ e limitato
numero di ritorni
Children left behind
 Nuove
definizioni per descrivere una
realtà socialmente e mediaticamente
rilevante : ‘abbandono di fatto’ – ‘Orfani
bianchi’
 In realtà: ruolo materno di supervisione e
cura a distanza…ma rabbia per forte
asimmetria di opportunità
 Amore come separazione e nuova forma
di oro
 Dai costi sociali ai costi economici
Il gioco di specchi
 Specularità
tra la cura che viene offerta
nel paese di arrivo e che non può essere
offerta nel paese di origine
 In alcuni casi funzionalità rispetto alle
esigenze delle famiglie italiane, in altri
investimenti affettivi sul lavoro difficili da
gestire o impatto negativo sul proprio
equilibrio familiare
Il ruolo dei tutori lontani
 Ruolo
nella cura e peso nella costruzione delle
traiettorie migratorie
 Ago della bilancia all’interno del ritrovato
equilibrio familiare: ruolo importante
nell’influenzare la relazione tra genitori e figli e
il vissuto del ricongiungimento.
Alcune Domande
 Che
tipo di cura nasce da chi vive in una
situazione di sofferenza e svalorizzazione?
 Qual è il peso sul nostro stesso sistema di
welfare di chi resta sospeso tra due
nazioni, non riesce a integrarsi né a
tornare?
 Quanto il problema dei left behind si
risolve nel problema della generazione
1.5?
…segue
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E’ possibile scaricare i costi sociali del nostro
welfare sui paesi di origine senza aggravare una
situazione di instabilità ai nostri confini (peggiore
emigrazione)?
Con quale forza un paese come l’Italia può
chiedere il rimpatrio degli irregolari da un paese
e contemporaneamente drenare risorse di cura
senza immaginare alcun tipo di
compensanzione?
E’ possibile promuovere una turnazione regolata
(indispensabile in alcuni segmenti della cura)
senza adottare una prospettiva transnazionale?
E’ sostenibile occultare l’altra faccia del nostro
welfare?
Quale globalizzazione?
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Welfare come coperta troppo corta e
oggetto di contesa tra stati: Welfare come
parte di un gioco di potere tra famiglie e tra
Stati, c’è chi vince e chi perde, chi acquista
l’amore e chi se lo vede sottratto
Welfare espressione di un sistema
interconnesso: in un contesto di
interdipendenza costi e vantaggi sociali sono
spesso condivisi e si rende vantaggiosa
un’alleanza tra paesi di origine e di arrivo, un
gioco di squadra tra politiche e servizi a livello
transnazionale.
La possibilità di politiche win
win
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I Centri ‘En tu casa’ di Soleterre
Il gemellaggio tra cooperative sociali del
Consorzio Gino Mattarelli
Il sistema transnazionale di riconoscimento e
validazione dell’esperienza della cooperativa
sociale Anziani e non Solo
Programmi di incrocio tra domanda e offerta
di lavoro a livello transnazionale: Eures
badanti e Regione FVG
Per un welfare transnazionale
 Piccoli
esempi pilota ma ci ricordano che
può esistere un ‘cosmopolitismo reale’
(Beck 2004), un’alleanza tra paesi che
mette a frutto le risorse esistenti ‘qua’ e
‘là’ e crea processi virtuosi per tutti.
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