L’immunoterapia nel trattamento del mesotelioma pleurico maligno Orazio Filieri In circa 200 pazienti, ricoverati presso la Divisione di Pneumologia del Policlinico San Matteo di Pavia, in 30 anni di osservazione (1969-1998) è stata posta diagnosi di mesotelioma pleurico maligno ed attuati vari trattamenti terapeutici: pleurectomia, radioterapia, pneumonectomia allargata, chemioterapia locale e/o sistemica, pleurodesi mediante talcaggio, ecc., da soli o associati. La storia naturale della malattia non ha avuto sostanziali modificazioni, orientando per uno scarso impatto terapeutico delle varie procedure. In particolare, è risultata di non facile valutazione l’interpretazione dell’allungamento delle curve di sopravvivenza nel lungo periodo di osservazione, in quanto il progressivo miglioramento delle tecniche diagnostiche ha consentito di aumentare significativamente l’incidenza degli stadi IA e IB nel pool dei pazienti trattati, stadi per cui l’aspettativa di vita è naturalmente più lunga. Dai primi anni novanta, 21 dei 52 pazienti con diagnosi di mesotelioma pleurico sono stati sottoposti a trattamento immunoterapico locale intrapleurico e/o sistemico con rIL2 [1,2], a due diversi dosaggi. La risposta al trattamento è stata valutata come palliazione relativamente al controllo del versamento pleurico e come attività antineoplastica in caso di riduzione della massa solida valutata con HRTC. un basso dosaggio di rIL2, ma a partire dal 1995 un secondo gruppo di pazienti è stato trattato con un dosaggio più elevato (doppio) di rIL2 [6,7]. Il follow-up clinico/radiologico ha dimostrato una migliore risposta nei pazienti trattati con dosaggio più elevato, sia per il controllo del versamento pleurico (effetto palliativo) sia per la riduzione di vario grado della massa solida valutata con HRCT. Inoltre, la curva di sopravvivenza complessiva dei pazienti trattati con rIL2, è stata confrontata con quella di pazienti che, nello stesso periodo di osservazione, sono stati sottoposti ad altri trattamenti di vario tipo (CT locale e sistemica, pleurectomia, talcaggio, radioterapia) senza rilevare differenze statisticamente significative tra i due gruppi. Sono stati tuttavia rilevati nel gruppo di pazienti sottoposti a immunoterapia alcuni lungo-sopravviventi, che tendono a mantenere il risultato nel tempo. Tuttavia, il basso numero dei pazienti arruolati, non consente di trarre delle conclusioni statisticamente significative. Non è facile valutare l’interpretazione dell’allungamento delle curve di sopravvivenza nel lungo periodo di osservazione, in quanto il progressivo miglioramento delle tecniche diagnostiche ha consentito di aumentare significativamente l’incidenza degli stadi IA e IB, nel pool dei pazienti trattati, stadi per cui l’aspettativa di vita è più lunga. Osservazione e discussione Conclusioni L’interleukina è una citochina capace di indurre proliferazione e differenziazione di linfociti con attività citotossica nei confronti di varie cellule neoplastiche. Inizialmente il protocollo terapeutico prevedeva l’utilizzo di La curva di sopravvivenza complessiva dei pazienti trattati con rIL2, confrontata con quella di 19 pazienti che, nello stesso periodo di osservazione, sono stati sottoposti ad altri trattamenti di vario tipo (CT locale e PNEUMORAMA 40 / XI / 3-2005 21 sistemica, pleurectomia, talcaggio, radioterapia) non ha rilevato differenze statisticamente significative. Nel gruppo di 7 pazienti trattati con basso dosaggio è stata ottenuta la sinfisi pleurica con annullamento del versamento in 6 casi (86%) e una remissione parziale in 2 casi (29%). La mediana di sopravvivenza attuariale è di 14,5 mesi. Nei 14 pazienti trattati a dosaggio più elevato si è osservato riduzione del versamento in 13 casi (93%), 7 remissioni parziali (50%) con mediana di sopravvivenza di 16 mesi. Bibliografia [1] Lissoni P. Importance of interleukin-2 in cancer biotherapy. Adv Cancer Ther 1995; 8: 1-4. [2] Nano R, Capelli E, Civallero M, Terzuolo G, Volpini E, Nascimbene C, Cremaschi P. Effects of interleukin-2 for the treatment of malignant mesothelioma. Oncology Reports 1998; 5: 489-492. [3] Capelli E, Nano R, Civallero M, Cerletti M, Cremaschi P, Nascimbene C, Barni S. Interleukin-2 at different concentrations induces the growth of selective lynphoid cells. International Journal of Molecular Medicine 1998; 2: 155-159. [4] Nano R, Capelli E, Gerzeli G. 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