Verona 4 aprile 2006
INCONTRO PROVINCIALE
SPISAL E AZIENDE
AMIANTO
SPISAL ULSS 20 VERONA
Dott.ssa Cristina Fiorini
CONTROLLO IN VIGILANZA
In vigilanza viene controllato:
quanto indicato nel piano di lavoro (modello
Regione Veneto) e nelle prescrizioni rilasciate ai
sensi dell’art. 34 D. Lgs.277/91
 idoneità
e formazione dei lavoratori, DPI,
procedure di lavoro, misure di sicurezza per
rischio cadute dall’alto, servizi igienici
 il
rispetto della normativa di igiene e
sicurezza del lavoro (DPR 164, 547, 303, D.
Lgs 277, 626, 494, 235/2003 PIMUS)
CRITERI PER LA VIGILANZA
 Ditte mai viste prima
 Ditte recidive per violazione di norme
 Lavori con rischio di caduta dall’alto
 Lavori a rischio per la presenza di amianto
friabile
 Rischio per la salute pubblica (scuole, ospedali,
palestre ecc..)
LAVORATORI AUTONOMI
Nel piano di lavoro:
Deve essere definita la tipologia dei lavori che
saranno effettuati dai lavoratori autonomi e deve
essere allegato il contratto d’appalto
Devono essere specificate quali attrezzature saranno
in uso e la proprietà delle stesse
Deve essere specificato come si attua il
coordinamento delle misure di prevenzione e
protezione dei rischi
Deve essere definito l’effettivo responsabile di
cantiere
LAVORATORI AUTONOMI
Devono essere allegate le copie delle
iscrizioni all’albo per la categoria 10
dell’impresa principale e dei lavoratori
autonomi.
Il piano di lavoro deve essere firmato
congiuntamente
dall’impresa
e
dai
lavoratori autonomi che parteciperanno ai
lavori
ATI
Associazione temporanea di imprese
 Tutte le aziende facenti parte della ATI devono
essere iscritte all’albo nazionale per la cat 10
 Deve essere indicata l’azienda che ha funzioni di
capogruppo con responsabilità per la sicurezza
 Devono essere identificati sia il responsabile (legale
rappresentante) dell’azienda capogruppo che quelli
delle altre aziende associate
Le eventuali violazioni vengono impartite sia all’az.
Capogruppo che alle altre associate con lavoratori
presenti in cantiere.
SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE
• MICRORACCOLTA
• PER LE URGENZE IN STRUTTURE
COLLETTIVE
• A SEGUITO DI EVENTI ATMOSFERICI
(GRANDINE)
MICRORACCOLTA
E’ applicabile:
• Per quantitativi ridotti di alcuni tipi di materiale
• Per la rimozione in proprio
• L’impresa presenta un unico piano generale e dopo
l’acquisizione del parere deve solo comunicare l’inizio
lavori
MATERIALI CHE RIENTRANO NELLA
MICRORACCOLTA
Coperture non danneggiate in opera poste a
meno di 3 metri di altezza la cui rimozione viene
eseguita solo dal basso.
Q.tà max 75 mq;
Materiali compatti posti a terra (vasche, canne
fumarie), mattonelle in vinilamianto non in opera.
Q.tà max 1000 Kg;
Altri MCA in confezione originale.
Q.tà max 10 Kg;
MCA di uso domestico. Q.tà max 5 Kg.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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