capire, approfondire, studiare, imparare,
memorizzare.
Il Movimento per la vita ha già prodotto
pubblicazioni serie, non propagandistiche.
Altre, sono in corso di preparazione. Il
nostro sito internet può aiutare
l’approfondimento. Bisognerà anche
organizzare un gran numero di seminari e
corsi di studio. E’ auspicabile che
l’esigenza di approfondimento sia avvertita
anche da altri movimenti e associazioni
soprattutto cattoliche. Sappiamo di poter
contare sulla forza amplificatrice del Forum
delle famiglie e del Forum degli operatori
sanitari.
Nel 1980 fummo noi a lanciare una
raccolta di firme tra luglio e settembre. Fu
l’Estate per la vita. Raccogliemmo
2.300.000 firme per opporci al referendum
radicale che in precedenza ne aveva
raccolte poco più di 500mila.
Estate per la vita. Quest’anno la
proposta è quella dello studio e
dell’approfondimento. E’ un dovere. E’ un
servizio. E’ una indispensabile
preparazione. Per tutti.
Referendum
a colpi
di menzogna
di MARCO DOLDI
Sì alla vita
no schieramento trasversale di
parlamentari e di associazioni ha
depositato in Cassazione i quesiti
referendari sulla procreazione assistita. I
tre quesiti riguardano la salute delle
donne, la libertà della ricerca e la
possibilità di praticare la fecondazione
eterologa. Ve ne è un altro, sostenuto da
U
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luglio-agosto 2004
VOGLIA DI PROVETTA SELVAGGIA
un gruppo più ridotto di parlamentari e di
associazioni, sull'abrogazione dell'articolo
1 della legge.
Si vuole dunque far saltare la legge,
contestando fondamentalmente il punto
cardine, contenuto nel primo articolo:
l’embrione è degno di rispetto e di tutela,
perché è un essere umano nella fase iniziale
del suo sviluppo. Misconoscendo questa
verità, si finisce con l’affermare solo la
libertà dell’adulto: libertà della donna di
rifiutare l’impianto in utero (ma le linee
guida del ministero hanno confermato che
non può essere obbligata a ricevere
l’embrione fecondato); libertà della ricerca
sconsiderata sull’embrione, giungendo alla
sua distruzione; libertà di far intervenire un
estraneo alla coppia nella fecondazione.
Ora, la campagna referendaria è fondata
sulla menzogna e su slogan ripetitivi, propri
di chi non vuol ragionare; la metodologia è
la stessa – lo ha affermato al TG1 Marco
Pannella – usata per introdurre il divorzio e
legalizzare l’aborto. Appaiono vecchi questi
paladini della falsa libertà, responsabili di
tanti mali della nostra società. Che cosa ha
portato l’introduzione del divorzio? Lungi
dall’essere una conquista di civiltà, ha
contribuito a sfasciare l’istituzione
matrimoniale e la famiglia, provocando
vittime, specialmente tra i figli. Una libertà
senza responsabilità ha fatto prevalere
l’egoismo. E l’aborto? È stato un crimine che
non ha permesso a milioni di bambini di
avere una vita ed ha contribuito a rendere
Sì alla vita
la nostra società più vecchia e preoccupata
del futuro. Che cosa avverrà se questi
politici, che operano contro il bene
comune, riusciranno a convincere gli italiani
che la legge sulla procreazione
medicalmente assistita è oscurantista e
indegna di un paese civile? L’essere umano
sarà, ancora una volta, trattato come un
oggetto e prevarrà la violenza del più forte
sulla dignità del più debole.
Si rivendica la libertà della donna
(secondo la dottrina femminista, l’uomo non
avrebbe alcun ruolo nella maternità!),
perché non si ha il coraggio di impegnarsi
per la responsabilità. Si rivendica la libertà
nella ricerca (secondo l’illuminismo la
conoscenza è un bene assoluto,
indipendentemente dai soggetti coinvolti),
perché si è presi dalla bramosia di
conoscere. Si vuole la fecondazione
eterologa (secondo i modelli culturali
odierni, nulla deve fermare il desiderio
dell’adulto), dimenticando la condizione del
figlio che nascerebbe con più genitori.
Davanti a queste ombre, frutto del vero
oscurantismo, quello che teme la verità
scientifica e filosofica, come credenti siamo
chiamati ad agire nella luce per il bene
dell’uomo.
Occorre ribadire che la procreazione è
un atto di vera libertà, perché coinvolge
l’uomo e la donna nella loro reciproca
donazione, disponendoli ad accogliere la
vita come un dono e non come una
conquista.
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