ing. Domenico Mannelli Dove La tutela del lavoratore e le banche dati Menomazione della capacità lavorativa o morte provocata da causa violenta in occasione dei lavori CAUSA VIOLENTA ELEMENTO DETERMINANTE IN OCCASIONE DEL LAVORO ELEMENTO CIRCOSTANZIALE INABILITA’ O MORTE ELEMENTO CONSEQUENZIALE 2009 2/11 LA MALATTIA PROFESSIONALE O TECNOPATIA È LA CONSEGUENZA DI UNA SERIE DI AZIONI NOCIVE CHE MATURANO LENTAMENTE SULL’ORGANISMO DEL LAVORATORE PER POI TRASFORMARSI IN FORMA MORBOSA INVALIDANTE O MORTALE CONCENTRAZIONE AMBIENTALE DELLA SOSTANZA PERICOLOSA FATTORI TEMPO DI ESPOSIZIONE CARATTERISTICHE FISICHE DEL LAVORATORE 2009 3/11 Nozione di malattia professionale La definizione legale di malattia professionale si desume, al pari di quella di infortunio, dal DPR 30 Giugno 1965 n.1124. Deve essere dimostrata la relazione causale tra la patologia e l’attività lavorativa precedentemente espletata. A tal proposito si presume che si tratti di malattia professionale se la patologia riscontrata corrisponde a una di quelle ricomprese negli elenchi allegati al DPR n.1124/1965 (questi allegati vengono periodicamente aggiornati con nuove malattie). Se la malattia non è ricompresa sarà onere del lavoratore dimostrare che ha contratto malattia a causa di uno specifico lavoro. 2009 4/11 INDICI DI FREQUENZA Gli indici di frequenza previsti dalla norma UNI 7249 hanno al numeratore gli infortuni verificatisi in un anno ed al denominatore le ore lavorate nello stesso anno. Allo scopo di rendere più leggibile il risultato, tale rapporto viene poi moltiplicato per 1.000.000 (un milione). L’indice dunque fornisce il numero di infortuni avvenuti ogni milione di ore lavorate. a. ind.freq. = 2009 5/11 INDICI DI FREQUENZA In alcuni casi l’indice di frequenza è calcolato ponendo al denominatore il numero di operai (o di addetti) anziché le ore lavorate. Questa soluzione, benché sia più agevole, è teoricamente meno accurata, dovendo produrre un indicatore del rischio di infortuni. b. ind.freq. = 2009 6/11 INDICE DI INCIDENZA Indice di incidenza = n° infortuni denunciati all’INAIL N°occupati di fonte ISTAT 2009 X 1000 7/11 INDICI DI GRAVITA’ La norma UNI 7249, "Statistiche degli infortuni sul lavoro", prevede come principali misure del danno infortunistico (cioè della serietà delle conseguenze degli incidenti sul lavoro) gli indici di gravità. Essi vengono calcolati con una delle due formule seguenti (in realtà la norma UNI cita solo la prima): a. gT = somma dei giorni di inabilità temporanea gP = (somma dei giorni convenzionali di invalidità permanente) con perci = grado di inabilità permanente espresso in percentuale gM = 7.500M (somma dei giorni convenzionali di invalidità dei casi mortali) con M = n° dei casi di morte per un infortunio con inabilità temporanea si considera l'effettivo numero di giorni perduti per un infortunio con inabilità permanente si fa l'ipotesi che ogni grado di inabilità corrisponda a 75 giorni perduti 2009 8/11 per un infortunio con morte si ipotizzano 7500 giorni perduti Durata media dell’infortunio La durata media dell’infortunio, espressa con la sigla Dm, è data dal rapporto tra il numero dei giorni degli infortuni complessivi e il numero degli infortuni, moltiplicato per 1000. 2009 9/11 LE BANCHE DATI INAIL ISPESL NIOSH 2009 http://digilander.lib ero.it/territorioven eto/biblioteche.htm http://www.inail.it/ http://www.ispesl.it/Atlante/infoDBindex.htm http://www.cdc.gov/niosh/ipcs/italian.html 10/11 2009 11/11