Le differenze tra
ESCHILO
SOFOCLE
ed EURIPIDE
Biografia
ESCHILO
- 525 – 456 a.C.
SOFOCLE
- 496 – 406 a.C.
EURIPIDE
- 485 – 406 a.C.
- Eleusi
- Colono
- Salamina
- Famiglia nobile
- Famiglia nobile
- Umili origini (?)
- Abbiamo 7
tragedie su 70/90
opere
- Abbiamo 7
tragedie su 130
opere
- Abbiamo 19
tragedie su 92 opere
- 12 vittorie
- 18/24 vittorie
- 5 vittorie
Busto di Sofocle
Busto di Eschilo
Busto di Euripide
Stile
ESCHILO
SOFOCLE
Stile complesso e
solenne, ricco di
espressioni
aforistiche e
concise.
Stile medio.
Apparentemente
semplice ma in
realtà molto
concettoso.
Nessuna capacità
retorica.
EURIPIDE
Stile colloquiale,
chiaro ed
immediato.
Linguaggio del
parlato quotidiano.
Evidente influenza
sofistica.
Capacità dialettica e
retorica.
Aiace, dopo lo straziante monologo, decide di suicidarsi in solitudine
Tecniche e struttura
ESCHILO
- 2 attori rigidi e statici
- 12 coreuti
- Il coro è molto importante.
- Trilogie legate (ereditarietà della colpa).
Tecniche e struttura
SOFOCLE
- 3 attori
- 15 coreuti
- Il coro ha un ruolo fondamentale
- Poco ricorso a divinità sulla scena: deus ex machina
- Poco ricorso a scene di massa.
- Struttura a dittico
- Ironia tragica
- Trilogie slegate
Tecnica e struttura
EURIPIDE
- 3 attori
- Il coro ha una funzione marginale
- Struttura a dittico (Ecuba) ma anche a “quadri
giustapposti”(le Troiane)
- Colpi di scena
- Deus ex machina
- Elementi romanzeschi
-Lieto fine (Alcesti)
Esibizioni del coro nel teatro
Gli dei
ESCHIL0
-Profonda religiosità
-Gli dei agiscono all’interno del sistema
-Possibilità di interazione tra la divinità e l’uomo:
è proprio essa a mettere l’uomo nella condizione di errare
-Zeus è superiore a tutti gli altri dei (quasi monoteismo) e non
viene mai rappresentato sulla scena
- Gli dei non vengono MAI messi in discussione
Gli dei
SOFOCLE
-“Degli dei o bisogna parlarne bene o non bisogna parlarne
affatto”
-Divinità sempre presente moralmente (anche se non
compare quasi mai sulla scena), da rispettare
-Gli dei hanno una figura piuttosto ambigua, per niente
confortante, giusta o protettrice
-Gli oracoli assumono una funzione molto importante
-La volontà degli dei non è chiara, ma lo diventa nel
momento in cui inizia la sofferenza (Edipo)
- L’uomo è impotente di fronte agli dei
Gli dei
EURIPIDE
-Non si può parlare di qualcosa che non ha una spiegazione
-Nessuna fede per la giustizia divina
-Gli dei sembrano delle maschere e servono solo da
espedienti drammaturgici utili per sciogliere situazioni
particolarmente intricate (deus ex machina)
-Sono molto presenti sulla scena ma non dal punto di vista
religioso
Segue….>>>
-La religione tradizionale viene molto
attaccata:
“Cos’è un dio, cosa non dio, cosa c’è nel mezzo:
quale uomo dopo lunga ricerca può dire di
avere individuato l’estremo confine? Si vedono
solo le azioni degli dei che saltano da una
direzione all’altra e sfociano in esiti
contraddittori e imprevedibili”
(Elena)
Themis
Zeus
L’uomo e il suo destino
ESCHILO
- L’uomo supera i propri limiti e commette una colpa
(υβρις) che verrà scontata da lui o dalla sua stirpe
- Gli dei mettono l’uomo nella condizione di errare
- L’uomo compie l’azione ingiusta AUTONOMAMENTE
- Si deve adeguare al destino
- Sottomissione al volere della divinità
- Dolore: funzione catartica (è l’unico modo per arrivare
alla conoscenza)
- Eschilo si sofferma molto sulla giustizia divina
L’uomo e il suo destino
SOFOCLE
- L’uomo soffre per il volere incomprensibile degli dei
- Visione pessimistica del rapporto tra volontà e necessità
- L’uomo è artefice della propria vita ma è limitato dal destino
- Le azioni dell’uomo sono guidate da forze sconosciute
- Possibilità di riscattarsi solo grazie alla divinità
- Sofocle si sofferma sul dolore dell’uomo
L’uomo e il suo destino
EURIPIDE (fase iniziale)
- Le ragioni personali dei
personaggi determinano e
sciolgono gli eventi
- Il successo e la rovina sono
il risultato dell’agire umano
- L’uomo deve trovare in sé,
mediante una ricerca
razionale, la forza di reagire
EURIPIDE (fase finale)
- L’uomo è come una
marionetta che agisce
secondo il volere della
Τυχη
- Euripide si sofferma
sulla comprensione e sul
superamento del dolore
in seguito a una ricerca
razionale
La solitudine dell’uomo
Le Moire
I personaggi
ESCHILO
- Statici
- Nessuna analisi psicologica
- Non sono tutti eroi, ma hanno tutti delle caratteristiche
superiori all’umano
- Il loro carattere viene affidato alle azioni compiute sulla scena
-Gli elementi reali non sono mai rappresentati nel quotidiano,
ma vengono estremamente idealizzati
I personaggi
SOFOCLE
- Molto dinamici: prendono coscienza del proprio destino e
maturano
- La psicologia viene approfondita
- Gli eroi sono umani e hanno pregi e difetti
- Sono in continua lotta con il Fato
- Vengono travolti da forti conflitti
- Nuovo eroismo: solitudine scaturita dalla consapevolezza
- Non hanno nessuna incertezza neanche di fronte alla morte
I personaggi
EURIPIDE
-Presi nella quotidianità, all’interno di mura domestiche
- L’eroe tradizionale risulta mediocre, meschino, debole,
insicuro e domato dalle passioni
- Le donne assumono la funzione di vere e proprie eroine
in continuo conflitto interiore.
-Devono combattere tra l’irrazionalità delle emozioni e la
razionalità che nasce dalla presa di coscienza
dell’ineluttabilità del destino
Oreste e le Erinni
Medea
Il messaggio
ESCHILO
πάθει μάθος
L’uomo soffrendo si rende conto dell’esistenza di un ordine
Perfetto e immutabile che regge il suo mondo
SOFOCLE
L’uomo dev’essere consapevole del fatto che il destino è in
continuo mutamento e ha il compito di ricercare le ragioni
della sofferenza isolandosi. ESISTENZA = SOFFERENZA
EURIPIDE
L’uomo deve accettare una vita all’insegna della debolezza,
dell’errore e dell’incapacità di controllare la propria psiche
Lavoro realizzato
da
Claudia Piu
2012
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sofocle