Ellenismo filosofico: Lo Stoicismo Zenone di Cizio (333-263 a.C.) Ellenismo filosofico: Lo Stoicismo Zenone di Cizio (333-263 a.C.) Zenone di Cizio (333-263 a.C.), nato a Cizio, odierna Larnaca, nell'isola di Cipro, è considerato il fondatore dello stoicismo. Cizio Non era di origine greca, ma fenicia. Fu allievo del filosofo cinico Cratete e, successivamente, di Polemone, scolarca dell'Accademia platonica di Atene nell'ultimo quindicennio del IV secolo. Ellenismo filosofico: Lo Stoicismo Zenone di Cizio (333-263 a.C.) Nel 308 fondò ad Atene la (in greco ). Il suo contributo alla storia delle idee si rivela notevole soprattutto , in cui espresse posizioni spesso condizionate dalla sua formazione cinica, e della gnoseologia (sua è la teoria della rappresentazione catalettica o concettuale). Morì suicida. La fonte più importante riguardo alla sua vita è una biografia scritta da , nel libro VII dell’opera . Ellenismo filosofico: Lo Stoicismo La seguente cronologia mostra le varie fasi dello stoicismo e i personaggi più rappresentativi di ognuna di esse: Stoicismo Antico (III sec. a.C.-II sec. a.C.): Zenone di Cizio Cleante di Asso Crisippo di Soli Stoicismo Medio (II sec. a.C.-I sec. a.C.): Panezio di Rodi Posidonio di Rodi Stoicismo Nuovo o Romano (I sec. d.C.-III sec. d.C.): Cicerone di Arpino Seneca di Cordova Epitteto di Ierapoli Marco Aurelio di Roma Zenone di Cizio (333-263 a.C.) Ellenismo filosofico: Lo Stoicismo Zenone di Cizio (333-263 a.C.) Gli stoici dividevano la filosofia in tre branche: • la , che si occupa del procedimento del conoscere e delle regole del pensare; • la che si occupa dell'oggetto del conoscere; • l' che si occupa della condotta conforme alla nostra natura razionale. Ellenismo filosofico: Lo Stoicismo Zenone di Cizio (333-263 a.C.) La comprende la gnoseologia, la dialettica e la retorica. Sebbene sia certo che il sistema sia subordinato all'etica, questa si fonda su un principio che ha origine nella fisica. Infatti, tutta la conoscenza deriva dai sensi: la mente umana è una ( ) sulla quale vengono a registrarsi le rappresentazioni sensibili. Queste sono poi , quindi ed, infine, delle cose che diventano . ( Ellenismo filosofico: Lo Stoicismo Zenone di Cizio (333-263 a.C.) La , di stampo materialistico, a sua volta, deriva dalla concezione eraclitea del Da ciò deriva la visione stoica della realtà. Da questo (πύρ τεχνικόν) si genera il mondo il quale, dopo un periodo determinato di tempo, . Ellenismo filosofico: Lo Stoicismo Zenone di Cizio (333-263 a.C.) Per questa ragione si è soliti parlare di che si produce ciclicamente sotto forma di conflitto universale o (εκπύρωσις). Ogni periodo che si produce dal Fuoco e che culmina nella distruzione attraverso il Fuoco stesso è definito (διακόσμησις). Ellenismo filosofico: Lo Stoicismo Zenone di Cizio (333-263 a.C.) Questo ordinamento è retto da una Essa può essere intesa come un universale. : Ellenismo filosofico: Lo Stoicismo Zenone di Cizio (333-263 a.C.) L' stoica si fonda sul principio che l'uomo è partecipe del e portatore di una " " di fuoco eterno. Esso è l'unica creatura, fra tutti i viventi, nella quale il Lógos si rispecchia perfettamente: egli è pertanto … Les Très Riches Heures du Duc de Berry XV sec. un , una l'universo è riprodotto. nella quale tutto Ellenismo filosofico: Lo Stoicismo Zenone di Cizio (333-263 a.C.) La guida dell'azione va invece ricercata, ancora una volta, nel ), al quale deve sottostare . Raggiungendo lo stato di (απάθεια), ciò che poteva apparire come male e dolore si rivela come un elemento positivo e necessario. . Ellenismo filosofico: Lo Stoicismo Zenone di Cizio (333-263 a.C.) Pertanto, la virtù consiste nel , secondo il princìpio di conservazione ( (ομολογία) ). Mentre gli animali tendono a preservare se stessi obbedendo agli impulsi, : è l’unica libertà possibile in un mondo governato dalla necessità. Il principio guida della condotta, quindi, non può essere la ricerca del piacere come sostengono gli epicurei: (Hans Von Arnim, Stoicorum veterum fragmenta III 178, Lipsia 1903 ) Rita Levi-Montalcini parte 2° (Razionalità, emotività) Ellenismo filosofico: Lo Stoicismo Zenone di Cizio (333-263 a.C.) Si tratta di un' nel celebre motto: riassunta da Non è, tuttavia, un invito a sopportare semplicemente il dolore e ad astenersi dai piaceri, ma un’esortazione ad accogliere serenamente evitando il coinvolgimento emotivo. Ellenismo filosofico: Lo Stoicismo Zenone di Cizio (333-263 a.C.) Questo è anche il senso della famosa metafora stoica che paragona la relazione a quella di un . Il cane ha due possibilità: adeguarsi alla marcia del carro o resistere. La strada da percorrere sarà la stessa in entrambi i casi; però se si adegua all'andatura del carro, il tragitto sarà agevole e dolce. Se, al contrario, oppone resistenza, l’andatura sarà faticosa e dolorosa, poiché sarà trascinato dal carro contro sua voglia. L'idea centrale di questa metafora è espressa in modo sintetico e preciso da Seneca, quando sostiene: [Epistole a Lucilio (107, 11, 5)] Ellenismo filosofico: Lo Stoicismo Zenone di Cizio (333-263 a.C.) In questa situazione di necessità la nella capacità di raggiungere la serenità, assenza di turbamento dell'animo. consiste , o Ad essa il saggio approda divenendo . Cioè ( ), obbedendo volentieri ad una forza che non agisce esteriormente su di lui, bensì dall'interno. Ellenismo filosofico: Lo Stoicismo Zenone di Cizio (333-263 a.C.) E poiché il bene consiste nel si oppone. Risultano così tre tipologie di azioni: , il male è solo ciò che vi • quelle amici e per la patria; , come il rispetto per i genitori, per gli • quelle emotive; • quelle sia al bene che al male ( ), vestirsi in un modo o in un altro, essere sano o ammalato, essere ricco o povero. , e quindi da evitare, in quanto irrazionali ed Ellenismo filosofico: Lo Stoicismo Zenone di Cizio (333-263 a.C.) Nell’ultima categoria rientrano di fatto tutte quelle azioni in grado di determinare salute, ricchezza, potere, schiavitù, ignominia, ecc. Queste qualità per gli stoici non hanno importanza, perché non esistono beni intermedi: la felicità o l'infelicità dipendono unicamente da noi, non possono essere il risultato di una mediazione. Da qui la netta contrapposizione: o si è sapienti, o si è stolti, tutto il resto è . (in greco ἀδιάφορα, “cose indifferenti”). Nessuno, di conseguenza, è schiavo per natura: . Ellenismo filosofico: Lo Stoicismo Zenone di Cizio (333-263 a.C.) In epoca romana questa visione rigida sarà attenuata e tra gli indifferenti si distingueranno gli aspetti preferibili ( ), , da quelli non preferibili e dunque costituenti dei : per cui , ecc. « e sostengono che la virtù non è sufficiente, ma occorrono anche buona salute, abbondanza di mezzi di vita, e forza». (Diogene Laerzio, Vite e dottrine dei filosofi, VII, 128) Il saggio, tuttavia, anche nella malattia e nell’indigenza saprà mantenere l’imperturbabilità dell’animo: . Ellenismo filosofico: Lo Stoicismo Zenone di Cizio (333-263 a.C.) Contrariamente a quanto si potrebbe credere, a differenza dei cinici, . Questa nuova forma di attivismo fu introdotta in particolare quando alcuni esponenti della media stoà, come Panezio di Rodi, entrarono in contatto con l'ambiente romano. Ellenismo filosofico: Lo Stoicismo Zenone di Cizio (333-263 a.C.) Fu così che numerosi stoici dell'antichità divennero attivi statisti (Seneca, Marco Aurelio). (Anima mundi): Ellenismo filosofico: Lo Stoicismo Zenone di Cizio (333-263 a.C.) Con la nuova Stoà verrà recuperata una concezione dell'etica nuovamente rigorosa sul modello di quella antica, pur mantenendo delle notevoli tendenze al e al . parla di verso i propri simili. , sentimento di benevolenza e solidarietà disinteressata affermerà di ugualmente figli dello stesso Lógos. Più di un secolo prima , essendo al pari di lui così si era espresso: (Terentius, Heautontimorumenos, v. 77)