I CARATTERI dell’ELLENISMO ELLENISMO = “grecizzazione” • Periodo compreso fra il 323 e il 31 a.C. ( J.G. Droysen, è lo storico che diede il nome a questo periodo nel XIX sec., riconoscendo in esso una presenza pervasiva della cultura e della lingua greca): • Società multirazziale e cosmopolita: gli uomini si spostano sul territorio da uno stato all’altro; si sentono “cittadini del mondo. • Classe dominante greca • Lingua comune (koiné diàlektos): greco • Significativo fenomeno di urbanizzazione su tutto il territorio (Alessandria d’Egitto, Antiochia di Siria, Pergamo ecc. conoscono un ingente fenomeno di urbanizzazione: molti si spostano dalla campagna alla città in cerca di fortuna.) • La cultura greca diventa patrimonio comune a tutto il territorio, soprattutto a livello della classe dominante • Mutamento del rapporto cittadino/stato: “ suddito ” anziché polìtes cioè cittadino. Fine della libertà politica e d’espressione • Diffusione di un forte individualismo e perdita del “senso dello stato e del bene comune”. • Forte commistione culturale: il mondo orientale si ellenizza e quello greco viene influenzato dai popoli asiatici; tale fenomeno viene detto SINCRETISMO. • Sincretismo religioso: fine della religione politica tradizionale e sviluppo di culti orientali. Sono religioni esoteriche (dal carattere segreto i cui insegnamenti sono destinati a pochi “iniziati”) e soteriche (che promettono la salvezza come quello di Iside e Osiride) Caratteristiche principali dell’ellenismo Forme di governo Sono prevalenti regni autonomi nella forma di monarchia assoluta e divinizzata. I sovrani assumono spesso epiteti che dichiarano il loro carattere divino e taumaturgico (Soter, Evergete….) Amministrazione e difesa del territorio I sovrani attingono soldati e funzionari dalle poleis greche; sono soldati mercenari disposti a combattere solo a pagamento Economia Grazie ad una grande circolazione di denaro. nascono numerose banche e si intensificano i commerci. I sovrani hanno ampi interessi in economia (terre/commerci); diffusione del latifondo dove si impiega manodopera servile e schiavistica. Forte dislivello tra poveri e ricchi. Si diffondono nuove colture e nuove tecniche agricole (aratro di ferro al posto di quello di legno, primordiale mietitrebbia) Scienza e tecnica Durante questo periodo circola un patrimonio di sapere che non aveva mai avuto uguali nel mondo che portò a un progresso profondo nelle conoscenze scientifiche: matematica, ingegneria, geografia, astronomia e medicina; ma allo stesso tempo esso rimase un sapere teorico privo di applicazioni pratiche; qualora degli strumenti (soprattutto agricoli) vennero “brevettati” non vennero La civiltà ellenistica è caratterizzata da una straordinaria evoluzione in tutti i campi della cultura • • • • ARTE ARCHITETTURA SCULTURA – Skopas, Lisippo e Prassitele MATEMATICA e FISICA – Euclide (“Elementi di geometria”), Archimede (galleggiamento dei corpi, piano inclinato, quadratura del cerchio, leva, macchine da guerra che contribuirono a prolungare la resistenza della sua città, Siracusa, dall’assedio romano), Claudio Tolomeo (sistema tolemaico:rifiuto della teoria eliocentrica attraverso il calcolo delle orbite di tutti i pianeti, invenzione dell’astrolabio) • GEOGRAFIA – Eratostene riuscì a determinare con buona approssimazione la misura della meridiana terrestre e definire la circonferenza della Terra • ASTRONOMIA – Aristarco di Samo (teoria eliocentrica; tentativo di determinare con calcoli matematici la distanza Terra, Sole e Luna). • MEDICINA – Erofilo, Erasistrato fanno progredire l’anatomia. Ad Alessandria viene eseguita la prima autopsia Gruppo del Lacoonte copia romana da originale greco della scuola di Rodi del I sec. a.C. Roma, Musei Vaticani La nozione moderna di LETTERATURA è diretta eredità dell’Ellenismo Il poeta o il letterato non è più il sapiente che deve interpretare la realtà per conto della propria città (come invece era il poeta epico di epoca arcaica o il tragico di epoca classica) ↓ Poeta = artista dedito alla sua opera Scissione fra: LETTERATURA COLTA LETTERATURA POPOLARE ↓ ↓ Destinata ad una élite Intrattenimento di massa Nike di Samotracia Vittoria alata, scolpita in occasione della sconfitta di Antioco III da parte dei rodiesi (190 a.C. ca) Parigi,Museo del Louvre Venere di Milo (130 a.C. ca) Parigi, Museo del Louvre Uso politico della cultura • La poesia è d’occasione, come quella arcaica e classica • Cambia la committenza: è il monarca a commissionare l’opera • I sovrani ellenistici sono mecenati alle cui corti si radunano poeti ed intellettuali, con precise finalità politiche: controllo della cultura a sostegno della classe dirigente greca • Poesia, letteratura, arte e filosofia sono il legame di un mondo multirazziale a salvaguardia dell’identità culturale e della supremazia dei Greci Uso del LIBRO • Comunicazione scritta, anziché orale • Pubblico internazionale • Il libro consente di diffondere la cultura su un vasto territorio • Il poeta attinge dai libri la propria ispirazione. E’ un nuovo tipo di intellettuale: è colto ed erudito. Spesso è un filologo ovvero studia i testi antichi (la filologia nasce in quest’epoca) Callimaco di Cirene e la letteratura ellenistica E’ il più importante intellettuale del tempo. Egli opera presso il re Tolomeo che in virtù della sua grande erudizione lo pone a capo della biblioteca di Alessandria. Egli è il classico poeta-filologo che lavora sull’erudizione e sulla perfezione stilistica. La sua opera è destinata alla fruizione da parte di un pubblico ristretto, quello di corte, l’unico che potesse apprezzarne i contenuti raffinati. La sua poetica (si parla di “callimachismo”) influenzerà anche i poeti latini di età repubblicana e classica (Catullo, Orazio, Virgilio; Ovidio….). Accanto a lui per il teatro abbiamo Menandro che realizza una nuova forma di commedia detta “Nuova” (per distinguerla da quella classica “Antica”) o “Borghese”, caratterizzata da disimpegno sociale e politico; decade la prospettiva di educazione delle masse attraverso il teatro. La filosofia • Nascono nuove filosofie che non vanno alla ricerca di sistemi di spiegazione del creato o di un’etica collettiva o individuale, ma parlano di come l’uomo saggio possa cercare la felicità personale. Le due filosofie più famose sono • 1) L’epicureismo (Epicuro) che sostiene che la felicità sta nella ricerca dell’edonismo che scaturisce dal perseguire i piaceri necessari e naturali. Ciò porterebbe il saggio all’atarassia (imperturbabilità) e al distacco dalle passioni superflue. Anche la dedizione alla politica è una passione superflua. Un’altra fonte di felicità è per Epicuro la liberazione dalle paura soprattutto quella degli dei e della morte: dal momento che tutto è formato da atomi, uomo e anima compresi, la morte dissolverà la materia e non ci sarà più coscienza di sé o prospettiva di vita dopo la morte. • 2) Lo stoicismo (da la Stoà, il portico, di Zenone di Cizico). Gli stoici sostengono che c’è un ordine divino al creato che essi chiamano “logos”, esso regge e governa l’universo secondo un disegno perfetto. Solo dall’accettazione di tale ordine può scaturire per il saggio l’atarassia e l’eudaimonia (la felicità individuale) In sintesi succede che … • Con la crisi della polis ha inizio la lotta per l’egemonia • I macedoni pongono fine alla civiltà della polis: comincia un nuovo periodo storico • L’impero universale di Alessandro Magno riflette un modo nuovo di intendere il potere politico • Con la morte di Alessandro Magno l’impero si frantuma nelle monarchie dei diadochi • Con l’ellenismo l’influenza della civiltà greca si estende su vaste regioni dell’Asia • La civiltà ellenistica è caratterizzata da una straordinaria evoluzione culturale, dall’egemonia della cultura e della lingua greca e da forme di sincretismo religioso e culturale.