L'ENERGIA NUCLEARE (URANIO) L'uranio è un metallo di colore bianco argento che pesa più del doppio del ferro e può essere usato come combustibile. L'uranio si ricava dall'uranite un minerale che contiene 2 tipi di elementi U238 (uranio comune) e U235 (uranio radioattivo). Il rapporto è di circa 99% di 238U e 1% di 235U. Con un procedimento di arricchimento si può portare la percentuale fissile al 3% per formare le pastiglie di uranio per i reattori nucleari. Invece se si continua l'arricchimento si può arrivare al 90% di materiale fissile (bomba atomica) L'uranio può essere usato: Per produrre energia nel Reattore nucleare A scopo distruttivo - Bomba all'uranio (bomba atomica) Un kg di uranio sviluppa l'energia di 2000 tonnellate di petrolio. uranio uranite Il reattore nucleare È un sistema complesso in grado di gestire una reazione nucleare a fissione a catena in modo controllato. Nel quale l'energia termica, prodotta dalla fissione, viene usata per vaporizzare dell'acqua la cui energia viene convertita prima come energia meccanica attraverso l'uso di turbine ed in fine in energia elettrica dagli alternatori. L'energia nucleare è quella che si libera nella reazione che coinvolgono l'interno dell'atomo, cioè le particelle che formano il nucleo. E=mc2 è la formula che ti permette di calcolare l'equivalenza tra materia ed energia. (E-energia/ m-la quantità di materia/c2 – la costante corrispondente alla velocità della luce, elevata al quadrato. Poiché la costante è grandissima basta scartare una certa quantità di materia, per ottenere una grande energia. Il primo scienziato ad scoprire come ottenere energia dal nucleo dell'atomo è stato l'italiano Enrico Fermi. Schema di funzionamento di una centrale nucleare a fissione. Nel reattore viene pompata dal baso l'acqua che, filtrando tra le barre d'uranio assorbe l'energia data dalla fissione regolata dalle barre di controllo, viene trasformata in vapore, che a sua volta viene inviato alla turbina e trasformato in energia elettrica dall'alternatore. Il 25 aprile 1986 il reattore n°4 della centrale nucleare di Chernobyl, doveva essere spento per una manutenzione, ma invece se ne approfittò per farne un esperimento. Alle ore 13,05 di venerdì 25/04/1986 il reattore venne portato al 50% della sua potenza fino le ore 23, per continuare a dare una minima energia ai paesi accanto. Cinque minuti dopo la potenza venne portata a 1000 Mwt, la potenza necessaria per iniziare l'esperimento. Da qui in poco, grazie all'incompetenza degli operatori la centrale esplose. A mezzanotte di sabato 26/04/86, fecero scendere le barre di controllo, la potenza crollò di botto a 30 Mwt. (il minimo previsto dalle norme di sicurezza era 700 MWt). Alle ore 01.19, con la reattività aumentata oltre ai limiti, il sistema di controllo richiedeva lo spegnimento immediato, ma l'allarme venne ignorato. All'una e 23 minuti l'esperimento si concluse. La potenza aumentò rapidamente. L'improvvisa potenza deformò la struttura delle barre di controllo. La pressione si alzò alle stelle e nel giro di 8 secondi si ebbe la prima esplosione di vapore. L'esplosione distrusse il nocciolo del reattore, danneggiò il tetto, fece sollevare il coperchio d'acciaio e cemento della centrale (dal peso di oltre 1000 tonnellate), esponendo il nocciolo rovente all'aria. 100 incendi nelle vicinanze della centrale. Ricordiamoci che oltre al reattore n. 4 vi erano altri 3 reattori funzionanti, un'estensione degli incendi avrebbe provocato l'apocalisse. Il totale dei 4 reattori era: 3.000 Kg di PLUTONIO - 700 tonnellate di URANIO Video Chernobyl