Scuola Primaria «San Giuseppe» Classe 5^ A Questa è la storia di una gabbiana che volava felice nell’aria insieme al suo stormo. Ad un tratto, si tuffa nel mare per mangiare qualche piccola aringa, ma… il mare è una distesa di petrolio e la povera gabbiana non riesce più a volare libera nel cielo perché le sue ali si sono insuppate di quel malefico olio nero e restano immobili. Raccolte le sue ultime forze, riesce a raggiungere la città ma precipita sul balcone di una casa. Qui abita Zorba, un gatto grosso dal mantello lucente e nero. La gabbiana è tutta sporca e puzzolente e Zorba le dice: ti darò un pò del mio cibo e ti farò guarire. La povera gabbiana sta molto male ma prima di morire riesce ad affidare il suo primo e ultimo uovo allo stupido Zorba, dopo avergli chiesto di mantenere tre promesse: 1) covare l’ uovo, 2) Avere cura del pulcino che sarebbe nato, 3) Insegnargli a volare. Zorba promette di prendersi cura del piccolo che sta per nascere. E intanto la gabbiana, dopo aver deposto l’ uovo, se ne andò per sempre. Zorba, il gatto, lo vorrebbe mangiare ma per rispettare le promesse, con delicatezza si va a posare sull’ uovo e comincia a covarlo e a riscaldarlo. All’ improvviso dall’ uovo esce una gabbianella che venne chiamata Fortunata. Zorba, con l’ aiuto dei sui amici gatti, alleva con tanto amore la piccola gabbianella e la protegge dai pericoli. Il problema nasce quando Zorba deve insegnare a volare a Fortunata. Zorba la portava sul campanile e dopo tanti tentativi un bel giorno la gabbianella aprì le ali e volò verso il mare e da lontano saluto Zorba!!! Due animali così diversi e nella realtà tanto avversi sono riusciti ad aiutarsi e ad amarsi. È molto facile accettare e amare chi sembra uguale a noi. Ma è difficile far entrare nel cuore chi uguale non è.