Quanto incide il diabete nella
evoluzione verso
il piede diabetico ?
tutto
niente
RISPOSTA
DIPENDE … da cosa …
Parametri :
 Familiarità
 Abitudini di vita
 Fumo
 Obesità
Se errore . . .
il 10-20 % dei pazienti
diabetici presenta
problemi al piede.
Quando : dieci anni
dopo l’inizio del diabete
Esiste una frase storica:
“ La progressione di una lesione cutanea
superficiale è strettamente legata
all’insuccesso dei programmi di educazione
e prevenzione adottati ”
Mc Cabe Cj – Stevenson RC – Dolan AM - 1998
Il diabete agisce
 sulla microcircolazione ( riduce la quantità di sangue
che arriva alla periferia e rende più dura la parete dei vasi )
 sulla sensibilità ( è una riduzione neuro sensoriale con minor
sensibilità generica a carico del piede e cute )
 sui legamenti ( li rende più deboli )
 sulla ghiandola del sudore ( viene a
mancare la regolazione dell’attività ghiandolare
con fasi di iper ed ipo produzione )
Piede normale : è un insieme di tante ossa tenute
dai legamenti.
Riduzione importante della volta plantare : è uno
dei primi momenti di modifica spontanea della
conformazione del piede
Errore : non allacciare la scarpa
Tipica evoluzione
dell’errore: deviazione
della scarpa verso
l’esterno e sollevamento
della punta da postura
alterata.
Rinforzo posteriore. Valido per proteggere il tendine di
Achille, ma deleterio se la scarpa non è corretta nella
parte anteriore in quanto il piede scivola in avanti.
Lesione bollosa da sfregamento con eritema periferico. E’
da postura alterata o scarpa non idonea.
A lungo andare, questo
errore porta alla
formazione di calli sulla
punta delle dita e sul lato
esterno del piede.
Diabetico – 18 anni – ipercheratosi delle punte con iniziali ragadi
Diabetico – 24 anni – attività sportiva corsa – eritema e pelle secca
A lungo andare, la mancata gestione della scarpa e postura porta anche alla
formazione di eritema delimitato ai talloni con cute secca disposta in forma
lineare. Spesso la cute secca tende a formare ragadi con facile sovrainfezione
batterica.
TUTTO QUESTO PEGGIORA ULTERIORMENTE SE
NON GESTISCO L’UMIDITA’
- SUDORE con relativo cambio delle calze e scarpe anche
2 volte al di
- BAGNO ponendo particolare attenzione
nell’asciugatura, in particolare delle pieghe
NB : L’UMIDITA’ PERSISTENTE DETERMINA sia
SECCHEZZA che MACERAZIONE
A lungo andare il mancato
controllo dell’umidità porta
a macerazioni talmente
importanti che guariscono
con aree di riduzione dello
spessore della cute. La cute
cosi sottile tende a seccare,
a formare squame che
possono dare vita a ragadi.
Nelle ragadi ci sono batteri
che tendono a riprodursi e
dare infezioni
disidrosi
La disidrosi è un quadro importante in quanto è molto spesso testimone che il
vero problema è a carico del piede sia del cavo plantare sia degli spazi
interdigitali. Capita spesso che il paziente non sa di avere il problema a carico del
piede.
Diabetico – 23 anni – micosi del piede
Tinea del piede con macerazione dello
spazio : particolare della foto precedente.
IL FUMO
AUMENTA DI QUATTRO VOLTE IL
RISCHIO DI CREARE PROBLEMI
AL PIEDE
Il fumo favorisce
l’invecchiamento e la
calcificazione della parete dei
vasi sanguigni e quindi riduce
ulteriormente l’apporto di
sangue in periferia
L’OBESITA’
AUMENTA DI 2 VOLTE IL
RISCHIO DI CREARE PROBLEMI
AL PIEDE
Il peso del nostro corpo grava
continuamente sui piedi che
sono sollecitati a piccoli
traumi continui
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29-11-09 Nuova Presentazione Illustrata sul Piede Diabetico