“Spegni lo spreco Accendi lo sviluppo” IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE • Il commercio equo e solidale è un mercato alternativo. È un sistema di distribuzione commerciale che ha lo scopo di far arrivare nelle nostre case prodotti provenienti dai Paesi lontani nel rispetto dei diritti dei lavoratori che li hanno realizzati. Lavora coi produttori e lavoratori messi ai margini del mercato tradizionale, con rapporti commerciali diretti (evitando forme di intermediazione speculativa) e di lungo periodo, in modo che i produttori possano pianificare con maggiori certezze il loro futuro Paga un prezzo equo che garantisce a tutte le organizzazioni (produttori, esportatori/importatori, distributori) un giusto guadagno. È trasparente verso i consumatori, che possono conoscere l’effettiva composizione del prezzo d’acquisto Rispetta l’ambiente, privilegiando e promuovendo produzioni biologiche, l’uso di materiali riciclabili, e processi produttivi e distributivi a basso impatto ambientale Se la nostra visione del mondo comprende idee come la giustizia e la conservazione del pianeta, perché non impostare in base a questi valori anche i nostri consumi? Se noi scegliamo e comperiamo i prodotti di un'azienda che adotta comportamenti rispettosi dell'uomo e dell'ambiente, il mercato si potrà orientare in questa direzione. prima di acquistare un prodotto, stabilire se è realmente utile e necessario; leggere attentamente l'etichetta, preferendo, a pari prezzo, il prodotto con più informazioni LEGGENDO L’ETICHETTA … • Accertarsi se vi è: • informarsi se: il Inquinamento nel prodotto non sia processo produttivo. fabbricato sfruttando la Inquinamento eccessivo manodopera dei nel trasporto della lavoratori e dei minori. merce. Sfruttamento Se sono rispettati i delle risorse del suolo. diritti dei lavoratori. In Sono impegnati quali condizioni di materiali riciclabili? lavoro si produce. Il mercato produce qualsiasi cosa venga richiesta secondo le leggi della domanda e dell’offerta tale legge pone nelle nostre mani un potere enorme: Il potere di consumare ovvero la capacità di influenzare attraverso la nostra domanda l’offerta del mercato L'azione di boicottaggio è possibile quando molte persone, contemporaneamente, scelgono di non acquistare determinati prodotti. Il boicottaggio consiste nell'interruzione dichiarata, organizzata e temporanea dell'acquisto di uno o più prodotti e/o beni per forzare le società produttrici ad abbandonare comportamenti che creano ingiustizia, impoverimento ed inquinamento. Il boicottaggio "strategico" ha la finalità della vittoria e quindi viene intrapreso da gruppi organizzati affinché l'azienda subisca un calo di vendite dal 2 al 5% circa in quanto questa percentuale è sufficiente a condizionare i comportamenti dell'impresa. Vi sono due tipi di boicottaggio: - di "coscienza" - "strategico" Il boicottaggio di "coscienza" risponde unicamente al bisogno di ciascuno di fare scelte di acquisto che corrispondono ai propri principi etici. In definitiva il consumo critico mira a far cambiare l'atteggiamento dell'azienda usando le loro stesse regole del gioco (domanda ed offerta). Scegliendo cosa comprare e cosa scartare, il consumatore indica all'azienda quali sono i "comportamenti" approvati e quali quelli condannati. Per far fronte al crescente spreco di risorse del mondo occidentale è stata elaborata una teoria nota come Teoria delle 3 R. Si basa su 3 semplici regole tutte inizianti per R: Ridurre Riciclare Riutilizzare Noi compriamo perché sorgono dei bisogni. Ma i bisogni sono reali o indotti? • RIDURRE = Eliminare il Superfluo. Inoltre, le calorie eccessive consumate hanno portato alle cosiddette malattie del benessere (obesità) • RICICLARE = Le risorse sulla Terra sono limitate. Il modo per evitare l’esaurirsi delle risorse è il riciclaggio. Tramite il riciclaggio si potrebbe parzialmente risolvere il problema del deficit delle risorse. Bisognerebbe incentivare all ‘uso del materiale riciclato. Riutilizzare La società dei consumi ci ha abituati a buttare via le cose quando sono ancora utilizzabili. Abituarci a ricorrere al mercato dell’usato sarebbe una buona abitudine. La cultura del riutilizzo deve ripercuotersi anche sulle imprese che dovrebbero smettere di offrire confezioni che sprecano risorse e generano una grande quantità di rifiuti. Noi possiamo indurre le imprese a fare ciò privilegiando prodotti in confezioni in materiale riciclato. “ Se i beni materiali diventano il centro della vita, ci afferrano e ci fanno schiavi. …Partecipiamo troppo spesso alla globalizzazione dell’indifferenza; cerchiamo invece di vivere una solidarietà globale” (Jeorge Mario Bergoglio)