CIRCOLO DIDATTICO DI NARNI
SCALO
COMMISSIONE DI
RICERCA - AZIONE
a.s. 2008-2009
IL CURRICOLO PER
COMPETENZE: la
sperimentazione
DOCENTI COINVOLTI
• GRUPPO DI LAVORO:
• Arcangeli Paola- Fiordi Piera- Galeazzi Fabiana- Masini BarbaraPassone Marisa – Romildo Lorena- Sensini Patrizia
• DOCENTI SPERIMENTATORI:
• Fiordi Piera, Romildo Lorena, per la classe 5^ A
• Arcangeli Paola,Altobelli Tiziana,Laoreti Vania ,per la classe 4^A
• Sensini Patrizia,De Angelis Sandra, Pettinari Cinzia, per la classe 3^ D
• Sensini Isolina, Biondini Luana, per la classe 2^ D
IL CURRICOLO PER COMPETENZE:
PERCHE’?
• Perché le attuali ricerche nella scienza dell’educazione hanno
evidenziato il fallimento della formazione fondata solo sui
saperi
• Perché la scuola, nella società attuale, non fornisce più gli
strumenti necessari per divenire persone complete sotto ogni
punto di vista: emotivo, affettivo, cognitivo, sociale
• Perché la scuola italiana, in particolare, non è al passo con gli
sviluppi metodologico-didattici di molti paesi europei
• Perché è necessario formare “cittadini “ europei in grado di
gestire situazioni e problemi
PROBLEMATICHE:
1-Cos’è un curricolo per competenze
2- come elaborare un curricolo che comprenda
competenze essenziali e trasversali
3- come verificare le competenze
4-come valutare tali competenze
COS’E’ UN CURRICOLO PER COMPETENZE
?
• Il CPC è un percorso formativo:
- unico e graduale per i diversi ordini di
scuola
- deve sviluppare la capacità di affrontare la
complessità
- Il suo scopo non sono i saperi ma lo sviluppo
dei processi che, unitamente alle abilità, ne
consentono un uso consapevole
Cos’e’ una competenza?
( dai più recenti ed accreditati Autori)
E’ la capacità di un soggetto, in una situazione reale di vita
(contesto) di IDENTIFICARE, PORRE E RISOLVERE UN
PROBLEMA*, operando scelte INTENZIONALI tra più strategie
possibili e applicando saperi ed abilità opportuni, posseduti o
ricercati da fonti adeguate.
- La competenza è sempre in sviluppo, non è mai completamente
acquisita;
- Ha componenti cognitive, relazionali e meta-cognitive
- E’ osservabile in contesti reali o verosimili, dove i problemi da
affrontare prevedano la possibilità di operare scelte
-
*PROBLEM FINDING, POSING, SOLVING
Cosa bisogna conoscere per costruire un
curricolo?
I MIGLIORI ASSUNTI
DELLA
DIDATTICA ATTUALE
IL” DOCUMENTO
TECNICO”,
DECRETO 22-08-07
L’EPISTEMOLOGIA DELLE
DISCIPLINE
LE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO,
IN OGNI
SPECIFICA PARTE.
IL DOCUMENTO DEL 18-12-2006 :
(COMPETENZE chiave per l’apprendimento
permanente): LE 8 COMPETENZE
DI CITTADINANZA
(patto di Lisbona- 23/24-03-2000)
Le “ RACCOMANDAZIONI DEL
PARLAMENTO EUROPEO(18-12-2006)
RELATIVE A COMPETENZE PER
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE”
COME OPERARE
•
•
•
1- conoscere finalità e compiti della Scuola dell’infanzia e della Scuola
Primaria
2- individuare il senso educativo e formativo delle discipline
3- destrutturare le discipline per individuare gli elementi epistemologici o
“nodi” ponte fra le discipline (trasversalità di competenze e metodologie)
•
* vedremo che i “nodi” saranno maggiori tra le discipline di una stessa
area disciplinare
•
•
QUINDI
a- INDIVIDUARE E SELEZIONARE I “NODI” COMUNI A PIU’ AREE
•
b- CONFRONTARLI ED ADEGUARLI AI PARAMETRI DELLE
COMPETENZE EUROPEE
COSA ABBIAMO PRODOTTO E COME ABBIAMO
PROCEDUTO
•
A- abbiamo sintetizzato i TRAGUARDI D’AREA ( vedasi indicazioni Min.
Fioroni), tenendo conto di quelli comuni a più aree e/o discipline
• B- abbiamo sintetizzato e rappresentato gli O.D.A relativi ad ogni traguardo di
area
• C- abbiamo individuato l’O. F. comprensivo di quei traguardi e,
conseguentemente, degli O.D.A
• D- ABBIAMO COSTRUITO UN CURRICOLO D’ISTITUTO ( per la classe in
uscita)
• E- abbiamo ripercorso tutte le tappe per adeguare : i TRAGUARDI D’AREA
gli O.D.A e gli O.F ai livelli delle classi sperimentanti: 2 D, 3 D, 4 D, 5 D;
• F- abbiamo riflettuto sul COME individuare il BISOGNO FORMATIVO sul
quale operare per raggiungere l’ O.F stesso.
• PROBLEMA:
1-come rilevare il bisogno formativo?
2- come distinguere il BISOGNO FORMATIVO DAL BISOGNO DI
INSEGNAMENTO ( educativo)?
SOLUZIONI DISCUSSE ED ATTUATE
•
COSTRUZIONE DI UNA LISTA DI DESCRITTORI
•
La lista dei descrittori e stata elaborata analizzando l’obiettivo formativo ed
evidenziando COMPORTAMENTI OSSERVABILI;
•
I comportamenti si riferiscono a quanto il team docente, responsabile del progetto
formativo, si aspetta dagli alunni per cui il progetto è stato pensato (BISOGNO d’
INSEGNAMENTO).
•
Dunque può variare da team a team/ da gruppo a gruppo.
La raccolta dei dati è stata fatta solo nelle circostanze in cui i COMPORTAMENTI
ATTESI SONO STATI RESI POSSIBILI
Quindi è stato necessario strutturare percorsi d’aula che permettessero la rilevazione
attraverso L’OSSERVAZIONE
L’OSSERVAZIONE ATTRAVERSO TABELLA DI DESCRITTORI
QUANDO :
*per un periodo di almeno due settimane, almeno una volta in una situazione
appositamente organizzata;
*In modo estemporaneo (normale attività didattica) quando il comportamento
compare).
CHI : tutti gli insegnanti sperimentatori (almeno due /tre) di quel team
docente, che conoscono lo strumento, i descrittori,le modalità.
Ciascuno ha avuto a disposizione una copia della tabella per la raccolta dati
che ha usato e conservato
DOVE : è stato necessario definire con accuratezza le situazioni dove era
possibile osservare i comportamenti presenti nella lista; ogni team li ha
individuati e ha ripartito il compito di osservare tra i componenti, nelle
diverse situazioni (in laboratorio, durante una ricerca, in un lavoro di
gruppo,ecc…)
COME : Sono state utilizzate due diverse procedure:
1 – ciascun insegnante del team ha osservato TUTTA LA LISTA dei
comportamenti, ma in occasioni diverse, predisponendo la ripartizione (es io in
laboratorio, tu in palestra…):
2 - ciascun insegnante del team ha osservato SOLO UNA PARTE dei comportamenti,
previo accordo; almeno una delle osservazioni è stata fatta in situazione di compresenza;
in questo caso uno di essi ha operato con gli alunni, l’altro osservava.
Al termine del periodo, ogni docente ha confrontato la propria tabella con quella degli
altri per far emergere la situazione complessiva della classe, in una riunione indetta a
questo scopo ( triangolazione dei dati).
L’ ORGANIZZAZIONE ( chi deve fare cosa…)
Ciascun insegnante sperimentatore :
*ha partecipato agli incontri informativi o di raccordo;
*ha effettuato l’osservazione sugli alunni RISPETTANDO LA PROCEDURA e
completato la tabella dell’osservazione
*ha confrontato la tabella con gli altri, in un incontro
*ha redatto la tabella definitiva.
Tabella utilizzabile per la rilevazione del bisogno formativo ( esempio)
DOVE: aula, laboratori multimediale, luoghi visitati, mensa….
COSA: comportamenti
QUANDO: in situazione di apprendimento prestabilita – evasione di un compito di sintesi, in situazione non strutturata
COME: osservazione in compresenza –osservazione non in compresenza- triangolazione delle rilevazioni
OBIETTIVO FORMATIVO Sviluppare la capacità di ricercare e selezionare informazioni da
fonti differenti ,collaborando per raggiungere uno scopo condiviso,in situazioni concrete.
Competenza: IMPARARE AD IMPARARE
Data
numero progressivo alunni
1
2
3
4
5
DESCRITTORI
1-Ascolta per il tempo
necessario alla
comprensione del
compito da eseguire
2-Ricerca, sceglie e
valuta informazioni e
strumenti idonei alla
produzione del lavoro
3-Coopera nel gruppo
per il raggiungimento
dello scopo:
assume un ruolo
svolge la sua funzione
media situazioni
conflittuali
S= si
P= forse
N= no
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
RILEVATO IL BISOGNO FORMATIVO…SI PROCEDE ALLA RIFORMULAZIONE DELL’OBIETTIVO FORMATIVO…come?
• INTERPRETANDO i dati raccolti dal TEAM docente che ha
partecipato alla osservazione ( da svolgere collegialmente )
• RIFORMULANDO l’OF adattandolo al gruppo
(STORICIZZAZIONE):
• quale parte è superata?
• Quale non era stata prevista?
• Quale non è ancora raggiungibile?
• ( per operare in questo senso è stato necessario avvalersi della lista dei
descrittori,eliminando i comportamenti presenti e definendo quelli che
ancora non si erano manifestati)
•
FONDAMENTALE LA COLLEGIALITA’
Completare una tabella ( una per ciascun sperimentatore)
inserendo i vari simboli in ciascuna unità di tempo,
escluso tempo mensa
• F: lez. frontale
E: esercizi/schede
G : lavoro di gruppo
CT: circle time
U: uscita, escursione
M: manipolazione di mater
verif/ comp in clas
P: palestra/ gioco libero/guidato
ricerca da fonti (indiv//gruppo)
D: discussione guidata
A: uso audiovisivi
L: laborator
I: interrog/
R: Tempo: una settimana scolastica
C: lavoro in due/tre
ESEMPIO
• Per semplicità fingiamo di averla
completata
ora
1^
2^
3^
4^
5^
7^
8^
Lun. Mart Mer
.
c.
f
e
a
g
Giov. Ven. Sab.
g
l
SECONDA OPERAZIONE
1-Abbiamo trasformato la tabella delle rilevazione delle attività svolte nella classe in
un grafico che ne evidenziasse l’incidenza in percentuale.
2-Abbiamo confrontato il grafico ottenuto con la classificazione delle attività sulla base
della tipologia di schema comunicativo che presuppongono:
UNIDIREZIONALE: F – D – E – I
RETICOLARE: CT – G – M – C –E
AMBIGUO( cambia appartenenza a seconda dell’uso): L –R- P3-Abbiamo discusso l’esito e verbalizzato
4-Quindi abbiamo analizzato il grafico ottenuto confrontandolo con le AZIONI
ORIENTATE proposte da Cinzia Mion come “adeguate per la co-costruzione e per
l’organizzazione della conoscenza: la lezione frontale prevede la consultazione
reciproca? E lo scambio di informazioni? Cosa lo prevede? E la richiesta d’aiuto?
Ecc…” ( ci siamo poste queste domande)
5- Nella pianificazione di percorsi d’aula per la sperimentazione, abbiamo previsto di
utilizzare queste opzioni metodologiche almeno una volta
GRAFICO DELLE ATTIVITA’ SVOLTE DALLA CLASSE 2^ D
LEZIONE
ORE
D
4
C
2
I
4
F
6
L
4
P
2
E
6
CT
1
M
1
UNIDIREZIONALE( F- D-E- L-I )
24
RETICOLARE(CT - G- M- C- )
AMBIGUO ( A – P – C)
4
4
30
25
20
UNIDIREZIONALE( F- D-E- L-I
)
15
RETICOLARE(CT - G- M- C)
10
AMBIGUO(A-P - C)
5
0
1
2
3
SUGGERIMENTI DELLA DOTTORESSA MION
A questo scopo abbiamo ragionato su quali delle tipologie di
attività fossero maggiormente funzionali, rispetto a quelle
che la dott. MION ha indicato come azioni orientate per la
costruzione cooperativa della conoscenza e la sua
organizzazione e cioè:
CONSULTAZIONE RECIPROCA
RICHIESTA DI AIUTO
SCAMBIO DI INFORMAZIONI E SAPERI
PORRE QUESTIONI
AVANZARE DOMANDE
DISCUSSIONE NON PREINCANALATA
• Si ribadisce che tutte queste attività sono funzionali a determinati
scopi e che non esistono tipologie buone e cattive; appare però
evidente che la percentuale di applicazione di una tipologia, in un
tempo dato, incide significativamente sullo sviluppo di determinati
processi.
• Occorre ,dunque, da parte del team docente acquisire
consapevolezza degli scopi e fare la dovuta attenzione a non
favorire eccessivamente una tipologia a danno di un’altra
FASE DI COSTRUZIONE DEL PERCORSO
Dopo la riformulazione dell’OF, sulla base del bisogno formativo evidenziato,
sono state attuate le seguenti azioni professionali:
* scorrimento della tabella del curricolo dove si era evidenziato l’OF per il quale si è fatta
l’osservazione (nel nostro caso l’OF di IMPARARE AD IMPARARE)
* individuazione, nella colonna degli OdA e nel settore dell’area, di quelli che attengono alle
varie discipline
* ripartizione dei compiti tra i docenti ( ciascuno si è fatto carico dell’OdA o degli OdA
disciplinari che lo riguardavano)*;
* pianificazione dei percorsi d’aula che servivano allo sviluppo di tutti gli
OdA,concordandoli nel team e distribuendo, tra docenti, compiti ed incarichi.
*In questa fase si è deciso di adottare una certa flessibilità e di approfittare per controllare se
l’attribuzione di quel particolare OdA a quel OF era stata opportuna,in caso contrario si è
ritornati al testo delle Indicazioni per sostituzioni o integrazioni.
Ciascuno di quei percorsi è stato costruito scegliendo (tra le tante possibili ) attività e
strategie funzionali allo sviluppo dell’OF (esempio: se l’Of prevede lo sviluppo di
autonomia decisionale ,è stato indispensabile progettare, nei percorsi,situazioni
d’apprendimento in cui l’alunno è stato chiamato a compiere scelte consapevoli individuali o
di gruppo).
In questa fase è stata essenziale la cooperazione del team poiché solo integrando più saperi
professionali è stato possibile predisporre itinerari adeguati ed efficaci.
Nel periodo previsto dalla pianificazione TUTTI I I DOCENTI SPERIMENTATORI
hanno svolto le attività programmate ( anche se non esclusivamente) e ne hanno registrato
l’attuazione nei documenti previsti per lo scopo ( giornale dell’insegnante, registro di classe,
Tavole dell’Unità di Apprendimento.
SI E’, COMUNQUE, SEMPRE TENUTO CONTO DI……
COSA SERVE ALLA DIDATTICA?
• Premesso che “lo studente è una
In azione
• “Persona “
In situazione
• E’ STATO necessario :
• stabilire un contesto finalizzato all’ apprendimento
• Stabilire cosa sono contesti/situazioni problematiche
complesse
• Lavorare su competenze osservabili attraverso prestazioni
oggettive, con parametri di valutazione oggettivi.
ESEMPIO DI :UNITA’ DI APPRENDIMENTO N° 6
“ L’ACQUA….UN BENE PREZIOSO DA IMPARARE A CONOSCERE”
TEMPI: APRILE-MAGGIO
PER LA SPERIMENTAZIONE DEL PROGETTO “ RICERCA- AZIONE: ultima
quindicina di Aprile
Insegnanti coinvolti: Sensini Isolina- Biondini Luana
SITUAZIONE STIMOLO: Progetto : “Scuola Elettronica del consumo”; visita alla
Sorgente della Lupa; uscita didattica al Parco acquatico del fiume Nera
BISOGNI FORMATIVI:
1.Sviluppare le capacità di:
* ricercare, scegliere e valutare informazioni da differenti fonti indicate e/o esplorate
* individuare ed utilizzare strumenti idonei alla produzione coesa ed alla
rappresentazione fruibile del prodotto
2- Cooperare nel gruppo per il raggiungimento dello scopo:
* assumere un ruolo
* svolgere la propria funzione
* mediare situazioni conflittuali
OBIETTIVO FORMATIVO :
“In situazioni concrete di apprendimento, sviluppare la capacità di ricercare e
selezionare informazioni da fonti differenti indicate, collaborando nel gruppo per
raggiungere uno scopo condiviso”.
AREA DEI LINGUAGGI:
acquisizione di informazioni
relative al nostro territorio ed alle
risorse che ci offre, attraverso fonti
orali, scritte ed esperienze reali:
ascoltare, comprendere, osservare,
descrivere, riflettere, trarre
conclusioni.
TARGET DISCIPLINARE:
* la descrizione,
* la relazione (semplice)
* la poesia
Sviluppo delle capacità di
rappresentazione attraverso i
differenti linguaggi e codici
Utilizzo sempre più consapevole
delle convenzioni ortografiche.
Mappa preattiva
OBIETTIVO
FORMATIVO:
“In situazioni concrete di
apprendimento, sviluppare
la capacità di ricercare e
selezionare informazioni da
fonti differenti indicate,
collaborando nel gruppo
per raggiungere uno scopo
condiviso”.
COMPITO UNITARIO
AREA MATEMATICOSCIENTIFICOTECNOLOGICA
Lettura, analisi, confronto di
dati della realtà circostante:
lo sfruttamento razionale delle
risorse.
La tecnologia a supporto della
natura
1-“Elaborazione di un
libro- guida ( se possibile
anche multimediale), utile
ad illustrare l’elemento
“acqua” sotto differenti
punti di vista”
RELIGIONE:
lettura, analisi, confronto di
brani della Bibbia :l’acqua,
simbolo di vita e
purificazione;
il pane: simbolo religioso di
comunione umana
EDUCAZIONE ALLA
CITTADINANZA:
ricerca delle risorse naturali
sul territorio ed
identificazione di strategie
ecologiche nello sfruttamento
delle risorse stesse
AREA STORICOGEOGRAFIA:
osservazione, analisi
e “lettura”
dell’aspetto fisico ed
antropico del nostro
territorio:
mestieri antichi,
mestieri moderni:
mezzi e strumenti di
tanto tempo fa.
METODOLOGIA
LE INSEGNANTI APPORTERANNO IL MINIMO AIUTO INDISPENSABILE
NELL’INDIVIDUAZIONE DELLE SEGUENTI PROSPETTIVE DI ANALISI:
L’ACQUA:
Cosa è ?
Dove è?
Come è?
Perché c’è?
A cosa serve?
A chi serve?
Come deve essere usata?
Come si “ riproduce” ( ciclo dell’acqua)?
INOLTRE ESSE FAVORIRANNO LE SEGUENTI MODALITA’ OPERATIVE:
CONSULTAZIONE RECIPROCA- RICHIESTA DI AIUTO- SCAMBIO DI INFORMAZIONI,
SAPERI E FONTI- IL PORRE QUESTIONI- L’AVANZARE DOMANDE- LA DISCUSSIONE NON
PREINCANALATA.
PROCEDURA:
lettura ed analisi guidata delle caratteristiche fisico- antropiche del territorio visitato
analisi dei documenti indicati
formazione dei gruppi
organizzazione degli spazi
semplici esperimenti
accordo sui tempi di esecuzione
Percorsi d’aula privilegiati:
uscita, escursione (U )
ricerca da fonti ( R )
audiovisivi ( A ) (con esperto della Conf. Consumatori)
lezione frontale di dimostrazione ( F )
manipolazione ( analisi) di materiali ( M )
discussione libera (Dl )
circle time (C T )
gruppo di lavoro ( G )
lavoro in piccolo gruppo ( C )
10- laboratorio
13- verifica del Compito Unitario ( I ).
Tutte le aree disciplinari verranno coinvolte nello sviluppo
dell’unità e, soprattutto, nel percorso di acquisizione dell’obiettivo
formativo.
La tabella di rilevazione delle osservazioni è suddivisa in due
parti:
*rilevazione dei comportamenti in relazione all’Obiettivo
Formativo individuato
*rilevazione dei livelli di acquisizione degli O.D.A specifici dei
ogni area.*
* Utilizzabile per le normali attività di verifica/ valutazione del percorso
didattico; non richiesto per la sperimentazione ma comunque utilizzabile in
tempi più lunghi, quando si avranno strumenti idonei alla rilevazione dei livelli
raggiunti relativamente agli ODA.
PERIODO DELLA SPERIMENTAZIONE
GRAFICO DELLE RILEVAZIONI DELLE ATTIVITA' SVOLTE NELL'U.D.A. N.6
LEZIONE
ORE
D
4
M
4
I
4
F
8
G
8
R
2
E
6
CT
1
U
8
C
2
L
6
A
2
D
4%
8%
12%
M
8%
I
F
4%
8%
G
R
16%
CT
17%
2%
4%
U
C
17%
L
A
UNIDIREZIONALE( F- D - I )
RETICOLARE(CT - G- M- C- U)
AMBIGUO(A-R - L)
16
23
10
25
20
15
UNIDIR E ZIONALE ( F - D
- I)
10
R E TIC OLAR E (C T - G M- C - U)
AMB IG UO(A-R - L)
5
0
1
2
3
COME VERIFICARE L’ACQUISIZIONE
DELLE COMPETENZE?
• Predisponendo situazioni problematiche complesse, in
situazione reale o simulata
• Osservando le azioni, le scelte e le decisioni prese dagli
alunni
• Controllando la soluzione della situazione problematica
• Rilevando la descrizione che l’alunno espone riguardo la
procedura messa in atto
• Registrando osservazioni e risultati in griglie predisposte
• IN SINTESI: operando attraverso una UNITA’ DI
APPRENDIMENTO predisposta appositamente allo scopo
• SI FORNISCE UN ESEMPIO
TABELLA DI RILEVAZIONE DEI LIVELLI DI COMPETENZA( desunta ed adeguata dopo la rilevazione del B.F.)
DOVE: aula, laboratori multimediale, luoghi visitati, mensa….
COSA: comportamenti
QUANDO: in situazione di apprendimento prestabilita – evasione di un compito di sintesi, in situazione non strutturata
COME: osservazione in compresenza –osservazione non in compresenza- triangolazione delle rilevazioni
OBIETTIVO FORMATIVO:
In situazioni concrete, sviluppare le capacità di ricercare e selezionare informazioni da fonti differenti indicate,
collaborando nel gruppo per raggiungere uno scopo condiviso.
Competenza: IMPARARE AD IMPARARE
S= si
P= in parte
Data
numero progressivo alunni
1
DESCRITTORI
1-Ascolta per il tempo
necessario alla
comprensione del
compito da eseguire
2-Ricerca, sceglie e
valuta informazioni e
strumenti idonei alla
produzione del lavoro,
da quaderni, racconti,
interviste,prodotti
precedenti…
3-Coopera nel gruppo
per il raggiungimento
dello scopo:
assume un ruolo
svolge la sua funzione
media situazioni
conflittuali
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
N= no
17
18
19
TABELLA DI RILEVAZIONE RELATIVA AGLI O.D.A di area ( questa parte non era prevista dal protocollo)*
Numero progressivo alunni
O.D.A
LINGUAGGI
Ricercare informazioni in testi di diversa
natura e provenienza per scopi pratici e/o
conoscitivi applicando semplici tecniche
di supporto alla comprensione
(sottolineare, annotare informazioni,
costruire mappe e schemi…). (Tutte le
discipline).
Compiere operazioni di rielaborazione e
manipolazione su testi e immagini:
* riscrivere apportando cambiamenti di
caratteristiche,
* mutare punti di vista,
* riscrivere in funzione di uno scopo dato,
* associare codici, tecniche e materiali
diversi tra loro.
* parafrasare un racconto, * sostituire
personaggi (non necessari per l’U.A ma
per lo sviluppo discipl.. )
D
a
t
a
D 1
a
t
a
2
3 4
5
6
7
8
9
1
0
1
1
1
2
1
3
1
4
1
5
1
6
1
7
1
8
1
9
MATEMATICO-SCENTIFICATECNOLOGOCA
Leggere, scrivere, confrontare numeri
naturali ed eseguire le quattro operazioni
con sicurezza, valutando l’opportunità di
ricorrere al calcolo mentale, scritto o con
la calcolatrice a seconda delle situazioni.
-Riprodurre una figura in base a una
descrizione, utilizzando gli strumenti
opportuni (carta a quadretti, riga e
compasso, squadre, software di geometria).
-Rappresentare problemi con tabelle e
grafici che ne esprimono la struttura
Utilizzare le Tecnologie della
Informazione e della Comunicazione (TIC)
nel proprio lavoro.
-Rappresentare relazioni e dati e, in
situazioni significative, utilizzare le
rappresentazioni per ricavare informazioni,
formulare giudizi e prendere decisioni.
-Osservare e sperimentare sul campo.
STORICO - GEOGRAFICA
- Usare le conoscenze apprese per
comprendere problemi ecologici,
interculturali e di convivenza civile.
S= Si
P= in parte ( F= FORSE?)
N= no
COSA E COME VALUTARE…..
• 1- L’ acquisizione degli O.D.A.: attraverso le prove abituali,
abbiamo verificato poi valutato come previsto dalla legge
• 2- lo sviluppo dei processi emotivi, cognitivi, metacognitivi,
attraverso le tabelle di rilevazione relative agli O. F.
• Ma…..COME VALUTARE I LIVELLI DI ACQUISIZIONE DI
UNA
COMPETENZA
1-DEFINIRE IL LIVELLO PIU’
ELEVATO DI COMPETENZA ( STANDARD)
POI AGGETTIVARE I LIVELLI INFERIORI??
è necessario riflettere anche sui più
recenti dibattiti
inerenti la correttezza o meno di
°
La definizione è di pertinenza dello
Stato, che ha individuato i
TRAGUARDI DI SVILUPPO
DELLE COMPETENZE E
GLI OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
“valutare” una competenza!!!
Comunque è abbastanza attendibile la possibilità
della formulazione *
di 3 livelli :
MINIMO – MEDIO – AVANZATO
???
2-DESCRIVERE LA PRESENZA O MENO DI
CONOSCENZE, ABILITA’ ED “ATTEGGIAMENTI” ( attitudini + comportamenti di
adeguamento a situazioni e contesti) AFFERENTI ALLA COMPETENZA STESSA????
DOMANDA DA 100.000.000 DI $, ANZI… OGGI E’ MEGLIO DI €!! Tenteremo di
darci una risposta riflettendo e cooperando per lo sviluppo delle nostre
COMPETENZE di docenti!
Il lavoro è stato difficile e faticoso ma ha OBBLIGATO il G.L. a riflettere
sulle modalità di sviluppo dell’azione didattica:
1- ha consentito di calibrare il rapporto insegnamento- apprendimento
2- ha permesso di riconoscere e valutare le azioni d’aula (percorsi) e la loro
effettiva efficacia
3- ha stimolato una seria riflessione sulla reale valenza delle aree disciplinari
e sulla veicolarità che esse assumono nella la formazione delle competenze
4- ha “scatenato” un proficuo dibattito sulla valutazione.
Un nostro problema, non ancora risolto, infatti, è stato quello
di interpretare i dati forniti dalla sperimentazione, trasfrmandoli
in….numeri o in livelli !!!
Grazie di cuore a tutte le colleghe che hanno collaborato con grande
competenza, puntualità, precisione e………pazienza (!!!) per ottenere
questo risultato.
Luana Biondini
BUUOONEEE VAACAANZEEEE!!!
E…non
finisce
qui!!!
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COMMISSIONE DI RICERCA - AZIONE