A cura di: Chiossi Federica Flores De la Cruz J. Antonio Galeotti del Re Arianna Gismondo Antonio Quatrini Alessandro L’articolo 3 dell’Accordo Europeo dell’8 ottobre 2004 definisce lo stress lavoro correlato come una “condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica,psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che alcuni individui non si sentano in grado di corrispondere alle richieste o aspettative riposte in loro”. Lo stress legato all’attività lavorativa è considerato uno dei principali problemi di salute. Secondo studi effettuati in Europa: 40 milioni di lavoratori sono colpiti da malattie professionali 2010 ha colpito il 22% dei lavoratori Prevede che la valutazione dei rischi debba essere effettuata tenendo conto,dei rischi da stress lavoro correlato, secondo i contenuti dell’accordo dell’8 ottobre 2004 In primo luogo, bisogna presentare una relazione che esplica quali siano i pericoli nei luoghi di lavoro e i rischi che comportano per la sicurezza e la salute dei lavoratori. Nella seconda parte si deve esporre un piano formato da un complesso di azioni e attività volte ad eliminare, diminuire o almeno controllare i pericoli. Nella terza sezione il DVR deve indicare tutte le misure da adottare per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza. DDL (datore di lavoro) RLS/RLST (Rappresent ante dei lavoratori per la sicurezza) La valutazione dei rischi stress lavoro correlato è parte integrante della valutazione dei rischi e viene fatta: Medico competente RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) È di fondamentale importanza, prima di redigere il DVR, effettuare analisi dei luoghi di lavoro, tramite osservazioni e misurazioni direttamente sul sito stesso, in modo da avere in tempo reale l’entità dei pericoli all’interno dell’azienda. INOLTRE il datore di lavoro non può delegare le seguenti attività: a) la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall’articolo 28. b) la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi Inquadramento indicatori oggettivi e verificabili Individuazione del livello di rischio stress lavoro-correlato Misura della percezione dello stress dei lavoratori Contenuto del lavoro Ambiente e attrezzature Disegno del compito lavorativo Carico e ritmo di lavoro Orario di lavoro Contesto lavorativo Organizzazione del lavoro Rapporti interpersonali Ruolo nell’organizzazione Sviluppo di carriera Controllo e libertà decisionale Interfaccia casa-lavoro Carichi lavorativi eccessivi Difficoltà di conciliazione tra vita privata e vita lavorativa Varie forme di molestie (Mobbing) Possibili cause dello stress Precarietà nel lavoro Stipendio non adeguato Fisiologico Psicologico Ripercussioni al sistema cardiovascolare Ripercussioni al sistema respiratorio Ripercussioni al sistema muscolo-scheletrico Alterazione del sistema immunitario Stati emotivi negativi Calo delle prestazioni Clima di ostilità da parte del sistema sociale dell’individuo Maggiore inclinazione alla dipendenza da alcool e sigarette Ansia Depressione Diminuzione dell’attenzione Turnover Possibili conseguenze dello Stress Aumento dell’assenteismo Riduzione della produttività 1°FASE Valutazione preliminare Consiste nella rilevazione di indicatori oggettivi e verificabili appartenenti a tre famiglie: -Eventi sentinella -Fattori di contenuto del lavoro -Fattori di contesto del lavoro 2°FASE Valutazione approfondita Prevede la valutazione della percezione soggettiva dei lavoratori ad es. questionari. Nel caso in cui non emergano valutazioni dalla valutazione preliminare elementi di rischi da stress lavoro correlato,il DDL sarà unicamente tenuto a darne conto nel DVR e a prevedere dei monitoraggi. Il datore di lavoro in sintonia col medico competente, lo psicologo aziendale, i lavoratori e l’RSPP provvedono a: recepire tutte le informazioni utili alla sicurezza ed al miglioramento delle condizioni lavorative; delegare il medico competente e lo psicologo a proseguire per tutto l’anno con controlli,verifiche,diagnosi e prescrizioni,al fine di individuare ed eliminare il cosiddetto “rischio residuo” comunicare e spiegare diffusamente gli obbiettivi salutari,benefici e condivisibili delle iniziative,utilizzando avvisi,manifesti,opuscoli sull’avviso della valutazione e prevenzione dello stress lavoro correlato. Il datore di lavoro in sintonia col medico competente, lo psicologo aziendale, i lavoratori e l’RSPP dispone: la realizzazione di interviste strutturate mirate,l’applicazione di questionari e colloqui informali con i dipendenti; l’effettuazione di controlli e visite mediche; È necessario tenere sotto controllo un fattore di rischio di questa natura ed entità, soprattutto se non si vuole assistere a scene “drammatiche” di questo genere!