UNA COMUNITA’ CRISTIANA VERA NON MANCHERA’ DEL NECESSARIO INCONTRO CON I PRESBITERI E I CONSIGLI PARROCCHIALI AFFARI ECONOMICI SUL SOSTEGNO ECONOMICO ALLE COMUNITA’ ECCLESIALI Dipartimento per l’Amministrazione Curia Arcivescovile di Agrigento - Novembre 2012 I. ELEMENTI DI SUCCESSO AGLI INIZI DEL CRISTIANESIMO 1. Il messaggio di Cristo: Dio è un Padre che ama e perdona: amate come ama Dio. 2. La testimonianza di Cristo: si dona agli altri fino sacrificio di sé. 3. L’esperienza delle prime comunità cristiane: gioia, accoglienza, condivisione e preghiera: Erano un cuor solo ed un’anima sola… Guardate come si amano! II. TRE CARTE VINCENTI ANCHE CON L’UOMO DI OGGI 1. L’uomo si sente orfano e avverte il bisogno di un padre che lo ami profondamente, ma spesso non sa che Lui – Dio - è lì, pronto ad abbracciarlo. 2. Denuncia la mancanza di esempi di vita onesta, responsabile e altruista, ma ci sono Cristo e molti suoi discepoli che gli offrono questa testimonianza (Francesco d’Assisi, Don Bosco, Giacomo Cusmano, Massimiliano Kolbe, Giovanni XXIII, Teresa di Calcutta, Francesco Spoto, ‘Barone Petix’, ‘Rosario Livatino’, ‘Biagio Conte’, ….). 3. Soffre la solitudine e avverte il bisogno di una famiglia vera, ma la Famiglia dei figli di Dio è pronta ad accoglierlo. Spetta a noi portare all’uomo d’oggi queste belle notizie, testimoniandole con la nostra fede e la nostra carità fraterna! III. GLI IMPEGNI 1. Lavorare con fiducia alla costruzione di comunità sante e solidali 2. Vivere con fede solida e responsabilità coerente, donandoci agli altri senza calcolo. 3. 4. Annunziare gioiosamente e con assiduità l’amore di Dio che salva (è la missione cui siamo chiamati quest’anno): Riguardo ai beni materiali (chiese e locali pastorali, strutture, servizi, risorse economiche), meritare la generosità dei fedeli e delle istituzioni con una testimonianza genuina su: partecipazione (presbiteri e C.P.A.E. insieme, secondo le proprie competenze) verità e trasparenza (niente omissioni o superficialità nella gestione delle risorse o nei conti) legalità (tutto secondo le leggi canoniche e civili: autorizzazioni, pagamento tributi agli enti pubblici e contributi alla Diocesi) informazione (rendiconti in bacheca). DATE E VI SARA’ DATO! MENO GENEROSI NOI, MENO GENEROSI I FEDELI! 6. Ricordare che LA GRAZIA DI DIO E’ PIU’ GRANDE DI OGNI PROBLEMA O DIFFICOLTA’. 7. In ogni caso, avere un cuore giovane, intraprendente, fiducioso, ottimista. IV. LE OPPORTUNITA’ 1. Generosi con i poveri e le chiese FESTE-COMITATI-CONFRATERNITE L’Arcivescovo ci ricorda: le offerte dei fedeli nelle feste religiose popolari: 10% ai poveri 10% per migliorie della chiesa dove si venera il Santo festeggiato 80% per i servizi e la gioia dei devoti. 2. ADOTTARE UNA CHIESA Una proposta da caldeggiare con aziende, banche, cooperative, scuole, perché ogni chiesa possa essere sicura e dignitosamente fruibile 3. LE TOMBOLE, LE LOTTERIE E LE PESCHE DI BENEFICENZA SI PUÒ… Le parrocchie (così come gli altri enti ecclesiastici, le ONLUS e in genere gli enti senza fine di lucro aventi scopi assistenziali, culturali, ricreativi e sportivi) possono organizzare tombole, lotterie e pesche di beneficenza per far fronte alle loro esigenze finanziarie A COSA PRESTARE ATTENZIONE… L'organizzazione di queste manifestazioni è consentita a condizione che siano rispettati i limiti fissati Mai premi in denaro È vietato stampare in proprio cartelle e biglietti (chiedere alla tipografia fattura con l’indicazione dei numeri dei biglietti stampati). PER L’ORGANIZZAZIONE: 30 giorni prima della manifestazione la parrocchia deve inviare una comunicazione in carta libera al Prefetto e al Sindaco (allegato 7). L'invio di queste comunicazioni deve essere preceduto da una richiesta di nulla osta (allegato 8) , in carta libera, da inoltrare alla sede competente per territorio del Ministero dell'economia e delle finanze — Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. Decorsi 30 giorni dalla data di ricezione della richiesta, senza l'adozione di un provvedimento espresso da parte dei Monopoli di Stato, il nulla osta si intende rilasciato. FINITA LA MANIFESTAZIONE: I premi di tutti i tipi di manifestazione di sorte devono essere assoggettati ad una ritenuta a titolo di imposta pari al 10% del valore dei premi. La ritenuta deve essere versata entro il giorno I6 del mese successivo a quello in cui è chiusa la manifestazione, mediante il modello F24 (allegato 11), utilizzando il codice tributo 1046. II versamento della ritenuta d'imposta sui premi comporta anche un obbligo dichiarativo: l'ente dovrà inserire il Quadro RZ nella dichiarazione dei redditi (modello UNICO) relativa all'anno nel quale è stata effettuata la ritenuta. Curia Arcivescovile di Agrigento Dipartimento Amministrativo 4. LE EROGAZIONI LIBERALI DEDUCIBILI E DETRAIBILI EFFETTUATE DA PRIVATI LE EROGAZIONI Le erogazioni alla parrocchia effettuate dai privati, siano essi persone fisiche o enti (con o senza personalità giuridica: associazioni, fondazioni, società), in alcuni casi consentono al benefattore un risparmio fiscale. Le erogazioni liberali corrisposte alla parrocchia senza alcuna precisa e vincolante destinazione possono essere liberamente destinate dalla medesima per sostenere tutte le sue attività. LE LIBERALITÀ DEDUCIBILI PER L'ATTIVITÀ ISTITUZIONALE Si tratta delle erogazioni effettuate dai soggetti titolari di reddito di impresa come previsto dal 2° comma dell'articolo 100 del TUIR, che include tra gli oneri deducibili le erogazioni liberali «fatte a favore di persone giuridiche che perseguono esclusivamente finalità comprese fra quelle indicate nel comma I [che menziona esplicitamente le finalità di culto], per un ammontare complessivamente non superiore al 2% del reddito d'impresa dichiarato». I CONTRIBUTI DA PRIVATI PER I BENI CULTURALI VINCOLATI L'agevolazione è prevista dal TUIR: dall'articolo 15, lettera h), che consente alle persone fisiche e gli enti non commerciali (art. 147), non titolari di reddito di impresa, di operare una detrazione dall'imposta lorda pari al 19% della somma erogata; dall'articolo 100, comma 2, lettera f), che ai titolari di reddito di impresa consente di dedurre l'intera somma erogata. UNA SERIE DI CONDIZIONI… la parrocchia deve utilizzare questi contributi per interventi su beni di cui è proprietaria i contributi devono essere destinati ad «interventi su beni culturali sottoposti al regime vincolistico» (Risoluzione dell'Agenzia delle Entrate 42/E del 2005); chiedere alla Soprintendenza l'autorizzazione e la contemporanea apposizione del termine entro cui concludere i lavori (cfr. art. 21, D.Lgs. 42/2004); infine è necessario che il benefattore sottoscriva una convenzione con la parrocchia V. E ORA IL … SOVVENIRE: 8XMILLE E ALTRO La revisione del Concordato ha fortemente innovato le forme del sostegno economico alla Chiesa cattolica. Ma forse l’innovazione più grande l’ha operata intervenendo sul modo di pensare, promuovendo la partecipazione dei fedeli alla vita della comunità. Il sistema si basa infatti su due convinzioni: • la principale responsabilità di provvedere alle necessità economiche della Chiesa cattolica non spetta né allo Stato né al Vaticano, ma ai fedeli (ad esempio attraverso le offerte domenicali e altre forme); • tuttavia, a certe condizioni, è legittimo un aiuto dello Stato e dei cittadini. Ed ecco le Offerte Insieme ai sacerdoti e l’8xmille. In questo senso il nuovo sistema è veramente, come si diceva all’inizio, frutto del Concilio Vaticano II (oltre che della Costituzione repubblicana). A partire dal 1990 lo Stato italiano riserva ogni anno l’8xmille del gettito complessivo dell’Irpef per scopi sociali, umanitari, religiosi, caritativi e culturali a diretta gestione dello Stato o di altre confessioni religiose tra cui la Chiesa cattolica, e chiede ai contribuenti di indicare a chi deve essere destinata questa quota con una firma sulla dichiarazione dei redditi. E’ importante sottolineare che l’8xmille non è un privilegio della Chiesa cattolica. I soggetti destinatari possono variare ogni anno, perché il meccanismo è aperto: ogni confessione religiosa può infatti stipulare accordi con lo Stato italiano e chiedere di aderire al meccanismo dell’8xmille. OLTRE CHE PER LE ESIGENZE CARITATIVE ALTRE DESTINAZIONI (che non sono meno caritative, anzi sono un’attenzione alla dignità del mondo del lavoro) • • • INTERVENTI DELLA NUOVA EDILIZIA DI CULTO, RISTRUTTURAZIONI DEGLI EDIFICI DI CULTO STORICI ISTITUTI DI CULTURA CONTRIBUTI C.E.I. PER I BENI CULTURALI ECCLESIASISTICI IMPIANTI DI SICUREZZA – ANTIFURTO: massimo € 19.000,00 annuali per Diocesi (+ Museo D. – Archivio – Biblioteca) ACQUISTO EDIFICI DI CULTO a scopo di salvaguardia: spesa minima € 105.000,00 – massima € 600.000,00 contributo non superiore al 30% della spesa ammissibile secondo la somma stabilita periodicamente dalla CEI EDIFICI DI CULTO CON INTERESSE STORICO – ARTISTICO: spesa minima € 36.000,00 - massima € 600.000,00 (restauro, consolidamento statico, impianti) contributo non superiore al 50% della spesa ammissibile INTERVENTI SUGLI ORGANI (parziali) ADEGUAMENTO E RISTRUTTURAZIONE DELLE PERTINENZE contributo non superiore al 50% della spesa ammissibile secondo la somma stabilita periodicamente dalla CEI EDILIZIA DI CULTO Lavori di costruzione di nuove strutture di servizio religioso di natura parrocchiale o interparrocchiale e le relative opere d’arte (75%) Lavori di modifica delle medesime che non siano di interesse storico – artistico (75%) I completamenti di lavori iniziati con fondi propri o con finanziamenti previsti da leggi statali o regionali, specialmente se promessi e successivamente revocati in tutto o in parte Gli ampliamenti che comportino un adeguamento delle superfici non oltre alcuni limiti In casi eccezionali acquisto area edificabile o di edifici già esistenti NON SI TRATTA DI FINANZIAMENTI MA DI CONTRIBUTI COMPATERCIPAZIONE ECCLESIALE POSSIBILITA’ DI FINANZIAMENTI PRIVATI Prospettive o Manutenzione programmata o Accantonamenti per la manutenzione (specialmente per le feste patronali) o Sponsorizzazioni anche per la cura dei beni o Nominare un Responsabile della manutenzione o Nominare un Responsabile cittadino per la promozione dei beni culturali o Ristrutturazioni a compartecipazione: ParrocchiaDiocesi-C.E.I.-Comuni CONTRIBUTI REGIONALI? FINITI Finanziamenti a dirotto - senza programmazione - senza evidenza pubblica (incarichi) - senza rispetto delle normative europee SENZA 8XMILLE NELLA SITUAZIONE ATTUALE: NESSUNA CHIESA O CASA CANONICA NUOVA MOLTE CHIESE ESISTENTI SENZA MANUTENZIONI O RESTAURI NESSUNA INIZIATIVA PASTORALE DIOCESANA NESSUN SOSTENTAMENTO DEL CLERO Non è una prospettiva invidiabile! VI. TEMI DI ATTUALITA’ 1. L’IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA E GLI IMMOBILI PARROCCHIALI IMU Art. 13, c. 2, D.L. n. 201 del 6 dicembre 2011 «L'imposta municipale propria [IMU] ha per presupposto il possesso di immobili, ivi comprese l'abitazione principale e le pertinenze della stessa». Regola generale chi possiede immobili paga l’IMU Eccezioni sono previsti ipotesi di “agevolazioni”e ipotesi di “esenzioni” CHI DEVE PAGARE? SOGGETTO PASSIVO ART. 9, C. 1, D.LGS. N. 23 DEL 14 MARZO 2011 Proprietario titolare di altro diritto reale (superficie, usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi) concessionario di aree demaniali (cfr. D.P.R. n. 296 del 13/9/2005), Per che cosa si deve pagare? OGGETTO DELL’IMPOSTA fabbricati (unità immobiliare iscritta o iscrivibile in catasto, compresa l’area occupata dal fabbricato e quella che ne costituisce pertinenza) aree edificabili (no senza indici di edificabilità; no se coltivata professionalmente; gli immobili in costruzione, demolizione, oggetto di interventi di recupero sono considerati area edificabile) terreni agricoli (tutti, compresi quelli incolti) UN ARTICOLO FONDAMENTALE: ART. 13, C. 2, D.L. N. 201 DEL 6 DICEMBRE 2011 (INTEGRATO DAL D.L. 16/2012) L'imposta municipale propria ha per presupposto il possesso di immobili Anche la eventuale esenzione ha per presupposto il possesso di immobili AGEVOLAZIONI L’imponibile è ridotto al 50% per i fabbricati: dichiarati inagibili e di fatto non utilizzati, limitatamente al periodo dell’anno durante il quale si trovano in queste condizioni. L’inagibilità deve essere accertata dall’ufficio tecnico del comune con perizia a carico del proprietario o con dichiarazione sostitutiva. di interesse storico artistico di cui alla’articolo 10 del D.Lgs. 42/2004.Prudenza nell’applicazione dell’agevolazione, che si riferisce al vincolo “diretto”: vincolo esplicito o almeno un’autorizzazione ad effettuare i lavori ESENZIONI i fabbricati classificati o classificabili nelle categorie catastali da E/1 a E/9 (le chiese dovrebbero essere classificate come E/7) edifici di culto e pertinenze; i terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina individuati da specifico decreto gli immobili utilizzati dai soggetti di cui all’articolo 87 [ora 73], comma 1, lettera c), del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, nonché delle attività di cui all’articolo 16, lettera a), della legge 20 maggio 1985, n. 222. SONO ESENTI: EDIFICI DI CULTO E PERTINENZE Tutti gli immobili parrocchiali: abitazione dei sacerdoti, abitazioni delle suore che lavorano nella pastorale parrocchiale oratorio, sale riunioni, ufficio parrocchiale, aule catechesi… di proprietà e utilizzati direttamente per attività pastorali (che non siano svolte con modalità commerciali) IMMOBILI UTILIZZATI RELIGIONE E CULTO Tutti gli immobili degli altri enti ecclesiastici utilizzati per attività di religione e culto: case religiose, monasteri, seminari, episcopi, uffici di curia, seminari… PER LE ATTIVITÀ DI L’UTILIZZO DIRETTO… Perché ci si possa avvalere della esenzione utilizzo e possesso devono essere in capo allo stesso soggetto SI PUÒ SOLLECITARE CON IL REGOLAMENTO COMUNALE: Che l’esenzione sia riconosciuta se utilizzatore e possessore entrambi Enti Non Commerciali con finalità “contigue” concessione a titolo gratuito ATTENZIONE ALL’USO PROMISCUO!!! 2. LA SICUREZZA BISOGNA GARANTIRE LA SICUREZZA DI… LAVORATORI VOLONTARI (coloro che per adesione ideale svolgono, a favore dell’ente ecclesiastico, attività a titolo gratuito, senza vincolo di orario, né di dipendenza gerarchica) UTENTI tutti coloro che frequentano i “nostri” ambienti e “fruiscono” dei nostri servizi IMMOBILI NEL CASO DI LAVORATORI Qualsiasi persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito e a favore dell’ente ecclesiastico. Lavoratori dipendenti, collaboratori a progetto e collaboratori coordinati e continuativi, associati in partecipazione, ... D.Lgs. 81/2008 (così come modificato dal D.Lgs. 106/2009) Nel caso di infortuni sul lavoro e malattie professionali: INAIL (DPR 1124/1965) COSA GARANTIRE AI VOLONTARI? Ambienti sicuri e a norma “Strumenti” di lavoro a norma, in buona manutenzione (es. scale) Formazione specifica e aggiornamento dove necessario (es. chi si occupa di manutenzione) Attenzione ad attività “eccessivamente pericolose” (es. pulizia caldaie, pulizia campanile, lavori in quota, ...) Regole “minime” di sicurezza (es. saper usare un estintore, conoscere le uscite di sicurezza, sapere dove si trova la cassetta del pronto soccorso...) Attività edile: verificare sempre la competenza professionale ed evitare la presenza di volontari nei cantieri COPERTURA ASSICURATIVA VOLONTARI Tutti i nostri enti devono stipulare una “buona” polizza assicurativa, che preveda clausole a tutela dei volontari Infortunio Ogni evento dovuto a causa fortuita, violenta ed esterna, che produce lesioni fisiche obiettivamente constatabili che abbiano per conseguenza diretta ed esclusiva la morte, l’invalidità permanente o l’inabilità temporanea. Responsabilità civile art. 2043 cc: “Qualunque fatto doloso, o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno”. RIGUARDO AGLI IMMOBILI… Responsabilità derivante da custodia di immobili art. 2051 cc: “Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”. CUSTODE: chi ha un effettivo “potere sulla cosa”, cui è riconducibile l’onere di vigilanza. unica prova liberatoria il è dimostrare il “caso fortuito” (evento assolutamente imprevedibile). PER LA SICUREZZA DELLE PERSONE CHE FREQUENTANO I NOSTRI AMBIENTI (UTENTI) ambienti a norma (agibilità, prevenzione incendi..) polizza assicurativa RC (“paracadute” fondamentale) se ambienti parrocchiali concessi in uso a terzi: responsabilità in capo all’utilizzatore con obbligo di idonea polizza assicurativa: specifica clausola contrattuale verifica annuale pagamento premio LA SICUREZZA… Adempimenti derivanti da normativa vigente Dovere morale 3. COLLABORAZIONE TRA PARROCI O RETTORI DI CHIESE E CONSIGLI AFFARI ECONOMICI a) b) ecclesiale: partecipazione (non fatti compiuti) comunicazione rispetto dei ruoli; serena: fraterna per il bene della comunità. 4. RISPETTO PER I BENI ECCLESIASTICI (SOPRATTUTTO LE CHIESE) Attenzione al sentire dei fedeli (evitare cambiamenti non maturati con la comunità) Manutenzioni fatte tempestivamente Precedenza alle strutture sugli ornamenti (non si possono comprare – anche con offerte speciali dei fedeli – statue o paramenti preziosi se piove in chiesa o nell’oratorio) Richiesta di autorizzazione per: * nuove strutture, * modifiche alle strutture esistenti, * modifiche al progetto liturgico o iconografico, * manutenzioni straordinarie … 5. UNA SOLUZIONE LEGALE PER LE PULIZIE: I VOUCHERS DELL’INPS (AGGIORNARSI SULLE NORME) Avvalersi sempre di un bravo consulente del Lavoro. Non possono sostituire un contratto di lavoro (meno di 12 ore settimanali). Vale se i collaboratori sono casalinghe, studenti, pensionati, operatori che non sono sotto contratto di lavoro. Sono in tagli da € 10 – 20 – 50. 75% al lavoratore; 25% per spese e assicurazioni. I vouchers si comprano dal tabaccaio e si scambiano presso lo stesso tabaccaio, due giorni dopo l’esecuzione del lavoro. Il Legale rappresentante apre una pratica all’INPS. Si da comunicazione all’INPS (segnalando il codice fiscale del lavoratore) da 48 ore prima fino all’inizio del lavoro, tramite fax. 6. CONTRIBUTI DALL’8X1000 ALLE PARROCCHIE. CONDIZIONI a) b) Parrocchia realmente bisognosa Rapporti amministrativi regolari con la Diocesi riguardo a: rendiconti (inclusi collette obbligatorie, attenzione ai poveri e sobrietà delle feste) contributi annuali alla Diocesi Bollettino Ecclesiastico Agrigentino Messe binate Nelle feste religiose esterne: 10% ai poveri e 10% per i restauri della chiesa dove si venera il Santo. c) Domanda documentata con: preventivi di spesa, stima dei beni, progetto dei lavori... d) Comunicazione del Codice IBAN del c. c. della Parrocchia. Accredito del contributo sul c.c. della Parrocchia a presentazione delle fatture dell’insieme dei lavori preventivati. Registrazione del contributo e delle spese nella contabilità della Parrocchia. 7. FINANZIAMENTI E CONTRIBUTI DA ENTI PUBBLICI Essere sempre pronti a rendere conto, con documenti ufficiali (fatture pagate, bonifici, assegni non trasferibili…), i tutte le somme ricevute. Delle somme ricevute e non documentate viene chiesto il rimborso. 8. PROCESSIONI Occorre sensibilizzare la comunità perché abbiano un valore religioso per adulti e giovani di oggi. Adempimenti: pastorali (predicazione, penitenza, carità: 10% raccolta per i poveri, rispetto delle tradizioni che sono secondo il Vangelo e le disposizioni della Chiesa) spirituali (festa, fraternità, fede, conversione a Cristo, imitazione dei Santi) amministrativi: rendiconto della festa precedente, 10% della raccolta per manutenzione chiesa programma, tassa € 155,00 (feste patronali) o € 52,00, autorizzazione del Vescovo, permesso della Questura. 9. OFFERTE PER I SACRAMENTI Per i Sacramenti – eccetto la celebrazione solenne del matrimonio - e i Sacramentali non si possono chiedere offerte. Si possono accettare offerte libere e spontanee. Le offerte per applicare le Messe per intenzioni particolari spettano al celebrante, il quale invierà al Vescovo € 4,00 per ogni Messa binata o trinata applicata per l’intenzione dell’offerente. Quanto viene dato in più della somma stabilita per applicare la Messa, nei funerali, trigesimi, anniversari, 25° e 50° di matr., battesimi e Messe cumulative, va versato nella cassa parrocchiale per i fini della Chiesa.