Capitolo 1
CONCETTI FONDAMENTALI
DELLA DEVIANZA
ETIMOLOGIA DI
«DEVIARE»:
=
«De – via»
«De-viare»
=
uscire fuori strada,
cambiare strada
Definizioni di «devianza»
1. Quella componente della forza aerodinamica che è
perpendicolare alla resistenza e alla portanza.
2. In statistica: d. di una serie numerica, la somma dei
quadrati delle differenze tra i valori della serie e la loro
media; divisa per il numero dei valori considerati dà la
varianza (v.).
3. Insuperabile difficoltà di adattarsi alle
fondamentali norme etiche o comportamentali
della società o del gruppo di appartenenza.
[Der. di deviare].
Da: Devoto G. – G.C. Oli, Nuovo vocabolario illustrato della lingua italiana, Firenze, Le Monnier 1988
Definizione di «Deviare»




deviare (-i-à- ) v. intr. e tr. (devìo, devìi, ecc.).
1. intr. (aus. avere). Modificare più o meno la propria
direzione, uscire dalla via consueta o principale ♦ fig. Allontanarsi da una linea di condotta, o da un criterio morale.
2. tr. Avviare in una direzione diversa dalla consueta: d. un
treno, d. un corso d’ acqua, d. la rotta verso ovest; nel gioco
del calcio, modificare la traiettoria del pallone: d. (la palla) in
calcio d'angolo, d. nella propria rete, fare un autogol * fig.
Indirizzare a fini diversi: d. la conversazione, il discorso (più
comune sviare).
[Dal lat. tardo deviare, intr., der. di via ‘via, strada’].
Da: Devoto G. – G.C. Oli, Nuovo vocabolario illustrato della lingua italiana, Firenze, Le Monnier 1988
deviazióne s. f. /. Uscita o allontanamento da un determinato percorso; avvio in direzione diversa; concr., diramazione ~ fig. Mutamento (e conscguentemente peggioramento) nella linea di condotta
Def. di «Deviazione»
DEVIAZIONE DELLA LUCE
«Deviazione» = prendere
una strada diversa dalla
principale
(Da: Devoto G. – G.C. Oli,
Nuovo vocabolario illustrato
della lingua italiana, Firenze,
Le Monnier 1988)
deviazióne s. f. 1. Uscita o
allontanamento da un determinato
percorso; avvio in direzione diversa; concr., diramazione ~ fig.
Mutamento (e conseguentemente
peggioramento) nella linea di condotta, nel criterio morale di qualcuno
Devianza statistica
normale
normale
devianza
Negativo
devianza
Positivo
Devianza statistica
normale
normale
devianz
devianza
a
devianz
devianza
a
TRAVAGLINI
altra tipologia norma
Devianza = non essere nella
norma, regola
Malattia
(fisica o psichica)
Colpa morale
Eresia
Devianza
Delinquenza,
criminalità
diversità
Deviazione
ideologica
peccato
Anomalia
fisica, psichica
DEVIANZA SOCIALE
Violazione di norme sociali, sia formali che informali.
Cioè quelle norme che sono emanate dal gruppo sociale di
appartenenza, sia esplicitamente che implicitamente.
Devianza sociale
Legge:
Criminalità
Delinquenza
Regole
Sociali
informali
Salute:
Malattia
TIPOLOGIA DI NORME, DEVIANZE E SANZIONI
NORME E SANZIONI FORMALI O GIURIDICHE
- Descritte nell’ordinamento giuridico
si chiamano «reati»; i devianti sono delinquenti, criminali…
- il controllo e quello ufficiale dello stato, pena prevista dalla legge
- Studiate dalla sociologia della delinquenza e/o criminologia
-
NORME E SANZIONI NELL’AMBITO SOCIO-SANITARIO
Devianza = Malattia
- Le sanzioni e le punizioni equivalgono ai trattamenti
- Il “deviante” è il malato invitato a collaborare alla cura
- Studiate dalla medicina e dalla psicopatologia/psichiatria
-
NORME E SANZIONI NELL’AMBITO INFORMALE
- Variazioni, divergenze e dissensi circa determinati comportamenti e costumi (infrazioni
delle regole della vita ordinaria, maleducazione, assunzione di uno stile di vita divergente dalla maggioranza,
per es. nel vestirsi e nel presentarsi, nella modalità di trascorrere il tempo libero, ecc.)
L’interazione interpersonale controlla e sancisce la devianza informale (es. sguardo di
disapprovazione, rimprovero, esclusione, stigmatizzazione, percosse)
-Studiate specificamente dalla sociologia e dalla psicologia sociale (psicosociologia)
-
Elementi per definire la devianza
Per definire il comportamento deviante
bisogna prendere in considerazione:
 Gruppo sociale o società
 Norma, aspettative, credenze
 Giudizio di conformità/difformità
 Reazione sociale
- Per fare tutto ciò è
 Sanzione
necessario
-
il CONTROLLO
Gruppo e norma
Per
regolare i
rapporti
interni
norma
Il gruppo
ha bisogno
della
Norma
Fine
ultimo
dell’azione
= Comando
Ingiunzione
Per
realizzare
un valore
Regola i rapporti
tra i membri di
un gruppo
= Proibizione
Divieto
-
-
-
La norma si forma in un gruppo, per regolare i rapporti
interni al gruppo.
Perciò ha valore al suo interno
Il gruppo ha una funzione normativa e comparativa (fa da
riferimento, modello dell’applicazione della norma)
Il gruppo controlla variazioni, divergenze e dissensi circa
determinati comportamenti e costumi
L’interazione interpersonale controlla e sancisce la
devianza informale (tensioni -> risposte percettive,
cognitive, affettive, comportamentali)
La sanzione può essere:
- Leggera: rimprovero, stigmatizzazione, esclusione
- Pesante: Percosse, danni fisici o morali, distruzione, morte
NORMA, DEVIANZA E GRUPPO
Pressione di conformità
Il gruppo
esige
= rispetto
della norma
Conformità
Devianza = Tensione tra
Ruoli nel gruppo
= funzioni sociali
Devianza e Aspettative di Ruolo
la devianza può darsi anche rispetto alle aspettative di ruolo
Un soggetto che viola una norma infrange anche le
aspettative di ruolo che un determinato gruppo di osservatori
sociali si è venuto costruendo nei suoi riguardi.
Solitamente i devianti sono tali solo in rapporto a
particolari ruoli esercitati entro particolari gruppi o
contesti, tuttavia si tende a stendere il giudizio di
devianza a tutta la personalità del “diverso”.
La devianza assume diversa rilevanza sociale a seconda
che si riferisce a ruoli che riguardano gruppi-istituzioni
centrali o periferici nel sistema sociale.
Gruppo e controllo sociale
Il gruppo
per ottenere rispetto
delle regole
esercita un
controllo
Il gruppo per ottenere la conformità alle
norme esercita un controllo sui suoi membri
per evitare la devianza
Per cui il controllo sociale si può definire:
“Meccanismo che tende a mantenere la
conformità dei singoli elementi di un sistema
sociale ai modelli culturalmente rilevanti”
Mentre la devianza, nei confronti del
controllo sociale si può definire: “Processo
per cui alcuni soggetti sfuggono al controllo
sociale”
Devianza e controllo sociale
Controllo sociale
Controllo
POSITIVO
Controllo
FORMALE
Controllo
INTERNO
Controllo
NEGATIVO
FORME di
CONTROLLO
SOCIALE
Controllo
INFORMALE
Controllo
ESTERNO
Effetto
perverso
IN CERTE SITUAZIONI IL CONTROLLO SOCIALE PUÒ PRODURRE, O
QUANTOMENO STABILIZZARE, DEFINENDOLA, LA DEVIANZA
Controllo interno
CONCETTO DI SÈ

Trasmissione cultura
– Norme
Identità
– Valori
– Conoscenze

Inserimento sociale
– ruolo
Positiva
conforme
Negativa
=
deviante
– status
Controllo interno = autocontrollo - “poliziotto interiore”
Processo di Socializzazione
(Travaglini, 2004)
Relatività della norma
oggi
TEMPO
Nel passato
APPARTENENZA
CULTURALE
FATTORI
CUI È
DOVUTA LA
RELATIVITÀ
CONTESTO
SOCIALE
Norma “assoluta”
Giusnaturalismo
RUOLO
SOCIALE
non totale relatività
INCESTO
FURTO
ai danni di un membro
del proprio gruppo
ATTI CONDANNATI
SEMPRE E
COMUNQUE
(non relativi)
STUPRO
di una donna sposata
UCCISIONE
di un membro del
proprio gruppo
Intenzionalità
Difformità
DEVIANZA =
VIOLAZIONE
DELLA NORMA
MUTEVOLE - VARIABILE
ATTRIBUITA SOCIALMENTE
RELATIVITÀ
DELLA
DEVIANZA
CONFORMISMO, LIBERTÀ,
DEVIANZA e TOLLERANZA





Il gruppo tende a creare conformismo (pressione di
conformità)
Ma non esiste il conformismo totale, perché c’è sempre
tensione tra esigenze del gruppo e libertà personale
Nella società complessa la molteplicità delle
appartenenze porta ad avere molti ruoli e quindi è
ineluttabile una non completa integrazione dei ruoli
Pertanto “tutti sono devianti” rispetto a qualche norma e
a qualche ruolo/attesa sociale
Di qui la necessità di attivare più ampi limiti di
tolleranza della devianza.
Oscillazione devianza
AREA DELLA
PERMISSIVITÀ
TOLLERANZA
Norma: condotta media
con oscillazioni la cui
ampiezza è considerata
legittima
GRADO DI
CONSISTENZA,
ORGANICITÀ,
LEGGITTIMITÀ
del sistema normativo in
rapporto al quadro
globale di una
determinata società
GRADO DI
INTERIORIZZAZIONE
DELLA NORMA
Un processo di
socializzazione piuttosto
rigido favorisce la
formazione di un
“controllo interno”
efficiente che impedisce il
sorgere della devianza
(Winslow, 1970)
Diversità tra società
tradizionali e società moderne
SOCIETÀ TRADIZIONALI
POPOLARI
SOCIETÀ MODERNE
INDUSTRIALI
quadro normativo
semplice
complesso
modo di accettazione
interiorizzazione
imposizione
grado di integrazione
alto
basso
sanzioni
immediate e certe
incerte e posposte
rapporto devianza &
comportamento totale
devianza come parte di un
comportamento globale
devianza come caratteristica
globale della persona
Le società tradizionali sono statiche, mentre quelle moderne sono in rapida
transizione e questo causa un cambio normativo che favorisce la devianza
(Dinitz, 1969).
MODELLI RICORRENTI DI
CAMBIO NORMATIVO

rottura del quadro normativo
 conflitto di norme
 irraggiungibilità delle mete
 discontinuità delle norme
 impotenza o mancanza di sanzioni
 norme di evasione
 norme stressanti
(DINITZ, 1969)
MODELLI RICORRENTI DI
CAMBIO NORMATIVO
ROTTURA
DEL
QUADRO
NORMATIVO
Sotto l’impatto di nuove norme emergenti i quadri normativi perdono la loro validità
e vengono a mancare i punti di riferimento per un comportamento “normale”
CONFLITTO
DI NORME
La pluralità di elementi strutturali tra di loro indipendenti o competitivo-conflittuali
all’interno di una società, presenta discrepanze o difformità tra i quadri normativi
IRRAGGIUNGIBILITÀ
DELLE METE
DISCONTINUITÀ
DELLE
NORME
IMPOTENZA
MANCANZA
DI SANZIONI
NORME DI
EVASIONE
NORME
STRESSANTI
Divario tra mete prescritte e reali possibilità di
raggiungerle per vie “normali”.
Carenza di omogeneità e progressività delle norme nel
processo evolutivo delle persone o dei gruppi.
Manca il consenso ad applicare talune sanzioni
e le norme smettono di essere valide
Comportamenti abnormi dal punto di vista delle legge, ma considerati normali
dal punto di vista del costume dal momento che sono “evasivi”
Si devia per sottrarsi allo stress di norme
esigenti ed irraggiungibili (Dinitz, 1969)
Elementi devianza
GRUPPO SOCIALE o SOCIETÀ
NORMA (aspettative/credenze)
GIUDIZIO (di conformità o difformità)
REAZIONE SOCIALE
SANZIONE (PENA)
ELEMENTI PER DEFINIRE la DEVIANZA
(Barbero Avanzini)
SOCIETÀ TRADIZIONALI
COSCIENZA MODERNA
Concezioni “sacrosante ed inviolabili”
della norma (giusnaturalismo).
Concezione RELATIVA DELLA NORMA
FATTORI CUI È DOVUTA LA RELATIVITÀ
- TEMPO - CONTESTO - APPARTENENZA CULTURALE
- RUOLO SOCIALE
ATTI CONDANNATI SEMPRE E COMUNQUE:
(quindi non relativi)
- INCESTO
- FURTO AI DANNI DI UNA PERSONA DEL PROPRIO GRUPPO
- UCCISIONE AI DANNI DI UNA PERSONA DEL PROPRIO GRUPPO
- STUPRO DI UNA DONNA SPOSATA
AREA DELLA PERMISSIVITÀ
TOLLERANZA
LA DEVIANZA PUÒ
VARIARE IN BASE A
Norma: condotta media con
oscillazioni la cui ampiezza è
considerata legittima.
GRADO DI INTERIORIZZAZIONE DELLA NORMA
GRADO DI CONSISTENZA,
ORGANICITÀ, LEGGITTIMITÀ
Dello stesso sistema normativo in
rapporto al quadro globale di una
determinata società.
Il processo di socializzazione piuttosto rigido favorisce
la formazione di un “controllo interno” efficiente che
impedisce il sorgere della devianza.
DINITZ spiega lo strutturarsi del quadro normativo in due opposti tipi di società
SOCIETÀ TRADIZIONALI POPOLARI
SOCIETÀ MODERNE INDUSTRIALI
Le società tradizionali sono statiche, mentre quelle moderne sono in rapida
transizione e questo causa un cambio normativo che produce devianza.
MODELLI RICORRENTI DI CAMBIO NORMATIVO
ROTTURA DEL QUADRO NORMATIVO
Sotto l’impatto di nuove norme emergenti i quadri normativi perdono la loro validità e
vengono a mancare i punti di riferimento per un comportamento “normale”
CONFLITTO DI NORME
La pluralità di elementi strutturali tra di loro indipendenti o competitivo-conflittuali
all’interno di una società, presenta discrepanza o difformità tra i loro quadri normativi
IRRAGGIUNGIBILITÀ DELLE METE PRESCRITTE NORMATIVAMENTE
Divario tra mete prescritte e reali possibilità di raggiungerle per vie “normali”.
DISCONTINUITÀ DELLE NORME
Carenza di omogeneità e progressività delle norme nel processo evolutivo delle
persone o dei gruppi.
%
DINITZ spiega lo strutturarsi del quadro normativo in due opposti tipi di società
SOCIETÀ TRADIZIONALI POPOLARI
SOCIETÀ MODERNE INDUSTRIALI
Le società tradizionali sono statiche, mentre quelle moderne sono in rapida
transizione e questo causa un cambio normativo che produce devianza.
%
MODELLI RICORRENTI DI CAMBIO NORMATIVO
IMPOTENZA o MANCANZA DI SANZIONI DELLA NORMA
Manca il consenso ad applicare talune sanzioni e le norme smettono di essere valide
NORME DI EVASIONE
Comportamenti abnormi dal punto di vista delle legge, ma considerati normale dal
punto di vista del costume dal momento che sono “evasivi”
NORME STRESSANTI
Si devia per sottrarsi allo stress di norme esigenti ed irraggiungibili
DEVIANZA E ASPETTATIVE DI RUOLO
Un soggetto che viola una norma infrange anche le aspettative di
ruolo che un determinato gruppo di osservatori sociali si è
venuto costruendo nei suoi riguardi.
Solitamente i devianti sono tali solo in rapporto a particolari ruoli
esercitati entro particolari gruppi o contesti, tuttavia si tende a
stendere il giudizio di devianza a tutta la personalità del “diverso”.
Non esiste il conformismo totale: “tutti sono devianti” rispetto a qualche
norma. La realtà di una ineluttabile non integrazione dei ruoli porta alla
necessità di attivare più ampi limiti di tolleranza della devianza.
La devianza assume diversa rilevanza sociale a seconda che si
riferisce a ruoli che riguardano gruppi-istituzioni centrali o periferici
nel sistema sociale.
DEVIANZA E CONTROLLO SOCIALE
Processo per cui alcuni soggetti
sfuggono al controllo sociale
Meccanismo che tende a mantenere la
conformità dei singoli elementi di un sistema
sociale ai modelli culturalmente rilevanti
IN CERTE SITUAZIONI TIPICHE IL CONTROLLO SOCIALE PUÒ
PRODURRE, O QUANTOMENO STABILIZZARE DEFINENDOLA, LA
DEVIANZA
Controllo
Controllo
POSITIVO
NEGATIVO
Controllo
FORME CON CUI SI MANIFESTA IL
Controllo
INFORMAL
CONTROLLO SOCIALE
FORMALE
E
Controllo
Controllo
INTERNO
ESTERNO
CONTROLLO INTERNO
SOCIALIZZAZIONE

Trasmissione cultura
– Valori
– Conoscenze
Consenso
conformità
– Norme

CONCETTO DI SÈ
Inserimento sociale
– ruolo
– status
Identità
Positiva
conforme
Negativa
=
deviante
DEFINIZIONI DI DEVIANZA
(B. Avanzini)
La devianza può essere intesa come quel comportamento che viola regole e norme,
intenzioni o attese dei membri di un certo sistema sociale e che, per questo motivo, è
valutato negativamente dalla maggioranza dei membri della stessa società.
La devianza può essere individuata come quel comportamento che si scosta dalla
media dei comportamenti standardizzati, cioè come quel comportamento che si
presenta come un’anormalità statistica.
La devianza può essere identificata come la violazione di regole sociali che riguardano i
comportamenti di ruolo: la devianza è quel comportamento che risulta disfunzionale al
sistema in cui si verifica, che comporta l'abbandono o la contestazione del proprio ruolo
sociale.
Infine, la devianza può essere vista come la definizione attribuita con successo ad un
determinato comportamento da parte di chi è in contatto diretto o indiretto con esso.
DEFINIZIONI DI DEVIANZA
“Deviante è un comportamento o una qualità (caratteristica)
della persona sociale che, superando i limiti di tolleranza rispetto
alla norma, consentiti in un certo contesto sociale spaziotemporale, è oggetto di un processo di sanzioni e/o di
stigmatizzazione, che esprime la necessità funzionale del sistema
sociale di controllare il cambio culturale secondo la logica del
potere predominante”.
(Milanesi)
GOODE distingue tra:
PROSPETTIVE ASSOLUTISTE
PROSPETTIVE RELATIVISTE
Per gli approcci assolutisti la devianza è una violazione della legge della
natura, della legge scientifica, della legge divina, della legge dello stato
totalitario.
IL SOCIOLOGO NON È INTERESSATO ALLA MORALE,
MA ALLO STUDIO DELLA NORMA SOCIALE
(Il sociologo si interessa della legge morale
nella misura in cui comporta delle conseguenze normative)
All’interno dell’APPROCCIO SOGGETTIVISTICO si possono
distinguere tre prospettive (GOODE):
PROSPETTIVA NORMATIVA
Considera come deviante qualsiasi atto che
viola le norme della società
PROSPETTIVA REATTIVA FORTE
“La devianza esiste solo quando un’azione o
una condizione è risultata attualmente e
concretamente in punizione o condanna”
PROSPETTIVA REATTIVA LEGGERA
Dal momento che nessuna norma è assoluta, non
esistono rapporti di causalità tra le variabili in
questione, ma piuttosto correlazioni tra di esse.
Fine 1° capitolo
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CONCETTI FONDAMENTALI DELLA DEVIANZA