Educare i bambini alla conoscenza e alla regolazione della propria vita emozionale aiuta una crescita sana e armoniosa e ha la funzione di prevenire il disagio e il malessere. Riuscire a mettere in parola il mondo dei sentimenti, associato alle esperienze, è un traguardo importante e diventa per gli insegnanti e genitori un compito primario favorirne le condizioni. Pertanto risulta fondamentale indirizzare i bambini a prendere consapevolezza delle proprie ed altrui emozioni e saperle esprimere/comunicare sia con le parole che con il linguaggio gestuale promuovendo modalità di relazione all’interno del gruppo orientate alla collaborazione, all’aiuto reciproco, al rispetto delle persone e delle cose a partire dalla scuola dell’infanzia. Introdurre le emozioni con una filastrocca ha fatto si che i bimbi si addentrassero in questo complicato mondo di sensazioni, a volte, difficili da gestire… canzoni a volontà… L’angolo delle emozioni è caratterizzato da una cartucciera con i contrassegni dei bambini nelle cui tasche ogni bimbo ripone le sue quattro emozioni (gioia, tristezza, paura, rabbia). Un’emozione si puo’ declinare in vari modi: è diverso infatti essere arrabbiati o furiosi, tristi o disperati, felici o entusiasti. Per il bambino il termometro offre l’occasione per cogliere intuitivamente le sfumature, il compito dell’adulto è quello di fornire un vocabolario adeguato per poterle esprimere aiutando i bambini a prendere consapevolezza della gradualità di 4 emozioni base: la rabbia, la gioia, la tristezza e la paura, capacità che per i bambini non è per nulla facile. Con l’aiuto di quattro termometri è possibile indicare la gradualità dell’emozione provata che va da bassa a molto alta. La scheda aiuta anche a capire che nell’arco di un periodo di tempo (un’ora, una mattinata, una giornata …) le emozioni variano sia di tipologia che di intensità. (anche se penso che i bimbi abbiano fatto un albero «arrabbiato» perche’ avevano intuito la nostra intenzione di fare un lavoretto speciale, che più lo schiacci e più fa tornare i sorriso … ) Questo piccolo angolo nella scuola può essere visto come un luogo in cui stare bene per imparare ad imparare. I bambini di oggi infatti hanno molte competenze ma sono emotivamente fragili. La competenza emotiva dei bambini va educata e accompagnata nel tempo per abituarli a decentrarsi, per imparare a mettersi nei panni degli altri, per comprendere ciò che si prova e ciò che provano gli altri. Raccontare le emozioni aiuta a pensare e a non agire con violenza, in un’educazione che va verso gli altri, attraverso la soluzione consapevole del conflitto. Accogliere le emozioni dei bambini significa aiutarli a riconoscerle e a raccontarle ed esprime la capacità degli educatori di costruire percorsi educativi che tengano dentro queste esperienze. La finalità è creare una scuola accogliente sia per i bambini che per gli adulti, un luogo dove le emozioni di entrambi possano trovare uno spazio positivo per esprimersi.