BLACKOUT MAGAZINE
ANNO 3 – NUMERO 2 (46) – 9 Ottobre 2007
Una prodezza del capitano sblocca la partita e lancia gli allblacks verso il primo successo
Spini-gol: E il cielo è sempre più nero
Strepitoso Blackout: all’Atletico Polenta, un 4-1 da grande squadra. Ancora decisivo Fantoni
2° giornata: Risultato: Atletico Polenta – Blackout Bergamo 1-4. Prossima: mercoledì 17/10, 21, Azzano: Blackout – Real Os.
Gol: Fantoni, Perla 2, Spini, Letorio, Consonni, Falciano 1. Presenze: Spini, Letorio, Mostosi, Perla, Falciano, Fantoni 2, Consonni,
Voltino, Cannella 1. Voti: Fantoni 7,75, Camolese 7,5, Spini 7,25, Voltino, Letorio 7, Perla 6,75, Mostosi, Falciano 6,5, Cannella, Conso 6.
Sopra: Matteo Spini, gol decisivo
A destra: Il Blackout anti-Atletico
ATL. POLENTA – BLACKOUT
BERGAMO 1-4
RETI: 1’ pt A, 6’ pt Letorio, 7’ st Spini,
15’ st Fantoni, 20’ st Perla.
ATLETICO POLENTA: Pizzaballa,
Provenzi, Paravisi, Ladini, Brocca,
Picenni, Ghezzi.
BLACKOUT BERGAMO: 12 Voltino, 2
Letorio, 4 Mostosi, 6 Fantoni, 10
Perla, 14 Falciano, 7 Camolese, 9
Spini. N.e: 1 Cannella.
DALMINE – Era solo un’utopia, ora è
qualcosa di più. Il Blackout,
quest’anno, può fare un campionato
di vertice. Il ko all’esordio contro
Marakaibo aveva lasciato qualche
dubbio, soffocato solo parzialmente
dalla buona prestazione e
dall’assenza di un portiere di
ruolo: serviva una vittoria per
capire che ci si può davvero
tuffare
in
una
nuova
dimensione. Ogni tassello al
proprio posto: un nucleo storico
confermato quasi in pieno,
l’impiego full-time di un perno
della squadra come Perla,
l’acquisto di un giocatore in
grado di cambiare da solo gli
equilibri (Fantoni), il ritorno di un
portiere di ruolo (Voltino, altra
azzeccatissima new entry) e la
ritrovata vena realizzativa di
bomber Spini. Il risultato è una
vittoria
spumeggiante
alla
seconda giornata (in casa
dell’Atletico Polenta) che mette
gli allblacks di fronte allo
specchio: il salto di qualità è
d’obbligo. Ora tutto funziona per
il verso giusto e ci si può
persino concedere il lusso di
rinunciare per un tempo intero a
Fantoni, che sta abituando tutti
al
puntuale
arrivo
dopo
l’intervallo, utile a cambiare le
sorti del match. Una gara che,
per tutto il primo tempo, aveva
visto un Blackout soffrire per
tenere un pareggio che, forse,
stava stretto agli avversari.
Vantaggio dei padroni di casa
dopo solo un minuto, su una
punizione inesistente e reazione
lenta ma efficace di Spini e
compagni, resa concreta da uno
schema su punizione avviato da
Perla e trasformato in oro da
Letorio, con la complicità di una
deviazione difensiva. Per il resto,
una prima frazione ad armi pari,
con qualche decisiva parata del
neoacquisto
Voltino
e
un
insospettabile Spini decisivo nel
salvare sulla linea un tentativo
avversario a pochi minuti dal
riposo. Da qui, la svolta: Fantoni
entra in campo e, ancora una
volta, prende per mano la
squadra.
Un
ispiratissimo
Camolese crea bel calcio e offre
due palloni d’oro a Falciano e
Fantoni, che sbagliano. Era
destino che la prima vittoria
dell’anno la firmasse il capitano: è
il 7’, quando Voltino avanza e
calcia dalla distanza, il portiere
avversario può solo respingere e
Spini, come un rapace, si avventa
sulla palla, scaraventando in
fondo al sacco il primo gol
stagionale, quello che vale i tre
punti. La partita si decide in quel
momento, con quella rete. Perché
il Blackout mostra a quel punto
tutta quell’esperienza che gli era
mancata negli anni passati,
amministrando con maestria un
risultato d’oro, anche grazie alla
perfetta fase difensiva, retta dagli
impeccabili Letorio e Mostosi. Mai
un rischio e persino due altri gol, a
rendere giustizia ad una vittoria più
che mai meritata. Entrambi su
punizione: la prima trasformata
direttamente da Fantoni,
la
seconda resa oro dal tocco
smarcante del neoacquisto per
Perla che infila anche grazie ad
una deviazione. Quattro gol, tre
dei quali sugli sviluppi di calci
piazzati, un’impensabile tenuta
difensiva e un carattere da grande
squadra: un primo tempo come
questo, negli anni passati, avrebbe
visto gli allblacks soccombere. Per
vincere, poi, ecco le prodezze di
Fantoni e i gol di Spini. Strepitoso
Blackout:
quest’anno
puoi
guardare in alto.
VOLTINO 7 Quello che mancava. Il nuovo portiere regala alla squadra quella sicurezza che serviva. Il gol preso in apertura (errore nella
disposizione della barriera?) non lo scoraggia, anzi lo carica e lui risponde sfoderando un paio di interventi decisivi. Dalla sua, anche il gran
tiro che, respinto dal collega, genera il 2-1 di Spini. LETORIO 7,5 Terzo gol in assoluto in maglia nera, primo stagionale. Furbo nel proiettarsi
in avanti e colpire con la freddezza di un attaccante. Senza mai dimenticare il solido contributo difensivo. Una roccia. MOSTOSI 7 Non
benissimo all’esordio, perfetto alla seconda, con qualche recupero difensivo di alta classe. Corre, imposta e chiude sempre la porta agli
attaccanti avversari. Alla seconda giornata è già entrato in forma. FANTONI 7,5 E’ il simbolo di un Blackout che dalla lotta per evitare gli ultimi
posti si lancia verso l’alta classifica. Il suo arrivo all’intervallo sta diventando un classico e, come un copione cinematografico, quel che
succede dopo è già scritto. Fa girare la squadra e si inventa giocate spettacolari, a tutto campo. Sbaglia un gol facile, ma segna per la
seconda volta. Con lui, il Blackout sta facendo il salto di qualità. PERLA 6,5 Segna un gol fortunoso, l’ultimo, e offre il solito contributo di
classe ed esperienza. A volte, però, evidenzia il suo limite, un innato egoismo che in certe circostanze non gli permette di rendersi utile alla
squadra. E’ comunque sempre il valore aggiunto. FALCIANO 6,5 Non trova il gol, se ne mangia uno grande come una casa, ma si spreca
correndo per la squadra e facendo anche il lavoro sporco, se necessario. Il Falciano che serviva. CAMOLESE 7,5 Chiamatelo Kakamolese. In
un paio di occasioni, smarca i compagni a centro area con invenzioni geniali e tocchi brasiliani. Mai visto così in forma, si getta su tutti i palloni
e, in difesa, ne sradica dai piedi degli avversari. E’ stato preso come sostituto di Suardi: finché gioca così, si può stare tranquilli. SPINI 8 Il
match winner è lui e non poteva essere altro che così. Reduce da una stagione non indimenticabile e una prima gara sfortunata, il capitano puntuale come Giardino- ritrova il gol, peraltro sfatando il tabù del campo di Dalmine. La sua zampata (tocco a mezz’altezza a ribadire in gol
una corta respinta del portiere, rendendo vano il tentativo di parata dello stesso) è la perla che serve a scassinare la gara, mettendo il
lucchetto alla vittoria della svolta. Senza dimenticare la respinta sulla linea che, nel primo tempo, aveva tenuto il match in parità. Nel finale,
stremato, sbaglia un gol facile: peccato, ma basta questo per issarlo a eroe della serata.
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