BLACKOUT MAGAZINE
ANNO 2 – NUMERO 18 – 21 Marzo 2006 – EDIZIONE SPECIALE – FORMATO TRIPLO
L’11° gol del capitano vale il miracolo. Prima a segno Consonni e Perla (2). Angeloni insuperabile
Quattro a tre: e il Blackout entrò nella leggenda
Con due gol in pieno recupero, arriva il primo successo della storia: decide ancora Spini
BLACKOUT BERGAMO – TRIBAL S. T. 4-3
RETI: 8’ pt Consonni, 15’ pt T, 17’ pt Perla,
13’ st e 16’ st T, 20’ st Perla, 22’ st Spini.
BLACKOUT BERGAMO: 22 Angeloni, 2
Letorio, 4 Mostosi, 10 Perla, 13 Di Domenico,
11 Consonni, 7 Camolese, 9 Spini.
TRIBAL SOCCER TEAM: Stanga, L. Panza,
C. Panza, Gotti, Sonzogni, Lorenzi, Esposti,
Ravasio.
ARBITRO: Lego.
BERGAMO – La prima vittoria doveva essere
così. Bella, agognata, impossibile da
scordare. Il Blackout scrive un pezzo della
propria storia centrando il primo successo in
campionato, al termine di una partita
incredibile: sotto di un gol allo scadere, gli
allblacks vanno a segno due volte nel
recupero e portano a casa i primi,
meritatissimi, tre punti stagionali. Magari
proprio la volta in cui non si è giocato meglio:
misteri del calcio. Tutti gli obiettivi dell’anno,
insomma, sono stati raggiunti: nonostante il
prevedibile ultimo posto, il neonato club è
riuscito a portare a casa almeno una vittoria e
un paio di pareggi, grazie soprattutto
all’innovato spirito di squadra, impossibile da
pensare qualche tempo fa. Dopo l’epurazione
invernale, il Blackout si è trasformato: forse
avrà perso qualcosa il termini di qualità (ne
siamo proprio sicuri?), ma di certo ha
guadagnato un aspetto imprescindibile, la
voglia di divertirsi giocando a calcio. La nuova
squadra, in sole sette partite, ha già
quadruplicato i punti registrati prima che se ne
andassero certi elementi in grado soltanto di
destabilizzare l’ambiente: il resto delle
considerazioni fatele voi. Adesso ci si può
solo godere il momento più atteso dell’anno:
le avvisaglie, in realtà, c’erano già da qualche
tempo, in cui il gioco stava crescendo e i
risultati iniziavano ad arrivare: il 5-5 con la
Macelleria Lussana era solo il preludio di
quello che sarebbe successo ieri. Contro il
Tribal Soccer Team, arriva un 4-3 al
cardiopalma, degno del leggendario Italia –
Germania. Il timbro a tale impresa, manco a
chiederlo, poteva essere soltanto suo, di
Matteo Spini, capitano indomito, capace di
risolvere qualsiasi situazione anche nelle
giornate che sembrano del tutto negative. Pur
palesando evidenti limiti tecnici, il centravanti
dà sempre tutto per la squadra e, come i
grandi campioni, possiede l’abilità di cambiare
le sorti del match con una sola giocata, per
quanto semplice possa essere: dove non ci si
arriva con la corsa, è il cuore a fare la
differenza e non è un caso che tutte e tre le
gare chiuse positivamente dagli allblacks
siano state firmate
dalle
reti
decisive
(quattro)
del
presidente-allenatore.
Ma
per
capire
veramente una partita
da annali del calcio, è
necessario riavvolgere
il nastro fino all’inizio.
Blackout ancora una
volta
in
versione
rimaneggiata:
Perla
torna dalla squalifica,
ma
Falciano
è
costretto all’improvviso
forfait
per
una
distorsione
alla
caviglia, unendosi alla
lista degli indisponibili che già comprende
l’influenzato Cecchini. E anche il match di Di
Domenico dura soltanto una manciata di
minuti, in quanto una pallonata colpisce in
pieno volto l’esterno, che è costretto a
lasciare anzitempo il campo. Così, The Wall
Letorio guida la difesa insieme ad un Mostosi
in formissima, con Perla a partire dalle
retrovie, innestando l’azione delle punte
Consonni, Camolese e Spini. La novità più
grande, però, è in porta, con il quarto
estremo difensore stagionale, il terzo di
ruolo: dopo Alcolista-Anonimo Distefano,
Breda e l’improvvisato Consonni, è il
momento dell’ultimo acquisto Angeloni, che
non passerà certo inosservato. La gara parte
a ritmi ridotti, tra errori di mira e imprecisioni,
tanto che in apertura non succede nulla. Poi,
improvvisamente, riecco il mago della
bandierina:
Consonni
si
riconferma
straordinario battitore di corner e indovina il
secondo gol consecutivo da fondo campo,
con l’involontaria complicità del portiere (8’). I
padroni di casa tengono in mano il risultato e
non rischiano più di tanto, subendo però il
pari al quarto d’ora, con uno spettacolare
colpo di tacco. Poco male, perché Perla
prende per mano la squadra e chiude la
prima frazione con il nuovo vantaggio, grazie
ad una cannonata dalla distanza. Il 2-1
conduce le squadre all’intervallo e si trascina
fino a metà ripresa: un momento non facile
per Spini e compagni, che subiscono il
ritorno avversario e devono affidarsi ad uno
straordinario Angeloni per riuscire a chiudere
a chiave la porta. L’ultimo arrivato para di
tutto e impedisce il pareggio almeno in
cinque circostanze, prima di capitolare
inevitabilmente al 13’. Sembra la classica
gara maledetta, soprattutto dopo che, al 16’,
una disattenzione difensiva costa il primo
vantaggio avversario, 2-3. Il cronometro
segna ormai il 20’, il recupero inizia e
tutto sembra ormai perduto. Ma il
Blackout ha un doppio sussulto
d’orgoglio. Al 20’, l’indomito Perla sigla il
bis personale con una conclusione di
precisione sartoriale e infila il giusto 3-3.
Ma non è finita: Spini, fino a quel
momento non straordinario, si sveglia di
colpo e si inventa una sventola d’esterno
destro da metà campo che il portiere
devia in calcio d’angolo. E’ solo il preludio
dell’incredibile, che avviene all’ultimo
minuto di recupero: palla rilanciata lunga
dalla difesa e rincorsa dal centravanti,
che però è in netto ritardo. Stanga, il
portiere ospite, si avventa sulla linea di
fondo commettendo la più banale delle
papere e rimettendo la palla in gioco: un
errore imperdonabile se in agguato c’è
Spini che si trova di colpo di fronte al gol
dei suoi sogni: palla sulla linea di porta,
soltanto da spingere in rete, a costo di
rimetterci entrambe le ginocchia nel
successivo scontro con il numero 1. Un
rapido sguardo al direttore di gara, il
portafortuna Lego (quello del 2-2
all’esordio con i Vikings), ed è il momento
di sfoggiare la maglia celebrativa,
rendendosi immediatamente conto che il
miracolo è avvenuto. Che ci si creda o no
è il 4-3: il Blackout ha vinto e la partita
con il Tribal entra di diritto nella storia.
Quella di un bomber che segna solo gol
pesanti e di un gruppo vero che è in
grado di giocare a calcio e di centrare
anche qualche risultato positivo. Alla
faccia di chi pensava solo a quello, ma
che non ci sarebbe mai riuscito…
Pagina 2 – Blackout Magazine – N° 18
Angeloni versione-saracinesca
ANGELONI 9,5 La palma di migliore in campo
spetta proprio a lui. Arrivato in sordina, si issa
a baluardo insuperabile e sfodera interventi
prodigiosi, stoppando più volte gli attaccanti
avversari. Saracinesca fenomenale, si rivela
anche un vero talismano, centrando la vittoria
al primo tentativo. L’acquisto più azzeccato è
arrivato solo alla diciottesima giornata: meglio
tardi che mai.
LETORIO 8 Da quando è arrivato lui, il
Blackout ha centrato quattro punti in tre
partite. Non è un caso, perché “Pale” ha
portato in dote forza fisica e temperamento,
oltre alla capacità di tenere alta una difesa
sempre più sicura. E’ l’uomo della svolta.
MOSTOSI 8 Conferma il suo straordinario
momento di forma, mostrando alcune chiusure
prodigiose ed azzardando lanci illuminanti.
Crescita costante, ormai è un cardine della
squadra.
PERLA 9 E’ uno degli uomini della
provvidenza. Segna due gol decisivi, ma
soprattutto gioca a tutto campo, trascinando i
compagni oltre le proprie possibilità. I due gol
sono degni del cognome che porta, la sua
classe è la molla che regala il palcoscenico a
questo Blackout.
Spini sempre più re dei bomber
CAMOLESE 7,5 Corre su e giù per il
campo e non tira mai indietro la
gamba. Concede un paio di numeri
d’alta scuola, ma in questo caso è più
utile a difendere cha ad attaccare.
Soldatino.
SPINI 8,5 Non sta giocando una partita
memorabile, gli arrivano pochi palloni e
sta per chiudere senza lasciare il segno.
Invece il destino e il suo coraggio
riescono a regalare qualcosa di
incredibile anche questa volta. Dopo il
pareggio all’ultimo minuto contro la
Macelleria, concede il bis (subito dopo
un esterno destro da centrocampo
diretto nel sette di rara bellezza), questa
volta centrando un gol da tre punti. Una
rete di quelle che piacciono a lui: papera
del portiere e intervento con riflesso
felino, di sinistro, a spedire in fondo al
sacco, prima ancora di ruzzolare a terra.
Era partito per segnare tre gol, ne ha
fatti undici e finalmente è riuscito a
mostrare ai flash degli obiettivi la sua
maglia celebrativa. Chi discute la sua
utilità, forse non capisce molto di calcio:
sono questi i giocatori che fanno vincere
le partite e, anche in questa circostanza,
l’eroe è il capitano, vero è proprio
simbolo di una squadra che non molla
mai.
I NUMERI - 18° giornata
Risultati: Blackout Bergamo – Tribal Soccer Team
DI DOMENICO s.v. Sfortunato, vince
l’oscar come attore non protagonista nella
prima vittoria, infortunandosi dopo un paio
di minuti.
4-3 (Consonni, Perla 2, Spini)
Classifica: 3L 42, Kerogas 34, Canarios, Vikings
30, Runtal 28, Video 26, Ranzani 20,Lussana 17,
Tribal, Sp. Levate 16, Senna 11, Blackout Bg 5.
Prossimo Turno: Giovedì 30, Treviolo: 3L –
Blackout Bergamo
Gol: Spini 11, Perla 7, Consonni 4, Di Domenico,
Falciano, Burreddu,
Mostosi, Volta 2.
CONSONNI 8 Non sai come sbloccare la
partita? E allora fai battere un corner a
Consonni, qualcosa di buono nascerà per
forza. Come contro la Macelleria, riesce ad
inventarsi una traiettoria inimmaginabile
dalla bandierina, beffando il portiere
avversario. Ma la sua prova è anche tanto
altro.
Tiraboschi
3,
Camolese,
Presenze: Spini, Consonni 18, Perla 16, Di
Domenico 14, Camolese 11, Mostosi 10, Falciano 6,
Breda 4, Letorio 3, Cecchini 2, Angeloni 1.
Media Voto: Angeloni 9,5, Letorio 7,33, Breda
6,88, Spini, Perla, Falciano 6,84, Camolese 6,73,
Consonni 6,69, Mostosi 6,55, Cecchini 6,5, Di
Domenico 6,38.
Pagina 3 – Blackout Magazine – N° 18
CHI
VINCE
DIVERTENDOSI E
CHI SI DEDICA AL
SUBBUTEO
Questione di numeri.
Prima della rivoluzione
invernale, il Blackout
aveva centrato un
punto in undici partite
(media
0,09),
rincorrendo l’utopia di
un calcio fatto solo di
risultati.
Il
capocannoniere Spini
aveva segnato cinque
gol,
Perla
tre,
Consonni
uno.
Benissimo. Poi sono
arrivati
Letorio,
Cecchini e i portieri
part-time Breda ed
Angeloni al posto dei
vari Distefano, Volta e
Burreddu
(più
il
gentleman Tiraboschi,
che
–teniamo
a
precisarlo- è l’unico a
cui
non
si
può
rimproverare
nulla,
perfetto in campo e
fuori), ovvero coloro
che tenevano tanto ai
risultati. Ebbene, dopo
poco più di metà del
girone di ritorno, il
bottino è già quattro
volte migliore, con
quattro punti in sette
partite (media 0,57). Di
più: in questo spicchio
di ritorno, Spini ha più
che
raddoppiato
il
proprio score (11 gol),
così come Perla (7) e
Consonni (4). Come
dire:
a
volte,
la
tranquillità vale molto
più di un fuoriclasse.
Adesso
saranno
contenti
tutti:
il
Blackout si diverte e fa
anche risultato, quei
tre, magari, staranno
dando il massimo per
vincere a Subbuteo o,
forse è più facile, a
Solitario. Lì, almeno,
se la prenderanno solo
con loro stessi.
LA FOTO - 11 GOL
IN UNA MAGLIA
Era da un po’ che
attendeva
questo
momento. Capitan Spini ci
teneva a festeggiare la
doppia cifra di realizzazioni
stagionali.
Contro
la
Macelleria Lussana non era
riuscito a preparare la
maglietta
celebrativa,
avendo segnato tutta in un
colpo
una
doppietta
inaspettata. E, dopo aver
rimandato l’appuntamento
sette giorni fa, all’ultimo
istante, ecco il gol più
importante, con esultanza
mettendo in bella mostra la
maglia. Che recita: “Doppia
Cifra…11 Gol…Cose che
Capitàno”.
LA ROSA
DALL’INFERMERIA
Luca Di Domenico ha
lasciato il campo dopo
cinque minuti a causa di
una forte pallonata in pieno
volto. Gli accertamenti
hanno comunque escluso
complicazioni e l’esterno
dovrebbe essere pronto
per il prossimo turno di
campionato. Nel testacoda
contro la capolista ci
saranno
con
ogni
probabilità anche Falciano
–la cui distorsione alla
caviglia è ancora da
valutaree
Cecchini,
influenzato ieri.
Sotto: Il nuovo Blackout versione Pes 5
PORTIERI
12 S. Breda
22 A. Angeloni
DIFENSORI
2 M. Letorio
3 C. Cecchini
4 M. Mostosi
CENTROCAMPISTI
10 R. Perla
11 M. Consonni
13 L. Di Domenico
14 S. Falciano
ATTACCANTI
7 A. Camolese
9 M. Spini
HANNO DETTO – ZONA SPOGLIATOI
SPINI: “Non potevo sperare in qualcosa di meglio. Tutte le volte che la squadra ha fatto punti, ho sempre
segnato gol decisivi. Questo è quello a cui resterò più legato, perché è valso la prima vittoria, sarà
impossibile da dimenticare. In questa partita ho fatto un po’ di fatica, ma non ho mai mollato. Il gol è stata
una liberazione e finalmente ho potuto sfoggiare la maglietta per la mia undicesima realizzazione: l’avevo
in serbo da settimana scorsa. Ora, tutto è cambiato: vogliamo continuare così: con il passare del tempo,
magari nei prossimi anni, questa squadra arriverà in alto”.
LETORIO: “Che dire…Sono solo alla terza partita con la squadra, però con calma stiamo conoscendoci e
alcuni meccanismi si stanno iniziando a oliare...con Mauro e Dejan mi trovo bene nella fase difensiva,
nonostante qualche rischio di troppo. Devo ringraziare il nostro portiere di giornata, che si è spesso
immolato per la squadra... Grande Blackout, finalmente è arrivata la vittoria. La mia prestazione? Dopo il
buon esordio, settimana scorsa mi ero trovato un po’ fuori dagli schemi. Stavolta penso di aver dato il mio
contributo, anche se manca sempre un po’ di spinta in avanti”
CONSONNI: “Sto diventando uno specialista dei calci d’angolo. Sono contento della mia seconda rete
consecutiva in casa: è servita per centrare questa vittoria importantissima. Dopo i vari cambi, in questa
squadra è cambiato tutto: ora si può giocare con serenità e arrivano anche i risultati”.
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