Il Nodulo DANIELA PERI - RESPONSABILE tiroideo AMBULATORIO ENDOCRINOLOGIA E MALATTIE DEL RICAMBIO ASL 4 NODULO TIROIDEO DEFINIZIONE EPIDEMIOLOGICA ENTITA’ ANATOMOCLINICA COSTITUITA DA ACCRESCIMENTO VOLUMETRICO CIRCOSCRITTO ( SUP A 1 CM) RARAMENTE SOLITARIA, SPESSO ASINTOMATICA ED ISCRITTA IN TESSUTO DIFFUSAMENTE IPERPLASTICO A STRUTTURA TRIDIMENSIONALE DI SOLITO PALPATORIAMENTE APPREZZABILE BENIGNO 4-10%DELLA POPOLAZIONE ADULTA F/M 4.3:1 MALIGNO (CARCINOMA TIROIDEO) 2-3% DEI NODULI F/M 1,8:1 0,5-1% DEI CASI DI CARCINOMA NODULO TIROIDEO CONDIZIONE MORBOSA PIU’ COMUNE NELL’AMBITO DELLE MALATTIE TIROIDEE NEI PAESI A NORMALE APPORTO IODICO INCIDENZA 4-5 % NEI PAESI A CARENZA IODICA COME L’ ITALIA L’INCIDENZA E’ DEL 20-25% UNICO DENOMINATORE SEMEIOLOGICO AUMENTO VOLUMETRICO ZONALE DEL PARENCHIMA GHIANDOLARE SOSTENUTO DA REAZIONI COMPENSATORIE INNESCATE DA MOLTEPLICI FATTORI CHE INTERFERISCONO A VARI LIVELLI CON L’OMEOSTASI TIROIDEA NODULARITÀ UNICA E O PROMINENTE evidenziabile nel 6,4% della popolazione femminile evidenziabile nel 1,6% della popolazione maschile IPERPLASIA TIROIDEA DI MODESTA ENTITÀ evidenziabile nell’8,6% della popolazione esaminata NODULARITÀ GOZZIGENA CLINICAMENTE EVIDENTE evidenziabile nell’6,9% della popolazione esaminata RISCONTRI AUTOPTICI PRESENZA DI NODULARITÀ TIROIDEE SINGOLE O MULTIPLE DI DIMENSIONI SUB-CENTIMETRICHE NEL 50% DELLA POPOLAZIONE ESAMINATA. NODULO TIROIDEO E FUNZIONALE SUBSTRATO MORFOLOGICO ALTERAZIONI REGRESSIVE COLLOIDO CISTICHE E CISTICO-EMORRAGICHE FENOMENI RIPARATIVI CICATRIZIALI PROLIFERAZIONE DI CLONI CELLULARI AUTONOMI PROCESSI FLOGISTICI IMMUNITARI E NON LESIONI DISGENETICHE E MALFORMATIVE IPERPLASIA COMPENSATORIA ALTERAZIONI PROLIFERATIVE ED INFILTRATIVE DISSEMINAZIONE METASTATICA DI ALTRI TUMORI CALDA ESALTATA ATTIVITÀ IODIO CAPTANTE FREDDA ATTIVITÀ IODOCAPTANTE RIDOTTA O DEL TUTTO ASSENTE CISTICA SOLIDA TRANSONICA IPO-ISO O IPERECOGENA NODULO TIROIDEO SCREENING CLINICO SEMEIOLOGICO PROBABILE LESIONE BENIGNA ANAMNESI FAMILIARITA’ GOZZIGENA AREA ENDEMICA SOSPETTO MALIGNITA FAMILIARITA’ CARCINOMA MIDOLLARE PREGRESSE RADIAZIONI IONIZZANTI AUMENTO VOLUMETRICO RAPIDO FENOMENI COMPRESSIVI IN ASSENZA DI GOZZO VOLUMINOSO REPERTI SESSO FEMMINILE SEMEIOLOGICI- GOZZO PLURINODULARE CLINICI ETA’ GIOVANILE ADULTA CONSISTENZA PARENCHIMALE ASSENZA DI ADENOPATIE SESSO MASCHILE NODULO UNICO DOMINANTE ETA’ SENILE CONSISTENZA DURO-AUMENTATA PRESENZA DI ADENOPATIA MAPPA AREA CALDA SCINTIGRAFICA NODULO FREDDO QUADRO ECOGRAFICO STRUTTURA SOLIDA FATTORI BIOUMORALI LESIONE CISTICA ELEVATO TITOLO DI ANTICORPI AUMENTO DELLA TG IN PAZIENTI NON TIROIDECTOMIZZATI AUMENTO DELLA CALCITONINA AUMENTO DELLA TG IN PAZIENTI GIA’ TIROIDECTOMIZZATI DOSAGGI ORMONALI NEL SIERO FT4 FT3 TSH TIREOGLOBULINA CALCITONINA ANTICORPI ANTI PEROSSIDASI ANTICORPI ANTI TIREOGLOBULINA ANTICORPI ANTI RECETTORE DEL TSH TSH TEST FONDAMENTALE PER RICONOSCERE E MONITORIZZARE LA PATOLOGIA TIROIDEA AUMENTO -ADENOMA IPOFISARIO TSH SECERNENTE -IPOTIROIDISMO PRIMITIVO -INTERFERENZA FARMACOLOGICA (metoclopramide,domperidone,clorpromazina amiodarone,mezzi di contrasto iodati) DIMINUZIONE -IPERTIROIDISMO PRIMARIO -IPOPITUITARSMO CON IPOTIROIDISMO SECONDARIO -GRAVIDANZA AL PRIMO TRIMESTRE -FARMACI ( glicocorticoidi,dopamina, bromocritpina,apomorfina,levodopa) FT4 AUMENTO IPERTIROIDISMO T4 TOSSICOSI IPOTIROIDISMO TRATTATO CON T4 DIMINUZIONE IPOTIROIDISMO IPOTIROIDISMO TRATTATO CON T3 FT3 AUMENTO IPERTIROIDISMO INTERAZIONE FARMACOLOGICA EPATOPATIE ACUTE E CRONICHE NEFROSI UREMIA DIMINUZIONE IPOTIROIDISMO FASE PREMESTRUALE GRAVIDANZA DALLA 10^ SETTIMANA TERAPIE ASSOCIATE FT3 NON PUO’ ESPRIMERE IL LIVELLO TESSUTALE DI T3 PERCHE’ LA CONCENTRAZIONE LOCALE DI T3 DERIVA DALLA CONVERSIONE CELLULARE DI T4 LA T3 PUO’ ESSERE RIDOTTA IN PATOLOGIE NON TIROIDEE IN SITUAZIONI ANCHE FISIOLOGICHE TIREOGLOBULINA PRESENTE NEL SIERO DI SOGGETTI NORMALI E’ UNA GLICOPROTEINA IODATA NEL CUI CONTESTO VENGONO SINTETIZZATI ED IMMAGAZZINATI T3 E T4 AUMENTA NELLE CONDIZIONI DI IPERATTIVITA’ GHIANDOLARE NODULO AUTONOMO GOZZO PLURINODULARE TOSSICO TIROIDITI DOSAGGIO DI SCARSA UTILITA’ NELLA DIAGNOSTICA DIFFERENZIALE DOSAGGIO FONDAMENTALE NEL MONITORAGGIO DI PAZIENTI AFFETTI DA CARCINOMA DIFFERENZIATO GIA’ TIRODECTOMIZZATI CALCITONINA DOSAGGIO INDICATO NEI CASI DI ANAMNESI POSITIVA PER CARCINOMA MIDOLLARE O NEOPLASIA ENDOCRINA MULTIPLA NON DA ESEGUIRE ROUTINARIAMENTE ANTICORPI ANTITIREOGLOBULINA PRESENTE NEL 20% DELLE DONNE SANE DI ETA’ MEDIA VALORI ELEVATI SONO PRESENTI NELLA MALATTIA DI HASHIMOTO VALORI BASSI O MODERATI SONO RISCONTRABILI IN -MIXEDEMA -TIREOTOSSICOSI -IPERPLASIA ADENOMATOSA DELLA TIROIDE -CARCINOMA TIROIDEO ARTRITE REUMATOIDE -LUPUS ERITAMATOSO ANTICORPI ANTIMICROSOMA PRESENTI A TITOLO ELEVATO NEL 90% DEI PAZIENTI CON TIROIDITE AUTOIMMUNE CRONICA PRESENTE A TITOLI PIU’ BASSI NEI PAZIENTI CON MALATTIA DI GRAVES O CON DISTURBI TIROIDEI ANTICORPI ANTIRECETTORE DEL TSH SONO IMMUNOGLOBULINE TIPO IGG SI RISCONTRANO NEL 90%DEI MALATI DI M. DI GRAVES DOSAGGIO UTILE NEI PAZIENTI CON ESOFTALMO E FUNZIONE TIROIDEA NORMALE CONFERMA MALATTIA DI GRAVES UTILE DOSARE NELLE DONNE IN GRAVIDANZA ALTI TITOLI SONO PREDITTIVI DI UNA EVENTUALE SVILUPPO DI TIREOTOSSICOSI NEL NEONATO TERAPIA MEDICA Indicata in presenza di uno o più noduli di piccole dimensioni Età inferiore ai 50 anni Iniziare L tiroxina a basse dosi ed aumentare gradualmente fino a raggiungere il goal terapeutico • TSH SOPPRESSO • FT3 FT4 nei limiti -PRESTARE ATTENZIONE ALLA VARIABILITA’ INDIVIDUALE -SOSPENDERE SE IL NODULO AUMENTA DI VOLUME -SOSPENDERE SE AUTONOMIZZAZIONE DEL NODULO -SOSPENDERE DI FRONTE ALLA COMPARSA DI SINTOMI CARDIOLOGICI O ALL’AGGRAVARSI DI QUELLI PREESISTENTI