L'allevamento del baco da seta e l'industria serica, cioè della lavorazione della seta, hanno rivestito una grande importanza nell'economia piemontese, Carignano compresa, a partire dall'inizio del secolo XVI e fino alla metà del 1900. L'allevamento del baco era un'attività familiare, che comportava una divisione dei compiti: gli uomini coltivavano il gelso e, di solito, ne raccoglievano le foglie, mentre la preparazione e fornitura delle foglie, insieme alla cura dei bachi, spettavano alle donne. Si trattava di un’attività diffusa tra contadini e artigiani e la quantità del prodotto dipendeva dalla disponibilità di foglie di gelso, dal numero di donne che potevano lavorare e dallo spazio a disposizione. I gelsi e i bachi in passato erano ritenuti una vera ricchezza: possederne significava integrare l’economia domestica o, per alcuni, addirittura arricchirsi. Il guadagno non era tuttavia sempre certo, poiché sia i gelsi che i bachi potevano contrarre malattie compromettendo sia il risultato che gli investimenti faticosamente fatti.