L’impugnazione dell’atto Amministrativo Guida rapida A cura di Cinzia Olivieri 15.05.2013 bozza - sono graditi suggerimenti 1 Indice L’impugnazione dell’atto amministrativo - Il ricorso amministrativo - - Ricorso gerarchico proprio e improprio - - Ricorso in opposizione - - Ricorso straordinario al Capo dello Stato - L’impugnazione giurisdizionale. Il TAR - L’impugnazione giurisdizionale. Il Consiglio di Stato L’annullamento d’ufficio degli atti amministrativi Il reclamo contro i provvedimenti della scuola Impugnazioni avverso le sanzioni disciplinari e conflitti sull’applicazione dello statuto e del regolamento 15.05.2013 bozza - sono graditi suggerimenti 2 L’Impugnazione dell’Atto Amministrativo Un atto amministrativo può essere impugnato in via amministrativa o in via giurisdizionale a anche in considerazione delle caratteristiche dell’atto e dei tempi di proposizione del ricorso. Una caratteristica dell’impugnazione in via giurisdizionale è quella di poter ottenere la sospensione del provvedimento impugnato laddove si riscontri la sussistenza del fumus boni iuris e cioè l’esistenza, ad un sommario esame della non manifesta infondatezza delle ragioni del ricorrente e del periculum in mora cioè un danno grave ed irreparabile che deriverebbe allo stesso dall’applicazione del provvedimento Per l’accesso agli atti necessari ai fini dell’impugnazione occorre presentare all’amministrazione istanza motivata ai sensi della L 241/90 (artt. 22 e ss). Torna all’indice 15.05.2013 bozza - sono graditi suggerimenti 3 Il ricorso amministrativo Costituisce un’istanza diretta ad una pubblica amministrazione per ottenere l’annullamento, la revoca o la riforma del provvedimento che si ritiene illegittimo in quanto lesivo di una propria situazione giuridica soggettiva. Esistono quattro tipi di ricorsi amministrativi, tre ordinari: il ricorso gerarchico proprio, il ricorso gerarchico improprio ed il ricorso in opposizione esperibili avverso provvedimenti non definitivi sia per fa valere diritti soggettivi che interessi legittimi; ed uno straordinario: il ricorso straordinario al Capo dello Stato avverso provvedimenti definitivi con il quale possono essere dedotti solo vizi di legittimità e non di merito. Un provvedimento diventa definitivo dopo la decisione sul ricorso gerarchico; decorsi 90 giorni dalla proposizione del ricorso, anche se non vi è stata alcuna decisione; per legge, perché non vi è autorità superiore che possa sindacare il provvedimento e decorso il termine previsto per proporre ricorso. Una caratteristica dell’impugnazione in via giurisdizionale è quella di poter ottenere la sospensione del provvedimento impugnato laddove si riscontri la sussistenza del fumus boni iuris e cioè l’esistenza, ad un sommario esame della non manifesta infondatezza delle ragioni del ricorrente e del periculum in mora cioè un danno grave ed irreparabile che deriverebbe allo stesso dall’applicazione del provvedimento Torna all’indice 15.05.2013 bozza - sono graditi suggerimenti 4 Ricorso gerarchico proprio e improprio La norma di riferimento è il DPR 1199/71 Si tratta di un rimedio generale che permette di impugnare un provvedimento non definitivo dinanzi all’organo gerarchicamente sovraordinato a quello che ha emanato l’atto. Per vizi di legittimità (violazione di legge, incompetenza, eccesso di potere) o di merito (opportunità, convenienza, giustizia) Il ricorso proprio presuppone un rapporto di gerarchia e cioè di subordinazione; il ricorso improprio è un rimedio a carattere eccezionale in assenza di un rapporto gerarchico tra organo che ha emanato l’atto e l’organo che deciderà sul ricorso Il ricorso va spedito con raccomandata a/r o notificato a mezzo ufficiale giudiziario direttamente all'autorità a cui si ricorre Entro 30 giorni dalla comunicazione o notizia certa del provvedimento. È deciso entro 90 giorni; trascorso tale termine si intende respinto e si può fare ricorso straordinario al Capo dello Stato o giurisdizionale al TAR. Torna all’indice 15.05.2013 bozza - sono graditi suggerimenti 5 Il ricorso in opposizione È un ricorso amministrativo atipico proposto per tutelare un diritto soggettivo o un interesse legittimo sia per vizi di merito che per vizi di legittimità. È proposto allo stesso organo che ha emanato il provvedimento non definitivo entro 30 giorni dalla notifica o emanazione dell’atto impugnato. I casi in cui può essere esperito questo rimedio sono tassativamente previsti dalla legge. Torna all’indice 15.05.2013 bozza - sono graditi suggerimenti 6 Ricorso straordinario al Capo dello Stato È regolato dal DPR 1199/71 Può essere proposto solo contro atti definitivi per motivi di legittimità Se si è fatto ricorso al TAR non si può fare il ricorso straordinario e viceversa Va proposto entro 120 giorni dalla notificazione o piena conoscenza del provvedimento con notificazione all'autorità che ha emanato l'atto e ad almeno uno dei controinteressati (cioè coloro che hanno un interesse che coincide con quello dell’amministrazione) e depositato con la prova della notifica all'organo che ha emanato l'atto (che lo trasmette immediatamente al Ministero competente) o direttamente al ministero competente. Se l'atto non è riferibile ad un ministero, il ricorso va presentato alla Presidenza del consiglio dei Ministri. Non necessita dell’assistenza di un legale. La L 111/11 ha previsto per tali ricorsi il pagamento di un contributo unificato ora dell’importo di € 650,00 come per il TAR segue Torna all’indice 15.05.2013 bozza - sono graditi suggerimenti 7 Ricorso straordinario al Capo dello Stato Entro 60 giorni i controinteressati possono presentare deduzioni e documenti, proporre ricorso incidentale oppure chiedere che il ricorso venga deciso in via giurisdizionale, con opposizione notificata al ricorrente, il quale può rinunciare o proporre ricorso al TAR L'istruzione del ricorso viene fatta dal Ministero e deve essere conclusa entro 120 giorni dalla scadenza del termine per la presentazione di deduzioni e documentazioni La decisione viene emanata sotto forma di decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministero e sentito il parere del Consiglio di Stato Il decreto può essere impugnato con la procedura della revocazione Torna all’indice 15.05.2013 bozza - sono graditi suggerimenti 8 Ricorso straordinario al Capo dello Stato il giudizio di ottemperanza La Cassazione ha affermato (sentenza n. 23464/12) che il ricorso straordinario ha natura sostanziale processuale Conseguentemente ha statuito l’ammissibilità del giudizio di ottemperanza anche per l'esecuzione delle decisioni assunte dal Capo dello Stato in sede di ricorso straordinario (Cass. S.U. civ., sent. n. 2065 del 28.01.2011) per ottenere dall'amministrazione l'esecuzione della decisione del ricorso straordinario, nel caso in cui essa non si conformi ad essa, in fase esecutiva Torna all’indice 15.05.2013 bozza - sono graditi suggerimenti 9 L’impugnazione Giurisdizionale - Il TAR Il giudice amministrativo si chiama Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) Fonte normativa era fino a poco fa la L 1034/71 come modificata dalla L 205/00 Oggi i ricorsi giurisdizionali innanzi al TAR ed al Consiglio di Stato sono regolati dal Dlgs 104/10 (Codice del Processo Amministrativo) Competenza TAR Regionale per gli atti emanati da autorità locali TAR Lazio per gli atti emanati dal Ministero e/o con rilevanza generale Torna all’indice 15.05.2013 bozza - sono graditi suggerimenti 10 L’impugnazione Giurisdizionale - Il TAR Può essere proposto contro atti definitivi e non definitivi Può impugnarsi anche il silenzio della Pubblica Amministrazione Il TAR può annullare o modificare l’atto solo per vizi di legittimità: per incompetenza, per violazione di legge (es. mancanza di motivazione), per eccesso di potere (es. illogicità o contraddittorietà dell’atto, disparità di trattamento, ingiustizia manifesta) Occorre l’assistenza di un avvocato e il pagamento del contributo unificato Entro 60 giorni dalla notifica o pubblicazione dell'atto impugnato o dalla sua conoscenza il ricorso deve essere notificato alla P.A. che ha emanato l'atto e ad almeno uno degli eventuali controinteressati Entro 30 giorni dall'ultima notifica il ricorso va depositato al TAR Per danni gravi ed irreparabili il ricorrente può chiedere al TAR la sospensione del provvedimento impugnato Entro 60 giorni dalla notifica la sentenza del TAR può essere impugnata con ricorso al Consiglio di Stato Torna all’indice 15.05.2013 bozza - sono graditi suggerimenti 11 L’impugnazione Giurisdizionale Il Consiglio di Stato Il termine per ricorrere al Consiglio di Stato in sede giurisdizionale è di 60 giorni dalla data in cui la decisione amministrativa è stata notificata nelle forme e nei modi stabiliti dalle norme che ne disciplinano il procedimento (RD 642/1907 e RD 1054/1924 ) o dalla data in cui risulti che l'interessato ne ha avuta piena cognizione Il procedimento si svolge con caratteristiche analoghe a quelle descritte per il TAR Per i giudizi davanti al Consiglio di Stato è obbligatorio il ministero di avvocato ammesso al patrocinio innanzi alle giurisdizioni superiori Torna all’indice 15.05.2013 bozza - sono graditi suggerimenti 12 L’annullamento d’ufficio degli atti amministrativi La L 15/05 modificando la L 241/90 ha introdotto l’art. 21 nonies (Annullamento d'ufficio) 1. Il provvedimento amministrativo illegittimo ai sensi dell'articolo 21-octies può essere annullato d'ufficio, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro un termine ragionevole e tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati, dall'organo che lo ha emanato, ovvero da altro organo previsto dalla legge. 2. È fatta salva la possibilità di convalida del provvedimento annullabile, sussistendone le ragioni di interesse pubblico ed entro un termine ragionevole Torna all’indice 15.05.2013 bozza - sono graditi suggerimenti 13 Il reclamo contro i provvedimenti della scuola L’art. 16 settimo comma del DPR 275/99 prevede: “I provvedimenti adottati dalle istituzioni scolastiche, fatte salve le specifiche disposizioni in materia di disciplina del personale e degli studenti, divengono definitivi il quindicesimo giorno dalla data della loro pubblicazione nell'albo della scuola. Entro tale termine, chiunque abbia interesse può proporre reclamo all'organo che ha adottato l'atto, che deve pronunciarsi sul reclamo stesso nel termine di trenta giorni, decorso il quale l'atto diviene definitivo. Gli atti divengono altresì definitivi a seguito della decisione sul reclamo”. Questo è il rimedio che può essere adottato avverso le deliberazioni del Consiglio di Istituto Torna all’indice 15.05.2013 bozza - sono graditi suggerimenti 14 Impugnazioni avverso sanzioni disciplinari e conflitti sull’applicazione di statuto e regolamento Ricorso all’Organo di garanzia interno Può ricorrere: chiunque vi abbia interesse; Entro quindici giorni dalla comunicazione della irrogazione della sanzione; Tempi per la decisione: dieci giorni. Torna all’indice 15.05.2013 bozza - sono graditi suggerimenti 15 Impugnazioni sanzioni disciplinari e conflitti sull’applicazione di statuto e regolamento Ricorso all’organo di garanzia regionale Vi si può ricorrere avverso le decisioni assunte dall’organo di garanzia interno. Possono ricorrere: gli studenti della scuola secondaria superiore o chiunque vi abbia interesse; Decide definitivamente il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale; L'organo di garanzia regionale verifica la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria sulla base dell'esame della documentazione o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione; (segue) Torna all’indice 15.05.2013 bozza - sono graditi suggerimenti 16 Impugnazioni sanzioni disciplinari e conflitti sull’applicazione di statuto e regolamento (segue) Ricorso all’organo di garanzia regionale Il parere è reso entro il termine perentorio di trenta giorni In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica l'articolo 16, comma 4, della L 241/90 (Nel caso in cui l'organo adito abbia rappresentato esigenze istruttorie ovvero l'impossibilità, dovuta alla natura dell'affare, di rispettare il termine generale di cui al comma 1, quest'ultimo ricomincia a decorrere, per una sola volta, dal momento della ricezione, da parte dell'organo stesso, delle notizie o dei documenti richiesti, ovvero della sua prima scadenza.) Torna all’indice 15.05.2013 bozza - sono graditi suggerimenti 17 L’impugnazione dell’atto Amministrativo Grazie per l’attenzione A cura di Cinzia Olivieri [email protected] Sportello Genitori Studenti e Scuola http://www.edscuola.it/archivio/famiglie/famsportello.html 15.05.2013 bozza - sono graditi suggerimenti 18