Università degli Studi di Pavia
Corso Interfacoltà in Comunicazione Interculturale e Multimediale
COMUNICAZIONE E
MENZOGNA
Relatore:
Tesi di Laurea di:
Dott. Natale Bonfiglio
Patrizia Dondi
Anno Accademico 2005-2006
Aspetti rilevanti della comunicazione
… in relazione alla menzogna …


Comunicazione
verbale
Si considera la successione
logica delle parole
Comunicazione non
verbale
Si compone di qualità
paralinguistiche della voce,
mimica facciale, gesti e sguardi,
prossemica, ecc…
CONSIDERAZIONI
La comunicazione non verbale risulta essere
più spontanea e naturale perché meno
governata dall’auto controllo, quindi più
rivelatrice degli stati d’animo.
Gli aspetti non verbali della comunicazione
possono essere degli ottimi indicatori e
smascheratori del bugiardo.
CHE COS’E’ LA MENZOGNA?
… una definizione …
“ E’ una atto comunicativo consapevole e deliberato
di trasmettere una conoscenza non vera a un altro in
modo che quest’ultimo assuma credenze false sulla
realtà dei fatti”.
… tre proprietà …
1.
La falsità del contenuto comunicato
in modo linguistico o extralinguistico
2. La consapevolezza di tale falsità
3.
L’intenzione di ingannare il
destinatario
QUANTI TIPI DI MENZOGNA
ESISTONO?
… una prima distinzione …
MENZOGNE AD ALTO RISCHIO
Portano serie
implicazioni
MENZOGNE A BASSO RISCHIO
Sono più innocue e
più frequenti
CONSIDERAZIONE
Non è esatto parlare di categorie finite
nella classificazione delle menzogne; esse
sono definibili come un continuum di
processi ingannevoli.
SI DISTINGUONO MENZOGNE PER:

OMISSIONE

OCCULTAMENTO

FALSIFICAZIONI

MASCHERAMENTO

FALSA CONFERMA
Omettere all’interlocutore
informazioni essenziali.
Nascondere le informazioni
rilevanti e comunicarne di
secondarie.
Comunicare informazioni
deliberatamente false.
Le conoscenze false sono dette
per coprire quelle vere.
Confermare una conoscenza
che sappiamo essere falsa.
SISTEMI PER CATTURARE GLI INDIZI
BUGIARDI
Gli esseri umani sono fortemente limitati
nell’individuare gli indizi bugiardi …
… tuttavia, vi sono tre strade principali da
considerare:
1. Analizzare il discorso menzognero
2. Osservare i comportamenti non verbali
del mentitore
3. Misurare le variazioni fisiologiche mediante
il poligrafo
1.
Analizzare il discorso menzognero
Attraverso criteri per valutare la credibilità delle
affermazioni fatte:



Criteria based content analysis
Statement validity assassement
Reality monitoring
CHE COSA SONO?
Griglie di domande pre impostate, basate su diversi indicatori
al fine di calcolare la percentuale di risposte veritiere.
RISCHI
• E’ richiesto un prolungato addestramento per superare i
rischi connessi alla soggettività dell’esperto
• I risultati non sempre corrispondono al vero.
2.
Osservare i comportamenti non verbali
del mentitore
PRINCIPI DI BASE:
Individuare le differenze non verbali manifestate
dal parlante rispetto al profilo dei comportamenti
non verbali manifestati nel corso della sua
comunicazione standard.
I maggiori indicatori di elementi non verbali di
menzogna sono la VOCE, il VOLTO e il
CORPO.
2.
Osservare i comportamenti non verbali
del mentitore
Pause frequenti nel discorso

LA VOCE
Uso di non – parole più frequente
(emh, uhm, ecc..)
Ripetizioni più frequenti

IL
CORPO
Lapsus gestuali
Assenza di illustratori
Espressioni asimmetriche

IL
VOLTO
durata dell’espressione superiore al
normale
collocazione sfalsata dell’espressione
rispetto al flusso del discorso
2.
Osservare i comportamenti non verbali
del mentitore
Gran parte dello studio sugli indizi menzogneri
del corpo e in particolare del volto lo si deve al
Professor Paul Ekman, docente di Psicologia
presso l’Università della California
Ekman (2001) e la sua equipe hanno scoperto,
facendo osservare videoregistrazioni di mentitori,
che alcuni gruppi di professionisti (giudici, poliziotti
e psicologi), sono più accurati nello scoprire questi
indici
3.
Misurare le variazioni fisiologiche
mediante il poligrafo
La macchina della verità venne messa a punto negli
Stati Uniti da John Larson nel 1921 e ancora oggi
viene usata in vari stati americani sia in ambito
giudiziario che in ambito lavorativo.
ATTENZIONE:
La macchina della verità (lie detector) non è un
rivelatore di menzogna: esso rileva solo i segni di
alterazione del sistema neurovegetativo (ad
esempio ritmo cardiaco, respirazione, sudorazione
ecc..)
3.
Misurare le variazioni fisiologiche
mediante il poligrafo
RISCHI
Non è detto che un individuo non sia in
grado di controllare le proprie
condotte emotive
Gli individui non reagiscono tutti allo
stesso modo di fronte a dati stimoli
Si può eludere il poligrafo aumentando
la tensione muscolare o provocandosi
un dolore fisico
IN CONCLUSIONE …
E’ POSSIBILE SCOPRIRE LA
MENZOGNA?
Nonostante i sistemi individuati non è
possibile parlare di metodi infallibili
PERCHE’ GLI ESSERI UMANI
MENTONO?
Le ragioni possono essere infinite,
tuttavia è dimostrato come questa dote
venga sviluppata già dall’età infantile e
come sia integrata nella comunicazione
umana.
IN CONCLUSIONE …
POTREMMO VIVERE SENZA MENTIRE?
Le bugie innocenti e quelle a fin di
bene non potranno mai smettere di
esistere. Mentire è l’arma a doppio
taglio della nostra comunicazione.
IN CONCLUSIONE …
SAREBBE UTILE UN METODO UNIVERSALE DI
SMASCHERAMENTO?
Le bugie sono parte integrante della
nostra comunicazione e se si potessero
scoprire tutte, forse la comunicazione
stessa diventerebbe monotona e
perderebbe la sua bellezza ovvero
l’imprevedibilità.
“Il falso è suscettibile di un’infinità di
combinazioni, ma la verità ha soltanto un
modo di essere”
Jean - Jacques Rousseau
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