SCATE
IV Seminario Locale
Genova, 23 settembre 2005
Pari opportunità e accessibilità nei circoli di studio
Perché vogliamo un mondo accessibile
Piera Nobili – C.E.R.P.A. Italia
C.E.R.P.A. - ITALIA
Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità
Responsabile tecnico del servizio regionale di
INformazione
CERPA-Italia
Nuova filosofia e nuovi strumenti
•
•
•
Il C.E.R.P.A. (Centro Europeo per la Ricerca e la
Promozione dell'Accessibilità) é un'associazione nata
dall'iniziativa di alcuni professionisti, italiani e
stranieri,
consci
che
le
comuni
difficoltà
interpretative, progettuali e di sperimentazione
possono essere superate solo con una condivisione di
esperienze, conoscenze ed informazioni.
Elemento comune é offerto dal fatto che gli aderenti si
occupano
prevalentemente
di
soluzioni
per
l'accessibilità e di autonomia delle persone.
Tutto ciò avviene attraverso l’interscambio di
esperienze che accrescono la conoscenza e la
professionalità di ciascuno.
C
e
n
t
r
o
IN
C.E.R.P.A. Italia
formAZIONE
R e g i o n a l e
CENTRO INFORMAZIONE REGIONALE
Esperienza di un servizio
Perché vogliamo un mondo accessibile
Ambiti di riflessione
1.
2.
3.
4.
Diritto e giurisprudenza
Autonomia
Integrazione – Inclusione
ICF
Corte Costituzionale
Sentenza 167/1999
• Danno biologico: la non accessibilità
depriva la persona con disabilità della
possibilità di relazione pregiudicandone la
riabilitazione.
• Danno esistenziale: la non accessibilità
impedisce il raggiungimento dello sviluppo
individuale e il conseguente godimento
della propria autonomia.
Autonomia
Soggetto in grado di:
• assumere responsabilità sia nei propri
confronti che nei confronti altrui
• avere un reddito solitamente tramite il
proprio lavoro
• progettare la propria vita
• intessere relazioni partecipando alla
costruzione della società.
Integrazione
• Si intende il processo
di assimilazione del
diverso alla società in
cui vive
• Concede diritti in
cambio
dell’abbandono della
propria diversità
Inclusione
• Si intende
l’assunzione della
diversità come valore
e portatrice di diritti
• È la pratica
relazionale e politica
che rispetta il diritto a
esprimere la propria
diversità
Autonomia
L’autonomia è resa possibile se i due attori
della relazione, il SOGGETTO e
l’AMBIENTE, si incontrano riconoscendosi
reciprocamente e se fra loro
interagiscono con soddisfazione.
• Con l’ICDH del 1980 l’attenzione era ancora posta
sulla classificazione della disabilità.
• Dove finiva la salute iniziava la disabilità questo
definiva un’appartenenza ad un gruppo socialmente
separato.
• Con l’ICF l’attenzione è su SALUTE e
FUNZIONAMENTO, non su disabilità, perché
qualunque persona in qualunque momento della
vita può avere una condizione di salute che in un
ambiente sfavorevole diventa disabilità.
• Questo, se correttamente applicato, produrrà la fine
dell’isolamento e promuoverà l’inclusione.
Cosa è la disabilità per l’ICF
È il risultato dell’interazione tra:
• Condizione di salute
• Fattori ambientali
Viene descritta a tre livelli:
1. Corpo
2. Persona
3. Ambiente
STRUTTURA DELL’ICF
ICF
Parte 1
Funzionamento e Disabilità
Funzioni e
strutture corporee
Cambiamento nella
Funzione corporea
Attività e
Partecipazione
Fattori
Ambientali
Cambiamento nella
Struttura corporea
Fattori
personali
Facilitatori
Barriere
Capacità
Livello Item
1°-2°-3°-4°
Parte 2
Fattori Contestuali
Performance
Livello Item
1°-2°-3°-4°
Livello Item
1°-2°-3°-4°
Livello Item
1°-2°-3°-4°
Livello Item
1°-2°-3°-4°
Funzioni corporee Strutture corporee
Funzioni mentali
Funzioni sensoriali e dolore
Funzioni della voce e dell’eloquio
Funzioni dei sistemi
cardiovascolare, ematologico,
immunologico e dell’apparato
respiratorio
Funzioni dell’apparato digerente e
dei sistemi metabolico ed
endocrino
Funzioni genitourinarie e
riproduttive
Funzioni neuromuscoloscheletriche
e correlate al movimento
Funzioni della cute e delle strutture
correlate
Strutture del sistema nervoso
Occhio, orecchio, strutture correlate
Strutture coinvolte nella voce e
nell’eloquio
Strutture dei sistemi cardiovascolare
immunologico e dell’apparato
respiratorio
Strutture correlate all’apparato
digerente e ai sistemi metabolico
ed endocrino
Strutture correlate al sistema
genitourinario e riproduttivo
Strutture correlate al movimento
Cute e strutture correlate.
Attività e partecipazione
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•
•
•
•
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•
Apprendimento e applicazione delle conoscenze
Compiti e richieste generali
Comunicazione
Mobilità
Cura della propria persona
Vita domestica
Interazioni e relazioni interpersonali
Attività di vita principali
Vita sociale, civile e di comunità
Fattori ambientali Fattori personali
Istituzioni
Norme sociali
Fattori politici
Prodotti
Ambiente prossimo
Ambiente culturale
Ambiente costruito
Ambiente naturale
Genere
Età
Altre condizioni di salute
Capacità di adattamento
Background sociale
Educazione
Professione
Esperienze passate
Stili caratteriali
“Normalità non significa identità. Non vuol
dire omologazione su misure
standardizzate. È l’esatto contrario, è la
constatazione che nel nostro orizzonte di
umani è normale, stupidamente,
ordinariamente normale, essere ognuno a
modo suo, … , senza definizioni ulteriori.”
Franco Bomprezzi
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