“PER UN’EXPO 2015 APERTA, INCLUSIVA E ACCESSIBILE” CONVEGNO “MILANO SI APRE” TAVOLO ACCESSIBILITA’ Il tavolo è stato coordinato da: Pier Luigi Emiliani (CNR) Isabella Ippoliti (consulente Consorzio Sociale Light) hanno partecipato e lavorato: Rosa Garofolo, Carla Mondolfo (ANS) Mara Paola Domini, Luigi Mattiato, Carlo Di Biase, Consuelo Agnesi (ENS) Giovanni Del Zanna (Ledha) Michela Vassena (UICI) Eliana Masoero, Francesca Pozzi (ASF Italia Onlus) Claudio Carcano (Comune di Milano) Anna Lyford (Consorzio Sociale Light) Premessa a cura di Isabella Ippoliti Il lavoro che andiamo a presentare è promosso dal Consorzio Sociale Light e vuole testimoniare un'esperienza concreta di un gruppo di lavoro sul tema accessibilità, all'interno di un progetto finanziato dal piano Emergo della Provincia di Milano. Obiettivo Non un manuale di riferimento dettagliato e formale, ma un documento agile per: - raccogliere i punti di vista delle persone con disabilità - sensibilizzare sugli ostacoli percettivi, informativi ed architettonici che si rendono difficoltosa o impossibile la fruizione di Expo 2015, ed in generale degli Eventi, alle persone con disabilità, specie quelle sensoriali - indicare le linee di intervento Metodologia 1. Richiesta alle associazioni di rappresentanza dei disabili delle informazioni sulle loro necessità, delle percezioni e delle attese 2. Discussione in un tavolo comune 3. Raccolta e ri-organizzazione dei punti di vista, senza forzare la sintesi in modo innaturale Nello spirito del progetto, l’elenco non intende essere esaustivo, ma offrire un approccio condiviso ed una facile lettura. La risposta Interesse e pronta collaborazione da parte delle associazioni che, dimostrando profonda conoscenza delle problematiche anche tecnologiche collegata a una problematica complessa come quella della partecipazione ad un evento come EXPO, riaffermano una volta di più il principio metodologico per cui non c’è soluzione efficace senza coinvolgere il soggetto che vive il problema. Lo scopo di tale lavoro non è quello di fornire un manuale di riferimento dettagliato e formale, ma un documento agile per sensibilizzare al problema che non esistono solo barriere architettoniche ma anche barriere informative, corredato da suggerimenti concreti degli utenti. Il lavoro eseguito ha visto, quindi, la costituzione di un tavolo di lavoro sensibile al tema dell'accessibilità che ha permesso la partecipazione dei membri delle associazioni dei disabili sensoriali Ans, Ens, Ledha e UICI, di Architetti Senza Frontiere Italia Onlus e della testimonianza del Comune di Milano. L'obiettivo del Tavolo di lavoro è quello di poter scrivere alcune raccomandazioni generali che possano servire da suggerimento e consulenza per coloro che andranno ad accogliere in spazi complessi come Expo per persone con disabilità sensoriali . Osservazioni generali La mancanza di barriere e ostacoli è importante anche per le persone con mancanza di abilità sensoriali Fra le barriere informative possono essere citate, in modo da chiarire l’argomento della discussione: - I banchi di accoglienza ed le altre interfacce della mostra con l’utente - La segnaletica per la navigazione e per l’uso dei servizi - Il materiale informativo e della mostra - Le apparecchiature e servizi di distribuzione automatica di merci (es. cibo e bevande) e d’informazione (chioschi e sistemi di guida elettronica) - I sistemi di comunicazione e ricezione di allarmi Le raccomandazioni non vogliono essere complete, ma si intende dare al lettore “veloce” un’idea della classe di problemi d’interesse. 1 Il documento è articolato in due sezioni distinte: la prima sezione è introduttiva al percorso generale del tema accessibilità a cura del Prof. Pier Luigi Emiliani. Essa ci mostra il percorso sistemico relativo alla pianificazione di una visita presso il contesto di expo. La sezione seguita con la presentazione di alcune raccomandazioni generali sviluppate dalle esperienze e dagli studi sul tema accessibilità che possano essere prese in considerazione come ausilio a fare una progettazione sensibile e attenta alla disabilità sensoriale. La seconda sezione inoltre raccoglie le schede tecniche contenenti le buone prassi di attenzioni elaborate dalle associazioni dei disabili sensoriale. (Ledha, Ans, Ens, Uicim, Cnr). Ringraziamo tutti i membri che hanno partecipato e lavorato con molto impegno ed entusiasmo al tavolo di lavoro. Ans (Rosa Garofolo, Carla Mondolfo) Ens (Luigi Mattiato, Mara Paola Domini, Carlo Di Biase, Consuelo Agnesi) Ledha (Giovanni Del Zanna) Uici (Michela Vassena) ASF Italia Onlus (Eliana Masoero, Francesca Pozzi) Comune di Milano (Claudio Carcano) CNR (Prof. Pier Luigi Emiliani) La coordinatrice di progetto Anna Lyford del Consorzio Sociale Light La coordinatrice del tavolo Isabella Ippoliti consulente del Consorzio Sociale Light 2 LA CATENA DEL VALORE ACCESSIBILITA’ Per sei mesi Milano, la Lombardia e l'Italia saranno al centro di un irripetibile evento globale. Per dimensioni, visitatori, imprese, EXPO 2015 offrirà un'occasione unica di incontro universale, scambio, apertura all'altro da noi. Nazioni, culture, studiosi, associazioni, profit e no profit, persone, offriranno la loro visione del mondo, condividendo il tema strategico dell'alimentazione e della lotta all'esclusione e del Cibo come risorsa per affermare il diritto universale alla vita ed alle pari opportunità. Ci chiediamo: EXPO 2015 sarà aperta, inclusiva, rispettosa delle chance per tutti ed in tutti i sensi? Le persone con limitazioni di attività1 chiedono: sarà accessibile a tutti? offrirà a tutti opportunità lavorative? affronterà il tema del cibo per tutti? si ispirerà al principio del Design for all? sarà agevole visitarla per ognuno di noi? le sue strutture materiali ed immateriali saranno aperte? sarà attrattiva per chiunque o sarà escludente, privando della sua opportunità milioni di persone a Milano, in Lombardia, in Italia e nel mondo? A 12 mesi dall'avvio della nostra Esposizione Universale, il tema della capacità inclusiva dell'Evento, in tutte le sue dimensioni, non può essere trascurato. La città, l'area metropolitana, la regione, le imprese, la cooperazione sociale e l'associazionismo, le pubbliche amministrazioni devono focalizzare assieme il tema, condividere principi, strategie, interventi e risorse, per fare di EXPO 2015 la prima esposizione davvero universale perché davvero inclusiva. Serve una forte iniziativa di comunicazione, informazione, sensibilizzazione e confronto. Questo è lo scopo del gruppo di lavoro sull’accessibilità, che si propone non di proporre un manuale sull’accessibilità ma di suggerire alcune linee guida generali come suggerimento a interventi per rendere EXPO 2015 realmente inclusiva, con la diretta partecipazione degli utenti finali. Gli uomini sono uguali nei diritti, ma hanno capacità cognitive, comportamenti, abilità diverse: esprimono sentimenti ed emozioni differenti. E' questo quello che viene definito un approccio “inclusivo” e di integrazione che punta ad offrire a tutti le condizioni migliori per partecipare alle attività sociali, con un ambiente fruibile e sicuro che cerca il più possibile di evitare situazioni di discriminazione e di esclusione. Tuttavia l'esperienza, da sola, non porta alla soluzione. Esperienza e Competenza devono essere coniugate. La prima come espressione del sapere individuale, dell'esperienza di vita diretta nelle diverse azioni che svolgiamo all'interno degli ambienti. La seconda come capacità tecnica - di esperti qualificati - in grado di fare sintesi, anche rispetto alle diverse istanze, per sistematizzare le indicazioni prestazionali in modo che possano diventare soluzioni di progetto. Nel seguito viene dapprima presentata una breve descrizione delle attività necessarie per pianificare ed effettuare una visita a EXPO 2015, anche se non compreso nel compito specifico del gruppo di lavoro, principalmente incaricato dell’analisi dei problemi di accessibilità di uno specifico padiglione (cascina Triulza). 1 In questo documento si usa la nomenclatura introdotta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, per cui la disabilità è un fenomeno complesso causato dalla capacità delle persone e dal contesto in cui agiscono. Lo schema di ragionamento è il seguente: (i) per vivere devono essere svolte attività (ad esempio, muoversi o nutrirsi); (ii) per questo sono necessarie abilità; (iii) alcune persone hanno limitazioni in queste abilità; (iv) in alcuni ambiti queste possono provocare difficoltà (disabilità). Quindi non si parla di persone disabili, ma di persone con limitazioni di attività. L’enfasi è messa su quello che le persone possono fare e che può essere utilizzato per recuperare in tutto o in parte la possibilità di agire in un determinato ambiente e in connessione con un’attività specifica (http://www.who.int/classifications/icf/en/). 3 1. Attività e funzioni generali di un percorso Figura 1 – Attività utente e funzionalità da garantire Quando parto per andare a visitare Expo a Milano che cosa faccio? Lo schema propedeutico di Figura 1 mi aiuta a pensare ad un percorso mentale....... La fruizione di un evento come l’esposizione universale di Milano (come mostrato in Figura.1) da parte di persone con limitazioni di attività comporta la possibilità di svolgere un insieme di attività complesse: Pianificazione della visita alla mostra (Decidere se andare) Viaggio verso Milano (Andare a Milano) Permanenza a Milano (Vivere a Milano) Trasferimento alla mostra (Andare alla mostra) Navigazione nella mostra (Muoversi nella mostra) Visita di un padiglione (Visitare un padiglione) Per svolgere tali attività deve essere garantita alle persone: 1. L’accessibilità fisica degli spazi (aperti e chiusi) e dei mezzi di trasporto 2. Accesso all’informazione in generale e sull’accessibilità in particolare. 1.1 Accessibilità fisica Da questo punto di vista è necessario garantire l’accessibilità fisica dei luoghi d’interesse, cioè garantire che non esistano barriere architettoniche e percettive, in tutti gli spazi individuati in Figura 2. 4 Figura 2 – Accessibilità fisica Quindi devono esistere percorsi accessibili nella città e negli edifici e devono essere disponibili ambienti accessibili e mezzi di trasporto accessibili. 1.2 Accessibilità all’informazione Inoltre deve essere garantito un accesso all’informazione che permetta una corretta e consapevole (Figura 3): 1. Pianificazione della visita (scelta dei mezzi di trasporto, della sistemazione alberghiera, dei ristoranti e di eventuali visite addizionali – ad esempio musei); 2. Navigazione attraverso la città e la mostra; 3. Valutazione dell’accessibilità fisica e informativa dei diversi padiglioni e stands al loro interno. 5 Figura 3 – Accesso all’informazione Questo può essere ottenuto sia garantendo accessibilità ai sistemi informativi di tipo generale, che producendo e distribuendo materiali appositamente preparati tenendo conto delle abilità delle persone cui sono diretti. 2 Attività dell’utente 2.1 Pianificazione della visita alla mostra Figura 4 – Decidere se andare Questa attività richiede essenzialmente l’accesso a risorse di tipo informativo e precisamente (Figura 4): 1. alle informazioni sui contenuti della mostra (padiglioni e loro contenuto, manifestazioni collaterali) e su eventuali eventi collegati nella città, per individuare le parti d’interesse e pianificare la visita; 2. alle informazioni sulle caratteristiche di accessibilità fisica alla mostra (navigazione attraverso i luoghi nei quali la mostra è localizzata). Se mi muovo usando una carrozzina, non avrò barriere architettoniche? Se non ci vedo, non troverò nel cammino ostacoli non segnalati? ; 6 3. alle informazioni sulle possibilità di accesso al contenuto informativo dei singoli stand (ad esempio: i video sono sottotitolati?). Devono essere considerate due casi: persone in grado di usare mezzi tecnologici (ad esempio un calcolatore con accesso a Internet) e persone non in grado di farlo (come la maggior parte delle persone anziane). Nel primo caso, dando per scontato che la persona abbia a disposizione la tecnologia di supporto necessaria (ad esempio un lettore di schermo se non ci vede o un emulatore di mouse se non in grado di controllare i movimenti in maniera fine), devono essere considerate, con riferimento ai tre punti elencati precedentemente, le seguenti possibilità: Punto 1 – Il sito web dell’Esposizione dovrebbe essere accessibile. I criteri di accessibilità sono fissati nei regolamenti applicativi della Legge Stanca (per i riferimenti si può far riferimento a http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_Stanca, che riporta non solo i riferimenti alla normativa, ma anche informazioni generali sulla situazione). Recentemente le linee guida WAI (Web Accessibility Initiative http://www.w3.org/WAI/), alla cui prima versione (WCAG 1.0) si ispirano i regolamenti attuativi della legge Stanca, sono state generalizzate con la pubblicazione delle Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) 2.0 (http://www.w3.org/TR/WCAG20/), che sono state anche accettate come Standard ISO (ISO/IEC 40500). Tali linee guida sono supportate anche dalla Commissione Europea (http://ec.europa.eu/ipg/standards/accessibility/wcag-20/standard_wcag_en.htm). Si deve osservare che la condizione di rispettare le linee guida è sufficiente ma non necessaria, cioè è sufficiente che siano rispettate perché i siti siano accessibili, ma molte persone riescono ad accedere anche a siti web che non le rispettano completamente. Il rispettare le linee guida non comporta importanti costi aggiuntivi, ma solo che siano conosciute da che realizza il sito. Una seconda possibilità è quella della disponibilità di applicazioni dedicate per i sistemi operativi più diffusi (Apple, Android e Microsoft), eventualmente disponibili anche su dispositivi mobili e quindi anche durante il viaggio e la visita. In tali sistemi operativi sono disponibili supporti d’interazione che rendono possibile un accesso ragionevole con i supporti disponibili nei sistemi operativi corrispondenti, se i contenuti sono prodotti in modo opportuno. Da questo punto di vista, per le applicazioni WEB valgono le linee guida WAI. Nel caso di applicazioni specifiche le linee guida valgono a livello generale, ma si devono tenere presenti le caratteristiche del sistemo operativo. Una discussione di questi problemi è in corso all’interno del W3C WAI (http://www.w3.org/WAI/mobile/). Un report sull’accessibilità dei dispositivi mobili, prodotto da IFAC CNR, può essere scaricato all’indirizzo http://www.ifac.cnr.it/images/stories/libri/archivio/VOL5/1-13.pdf. Il punto 2 richiede, non solo che la costruzione dei padiglioni e dei percorsi all’interno dell’esposizione tenga conto delle regole di accessibilità, ma anche che il sito web contenga queste informazioni. Progetti finanziati dalla Commissione Europea hanno considerato il problema della rappresentazione dell’informazione per caratterizzare l’accessibilità dei luoghi e la segnaletica necessaria. (Per informazioni dettagliate vedere i riferimenti presenti nella sezione documenti del sito dell’ONG C.E.R.P.A. http://www.cerpa.it). Il punto 3 richiede una discussione approfondita nell’ambito del gruppo di lavoro che saranno riportati nella sezione 4.6 di questo documento. 2.2 Viaggio verso Milano E‘ chiaro che la possibilità effettiva di viaggiare in modo indipendente verso Milano dipende dalla disponibilità di un’infrastruttura con mezzi di trasporto (aereo, nave, treno, autobus) e luoghi (aeroporti, stazioni, porti) accessibili e all’esistenza di un opportuna segnaletica fissa o basata sulla tecnologia di telecomunicazione che ne permetta l’uso indipendente. Questo aspetto è al di fuori delle possibilità d’intervento in rapporto a EXPO e il contenuto di questa sezione è solo una serie non esaustiva d’indicazioni di dove sia possibile trovare informazioni rilevanti per decidere 7 individualmente se il viaggio è possibile. Per questo è necessario avere accesso (Figura 5): 1. Alle informazioni sui mezzi di trasporto (treni, aerei, etc.). I treni sono tutti accessibili o devo preoccuparmi di individuare quali lo sono e prenotare in anticipo? Le stazioni di fermata sono annunciate a voce o esistono anche annunci scritti? 2. Accesso alle informazioni sulle caratteristiche degli accessi alla città (stazione, aeroporto). I luoghi sono accessibili? Mi è possibile navigare da solo se non ci vedo? Figura 5 - Andare a Milano I siti Web (accessibili?) degli aeroporti di Milano Linate (http://www.milanolinate-airport.com/it/guida-peril-passeggero/passeggeri-a-ridotta-mobilita) e di Milano Malpensa (http://www.milanomalpensaairport.com/en/passenger-guide/passengers-with-reduced-mobility) possiedono una sezione dedicata al supporto delle persone con limitazioni di attività. Si rivolge essenzialmente alle persone con limitata mobilità, ma il servizio è basato su accompagnamento personale da parte di un incaricato e quindi si può probabilmente estendere a persone con differenti limitazioni di attività. Nel sito Web dell’aeroporto di Orio al Serio (http://www.sacbo.it/Airpor/portalProcess.jsp) esiste una finestra di ricerca dal titolo “Hai bisogno d’aiuto” attraverso la quale si accede ad una pagina relativa alle problematiche della mancanza di abilità. Nel sito Alitalia (http://www.alitalia.com/IT_IT/), nella sezione “Informazioni e supporto – Organizza il tuo 8 viaggio” esiste una voce “Assistenze speciali” che porta ad una pagina con informazioni per persone con limitazioni di attività. Nel sito Web di Trenitalia esiste una pagine in cui viene dichiarato che è stato realizzato secondo le linee guida della Legge Stanca e dà informazioni dettagliate su come migliorare la navigazione. Sulla pagina principale c’è un link ad una pagina sulla quale vengono spiegate le modalità di prenotazione per le persone con mobilità ridotta. Sui treni a lunga percorrenza (frecce) esistono segnalazioni uditive e visive. Nel libretto di presentazione di Italo (http://www.italotreno.it/SiteCollectionDocuments/Guida_Viaggiatore_Italo.pdf), esiste una sezione che si riferisce ai viaggiatori con mobilità ridotta. L’informazione è disponibile anche nel sito Web (http://www.italotreno.it/IT/scopri-italo/servizi-per-disabili/Pagine/overview.aspx). Non sembra che vi sia riferimento ad altri tipi di limitazioni di abilità. 2.3 Permanenza a Milano Anche la disponibilità di strutture ricettive, di ristoranti e luoghi d’interesse accessibili non ricade sotto le responsabilità di Expo, che però può curare la disponibilità d’informazione d’interesse per persone con limitazioni di attività, sia con apposite pagine all’interno del sito web, che con materiali appositamente prodotti (per esempio in Braille). Figura 6 - Vivere a Milano In particolare è necessario garantire (Figura 6) l’accesso a: 1. Informazioni sulla sistemazione alberghiera. Esistono alberghi con stanze accessibili? 2. Informazioni sui servizi di ristorazione 9 3. Informazioni sui mezzi di trasporto fra i luoghi di accesso alla città ai luoghi d’interesse. Quali mezzi esistono (autobus, metropolitana, …)? Sono accessibili? Se solo alcuni lo sono dove posso trovare gli orari? Devo prenotarmi? 4. Informazioni rilevanti per la navigazione nella città e verso la mostra. Esistono segnalazioni esplicite nel cammino o supporti alla navigazione? I punti 1 e 2 sono responsabilità dei gestori e delle organizzazioni di supporto al turismo. Ad esempio, per la zona di Milano è possibile effettuare ricerche di alberghi accessibili sia sul sito della Provincia di Milano http://www.visitamilano.it/turismo/benvenuti/dormire/index.html e sui siti http://it.hotels.com/de712492-am1048576/hotel-con-camere-accessibili-ai-disabili-milano-italia/, http://www.traveleurope.net/hotel-accessibile-ai-disabili/milano.htm. Il sito http://www.trivago.it/ ha l’accessibilità fra i filtri di selezione degli alberghi. Il problema fondamentale è che la dichiarazione di accessibilità è lasciata molto spesso alla responsabilità del gerente con linee guida molto generali. E’ comune esperienza che molte camere dichiarate accessibili non lo sono, almeno non da tutti. Esistono criteri più dettagliati, prodotti in progetti Europei e nazionali) per le informazioni da fornire agli utenti perché possano decidere individualmente l’accessibilità, ma non sono molto diffusi (http://www.cerpa.it). Il punto 3 è responsabilità delle aziende di trasporto. Il sito web di ATM (http://www.atm.it/it/Pagine/default.aspx) ha un pulsante “Passeggeri con disabilità”, attraverso il quale si accede ad una serie di pagine con informazioni dettagliate e non limitate a mancanze di abilità motorie). Contiene anche un riferimento telefonico per informazioni in tempo reale. Cominciano ad apparire applicazioni mobili la cui accessibilità e utilità è comunque da accertare Il punto 4 presuppone l’esistenza di percorsi adattati (senza barriere architettoniche) e di servizi di supporto (per esempio indicazioni sonore della situazione dei semafori per persone cieche). Dal punto di vista dell’informazione possono essere considerati due possibilità: Supporto attraverso segnaletica fissa (vedere sezione 2.6) Supporto tecnologico: sistema di navigazione eventualmente aumentato con un sistema di rilevamento della posizione e trasmissione automatica o a richiesta d’informazione aggiuntiva. E’ necessario osservare che i sistemi di navigazioni attuali (per esempio quello basato su Google maps o quello offerto da Nokia) hanno la possibilità di tracciare percorsi pedonali, ma non hanno alcuna informazione della percorribilità dei cammini individuati (ad esempio se ci si muove in carrozzina). Esistono mappe open source, quelle di OpenStreetMap (http://www.openstreetmap.org) che prevedono la possibilità di aggiungere informazioni sull’accessibilità, ma questa informazione non è largamente disponibile. Nel caso in cui le persone non siano in grado di usare la tecnologia necessaria per accedere a sorgenti d’informazione segnalate l’unica soluzione sembra l’uso di centri servizi messi a disposizione dalla città (per esempio dal Comune, dalla Regione - Sportello regionale disabili, dall’Azienda di soggiorno, dalla Provincia e i gestori dei servizi di trasporto), dai gestori dei servizi a livello nazionale (ad esempio, Trenitalia e Alitalia) o da Expo stessa. 10 2.4 Trasferimento all’ esposizione Figura 7 - Andare alla mostra Valgono in linea generale le stesse considerazioni fatte al punto 3 della sezione precedente, salvo il fatto che non si riferiscono alla città in generale, ma ad un sottoinsieme di percorsi (Figura 7). Questa circostanza rende concepibile, vista la dimensione del problema (numero di persone che li dovranno percorrere) la possibilità di attrezzarli in modo tale da essere percorribili da tutti. 2.5 Navigazione nell’esposizione La navigazione all’interno della esposizione è una responsabilità di Expo, che deve curare: 1. 2. 3. 4. La disponibilità di mezzi di trasporto accessibili L’esistenza di percorsi accessibili L’informazione per individuarli e utilizzarli Il supporto alla navigazione 11 Figura 8 - Muoversi nella mostra . Vedere anche sezione 5. 3 Visita di un padiglione della esposizione Figura 9 - Visitare un padiglione 12 Per dare concretezza all’esposizione è stato deciso di presentare le raccomandazioni sull’accessibilità con un riferimento ad un padiglione specifico, quello di Cascina Triulza, che presenta una complessità sufficiente da poter essere rappresentativa delle funzionalità prevedibili nei diversi padiglioni. Con riferimento alla Figura 9, sono stati considerate le problematiche seguenti: 1. Problemi trasversali (cioè comuni ai diversi ambienti) 1.1. Segnaletica 1.2. Percorsi accessibili 1.3. Ricezione 2. Ambienti 2.1. Ristorazione 2.2. Bagni 2.3. Sala convegni 2.4. Spazi espositivi 2.5. Mercato 2.6. Spazio bambini ludoteca 2.7. Spazio co-working 2.8. Corte centrale 2.9. Picnic Figura 10 - La cascina Triulza 13 Le raccomandazioni specifiche, organizzate secondo la struttura precedente, sono riportate nei dettagli nelle appendici. Appendice 1 – Documento prodotto dall’Associazione Lega per i diritti delle persone con disabilità. Appendice 2 – Documento prodotto dall’Associazione Nazionale Subvedenti. Appendice 3 – Documento prodotto da Ente Nazionale Sordi Appendice 4 – Documento prodotto dall’Unione Italiana Ciechi. Appendice 5 - Documento prodotto dal CNR 4 Raccomandazioni generali Rimandando alle appendici per informazioni dettagliate, pensiamo che sia importante riassumere alcune considerazioni generali, in modo che il lettore possa avere un’idea immediata del tipo d’intervento necessario. Questo riassunto non vuole essere esaustivo nell’esposizione dei problemi e delle possibili soluzioni, ma solo contribuire a sviluppare la consapevolezza che l’organizzazione di un evento inclusivo richiede attenzione ai singoli problemi che le persone possono incontrare nella fruizione dell’evento stesso e che molti problemi, anche se non tutti, possono essere risolti con interventi che richiedono solo una reale attenzione alle necessità di tutti. Raccomandazione 1. Il problema di accessibilità degli spazi fisici è normalmente considerato in funzione delle problematiche delle persone che si muovono in carrozzina. Appare evidente dalle raccomandazioni specifiche raccolte che la mancanza di barriere architettoniche è importante anche per altri gruppi di persone (ad esempio la mancanza di scalini facilita anche le persone con problemi della vista, ma anche quelle con problemi di udito che anno la necessità di guardare l’interlocutore per la comunicazione interpersonale). Inoltre appare evidente come gli spazi, se non bene organizzati e strutturati, possono provocare problemi di affaticamento sensoriale (se troppo rumorosi, possono interferire con abilità residue di alcuni gruppi di utenti – abbagliamento acustico) e di disagio psicologico. Infine, particolare cura deve essere posta nell’illuminazione degli ambienti. In definitiva, chi progetta gli spazi deve tener conto di tutte le persone che li dovranno utilizzare. Raccomandazione 2. Un’altra importante componente in relazione agli spazi è quella che fa riferimento alle possibilità di ottenere informazioni sugli stessi, necessaria per la navigazione. Oltre alla normale segnaletica, che deve essere organizzata e prodotta in modo da essere utilizzata da tutti (dimensioni, colori, contrasto) per favorire l’acquisizione d’informazione lungo il cammino, è necessario che i percorsi siano organizzati in modo semplice in modo da poter visualizzarli mentalmente, che si ponga cura ai materiali in cui sono realizzati (ad esempio variando la qualità della superficie per distinguere varie componenti e quindi verificare che lo si segua correttamente), che si utilizzino accorgimenti speciali per alcune classi di utenti (per esempio indicatori tattili).Tale informazione deve essere resa disponibile in mappe (anche ingrandite e tattili) e in tempo reale attraverso sistemi elettronici di guida adattati. Raccomandazione 3. Particolare attenzione deve essere posta nella scelta e installazione di tutte le componenti di “arredamento” degli spazi: ad esempio, gli accessori dei bagni che devono essere non solo usabili da persone con disabilità motorie, ma con sufficiente contrasto da non creare problemi alle persone ipovedenti; le tavole delle mense e dei bar con forme e materiali che non 14 creino confusione o sfavoriscano la loro identificazione; i banchi dei distributori di cibo che devono essere ordinati, con i diversi cibi ben identificabile e così via. Ogni singolo oggetto può avere impatto positivo o negativo e deve essere scelto e posizionato in modo accurato, tenendo conto anche delle giuste combinazioni di colore e dei materiali utilizzati per realizzarli Raccomandazione 4. Particolare cura deve essere dedicata alle attrezzature tecnologiche. In questo gruppo rientrano i distributori (di denaro, di bevande etc.), gli impianti audio video, i totem informativi etc. Questi dovrebbero utilizzare informazioni multimediali non ridondanti, in modo che la stessa informazione possa essere veicolata in modo differente a seconda dell’utente: ad esempio, in forma sonora per le persone cieche e visiva per le persone sorde (testo, linguaggio dei segni). Dovrebbero essere controllabili attraverso modalità diverse: ad esempio schermo tattile, ma anche tastiera o riconoscimento della voce. Dovrebbero anche essere in grado di accettare periferici esterni come cuffie o tastiere speciali. Raccomandazione 5. Fra le attrezzature possono essere considerati anche i materiali informativi che saranno resi disponibili nell’esposizione. Questi dovrebbero essere accessibili e usabili: (1) siti Web, accessibili secondo le linee guida esistenti (legge Stanca o WAI WCAG 2.0) e facili da usare; (2) materiali a stampa: linguaggio semplice, buona qualità visiva – scelta opportuna del font e della dimensione di caratteri, carta non lucida, buon contrasto, attento uso dei colori, peso limitato, disponibilità di una versione digitale (solo testo, versione con grafica); (3) video con sottotitolazione per le persone sorde e descrizione delle scene per le persone cieche. Raccomandazione 6. I banchi informativi dovrebbero essere in una posizione visibile e accessibile, forniti almeno di una sedia e di un tavolo adattato per la carrozzina. Dovrebbe inoltre avere anche un anello d’induzione (collegamento con ausili uditivi). Dovrebbe essere in grado di fornire informazione e documentazione in Braille, stampa ingrandita etc. e in forma elettronica. La compilazione dei documenti dovrebbe essere possibile anche in forma elettronica. E’ inoltre necessario che il personale al banco sia formato per gestire eventuali problemi di persone con limitazioni di attività o, comunque, far riferimento ad un centro servizi fornito delle necessarie risorse, anche umane. Raccomandazione 7. La segnaletica, intesa a dare indicazioni per raggiungere locazioni particolari e indicazioni della funzione di ogni stanza, dovrebbe essere chiara, consistente e coerente con le mappe distribuite e dovrebbe essere disponibile: (1) in forma visiva, utilizzando font senza grazie, caratteri grandi e colore con cautela (combinazioni che siano compatibili con difetti della vista, come il daltonismo, e diano un buon contrasto); (2) in forma visiva ingrandita (probabilmente semplificata); (3) in forma tattile (ad esempio – mappe a rilievo e segnali tattili nell’ambiente). Le mappe tattili dovrebbero essere supportato da un sistema di guida tattile sul pavimento (guida lungo il corridoio e pietre con rilievi per segnalare ad esempio la curva verso una stanza) e sui corrimani. Potrebbe essere utile utilizzare sistemi di guida simili alle audio guide dei musei, con rappresentazioni delle informazioni e interazioni adattate alle abilità dei diversi gruppi di utenti Raccomandazione 8. Nelle sale convegni, accessibili dal punto di vista delle barriere architettoniche, è necessario curare la distribuzione dei sedili e i colori in modo tale che sia agevole l’individuazione dei posti, se la persona deve ascoltare, o del palco, se deve parlare. Spazi strutturati in modo opportuno devono essere disponibili per la traduzione in linguaggio dei segni. Le persone devono essere messe in condizione di accedere all’informazione. Quindi la sala deve essere fornita di sistemi di presentazione multimediale, di sistemi di amplificazione, di sottotitolazione in tempo reale o traduzione in linguaggio dei segni. E’ necessario istruire gli oratori 15 a comunicare con tutti e supportarli, se privi di alcune abilità. Negli stand della mostra, dato il crescente uso di materiali di presentazione multimediale per la presentazione dei prodotti, è necessario che questi materiali siano resi disponibili nelle forme alternative descritte precedentemente. Raccomandazione 9. La sicurezza è un problema fondamentale. Particolare cura deve essere dedicata ai sistemi di allarme, che devono essere non solo sonori, ma anche visivi e, possibilmente, non tanto invasivi da aumentare l’agitazione delle persone. Dovrebbero essere ripetuti anche sui sistemi elettronici, fissi e mobili, di diffusione dell’informazione, in una forma adattata ai diversi canali informativi disponibili ai visitatori. Nel caso di richiesta di aiuto da parte dei visitatori, dovrebbe essere reso disponibile un chiaro segnale di conferma del ricevimento dell’allarme. Raccomandazione 10. Gli interventi nella fase di progetto e di supporto tecnologico non possono prescindere dalla consapevolezza che esistono situazioni che possono essere affrontate e sperabilmente risolte solo dall’intervento di esperti formati alla gestione delle problematiche delle persone con limitazioni di attività: quindi l’esposizione dovrebbe dotarsi di un servizio, distribuito o centralizzato, formato da esperti i grado d’intervenire, ad esempio, per tradurre da o verso il linguaggio dei segni per persone sorde o per guidare persone cieche nell’esplorazione di percorsi complessi. Un supporto implicito è anche collegato al fatto che i servizi per persone con limitazioni di attività (ad esempio, i bagni) dovrebbero essere ben visibili e raggiungibili. 16 5 Bibliografia BAGNARA, Sebastiano, FAILLA Angelo, MAZZOTTI Stefano: Il valore della diversità Asphi, Fondazione IBM, Bologna 2006 CWST - Progetto Europeo “Conferences, Workshops, Seminars, Tutorials”, Accessible Event Handbook” scaricabile da http://cwst.icchp.org/node/63. EMILIANI, Pier Luigi, STEPHANIDIS, Constantine: “Universal access to ambient intelligence environments: opportunities and challenges for people with disabilities”, IBM Systems Journal 44(3) 2005 EMILIANI, Pier Luigi, BURZAGLI, Laura, BILLI, Marco, GABBANINI, Francesco, PALCHETTI Enrico, Report on the impact of technological developments on eAccessibility, (2008) DfA@eInclusion Project, D2.1, 2008 scaricabile da http://www.dfaei.org/deliverables/D2.1.pdf ROE Patrick (Ed.), Towards an Inclusive Future, COST, Brussels, 2007, scaricabile da http://www.tiresias.org/cost219ter/inclusive_future/index.htm. 17 Schede Tecniche Linee Guida per l'Accessibilità della mobilità, della fruizione e dell'informazione In relazione ad un possibile padiglione di EXPO (e in particolare con riferimento a Cascina Triulza) Compilato da Giovanni del Zanna In relazione a questa specifica testo introduttivo, con riferimento alle disabilità sensoriali caratteristica di disabilità (schemi e funzioni corporee ICF) Linee Guida per l'Accessibilità in relazione alla mobilità, alla fruibilità ed alla percezione dell'informazione dei padiglioni di EXPO 2015 per il maggior numero di persone, anche con disabilità. Proporre delle linee guida è cosa diversa dal redigere un manuale: il manuale vincola, impone, obbliga al rispetto di parametri e misure. L'approccio delle “linee guida”, invece, come suggerisce il termine stesso, indica una direzione, fornisce un supporto a chi - soggetto promotore, progettista o gestore di servizi - debba organizzare la meglio una struttura, in questo caso un padiglione per EXPO 2015. Un approccio corretto alla Progettazione Accessibile non è quello “prescrittivo” (indicazioni, minimi obbligatori, misure da rispettare), ma quello “prestazionale” che anzitutto indica le prestazioni, ovvero le esigenze delle diverse persone per una corretta fruizione dello spazio. Prima della soluzione tecnica - la rampa adeguata, la scritta contrastata, il percorso tattile - deve esserci una comprensione e una valutazione progettuale delle esigenze di chi sarà il fruitore dello spazio. Non l'uomo astratto, idealizzato e standardizzato dai manuali, ma la popolazione reale, fatta di uomini e donne, di bambini e ragazzi, di adulti ed anziani. Di mamme con il passeggino, di presone accompagnate, di soggetti diversi con esigenze e abilità diverse. A volte con alcune difficoltà - dovute a mille diverse situazioni - che richiedono attenzione e comprensione delle esigenze. Ma queste “difficoltà” non sono da considerare in sé, “da sole”, astratte dalla persona, a prescindere dal soggetto: ogni persona è un insieme ricco di elementi, a fronte di difficoltà ci sono sempre altre risorse: abilità residue, desiderio di superare le difficoltà, impegno per fare la meglio, voglia di sperimentare e di partecipare alla vita sociale. E' su questi presupposti che si innesta la Progettazione Accessibile, non per imporre “soluzioni speciali” per un gruppo ristretto di persone (quelli che identifichiamo come “disabili”, spesso in modo limitativo, riferendosi solo alle difficoltà motorie), ma per analizzare le reali esigenze di fruibilità delle persone - del maggior numero di persone - per fare in modo che l'ambiente costruito sia il più possibile favorevole alle persone senza creare - in modo inutile e gratuito, specie nelle nuove costruzioni - ostacoli alle persone. E' questo quello che viene definito un approccio “inclusivo” che punta ad offrire a tutti le condizioni migliori per partecipare alle attività sociali, con un ambiente fruibile e sicuro che cerca il più possibile di evitare situazioni di discriminazione e di esclusione. Purtroppo nella mentalità corrente l'accessibilità è spesso considerata un “vincolo normativo”. Ed anche se la norma in sé presenta delle positività (per chi la conosce con attenzione) assistiamo spesso a realizzazioni di scarsa qualità, basate su conoscenze superficiali e soluzioni stereotipate che risultano del tutto insoddisfacenti per i reali fruitori (cittadini/utenti con disabilità o con difficoltà). Ci troviamo così ad avere soluzioni formalmente “a norma”, ma non realmente fruibili, questo perché il “progetto a norma” è considerato in modo astratto, a prescindere dalla conoscenza delle esigenze delle persone con disabilità, a prescindere dall'attenzione alle scelte di progetto. Questo produce un'accessibilità “sulla carta”, che 18 risponde solo ad alcuni requisiti normativi e solo per alcune dimensioni di fruibilità del progetto. Diventa quindi fondamentale coinvolgere direttamente le persone interessate, attraverso le diverse associazioni in piena sintonia con lo slogan “niente su di noi senza di noi”2 per riuscire a raccogliere - da chi ha esperienza diretta di vita - le diverse esigenze e i requisiti necessari, questo per cogliere al meglio la dimensione prestazionale dell'Accessibilità. Tuttavia l'esperienza, da sola, non porta alla soluzione. Esperienza e Competenza devono essere coniugate. La prima come espressione del sapere individuale, dell'esperienza di vita diretta nelle diverse azioni che svolgiamo all'interno degli spazi costruiti. La seconda come capacità tecnica - di esperti qualificati - in grado di fare sintesi, anche rispetto alle diverse istanze, per sistematizzare le indicazioni prestazionali in modo che possano diventare soluzioni di progetto. Solo così arriviamo a considerare l'Accessibilità come una delle qualità del costruito e non più come un'indicazione “speciale”, ponendo il rispetto della norma come valido punto di partenza, da rispettare e oltrepassare, per definire i requisiti necessari per assicurare una reale accessibilità degli edifici e dei servizi, con soluzioni non più minimali, ma di qualità. Nelle linee guida proposte l'attenzione è rivolta in particolare ai requisti di accessibilità per a persone che hanno limitazioni di tipo sensoriali della vista e dell'udito (ipovedenti, ciechi, sordi), che si aggiungono alle attenzioni per le persone con disabilità motorie, maggiormente trattate dalla normativa e più spesso riportate nei manuali (di cui si riporto alcuni riferimenti bibliografici3). Pertanto, oltre alle attenzioni ai percorsi, al superamento dei dislivelli, alle attenzioni alle pavimentazioni, alla dotazione di servizi igienici, alla fruibilità di componenti e attrezzature (porte, maniglie, arredi, ecc.) si considerano quelle dimensioni che hanno maggiori risvolti con le esigenze delle persone con disabilità sensoriale: l'informazione, la sicurezza, le segnalazioni di emergenza, l'orientamento. E, in generale, la “traduzione” delle informazioni/comunicazioni nella forma più percepibile da parte di chi, privo di alcune capacità sensoriale, utilizza altri canali sensoriali per relazionarsi con l'ambiente e le persone. A livello metodologico, per facilitare il compito delle diverse associazioni che hanno partecipato alla lavoro di ricerca, si è cercato di organizzare le diverse indicazioni - frutto della ricchezza dell'esperienza diretta secondo diverse tipologie: ATTENZIONI: rappresentano le indicazioni primarie che portano ad individuare quelle condizioni/soluzioni da evitare perché decisamente negative per le diverse disabilità; possono essere relative sia alla presenza di elementi di ostacolo, ma anche - e a volte soprattutto - alla mancanza di accorgimenti che risultano indispensabili per una fruibilità autonoma da parte della persona con disabilità. REQUISITI: a questo livello, invece, vengono esplicitate tutte quelle indicazioni che emergono dalle diverse esperienze delle persone e che possono fornire (a chi progetta o organizza lo spazio) le richieste espresse in relazione alle diverse situazioni e necessità INDICAZIONI DI SOLUZIONI: là dove alcune soluzioni sono già consolidate e sperimentate vengono 2 E' questo l'enunciato di sintesi della Dichiarazione di Madrid promulgata in occasione dell'Anno Internazionale della Disabilità (2003), con questa dichiarazione si sposta l'attenzione da una visione eminentemente medico/scientifica della disabilità ad una maggiormente attenta alla dimensione sociale. 3 ARENGHI, Alberto, Design for all - Progettare senza barriere architettoniche, UTET 2007 DEL ZANNA, Giovanni, “Cultura e progetto dell’accessibilità”, Rima editrice, Milano, 199 DEL ZANNA, Giovanni, Uomo, disabilità, ambiente, Abitare Segesta, Milano, 1996 DEL ZANNA, Giovanni, et al., Progettare l’accessibilità, Grafill, Palermo, 2005 FANTINI, Leris, Progettare la normalità, Maggioli, Rimini, 1999 FANTINI, Leris, (a cura di) Superare le barriere architettoniche migliorando il comfort e la sicurezza. Schede tecniche per “progettare la normalità”, Maggioli, Rimini, 2001 VESCOVO, Fabrizio, Progettare per tutti senza barriere architettoniche, Maggioli, Rimini, 1997 19 direttamente proposte quale suggerimento possibile per una possibile applicazione all'interno delle strutture dei padiglioni dell'Expo. Come è stato ricordato le “linee guida” non costituiscono un manuale con indicazioni da applicare in modo asettico e parcellizzato (come spesso avviene per la normativa). Le indicazioni fornite devono diventare parte integrante del progetto, venire acquisite nella loro completezza, non come soluzione puntuale di dettaglio, ma come strumento per la comprensione delle diverse modalità di fruizione di una struttura. E, in funzione delle specificità di ogni progetto, devono essere “declinate” con cura, attenzione e un po' di buon senso; per questo si rende necessario - come avviene all'esterno, più che in Italia - la presenza di una figura di un esperto tecnico che supporti il progettista nel non facile compito di integrare i requisiti prestazionali nel progetto. E' utile ricordare come per la persona la fruizione di uno spazio è data da un continuum di elementi che devono garantire l'accessibilità: da quelli più strutturali a quelli di dettaglio degli elementi accessori. Al contrario la costruzione e la funzionalità di uno spazio - come può essere quello di un padiglione Expo passano attraverso fasi decisionali/costruttive/organizzative differenti, per questo è opportuno che i diversi requisiti di accessibilità vengano distinti nei seguenti ambiti: SPAZIO la definizione dello spazio è quella più propriamente architettonica in cui vengono definite le caratteristiche dimensionali dei locali, ma anche le qualità delle superfici, la scelta dei componenti edilizi, le scelte impiantistiche, ecc. ATTREZZATURE uno spazio accessibile non è sufficiente, ci sono molti altri elementi che devono essere studiati con cura per garantire una buona accessibilità arredi (fissi e mobili), attrezzature (distributori automatici, impianti audio/video, totem informativi), soluzioni di dettaglio (maniglie, rubinetti, terminali impianto), accessori (da quelli per i bagno ai diversi elementi presenti negli spazi pubblici). SERVIZI infine la dimensione del “servizio”: una buona fruibilità di uno spazio non è data solo dalle strutture, ma anche dall'interazione che abbiamo con le persone, in particolare con le persone preposte ad offrire un servizio al pubblico. 20 Linee Guida per l'Accessibilità della mobilità, della fruizione e dell'informazione In relazione ad un possibile padiglione di EXPO (e in particolare con riferimento a Cascina Triulza) Compilato da Associazione Nazionale Subvedenti Onlus In relazione a questa specifica Ipovisione caratteristica di disabilità (schemi e funzioni corporee ICF) A = Attenzioni (cosa deve essere evitato perché risulta negativo, barriera) R = Requisiti (esigenze delle persone e requisiti di accessibilità, quali prestazioni devono essere S = Indicazioni di Soluzioni (proposte e suggerimenti pratici) ASPETTI GENERALI (che hanno carattere trasversale rispetto le diverse funzioni) Negli aspetti generali vorremmo evidenziare l’importanza di conoscere e distinguere, nell’ambito dell’ipovisione, le differenze tra ipovisione centrale e ipovisione periferica. Coloro che hanno un danno centrale, sono persone che sono in grado di muoversi piuttosto bene nello spazio (in quanto il campo visivo può essere non compromesso o in compromesso in modo parziale) ma sono persone che non riescono a riconoscere i dettagli, vedono le sagome delle persone ma non ne riconoscono i lineamenti, fanno molta fatica a leggere scritte piccole ecc… Coloro che hanno un danno periferico, possono conservare una buona acuità visiva e quindi riescono magari a distinguere lineamenti particolari ma sono persone che è come se vedessero attraverso una capocchia di spillo; quindi non percepiscono tutto ciò che sta intorno e nella mobilità sono paragonabili ai non vedenti. Per tutte queste problematiche naturalmente ci sono molte sfumature che si possono aggiungere e che possono migliorare o peggiorare la percezione visiva della persona affetta da ipovisione. Per esempio le persone fotofobiche patiscono la luce e ne rimangono abbagliate abbassando ancor di più la loro capacità visiva. Altre invece nella stessa situazione di ambiente luminoso riescono ad aumentare la loro capacità visiva e percettiva in quanto la luce permette di aumentare il contrasto. Inoltre il canale uditivo è fondamentale come senso vicario e in circostanze di grande rumore può verificarsi il fenomeno dell’ Abbagliamento Acustico che inibisce ancor di più la percezione visiva. SEGNALETICA Cartellonistica A > Evitare: scritte con basso contrasto cromatico con lo sfondo; evitare scritte troppo fitte che creano effetto confusivo; evitare materiali lucidi che creano riflessi parassiti con le fonti luminose; spesso il colore rosso è di difficile discriminazione per molti ipovedenti. R > efficace dal punto di vista dell’orientamento e dei contenuti R > caratteri grandi (dimensione da definire) R > posizionata a 2 altezze diverse (più in alto e più grande per una visione a distanza, proporzionalemente più piccola e ad altezza occhi per una visione da vicino) R > font e pittogrammi di facile comprensione (per persone anziane e persone con ritardo delle funzioni cognitive) S> Creare una sequenza logica che va dal punto iniziale alla destinazione, con eventuale numerazione degli edifici che serva da punto di riferimento. S> Ripetere l’informazione nei cambi di direzione e ogni qualvolta si anecessario. S> Differenziazione con colori diversi e contrasto testo sfondo (es. bianco nero / nero bianco; 21 giallo blu / blu giallo; nero giallo /giallo nero). S > Utilizzare caratteri grandi con font senza grazie e mantenendo un’adeguata spaziatura tra ogni lettera e le parole. Informazione digitale (totem) Segnalare la presenza del totem con opportuni (vedi sopra) cartelli, anche se il gran numero di persone presenti all’expo renderà l’accesso ai totem, per quanti possano essercene, molto più difficile per tutti non solo per le persone con disabilità. A> i totem, per il gran numero di informazioni e funzioni sono spesso di difficile fruizione per gli ipovedenti gravi. Evitare schermi touch R> il / i monitor eventualmente presenti sul totem devono avere dimensioni non troppo piccole e essere accompagnati da descrizioni audio R > se le descrizioni audio possono essere scelte opzionali dell’utente prevedere tasti scelta non di piccola dimensione e a contrasto cromatico con lo sfondo. R > Lettura audio della funzionalità del tasto. R> Possibilità di inserire auricolari o cuffie proprie se non disponibili al totem con segnalazione cromatica e pittorica della presenza del punto di inserimento del jack S> I totem dovrebbero prevedere la presenza di hostess o steward in grado di regolamentare l’accesso al totem stesso (evitando così la formazione di lunghe file in attesa) e che al contempo possano permettere all’utente di usufruire delle info in modo autonomo. Utilizzare schermi di medie dimensioni con sintesi audio sia nella spiegazione preliminare del funzionamento del totem (dove e come reperire le info utili per quel determinato utente). Se il totem è posizionato all’esterno, spesso i monitor moderni risultano anneriti ( a seconda della quantità di luce e della sua provenienza) probabilmente i totem andrebbero posizionati in posti ombreggiati o sotto coperture (gazebi?) Supporti cartacei A > evitare: depliant con eccessi di informazioni scritti in modo molto fitto e su carta lucida (effetto riflesso parassita); evitare la sovrapposizione di disegni o foto come sfondo e scritte R > progettare un depliant semplice ed efficace dal punto di vista informativo con font senza grazie e scritte adeguatamente spaziate R> la presenza di mappe orientative deve essere semplice e lineare con richiami a punti di riferimento presenti alla Cascina facilmente riconoscibili S> a seconda di cosa il supporto cartaceo vuole comunicare (mappa, descrizione spazi, accenni ai servizi nei diversi spazi…ecc) prevedere testi suddivisi in punti. Informazioni digitali (su dispositivi mobili) se i dispositivi sono verosimilmente simili alle audio-guide dei musei possono valere le seguenti considerazioni: A > display troppo piccoli perché rendono difficile la lettura. Spesso le informazioni vocali possono essere ridondanti e soprattutto in una fase iniziale creare confusione in coloro che non sono abituati ad utilizzarle. R > sintesi vocale con spiegazione introduttiva del funzionamento del dispositivo mobile. R > Prevedere la possibilità di accedere alle informazioni utilizzando solo i tasti (senza interazione con il display) attraverso una sintesi di guida. Il tastierino numerico deve, come ormai di norma avere il numero 5 segnalato con un rilievo tattile. S > l’audioguida deve essere strutturata nelle informazioni interne in modo lineare, questo rende più facile accedere alle informazioni prevedendo inoltre un tasto corrispondente al menù-home page che possa permettere all’utente di tornare facilmente indietro e compiere liberamente nuove scelte. 22 PERCORSI Percorsi Esterni Gli spazi esterni, molto grandi, molto affollati e in pieno sole rendono più difficile l’orientamento e la fruizione in autonomia degli spazi e dei tre edifici della Cascina. A> R> R> R> R> S> evitare il monocromatismo nei diversi dislivelli presenti (scale, scivoli per carrozzine, porte) i gradini di scale andrebbero segnalati con fasce colorate a contrasto e leggermente a rilievo affinchè si possano avvertire anche con il piede gli scivoli devo essere segnali anch’essi con colori a contrasto in presenza di scalinate, il corrimano dovrebbe partire poco prima o esattamente in corrispondenza del primo gradino e terminare poco dopo o esattamente in corrispondenza dell’ultimo Le porte devono essere assolutamente segnalate con forti colori a contrasto se in vetro e comunque anche se in altro materiale se previste di colore differente rispetto alle pareti consente all’ipovedente di discriminarne la presenza. Una facilitazione al percorso esterno alla Cascina potrebbe essere pensato prevedendo l’utilizzo di un colore base per ciascun edificio (ex residenze, ex granaio, ex stalla), da riproporre poi come filo conduttore nella realizzazione di contrasti cromatici dentro e fuori l’edificio (per porte, scale ecc) inoltre quel colore potrebbe essere declinato con delle fasce colorate o frecce a pavimento per favorire il percorso stesso. Tutto ciò è valido anche nei percorsi interni. Percorsi Interni anche per gli spazi interni si ripropongono considerazioni simili agli spazi esterni. Spazi grandi, al chiuso e affollati oltre all’effetto confusione generano un abbagliamento acustico che nella persona con disabilità visiva genera forte disagio in quanto inibisce o abbassa molto la percezione uditiva (senso vicario fondamentale nella persona ipovedente) A > evitare il monocromatismo negli arredi e nelle strutture (porte, finestre…ecc) R > contrasto cromatico per porte, finestre e scale S> Pavimentazioni A > evitare di utlizzare materiale lucido per la pavimentazione sempre per gli effetti dei riflessi parassiti R > la pavimentazione potrebbe essere pensata di colori differenti ad ogni cambio di ambiente (non necessariamente colori forti) ma che diano la percezione di passaggio tra uno spazio e l’altro S> SICUREZZA Segnalazioni di Allarme (in caso di emergenza) Le segnalazioni di allarme proprio perché segnalano una situazione di pericolo costituiscono, per la loro peculiarità (sirena ad alto volume) un elemento di disorientamento quando sono in funzione per la persona con disabilità visiva (abbagliamento acustico). In questo caso è fondamentale ed opportuno la formazione al personale anche di queste importanti nozioni in modo che possano (in caso di reale pericolo) prevedere azioni coerenti in tal senso. A> R> 23 S> Chiamata di soccorso (da parte dell'utente) A> R> i punti di chiamata di soccorso devono essere segnalati e visibili anche a distanza (doppia segnalazione in alto e ad altezza occhi) R> facilità di effettuare la chiamata d’emergenza magari schiacciando un tasto ben visibile e ben contrastato S> La cosa fondamentale è poter dare, una volta fatta la chiamata di emergenza la posizione (se non previsto un sistema di riconoscimento automatico della postazione dalla base), quindi segnalare con le caratteristiche già esposte la posizione affinchè possa essere letta dalla persona ipovedente e comunicata ai soccorritori SPAZI/FUNZIONI (esigenze, requisiti, specifiche per le diverse funzioni) ACCESSO Info Point Reception sarà una destinazione alla quale moltissimi, soprattutto le persone con disabilità penseranno di recarvisi ed è opportuno prevedere l’opportuna segnaletica direzionale in tutti gli accessi e luoghi di snodo A > evitare personale non preparato all’accoglienza R> S> RISTORAZIONE La ristorazione in un ambito come quello di expo è di per se un altro ambiente in cui affollamento e confusione acustica possono rendere ancor più inibita una persona ipovedente. Cassa A> R> S> Banco distribuzione A > evitare di ammassare diverse categorie di cibo senza una suddivisione (primi, secondi, contorni, panini ecc) R > se il cibo è già pronto i cartelli con il nome, gli ingredienti e il costo di solito non sono così visibili per un ipovedente. Potrebbe essere utile (come già avviene in alcuni bar) abbinare un numero (più facile da riconoscere anche per gli stranieri) ad ogni panino o piatto pronto e dare all’utente una lista (scritta con i soliti requisiti) in cui possa scegliere S> Tavoli per consumazione A > evitare tavoli e sedie in metallo che spesso si confondono e non danno contrasto cromatico, ed evitare di posizionarli in aree che possono essere anche di passaggio in quanto potrebbero costituire un ostacolo per la persona ipovedente. Evitare anche tavoli stile bancone del bar con sedie a trespolo. R > utilizzare tavoli e sedie colorati R> menù semplici (senza fotografie) con caratteri grandi e ben contrastati S> 24 SERVIZI IGIENICI Bagno (lavabo e wc) A > evitare porta sapone, porta carta igenica, porta carta per asciugarsi le mani o asciugatori automatici non in contrasto con la parete. Evitare pedali sotto il lavabo per azionare l’acqua (non si vedono molto) Evitare pulsanti per azionare gli sciacquoni dei wc R > contrasto cromatico delle porte rispetto alla parete e ulteriore contrasto della maniglia R> contrasto cromatico delle suppellettili previste in un bagno rispetto alle pareti ed al pavimento S> sia per il funzionamento del lavabo che del wc meglio sarebbe prevedere dei sistemi automatici per l’acqua, questo eviterebbe anche di dover cercare a tastoni pedali o pulsanti. Servizi Aggiuntivi (fasciatoio, locale per ...) A> R> S> SALA CONVEGNI Palco A> R> S> Posti per spettatori A > evitare di creare percorsi poco lineari per raggiungere i posti a sedere R > segnalare i gradini con fasce colorate a contrato e in caso di penombra utilizzare luci che possano indicare la presenza di scale S> Strumenti per la diffusione audio/visiva tutto ciò che è video in uno spazio grande come una sala convegni può essere inaccessibile alla persona ipovedente. Se si proiettano dei filmati o delle presentazioni in ppt andrebbero descritte A> R> S> SPAZI ESPOSITIVI Allestimenti per l'esposizione A> R> S> Supporti informativi A> R> S> Indicazioni sul percorso Espositivo A> R> 25 S> MERCATO Percorsi e Orientamento A> R> S> Banco per l'esposizione della merce A> R> S> SPAZIO BAMBINI LUDOTECA SPAZIO CO-WORKING CORTE CENTRALE Sedute A> R> S> Spazi per il riposo/relax A> R> S> PICNIC Sedute e Tavoli A> R> S> Altri servizi (acqua potabile, raccolta rifiuti, ecc.) A> R> S> 26 Linee Guida per l'Accessibilità della mobilità, della fruizione e dell'informazione In relazione ad un possibile padiglione di EXPO (e in particolare con riferimento a Cascina Triulza) Compilato da Ente Nazionale Sordi Arch. Consuelo Agnesi Dott. Carlo di Biase In relazione a questa specifica Sordità – Persone con disabilità uditiva caratteristica di disabilità (schemi e funzioni corporee ICF) A = Attenzioni (cosa deve essere evitato perché risulta negativo, barriera) R = Requisiti (esigenze delle persone e requisti di accessibilità, quali prestazioni devono essere S = Indicazioni di Soluzioni (proposte e suggerimenti pratici) ASPETTI GENERALI SEGNALETICA A Ridondanza e confusione informativa della segnaletica A Mancanza di informazioni ambientali visive R Le informazioni ambientali devono essere veicolate in più modalità: visiva, uditiva, tattile ed a vibrazione tramite strumenti elettronici e/o dispositivi appositi. R Contrasto colori-sfondo, leggibilità delle informazioni, segnaletica orientativa etc. S Corretto uso della segnaletica, in modo che sia garantita una corretta identificazione degli spazi e dell'orientamento all'interno degli ambienti. S Uso di un linguaggio adeguato e chiaro, non troppo prolisso per il contenuto; S Corretta rappresentazione grafica della pianta; S Leggibilità delle informazioni (contrasto,carattere,sfondo etc.); Informazione digitale (totem) A Assenza di comunicazione visiva in caso di emergenza. A Assenza di informazioni visive e di supporti sottotitolati e/o LIS in presenza di descrizioni audio e di informazioni di servizio e/o messaggi sonori. R Al suo interno si consiglia l'installazione di segnalazioni e comunicazioni di emergenza in modalità visiva. R Per la comunicazione di informazioni vocali e scritte e per la traduzione dei contenuti si richiede se possibile, anche la realizzazione di video all'interno del totem, i quali devono essere esposti sia in LIS (Lingua dei Segni italiana) che ISL (International Sign Language), oltre che sottotitolati e devono essere realizzati da attori sordi esperti e qualificati in Lingua dei Segni previa apposita formazione universitaria e accreditati al RND (Registro Nazionale Docenti, abilitati all'insegnamento della Lingua dei Segni) dell'ENS Sede Centrale. Come qualsiasi dispositivo elettronico, ogni persona seleziona la lingua che più si adatta alle sue esigenze personali. S Installazione di un sistema che consente la traduzione visiva delle segnalazioni di 27 emergenza (Ex. Accessible Light 2). S Inserimento di video informativi in doppia modalità: sottotitolazione e Lingua dei Segni. Supporti cartacei A Informazioni poco chiare e imprecise R Utilizzo di un linguaggio corretto ed adeguato. R Utilizzo di loghi corretti. R Utilizzo di testo con contenuto essenziale e chiaro e di frasi senza eventuali rimandi o collegamenti vari. R Utilizzo di immagini esplicative corrispondenti ai contenuti. S Realizzazione di supporto cartaceo con informazioni date sia attraverso il testo che con le immagini esplicative. Informazioni digitali (su dispositivi mobili) A Informazioni poco chiare e imprecise R Informazioni pratiche per la mobilità e la fruibilità dei luoghi. R Per la segnalazione di luoghi o eventi si richiede l'inserimento di informazioni multimediali in LIS e sottotitoli, associate ai contenuti. Le segnalazioni devono arrivare attraverso una notifica al dispositivo mobile. R Inserimento dei loghi corretti corrispondenti al tipo di servizio presente. R Notifica delle segnalazioni di luoghi ed eventi e delle segnalazioni di emergenza. R Inserimento dei loghi corretti inerenti al tipo di servizio attivato per evitare inconvenienti. S Le informazioni digitali su dispositivi mobili potrebbero contenere tutte le informazioni relative ad eventuali servizi accessibili ed alle segnalazioni di emergenza. Tali informazioni potrebbero essere notificate come su un qualsiasi dispositivo mobile sia attraverso la vibrazione che il lampeggio. PERCORSI Percorsi Esterni A Assenza di wayfinding nei percorsi e di segnalazioni ambientali visive. A Presenza di ostacoli e dislivelli lungo il percorso. A Zone strategiche in penombra o in assenza di luce. R Le indicazioni ambientali devono essere corrette e comunicate in maniera visiva per la fruibilità in piena autonomia del percorso stesso. R Le indicazioni devono rispettare le regole dell'Universal Design e della leggibilità come citato precedentemente nel paragrafo riguardante la segnaletica. R Sistema di illuminazione diffusa ed adeguato in punti strategici. R IL percorso deve essere regolare e senza ostacoli di spessore superiore a 0,03 mm. S I percorsi esterni potrebbero essere realizzati allo stesso modo delle altre disabilità: lineari senza ostacoli e con le informazioni corrette per la loro fruizione libera. Percorsi Interni A Assenza di wayfinding nei percorsi e di segnalazioni ambientali visive. A Zone strategiche in penombra o in assenza di luce. A Presenza di ostacoli e dislivelli lungo il percorso. 28 R Le indicazioni ambientali devono essere corrette e comunicate in maniera visiva per la fruibilità in piena autonomia del percorso stesso. R Le indicazioni devono rispettare le regole dell'Universal Design e della leggibilità come citato precedentemente nel paragrafo riguardante la segnaletica. R Sistema di illuminazione diffusa ed adeguato in punti strategici. R Il percorso deve essere regolare e senza ostacoli di spessore superiore a 0,03 mm. Gli ostacoli devono essere segnalati con colori di contrasto in modo che siano visibili nell'immediato. (Dato che le persone sorde per comunicare tra di loro concentrano tutta l'attenzione sui loro dialoghi e non prestano forte attenzione al percorso e possono urtare accidentalmente i pali e/o altri tipi di ostacoli) S I percorsi esterni potrebbero essere realizzati allo stesso modo delle altre disabilità: lineari senza ostacoli e con le informazioni corrette per la loro fruizione libera sia in modalità visiva che con punti luce disseminati ove sia necessario. Pavimentazioni A Presenza di ostacoli o di dislivelli. A Assenza di indicazioni ambientali ove necessario. R La pavimentazione deve essere lineare e senza dislivelli. R La pavimentazione deve avere superfici differenziate o contrasto di colore per l'orientamento. S La pavimentazione deve essere regolare e senza ostacoli e presentare il contrasto di colore ove necessario. SICUREZZA A Assenza di segnalazioni visive in caso di emergenza. A Assenza di wayfinding. R La comunicazione delle segnalazioni di emergenza devono essere in modalità plurisensoriale (visiva,uditiva ed a vibrazione.) e i dispositivi per tale comunicazione devono essere posizionati, se possibile, in più ambienti. Sarebbe consigliabile studiare anche la comunicazione in assenza di tecnologia assistiva. S Installazione di un sistema che consente la traduzione visiva delle segnalazioni di emergenza (Ex. Accessible Light 2). Chiamata di soccorso (da parte dell'utente) A Spesso le chiamate di soccorso non sono accessibili in quanto si fanno attraverso il pulsante SOS che tramite telefono. R Il requisito principale è di creare una modalità di comunicazione visiva ed immediata. S La chiamata può essere fatta attraverso specifici sistemi di sicurezza e APP dedicate già realizzate. (Ex. SOS Sordi, ACI Sordi, etc.) S La comunicazione può essere fatta sia tramite video che sottotitoli, che premendo semplicemente il pulsante di riferimento. 29 SPAZI/FUNZIONI (esigenze, requisiti, specifiche per le diverse funzioni) ACCESSO Info Point Reception A Inaccessibilità dell'accoglienza A Postazione non illuminata R Il personale deve essere a conoscenza di diverse strategie di comunicazione: labiolettura, uso della LIS (lingua dei Segni Italiana) quando se ne è a conoscenza, utilizzo di gesti comuni e/o di alcuni segni basilari di emergenza e di indicazione. Sarebbe preferibile l'assunzione di una o più persone sorde bilingui (conoscenza di italiano scritto e parlato, conoscenza delle Lingue dei Segni) all'interno dell' Expò, in seguito ad un apposito corso di formazione, in modo tale che i contenuti vengano esposti in adeguata strategia comunicativa. R La location deve essere adeguatamente illuminata. S Una soluzione ottimale sia essere a conoscenza di diverse strategie di comunicazione per dare informazioni. S Postazione multimediale S Corsi di formazione per apprendere le nozioni base di comunicazione. RISTORAZIONE Cassa A> R Utilizzo di una modalità di comunicazione (come sopra). R Leggibilità del prezzo. S Visibilità del display di fronte al cliente Banco distribuzione A> R Visibilità e leggibilità del menù. R Utilizzo di una modalità di comunicazione adeguata. R Menu che associa immagini ai piatti e descrizioni multilingue a cui abbinare un numero identificativo per facilitare la comunicazione tra utente ed inserviente. Per facilitare il servizio, una possibile indicazione sarebbe quella di consegnare un foglio cartaceo di menu ad ogni cliente, in modo tale che autonomamente selezioni il piatto desiderato e lo consegni direttamente all'operatore di cassa per l'ordine. In ogni menu devono essere selezionati attraverso i loghi i piatti per chi ha intolleranze alimentari. Ad ex. 01 + Immagine del piatto + Nome (Caffè Coffee,café, cafe) + simbolo di tipo piatto (vegano, vegetariano, no glutine, no maiale, Kasher, piccante, ecc). S Utilizzo di codice alfanumerico Tavoli per consumazione A R Tavolo possibilmente rotondo. R Comunicazione del servizio. R Dispositivo vibro luminoso da consegnare al cliente al momento dell' ordinazione. 30 SERVIZI IGIENICI Bagno (lavabo e wc) A> R Segnalazioni di emergenza e se possibile, inserimento di specchi. S Inserimento di specchi per l'allungamento dello spazio visivo. Servizi Aggiuntivi (fasciatoio, locale per ...) A> R> S> SALA CONVEGNI Palco A Non c'è adeguata visibilità e comunicazione dei contenuti degli spettacoli e/o interventi. R Corretto sistema di illuminazione dei punti strategici. R Servizio di interpretariato: sarebbe necessario prevedere una pedana per interprete LIS nel caso che il palco sia di altezza inferiore a 50 cm e il corretto posizionamento delle luci dedicato ai relatori segnanti ed al servizio d'interpretariato. S Posizionamento corretto della luce nello spazio dedicato ai relatori segnanti ed al servizio di interpretariato in LIS. Posti per spettatori A Non c'è adeguata visibilità e comunicazione dei contenuti degli spettacoli e/o interventi. R In caso di assenza di schermo e/o servizio in LIS, si devono prevedere posti che siano confortevoli per la visione (senza torcicollo). S Si devono prevedere posti a seconda dell'altezza del palco, in sua prossimità. Strumenti per la diffusione audio/visiva A Non c'è adeguata visibilità e comunicazione dei contenuti degli spettacoli e/o interventi. R Adeguamento ed ottimizzazione dell'acustica e dell'evento attraverso appositi dispositivi e servizi. R Inserimento di schermo e materiale per il servizio di sottotitolazione e di servizio di interpretariato in LIS e se possibile, in contemporanea anche l'installazione di un impianto di induzione magnetica per chi ha lievi problemi di ascolto. SPAZI ESPOSITIVI Allestimenti per l'esposizione A Assenza di informazioni e di visibilità. R Sistema di illuminazione adeguato per la fruibilità degli spazi. R Adeguamento degli ambienti. S Posizionamento strategico delle luci. S Spazio consigliato di oltre 4 metri per la visita guidata in LIS con gruppo di persone. S Sono consigliabili percorsi curvilinei. Supporti informativi A Assenza di informazioni e di visibilità. R Divulgazione plurisensoriale delle informazioni utilizzando tutti i possibili canali di comunicazione, anche quelli dedicati alle persone sorde. 31 S Video in LIS e sottotitoli, contenuti scritti, immagini esplicative e inserimento informazioni in tutti i siti dedicati utilizzati dalle persone sorde, comprese le diverse associazioni. Indicazioni sul percorso Espositivo A Assenza di informazioni e di visibilità. R Adeguamento dei percorsi, possibilmente senza salti di livello e che consentano un corretto orientamento. S MERCATO Percorsi e Orientamento A Assenza di informazioni e di visibilità. R Corretta illuminazione ed adeguamento dei percorsi, possibilmente senza salti di livello e che consentano un corretto orientamento. S Banco per l'esposizione della merce A Assenza di informazioni e di visibilità. R Corretta illuminazione dello stesso. S SPAZIO BAMBINI LUDOTECA Vedi sala esposizione SPAZIO CO-WORKING Inserimento di totem espositivo con tutte le info dedicate o di servizio CORTE CENTRALE Sedute A Assenza di informazioni sonore R E' consigliabile la presenza di sedute non fisse. S Spazi per il riposo/relax A Assenza di informazioni sonore R Inserimento totem e di segnalazioni di emergenza al suo interno. S PICNIC Sedute e Tavoli A Assenza di informazioni R Inserimento totem e di segnalazioni di emergenza al suo interno. S Altri servizi (acqua potabile, raccolta rifiuti, ecc.) A Assenza di informazioni R Inserimento di loghi per la distinzione di eventuali servizi e/o attività all'aperto. S 32 Linee Guida per l'Accessibilità della mobilità, della fruizione e dell'informazione In relazione ad un possibile padiglione di EXPO (e in particolare con riferimento a Cascina Triulza) Compilato da U.I.C.I. – Onlus (unione italiana ciechi e ipovedenti) arch. Michela Maria Antonia Vassena- In relazione a questa specifica caratteristica di disabilità (schemi e funzioni corporee ICF) IPOVEDENTI Senza entrare nella specificità dei casi, si evidenzia che l’ipovedente, avendo un minimo di residuo visivo, ha necessità di vedere immagini più pulite possibile, senza fronzoli, con caratteri piuttosto grandi, senza sovrapposizioni tra immagini e scritte, colori contrastanti (almeno il 40% di contrasto), materiale e colore opaco che non rifletta la luce. Il rosso è un colore che spesso non vedono mentre, da una ricerca straniera, si è evidenziato che i colori maggiormente visti sono: giallo, arancio, viola e nero. Perciò tutto ciò che viene pensato deve avere le caratteristiche di contrasto cromatico (anche gli oggetti) e semplicità. Ciò che è utile per la piena autonomia di un non vedente può essere di supporto per l’ipovedente. CIECHI A = Attenzioni (cosa deve essere evitato perché risulta negativo, barriera) R = Requisiti (esigenze delle persone e requisiti di accessibilità, quali prestazioni devono essere S = Indicazioni di Soluzioni (proposte e suggerimenti pratici) ASPETTI GENERALI (che hanno carattere trasversale rispetto le diverse funzioni) SEGNALETICA Cartellonistica A > evitare di posizionare cartelli di grandi dimensioni ad altezza viso, potrebbe essere pericoloso per chiunque; evitare di colorare la palina o il piedistallo dello stesso colore dello sfondo (es, 33 R> palina grigia con lo sfondo di un muro grigio); evitare colori poco visibili e scritte troppo piccole; evitare disegni, loghi, pittogrammi complicati; evitare materiale riflettente; la cartellonistica dovrebbe essere posizionata ad una altezza tale che sia ben visibile da lontano e , più piccola ad altezza occhi per consentire la lettura da vicino; scritte con caratteri semplici (es. arial, verdana, …) e disegni di semplice comprensione; la dimensione della scritta adeguata alla sua collocazione e uso, più sono piccole e meno vengono percepite, il colore contrastante è importante anche per la struttura della cartellonistica (es.base, piedistallo, …); utilizzare materiale di supporto opaco e che non rifletta la luce perché crea abbagliamento. S> Informazione digitale (totem) A > evitare di produrre documenti digitali ricavati da immagini o testi scansionati, oppure documenti in pdf ricavati da immagini perchè non possono essere letti con le normali tecnologie assistive; evitare l’uso di caratteri piccoli e colori non contrastanti; sovrapposizione di immagini su testo; colore del totem uguale all’intorno; posizione errata del totem nel contesto che diventi un ostacolo pericoloso; R > informazioni digitali in formato accessibile dalle normali tecnologie assistive perciò senza testi scansionati o salvati come immagini; tasti con scritta in braille e sintesi vocale; schermo touch screen dotato di screenreader (lettore di schermo); posizione del totem in modo da non creare ostacolo; percorso tattilo_vocale di colore in contrasto con la pavimentazione per indicarne la presenza e la collocazione S> colore del totem in contrasto con lo sfondo o di colori contrastanti, visibile anche da lontano in modo da essere facilmente individuabile; scritte di grandi dimensioni o possibilità di lente di ingrandimento; scritte anche in braille se segnalato da percorso tattilo-vocale; QRCode con scritta in braille per i più tecnologici. Supporti cartacei A > scritte troppo piccole; colori non contrastanti; carta lucida; immagini, loghi, pittogrammi confusi e poco leggibili; R > Caratteri semplici e di dimensioni adeguate; carta opaca, colori contrastanti; S > codice QRCode per la descrizione vocale del contenuto con scritta in braille per l’identificazione e l’utilizzo; uso del bassorilievo; Informazioni digitali (su dispositivi mobili) A > evitare di produrre documenti digitali ricavati da immagini o testi scansionati o pdf ricavati da immagini che non possono essere letti con le normali tecnologie assistive; caratteri piccoli e colori non contrastanti; sovrapposizione di immagini su testo; colore del dispositivo uguale all’intorno; R > informazioni digitali in formato accessibile dalle normali tecnologie assistive perciò senza testi scansionati o salvati come immagini; tasti con scritta in braille e sintesi vocale; schermo touch screen dotato di screenreader (lettore di schermo); S> colore del dispositivo mobile contrastante in modo da essere facilmente individuabile (es. bicolore); PERCORSI Percorsi Esterni A > mancanza di percorsi tattilo-vocali e mappe tattili; presenza di ostacoli sul marciapiede; assenza di segnali sonori; assenza di cartellonistica o informazioni adeguate, pavimentazione sconnessa; R > presenza di percorso tattilo-vocale di colore in contrasto con la pavimentazione, presenza di mappe tattili segnalate sul percorso tattile (la struttura delle mappe tattili dovrà essere di colore contrastante al muro così da essere più facilmente percepita dall’ipovedente); 34 S> indicazioni ben visibili per tipo di carattere e di colore contrastante; sintesi vocale (es. mezzi pubblici); segnali sonori (es. semafori) le mappe tattili potrebbero avere anche la sintesi vocale o codice QRCode segnalato da scritta braille; Percorsi Interni A > mancanza di percorsi tattilo-vocali, mancanza di mappe tattili; presenza di ostacoli sul percorso (cestini nei corridoi, segnaletica mal posizionata, ….), assenza di segnaletica di giuste dimensioni e colore; R> presenza di percorso tattilo-vocale, presenza di mappe tattili segnalate sul percorso tattile; indicazioni ben visibili per tipo di carattere, colore contrastante e supporto non riflettente; loghi, pittogrammi semplici e intuitivi S> le mappe tattili potrebbero avere anche la sintesi vocale o codice QRCode segnalato da scritta braille; Pavimentazioni A > uso di pavimentazione particolarmente a rilievo vicino ai percorsi tattilo-vocali; colore del percorso tattilo-vocale non in contrasto con la pavimentazione; buche, tombini rotti; tombini con griglia troppo larga; sconnessioni più di 2,5 cm; materiale che si può facilmente sollevare; fughe più di 5mm; R > vicino al percorso tattilo-vocale usare una pavimentazione liscia così da non confondere l’utente, diversamente il percorso tattile verrebbe percepito di meno o in modo non corretto sia con il bastone che con i piedi; percorso tattilo-vocale di colore contrastante alla pavimentazione (almeno 40% di contrasto); griglia tombini con maglia stretta e perpendicolare alla direzione di marcia; S> SICUREZZA Segnalazioni di Allarme (in caso di emergenza) A > segnalazione solo visiva con lampeggianti, ostacoli imprevisti sul percorsi di fuga R > segnalazione anche acustica, percorso di fuga libero da ostacoli S> segnalazione acustica con breve messaggio vocale che indica cosa fare Chiamata di soccorso (da parte dell'utente) DA DOVE? (dispositivo presente, colonnine sos, cellulare, pulsanti, ….) A> R> S> SPAZI/FUNZIONI (esigenze, requisiti, specifiche per le diverse funzioni) ACCESSO Segnalato da percorso tattilo-vocale e mappa tattile che descrive lo spazio interno Info Point Reception A > che non sia segnalato, presenza di ostacoli nell’intorno, posizione defilata R > raggiungibile con percorso tattilo-vocale (colore in contrasto con la pavimentazione) e mappa tattile segnalata sul percorso tattile; colore della struttura in contrasto con l’intorno (es. bancone info point in contrasto con la parete e il pavimento); scritte adeguate per carattere, dimensione, colore in contrasto e posizione. 35 S> presenza di personale qualificato; posizione corretta (es.se in ambiente grande posizionata su un lato) RISTORAZIONE Segnalare l’ingresso con percorso tattilo-vocale e mappa tattile che descriva in modo semplice l’ambiente interno. Cassa A > che non sia segnalata; che sia posta in un punto poco accessibile perché circondata da ostacoli (tavolini, sedie, contenitori di caramelle e prodotti in vendita, ….); posizionata in un punto nascosto R > segnalarla con percorso tattilo-vocale; posizione ben visibile; possibilità di appoggio; libera da contenitori di caramelle e prodotti in vendita; collocarla in un punto dove non vi siano ostacoli fissi o mobili. S> Banco distribuzione A > che sia pieno di oggetti, ostacoli davanti al banco, sporco dalle consumazioni precedenti. R > banco libero da oggetti (zucchero, latte, tovaglioli, …. Meglio posizionarli tutti su un lato e non su tutto il bancone), piano del banco sempre pulito, la struttura deve arrivare fino a terra (anche se con parete arretrata per accostamento carrozzina) per essere percepita con il bastone o col piede. S> sarebbe utile la parete di fronte del bancone o anche solo una fascia di colore contrastante con il pavimento e la parete di fondo così da essere meglio percepita dall’ipovedente Tavoli per consumazione A > disposizione confusa che genera ostacolo al percorso, tavoli sporchi, pieni di oggetti R > disposizione ordinata, colore in contrasto con la pavimentazione, tavoli puliti, liberi da cose S> SERVIZI IGIENICI Bagno (lavabo e wc) A > che sia posto in un luogo nascosto e non accessibile, sporco R> accesso autonomo rispetto al locale destinato agli altri servizi igienici distinti per genere e segnalato da percorso tattile; - segnaletica tattile in rilievo (mappa tattile) del posizionamento interno degli apparecchi sanitari e degli accessori, posta all’esterno in prossimità della porta e la cui presenza va segnalata al non vedente mediante l'apposito codice inserito nella pista tattile; - orinatoio verticale in prossimità del vaso w.c.; - corrimano; - campanello a cordino posto in prossimità del vaso w.c., il cordino deve arrivare a terra; - segnale visivo e acustico di emergenza - laddove è presente un sistema di allarme antincendio; - raccoglitore di sacchetti sigillabili igienici; - rubinetti a leva clinica o a cellula fotoelettrica; - accessori complementari con adeguato contrasto di luminanza rispetto al pavimento e alle pareti; - ganci appendi-abito posti all'interno della porta, se compatibile, o accanto ad essa, uno a 180 cm da terra e l'altro a 140 cm; - temperatura dell’acqua calda regolabile mediante miscelatore termostatico in modo da evitare accidentali scottature; 36 - porte scorrevoli o apribili verso l'esterno; nel caso dell’uso di porte scorrevoli deve essere garantita la prensilità delle maniglie e l’utilizzabilità del sistema di chiusura. - i lavabi devono avere il piano superiore posto a cm 80 dal calpestio ed essere sempre senza colonna con sifone preferibilmente del tipo accostato o incassato a parete; - i vasi w.c. e i bidet preferibilmente sono del tipo sospeso; - il vaso w.c. e il relativo sedile devono avere il bordo continuo, privo dell’apertura anteriore; S> Servizi Aggiuntivi (fasciatoio, locale per ...) A > che sia posto in un luogo nascosto e non accessibile R> accesso autonomo rispetto al locale destinato agli altri servizi igienici distinti per genere e segnalato da percorso tattile; - segnaletica tattile in rilievo (mappa tattile) della disposizione interna, posta all’esterno in prossimità della porta e la cui presenza va segnalata al non vedente mediante l'apposito codice inserito nella pista tattile; - campanello di allarme con cordino, il cordino deve arrivare a terra; - segnale visivo e acustico di emergenza - laddove è presente un sistema di allarme antincendio; - raccoglitore di sacchetti sigillabili igienici; - rubinetti a leva clinica o a cellula fotoelettrica; - accessori complementari con adeguato contrasto di luminanza rispetto al pavimento e alle pareti; - ganci appendi-abito posti all'interno della porta, se compatibile, o accanto ad essa, uno a 180 cm da terra e l'altro a 140 cm; - temperatura dell’acqua calda regolabile mediante miscelatore termostatico in modo da evitare accidentali scottature; - porte scorrevoli o apribili verso l'esterno; nel caso dell’uso di porte scorrevoli deve essere garantita la prensilità delle maniglie e l’utilizzabilità del sistema di chiusura. Arredo di colore contrastante con pavimento e pareti S> SALA CONVEGNI In generale si deve evitare la presenza di pilastri, gradini o scivoli interni alla sala non segnalati. L’ingresso alla sala deve essere segnalato con percorso tattilo-vocale così come la mappa tattile che descrive la disposizione della sala anch’essa segnalata sul percorso tattile, presenza di personale qualificato Palco A > scivoli o gradini non segnalati R > eventuali scivoli o gradini segnalati con codice tattilo plantare e colore contrastante, dotazione di strumenti tecnologici e informatici di formato accessibile alle normali tecnologie assistive, colore del palco contrastante con l’intorno, microfono facilmente individuabile e di colore in contrasto con il piano S> Posti per spettatori A > sedute non segnalate, sedute di colore uguale all’intorno R > colore delle sedute in contrasto con le pareti di fondo, posizione segnalata da pecorso tattile S> segnalare con percorso tattile le prime file o comunque le sedute più comode per disabili visivi (es. posizione dove si sente meglio o, per ipovedenti, dove si vede meglio lo schermo o i relatori) 37 Strumenti per la diffusione audio/visiva A > evitare di produrre documenti digitali ricavati da immagini o testi scansionati o pdf ricavati da immagini che non possono essere letti con le normali tecnologie assistive; caratteri piccoli e colori non contrastanti; sovrapposizione di immagini su testo; colore del dispositivo uguale all’intorno; R > informazioni digitali in formato accessibile dalle normali tecnologie assistive perciò senza testi scansionati o salvati come immagini; tasti con scritta in braille e sintesi vocale; schermo touch screen dotato di screenreader (lettore di schermo); S> colore del dispositivo mobile contrastante in modo da essere facilmente individuabile (es. bicolore); multilingua; con descrizioni semplici. SPAZI ESPOSITIVI Allestimenti per l'esposizione A > uniformità di colore, disposizione caotica, materiale riflettente, R > colori contrastanti, disposizione lineare e non confusa, colori opachi, S> Supporti informativi A > posizionati troppo vicino ai percorsi tattilo-vocali, solo cartacei, solo vocali o visivi, scritte piccole, carattere complesso e colori non contrastanti, R > supporti anche vocali e, se cartacei, scritte con caratteri semplici (es. arial, verdana, …) di grandi dimensioni, di colore contrastante, S> mappe tattili vocalizzate, plastici 3D, totem anche descrittivo con scritte in braille, presenza del QRCode sul supporto cartaceo che descriva il contenuto, segnalato con scritta braille Indicazioni sul percorso Espositivo A > assenza di percorso tattile di mappe tattili o totem descrittivi R> presenza di percorso tattile, mappe tattili con scritte in braille con codice QRCode segnalato, totem descrittivi con scritte braille, cartelli di dimensioni adeguate con scritte in caratteri semplici, colori contrastanti e materiale opaco, loghi, pittogrammi di semplice comprensione S> supporto cartaceo con piantina in 3D e eventuale QRCode segnalato da scritta in braille MERCATO Percorsi e Orientamento A > assenza di percorsi tattili, scritte di piccole dimensioni e colori non in contrasto, percorsi troppo confusi e articolati R > percorso tattilo-vocale e mappe tattili, scritte con caratteri semplici di grandi dimensioni e colori in contrasto, uso di pittogrammi semplici e intuitivi S> Banco per l'esposizione della merce A > in posizione di intralcio al percorso, troppo articolato e complesso, di colore uguale al pavimento e alle pareti R > semplice struttura, colore in contrasto, altezza adeguata, presenza di un piano d’appoggio S> SPAZIO BAMBINI LUDOTECA 38 Presenza di percorso tattile-vocalizzato e mappa tattile all’ingresso che ne descriva gli spazi interni Presenza di giochi sonori, parlanti, giochi non di piccole dimensioni, giochi tridimensionali, presenza di personale qualificato, videogiochi accessibili (es. nicolas eymerich) SPAZIO CO-WORKING Presenza di percorso tattilo-vocale e mappa tattile all’ingresso che ne descriva gli spazi. Luogo con percorsi semplici, pulito. Dotazione di strumenti tecnologici e informatici in formato accessibile alle normali tecnologie assistive (computer dotato delle seguenti tecnologie assistive: screen-reader, barra braille, softwear ingrandente). Arredi di colore contrastante con la pavimentazione e le pareti. CORTE CENTRALE Percorso tattilo-vocale e mappa tattile all’ingresso che ne descriva gli spazi. Sedute A> R> non siano individuabili facilmente, disposizione confusa, colore uguale alla pavimentazione, diversa pavimentazione attorno alla seduta per poterne cogliere la posizione, percorso tattilovocale, colore in contrasto con la pavimentazione, disposizione semplice e lineare S> Spazi per il riposo/relax Presenza percorso tattilo-vocale e mappa tattile che ne descriva gli spazi. A> R> S> PICNIC Presenza di percorso tattilo-vocale e mappa tattile che ne descriva gli spazi. Sedute e Tavoli A > sporchi, disposizione confusa, colore non in contrasto R > sempre puliti, disposizione semplice e lineare, colore in contrasto con l’intorno S> Altri servizi (acqua potabile, raccolta rifiuti, ecc.) A > nascosti, di colore uguale all’intorno R > ben visibili e di colore contrastante con l’intorno anche dei pali di sostegno se presenti, scritte visibili di colore contrastante, pittogrammi semplici e di facile comprensione S> Oltre alle indicazioni suddette, di seguito alcuni suggerimenti utili alla piena autonomia e indicati per i diversi livelli di autonomia, conoscenza e adattabilità: - servizio di accompagnamento qualificato che illustra gli spazi (per chi si reca la prima volta in Expo e vuole essere in grado di tornarci anche da solo); App che possono guidare all’interno di expo (per i più tecnologici) Audio/video guide multilingua con informazioni più importanti come la posizione dei padiglioni, bagni, info point, ristoranti, interno dei padiglioni, ecc… naturalmente con tecnologia assistiva (per coloro che sono autonomi e non hanno necessità di accompagnamento), bicolore in contrasto, tasti 39 con braille, sintesi vocale. PERCORSO TATTILE Per l’uso corretto dei codici per i percorsi tattilo-vocali e le mappe tattili si rimanda alle linee Guida redatte da I.N.M.A.C.I. (Istituto Nazionale per la Mobilità Autonoma di Ciechi e Ipovedenti). 40 Linee Guida per l'Accessibilità della mobilità, della fruizione e dell'informazione In relazione ad un possibile padiglione di EXPO (e in particolare con riferimento a Cascina Triulza) Compilato da CNR Pier Luigi Emiliani In relazione a questa specifica Tutte caratteristica di disabilità (schemi e funzioni corporee ICF) SALA CONVEGNI Nel seguito sono riportate alcune indicazioni sulle problematiche relative alla sistemazione e gestione di un centro congressi in cui persone con limitazioni di attività possano partecipare agli eventi in essi organizzati. Non vuole essere una guida completa, ma solo un’indicazione di massima delle problematiche fondamentali e di alcune soluzioni possibili. Dettagli maggiori possono essere trovati in pubblicazioni specializzate, come quelle del progetto Europeo “CWST - Conferences, Workshops, Seminars, Tutorials”, che ha pubblicato un “Accessible Event Handbook” scaricabile da http://cwst.icchp.org/node/63. Non vengono ovviamente riportate le regole generali di accessibilità degli edifici, accettate dagli standard costruttivi e dalla legislazione, ricordando solo alcune indicazioni di semplice ragionevolezza come il fatto che, ad esempio, i cammini fra le sale devono essere senza ostacoli (come: pilastri, disposizioni di fiori, cestini dei rifiuti), larghi (esistono standard internazionali), con pavimentazioni percorribili con una carrozzina e che gli ascensori devono avere porte larghe (carrozzine), controlli ad altezza opportuna, indicazioni tattili, annuncio sonoro dei piani, un movimento uniforme e notevole affidabilità, data la particolare vulnerabilità di alcune persone (ad esempio con problemi cognitivi) a situazioni di stress. Inoltre è necessario tener conto che molto spesso una persona gentile è molto più utile ed efficace della tecnologia. Quindi è necessario essere pronti ad aiutare le persone con personale di supporto, quando necessario, guidandole alla sala d’interesse, assistendole a trovare una sistemazione adatta nella sala, aiutandole ad usare ascensori scale etc. e a trasportare oggetti pesanti, spingendo la carrozzina, assistendole durante i pasti o gli intervalli. Può essere utile, specialmente per le persone cieche, guidarli all’inizio in una visita degli spazi che dovranno percorrere. Infine è necessario tener conto che alcune persone usano animali di supporto (come i cani guida per le persone cieche). E’ necessario avere previsto spazi e servizi che tengano conto anche delle loro necessità. Requisito 1 - Fornire servizi congressuali (a - Banco di registrazione, b - Help Desk, c – Intenet caffè) accessibili Raccomandazioni a - Banco di registrazione e caratteristiche del programma Il banco di registrazione ed eventuale pagamento dovrebbe essere in una posizione visibile e accessibile e fornito almeno di una sedia e di un tavolo adattato per la carrozzina (per esempio, con zona di pavimento abbassata). Dovrebbe avere anche un anello d’induzione (collegamento con ausili uditivi). Per il pagamento dovrebbe essere possibile fornire informazione e documentazione (ad esempio ricevute) in Braille, stampa 41 ingrandita etc. e in forma elettronica. La compilazione dei documenti dovrebbe essere possibile anche in forma elettronica. Le informazioni presenti sul programma, disponibile prima dell’evento, dovrebbero essere quelle di uso generale, come: informazioni generali sull’evento, locazione e data, dettagli sulla locazione data e orario di eventuali eventi prima o dopo l’evento pubblicizzato, contatti, breve descrizione dell’evento (dettaglio sui relatori invitati, richiesta di contributi, processo di sottomissione), date fondamentali (contributi al congresso), eventuali contributi economici che possono essere richiesti), membri dei comitati (organizzazione/scientifico), dettagli per la registrazione (costi, scadenze), informazioni sul luogo di svolgimento (sistemazione alberghiera, contatti, arrivo, mappe), sponsor, dettagli sulla mostra, eventi sociali e visite, eventi correlati. Il programma dovrebbe però contenere anche informazioni specifiche per utenti con limitazioni di attività: (1) se l’evento è pensato in modo da favorirne la partecipazione, (2) quali sono i servizi disponibili (ad esempio, traduzione nel linguaggio dei segni), (3) i dettagli sull’accessibilità dei cammini durante l’evento (non solo per chi viaggia in carrozzina, ma anche per persone cieche e ipovedenti), (4) il supporto disponibile (ad esempio, la disponibilità di materiale Braille, in forma digitale, etc.). Il programma dovrebbe contenere anche una scheda attraverso la quale le persone possono indicare le loro necessità e preferenze. b - Help Desk L’help desk, anch’essa in posizione visibile e accessibile, dovrebbe avere disponibile la documentazione come (1) il programma, (2) gli atti, (3) informazioni (sull’evento e turistica), (4) mappe del luogo in forma compatibile con quella richiesta nella scheda d’iscrizione (Braille, stampa ingrandita, CD). Il personale dovrebbe essere anche in grado d’individuare e chiamare persone che possono intervenire per assistenza speciale. c – Intenet caffè Un problema molto attuale è quello dell’accesso ad Internet, sia con mezzi personali che in un Internet caffè. Nel secondo caso dovrebbero essere resi disponibili stazioni di lavoro adattate: (1) persone non vedenti (sintetizzatore di voce sintetiche o display Braille labile, cuffia); (2) persone con limitazioni motorie (tastiera speciale, emulatore di mouse, tavolo rialzato se in carrozzina); (3) persone con limitazioni uditive (normalmente, non particolari problemi ad usare il calcolatore come tale; può essere necessaria la sottotitolazione di eventuali materiali sonori - ad esempio istruzioni di uso del terminale); (4) persone con limitazioni cognitive (materiali semplificati). Devono essere disponibili le interfacce più comuni (ad esempio USB) per permettere il collegamento di apparecchiature di supporto personalizzate. Requisito 2 – Fornire materiali (congressuali e relativi alla locazione) nelle forme adatte ai singoli partecipanti Raccomandazioni I materiali distribuiti dovrebbero essere accessibili e usabili: (1) sito Web, accessibile secondo le linee guida esistenti (legge Stanca o WAI WCAG 2.0) e facile da usare; (2) materiali a stampa: linguaggio semplice, buona qualità visiva - scelta opportuna del font e della dimensione dei caratteri, carta non lucida, buon contrasto, attento uso dei colori, peso limitato, disponibilità di una versione digitale (solo testo, versione con grafica); (3) video. Per il video dovrebbe essere presente la sottotitolazione (problematiche - contenuto editato o letterale, tipo e dimensione del font e colore, posizionamento e luminosità del testo, sincronizzazione del testo, modo di trasferire le emozioni dello speaker e l’atmosfera musicale) e sarebbe importante l’interpretazione nel linguaggio dei segni. Per le persone cieche potrebbe essere gradita una descrizione audio della scena e degli avvenimenti (problematiche - metodo di interlacciamento con l’audio). Nella produzione dei video dovrebbero essere curati il posizionamento degli speakers per favorire la lettura 42 labiale e le condizioni d’illuminazione. Infine deve essere considerato il problema della musica, che è inaccessibile alle persone sorde, può interferire con la descrizione per le persone cieche e può distrarre persone con problemi cognitivi. Requisito 3 – Favorire la navigazione autonoma nel centro congressi Raccomandazioni I partecipanti dovrebbero essere in grado d’individuare le sessioni, il luogo dove vengono serviti i rinfreschi o i pasti, i servizi igienici, le uscite e tutti gli eventuali punti d’interesse (ad esempio banco di registrazione e help desk) attraverso un’opportuna segnaletica. La segnaletica, intesa a dare indicazioni per raggiungere locazioni particolari e indicazioni della funzione di ogni stanza, dovrebbe essere chiara, consistente e coerente con le mappe distribuite e dovrebbe essere disponibile: (1) in forma visiva, utilizzando font senza grazie (sans-serif), caratteri grandi e colore con cautela (combinazioni che siano compatibili con difetti della vista, come il daltonismo, e diano un buon contrasto); (2) in forma visiva ingrandita (probabilmente semplificata); (3) in forma tattile (ad esempio – mappe a rilievo e segnali tattili nell’ambiente). In questo casonella mappa è necessario semplificare la distribuzione delle stanze (facendo attenzione a quali stanze rappresentare, tenendo conto che le persone possono navigare contando le porte), dare un titolo alle stanze, non tener conto delle scale reali (dando solo punti di riferimento chiari), usare diverse tessiture per indicare caratteristiche diverse, etichettare caratteristiche importanti (come le stanze, la registrazione e i servizi igienici), usare simboli con una legenda, utilizzare non solo il Braille ma simboli tattili. Le mappe tattili dovrebbero essere supportato da un sistema di guida tattile sul pavimento (guida lungo il corridoio e pietre con rilievi per segnalare ad esempio la curva verso una stanza) e sui corrimani. Potrebbe essere utile utilizzare mappe sonore (fornite elettronicamente - mp3 o attraverso un collegamento infrarosso – come quello usato per le traduzioni simultanee) con la descrizione della sede del congresso – particolarmente utile se supportata da simboli tattili e/o segnali sonori nell’ambiente. Questa informazione dovrebbe essere resa disponibile anche come descrizione testuale in formato elettronico o Braille. I segnali sonori dovrebbero aumentare di volume quando la persona si avvicina aiutando l’orientamento. La segnaletica dovrebbe essere posta in posizioni consistenti, a livello dell’occhio o inferiore (da 85 a 120 cm per permettere una visione comoda a chi è in carrozzina) e con buona illuminazione, diffusa in modo da evitare abbagliamento Requisito 4 – Rendere accessibili le presentazioni Raccomandazioni Le sale e le presentazioni degli oratori devono tener conto della possibile presenza di persone con limitazioni di attività sia nel pubblico che come oratori. Viene dato per scontata la disponibilità di: (1) un calcolatore (con ingrandimento dello schermo per oratori ipovedenti, un lettore di schermo, con display Braille e/o cuffia per presentatori non vedenti), (2) un proiettore di buona qualità; (3) un sistema di amplificazione (dipende dalla grandezza della sala) e microfoni (anche per le domande del pubblico). Dovrebbe essere disponibile un anello induttivo (per interfacciarsi con gli ausili acustici) e/o sistema di trasmissione ad infrarossi (per ridurre l’impatto del rumore nella sala). Nel caso della presenza di una persona con sordità profonda è indispensabile l’interpretazione in linguaggio dei segni. E’ necessario istruire i moderatori delle sessioni sulle disponibilità di supporti per le persone e come ottenerli e utilizzarli, se ne presenta la necessità. E’ necessario anche ricordare ai relatori alcune regole generali (utili anche se non sono presenti persone con limitazioni di attività), come ad esempio: (1) preparare presentazioni con una struttura chiara e semplice (un concetto per linea); (2) evitare abbreviazioni o spiegarle; (3) curare la presentazione grafica (alto contrasto, accurato uso del colore, font senza grazie – almeno 20 punti); (4) preparare e distribuire copie. Inoltre ricordare di: (1) usare il microfono; 43 (2) parlare di fronte all’uditorio (lettura labiale); (3) leggere tutto il testo; (4) parlare in modo semplice. SPAZI ESPOSITIVI I requisiti degli spazi espositivi sono in stretta corrispondenza con quelli esaminati per il centro congressi. In particolare, rimangono valide le indicazioni generali come il fatto che i cammini fra le gli spazi utilizzati nel padiglione devono essere senza ostacoli (come: pilastri, disposizioni di fiori, cestini dei rifiuti), larghi, con pavimentazioni percorribili con una carrozzina. Vengono qui ripetuti nelle linee essenziali, aggiungendo alcune osservazioni specifiche. Data la complessità di molte esposizioni, il personale dovrebbe essere formato per soddisfare le richieste di persone con limitazioni di attività eventualmente in difficoltà e anche essere in grado d’individuare persone che possono intervenire per assistenza speciale (ad esempio un traduttore nella lingua dei segni). Requisito 1 - Fornire servizi di accoglienza (Help Desk) accessibili L’help desk, in posizione visibile e accessibile, dovrebbe avere disponibile la documentazione come: (1) descrizione della struttura dei singoli spazi espositivi, (2) descrizione del contenuto degli stessi, (3) informazioni su eventi, (4) mappe del luogo in forma compatibile con le necessità dei visitatori con limitazioni di attività (ad esempio, Braille, stampa ingrandita, CD). Requisito 2 – Fornire materiali d’illustrazione degli spazi espositivi e delle sue componenti e relativi alla locazione nelle forme compatibili con le abilità dei visitatori. Vedere quanto raccomandato nel caso del centro congressi. Requisito 3 – Favorire la navigazione autonoma negli spazi espositivi. Vedere quanto raccomandato nel caso del centro congressi Requisito 4 – Rendere accessibili le informazioni che si vogliono trasferire attraverso l’esposizione. Nel caso di materiali cartacei, compresa la cartellonistica, valgono le raccomandazioni viste precedentemente, con riferimento all’uso dei colori, dei font e del contrasto. E’ richiesta anche la disponibilità in forma elettronica. Nel caso di materiali multimediali, accanto alla raccomandazione generale di usare, per quanto possibile, la multimedialità in forma ridondante, cioè con lo stesso contenuto informativo veicolato attraverso i diversi media, e necessario curare che le presentazioni Web siano prodotte tenendo conto delle linee guida precedentemente citate e siano rese disponibili attraverso un collegamento locale per essere fruite sulle macchine adattate degli utenti con limitazioni di attività o che sia fornita una stazione di lavoro adatta (vedere Internet Caffè). Per le proiezioni di immagini ferme o in movimento dovrebbero essere rese disponibili descrizioni per persone cieche e ipovedenti e le componenti audio dovrebbero essere sottotitolate. 44