UV CD didattico “MEDICINA di MONTAGNA” a cura della Commissione Centrale Medica Testi e grafica Dr. C. Alessandro Aversa Dr. Adriano Rinaldi Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano UV MEDICINA DI MONTAGNA • “montagna” è una cima di 1000 m come un ”8000” • frequentano la montagna: – bambini, giovani, anziani – alpinisti improvvisati – alpinisti esperti ed allenati – soggetti in buona salute – soggetti con malattie acute e/o croniche La “medicina di montagna” risponde alle esigenze igienico - sanitarie di ognuno di essi Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano ULTRAVIOLETTI PERICOLO INVISIBILE Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano UV gli ultravioletti (UV) sono la componente della luce solare a maggiore contenuto energetico; nello spettro sono situati oltre le radiazioni violette ed hanno una lunghezza d'onda non visibile 5% 30% ultravioletto radiazioni visibili 65% infrarosso violetto – indaco – blu – verde – giallo – arancio - rosso 400 nm 720 nm UV IR 97% UVA 400-320 nm 3% UVB 320-290 nm Commissione Centrale Medica maggiore lunghezza d’onda, eritema solare minore lunghezza d’onda, rischio tumori Club Alpino Italiano UV irraggiamento solare • quota: ogni 1000 m 10% UV • ora: livello UVB max fra le 11 e le 15 • neve: ~ - il 100% degli UV sono riflessi • stagione: giugno – luglio max UV • latitudine: bassa latitudine (equatore) UV • fototipo: cute, capelli, occhi chiari: rischio Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano fotoprotezione in montagna UV • cappello con tesa a 360°, indumenti adeguati, occhiali • crema ad elevato fattore protettivo (FP) (almeno 20 anti UVB) • non esiste crema “schermo totale” • applicare ogni 2 ore • non usare prodotti abbronzanti • sticks (naso e labbra), creme (resto del corpo) • una lunga esposizione continua è più pericolosa di brevi esposizioni frequenti Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano UV lesioni oculari in alta montagna oftalmia delle nevi (cheratocongiuntivite attinica) sintomatologia • • • • latenza 6 – 12 ore dolore intensa lacrimazione fotofobia e virtuale cecità Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano UV lesioni oculari in alta montagna oftalmia delle nevi (cheratocongiuntivite attinica) terapia • protezione totale dagli UV tramite bendaggio occlusivo o riposo in ambiente buio • no cortisonici • risoluzione spontanea in alcuni giorni (1 - 3 GG) Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano UV lesioni oculari in alta montagna oftalmia delle nevi (cheratocongiuntivite attinica) prevenzione • non dimenticare gli occhiali ! • indossarli ! • occhiali di ricambio • in caso di smarrimento o rottura degli occhiali: – protezione con un cartone forato – bendare gli occhi, alternativamente, a intervalli regolari Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano UV lesioni oculari in alta montagna segmento anteriore dell’occhio cornea, congiuntiva e cristallino • congiuntivite batterica tipica della bassa quota, secrezione abbondante, palpebre incollate, terapia con antibiotici locali • congiuntivite allergica tipica della bassa quota, bruciore, senso di sabbia, terapia con antistaminici locali • cataratta nucleare Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano UV lesioni oculari in alta montagna segmento posteriore dell’occhio retina emorragie retiniche – periferiche e asintomatiche – fino ai 4000 m rare – sopra i 5000 m frequenti (50%) – risoluzione spontanea in 3 - 4 settimane – maculari: rare ma pericolose Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano occhiali da sole • • • • • • • UV attrezzo tecnico da montagna, non articolo di moda non solo lenti scure ma lenti con filtro UV lenti solo molto scure ma non filtranti: UV nell'occhio resistenti alla rottura: cristallo o acrilico? pro e contro lenti fotocromatiche specchiatura (possibili ustioni sul dorso del naso) consigliate lenti polarizzate per occhiali da vista: • vale tutto quanto sopra • consigliata maschera avvolgente e filtrante sopra a piccoli occhiali da vista con lenti non colorate; correzione ottimale e riproduzione fedele dei colori Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano lenti a contatto UV cornea: trasparente, non vascolarizzata, capta O2 dal liquido lacrimale • • • • • vento? polvere? corpi estranei? OK fino a 5000 m oltre 5000 m: notevole difficoltà delle manovre usa e getta, non indossare oltre le 10 ore rigide: limitano scambio di O2, minore tollerabilità, facili manovre e manutenzione • morbide: migliore scambio di O2, buona tollerabilità, complesse manovre e manutenzione, (lavaggio, conservazione, applicazione, in tenda!, freddo) Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano