ipotermia
CD didattico
“MEDICINA
di
MONTAGNA”
a cura della Commissione Centrale Medica
Testi e grafica
Dr. C. Alessandro Aversa
Dr. Adriano Rinaldi
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
ipotermia
MEDICINA DI MONTAGNA
• “montagna” è una cima di 1000 m come un ”8000”
• frequentano la montagna:
– bambini, giovani, anziani
– alpinisti improvvisati
– alpinisti esperti ed allenati
– soggetti in buona salute
– soggetti con malattie acute e/o croniche
La “medicina di montagna” risponde
alle esigenze igienico - sanitarie di ognuno di essi
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
IPOTERMIA
diminuzione della temperatura
nel nucleo interno del corpo
(temperatura centrale)
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
ipotermia
fattori predisponenti
soggettivi
•
•
•
•
•
•
sfinimento
traumi
immobilità forzata
età (bimbi e anziani più a rischio)
malnutrizione
patologie croniche
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
ipotermia
fattori predisponenti
oggettivi
•
•
•
•
•
•
•
basse temperature ambientali
vento
elevata umidità
alta quota
abiti inadatti
immersione in acqua gelata: perdita max. 30°/ora
seppellimento sotto la neve: perdita max. 3°/ora
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
ipotermia
l’allenamento
aumenta
la resistenza
al freddo
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
ipotermia
gradi
I°: fino a 32°, cosciente, brividi e cianosi (assideramento)
II°: 32° - 28°, sonnolento - confuso, no brividi, rigidità
III°: 28° - 24°, incosciente, segni vitali presenti
IV°: sotto 24°, morte apparente
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
ipotermia
terapia ipotermico cosciente
• protezione con indumenti caldi e asciutti
• evitare movimenti sia attivi sia passivi
• iniziare riscaldamento solo se potrà essere
condotto a termine
• riscaldamento esterno passivo con isolamento
del corpo,  di 1°/h
• riscaldamento esterno attivo con impacchi caldi
al collo, ascelle, inguine,  di 3°/h
• pericolo di after drop* e rewarming shock*
• bevande calde zuccherate
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
ipotermia
complicanze da trattamento incongruo
• after - drop
improvviso ulteriore raffreddamento cardiaco per
rimescolamento di sangue centrale con sangue
periferico freddo
• rewarming shock (collasso da riscaldamento)
il riscaldamento esterno delle estremità può causare
– vasodilatazione periferica con ipotensione
– aumento delle richieste metaboliche periferiche in
assenza di adeguata risposta cardiocircolatoria
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
ipotermia
impacchi termici
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
ipotermia
coperte isotermiche di soccorso
La coperta termica ha lo scopo di isolare termicamente l'infortunato
in funzione del lato utilizzato:
• esterno argentato: protegge dal caldo (riflette i raggi solari)
• esterno dorato: protegge dal freddo (attraversato dal calore)
In caso di trauma o ipotermia si rivolge la parte argentata verso il
paziente, in modo che la coperta abbia la funzione di mantenere il
calore corporeo (il calore viene riflesso all’interno)
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
ipotermia
terapia ipotermico incosciente
si presume temperatura centrale
inferiore a 30°
Rianimazione Cardio - Polmonare e
trasporto in ambiente ospedaliero
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
prevenzione
ipotermia
• indossare indumenti protettivi adeguati
• protezione delle zone più sensibili (testa, collo,
ascelle, mani, piedi, addome, inguine)
• condizione fisica ottimale
• acclimatazione prolungata al freddo
• alimentazione (carboidrati, idratazione, non alcol)
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
Scarica

clicca - AE-CMI