alimentazione CD didattico “MEDICINA di MONTAGNA” a cura della Commissione Centrale Medica Testi e grafica Dr. C. Alessandro Aversa Dr. Adriano Rinaldi Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano alimentazione MEDICINA DI MONTAGNA • “montagna” è una cima di 1000 m come un ”8000” • frequentano la montagna: – bambini, giovani, anziani – alpinisti improvvisati – alpinisti esperti ed allenati – soggetti in buona salute – soggetti con malattie acute e/o croniche La “medicina di montagna” risponde alle esigenze igienico - sanitarie di ognuno di essi Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano alimentazione alimentazione in alta quota Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano alimentazione in alta quota e sotto sforzo si verifica un calo del peso dovuto a • grande perdita di liquidi • scarsa varietà del cibo • aumento metabolismo basale • sforzo fisico continuativo fabbisogno medio giornaliero : 6000 - 8000 Kcal Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano alimentazione carboidrati • una dieta ad alto contenuto di carboidrati è in grado di mantenere lo stato nutrizionale, il livello di performance e favorire la ventilazione • gusto non sempre gradito • possibili disturbi gastrointestinali • grande volume di stoccaggio • verosimilmente la quota non provoca modifiche sostanziali dell’assorbimento dei carboidrati Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano alimentazione lipidi • rallentano notevolmente lo svuotamento gastrico (fino a 6 - 10 ore per il processo digestivo) • l’allenamento di resistenza aumenta la capacità di utilizzare i lipidi come sorgente energetica da parte del muscolo • l’organismo possiede una quantità di grasso di deposito sufficiente a coprire la maggior parte delle esigenze energetiche Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano alimentazione proteine • assorbite e digerite normalmente almeno fino a 5000 m • in caso di supplementazione utilizzare fonti di proteine di facile digestione e povere di grassi, quali proteine e idrolisati del latte, proteine della soia o caseinati Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano alimentazione acqua ed elettroliti • le perdite di acqua possono aumentare sia per l’aumentata diuresi durante l’acclimatazione sia per l’aumento della ventilazione polmonare in ambiente secco e freddo • rischi della disidratazione: affaticamento precoce, congelamento, trombosi • l’aumento dell’assunzione di liquidi riduce il rischio di mal di montagna acuto Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano alimentazione acqua ed elettroliti • per il reintegro delle perdite saline non sono generalmente necessari gli integratori; possono essere sufficienti brodo salato, minestrone di verdura o simili (con il primo pasto dopo lo sforzo) • integratori contenenti glucosio sono da preferire perché favoriscono anche l’assorbimento dei sali • la disidratazione, assieme all’esaurimento del glicogeno, è la principale responsabile della sensazione di fatica! Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano alimentazione vitamine e micronutrienti spesso nelle spedizioni le quantità giornaliere raccomandate non vengono fornite con la dieta nemmeno al campo base utilizzare integratori specifici Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano alimentazione alimentazione per spedizioni • adeguato apporto idrico, liquidi zuccherati • carboidrati prima, durante e dopo lo sforzo • zuccheri, eventuale proteine, eventuale grassi • vitamine: utili integratori polivitaminici Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano alimentazione raccomandazioni UIAA Molti alpinisti credono scorrettamente di poter migliorare il loro scadente livello di fitness assumendo i cosiddetti “integratori”, bevande energetiche o persino farmaci Questo non funziona mai ! La nutrizione non crea performance UIAA recommendation nr. 4 - 1994 Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano alimentazione parole d’ordine • mangiare poco e spesso (massimo ogni 2 ore) • carboidrati e non grassi • bere, bere, bere, anche se non si ha sete! Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano