Fotografia astronomica
Nella seguente diapositiva accenniamo, oltre al materiale che ci
serve, al perché:
- pellicole: diapositiva o negativa, a seconda delle nostre esigenze o
della destinazione dell’immagine;
- macchina fotografica: digitale o tradizionale meccanica (non
dipendente dalle pile);
- cavalletto: robusto e stabile;
- cavetto di scatto: per evitare di trasmettere vibrazioni al corpo
macchina durante lo scatto.
Posa B
Indispensabile nella fotografia astronomica è
la posa B o T.
Ci permette di tenere aperto l’otturatore per il
tempo che noi riteniamo necessario al buon
esito della nostra foto.
Le ottiche si dividono
in due categorie:
riflettori e rifrattori.
Riflettori
Rifrattori
Le prime leggere, compatte rispetto alla focale; danno immagini
tutto sommato più che dignitose.
Le seconde più pesanti, ingombranti, ma dai risultati senz’altro
superiori.
Tempi di sicurezza per avere una
fotografia con un mosso accettabile
24 mm
50 mm
105 mm
300 mm
12 sec
6 sec
3 sec
1 sec
Moto apparente delle stelle
• E la tecnica più
semplice,si
tratta di una
normale
fotografia, ma
si punta la
nostra
macchina
fotografica
verso l’alto.
• Le foto migliori
sono quelle che
si ottengono
puntando la
nostra
macchina
fotografica in
direzione nord
e avere il centro
di rotazione
nella nostra
foto.
Scelta di compromesso
per la cometa.
Ottica luminosa (f 1.8)
pellicola molto sensibile
tempi al limite del
mosso.
Cavalletto stabile, MTO 1000
filtro solare auto costruito
(mylar) esposizione a
forcella, Nikon fm2.
Il mylar è un compromesso
accettabile, unisce un prezzo
contenuto ad una qualità
dignitosa e lascia passare
soltanto 1/50.000
della luce visibile.
Cavalletto, Nikon fm2, MTO 1000,kenco MC7 2x macro
Fotografia con
astroinseguitore
Si tratta di un
cavalletto
motorizzato molto
robusto e stabile, che
compensa
automaticamente la
rotazione della terra
con due movimenti:
ascensione retta e
declinazione.
Contrariamente al moto
apparente delle stelle è la
vegetazione in basso che
risulta mossa.
In questo caso i tempi di
esposizione variano da 7 a 11
minuti in funzione della
sensibilità della pellicola,
soggetto e risultati
previsti.
Nessun compromesso
per questa cometa
Esposizione corretta,
ottica diaframmata
per ottenere la
massima qualità
Pellicola di media
sensibilità per
contenere la grana
Problemi che si incontrano
• Il vento: quando si usano lunghe focali e c’è vento il mosso
è sempre in agguato,un movimento minimo del nostro
sistema viene amplificato sulla pellicola.
• IL freddo: piuttosto fastidioso per gli operatori, alla nostra
latitudine da pochi problemi alle attrezzature.
• Il mosso accidentale: buio,vestiti ingombranti (freddo) e il
sonno qualche volta rovinano una serata di
inseguimento,basta urtare una gamba del nostro cavalletto
o inciampare nel filo dell’alimentazione.
• L’inquinamento luminoso: questo è uno dei problemi
maggiori, è sempre più difficile trovare siti incontaminati.
Possiamo fare osservazione anche in città, ma la fotografia
vuole il buio.
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