Fotografia corso base Educazione Permanente Treviso Il tempo d’esposizione http://arcifotografiabase.wordpress.com Federico Covre il tempo d’esposizione Definito anche come tempo di scatto o tempo di otturazione o velocità di otturazione, è in fotografia il tempo durante il quale l'otturatore della macchina fotografica rimane aperto per permettere alla luce di raggiungere la pellicola o il sensore. In combinazione col diaframma, il tempo di esposizione regola la giusta quantità di luce per ottenere una fotografia ben esposta. pentaprisma lente di campo vetro smerigliato oculare del mirino gruppo ottico pellicola otturatore specchio reflex la scala dei tempi la scala dei tempi è espressa in secondi e in frazioni di secondo. 1 - 1/2 - 1/4 - 1/8 - 1/15 - 1/30 - 1/60 - 1/125 - 1/250 - 1/500 - 1/1000 - 1/2000 un secondo La scala dei tempi è tale che il valore successivo è il doppio del precedente. Come per la scala dei diaframmi, l’intervallo tra i diversi valori dei tempi di otturazione viene indicato in gergo stop. Aumentando/diminuendo di uno stop il tempo di otturazione raddoppia/dimezza la quantità di luce che arriva al supporto sensibile. posa B 1/125 di secondo B (bulb) l'otturatore rimane aperto finché il fotografo tiene premuto il pulsante di scatto. la scala dei tempi 1 - 1/2 - 1/4 - 1/8 - 1/15 - 1/30 - 1/60 - 1/125 - 1/250 - 1/500 - 1/1000 - 1/2000 esposizione lunga luce per più tempo Per scongiurare il pericolo di "mosso", bisogna usare tempi rapidi. Una foto mossa è quella che riporta su pellicola il movimento della mano del fotografo che preme il pulsante di scatto: l'intera foto appare priva di nitidezza. Anche il movimento dello specchio delle reflex può influenzare il mosso. Quando la scelta del tempo lento è inevitabile a causa della scarsezza di luce, si può usare il cavalletto o il flash. Un sistema abbastanza semplice da memorizzare per ovviare a questo esposizione breve luce per meno tempo problema è quello che considera la lunghezza focale dell'obiettivo montato sulla macchina. Con una camera 35 mm e un obiettivo di 50 mm ("normale"), il tempo da scegliere per evitare il mosso è quello più vicino alla focale dell'obiettivo (quindi 1/60 in questo caso); usando invece un teleobiettivo da 400 mm si dovrà per forza di cose scegliere il 1/500; con un grandangolare 24 mm si potrà usare il 1/30 con “relativa” sicurezza. la posa B Abbiamo a disposizione oltre ai tempi sin qui descritti, anche un'altra posa, denominata B (blind=cieco). Questa posa ci consente di mantenere aperto il nostro otturatore per il tempo che riteniamo necessario per realizzare la nostra foto. E' normalmente utilizzato per foto notturne dove i tempi d'esposizione, proprio per la mancanza di luce, sono lunghi. Per la posa B, è assolutamente necessario il cavalletto, su cui fissare l'apparecchio, oltre ad uno scatto flessibile, che ci consentirà di premere il pulsante di scatto senza creare vibrazioni alla macchina nel momento in cui facciamo la ripresa. lo scatto remoto Thomas Struth Peter Bialobrzeski Mark Steinmetz Sally Mann Guido Guidi Daniele De Lonti Marco Zanta Marco Zanta Larry Clark