FOTOGRAFIA DEL SOGGETTO
IN MOVIMENTO
'Materiale ad uso interno GFA - non diffondere'
Le due principali tecniche per catturare il
movimento;

Quando vogliamo fotografare un soggetto in movimento
un ruolo fondamentale è occupato dalla velocità
dell’otturatore (tempo di posa). Tempi di posa molto
brevi (1/1000) creano immagini molto nitide e dettagliate
(pensate alle gocce d’acqua di una cascata) e tempi di
posa lunghi (1/30) renderanno sfuocati gli oggetti in
movimento.
1. Soggetto sfocato e sfondo a fuoco

Supponiamo che stiate fotografando un treno che passa
davanti ad un filare di alberi. Il treno, in primo piano,
aparira sfocato, mentre gli alberi sullo sfondo saranno
nitidi. In questo modo si comunicherà istantaneamente
che il treno si sta muovendo velocemente. Per ottenere
questo effetto è necessario utilizzare un tempo di posa
abbastanza lungo (e naturalmente un cavalletto per
evitare che tutta la foto venga “mossa”). Questa tecnica
è spesso utilizzata di notte per catturare le scie di luce
lasciate dalle macchine in movimento.
2. Sfondo mosso e soggetto a fuoco

Questa seconda tecnica serve a tenere il soggetto della
fotografia nitido e a fuoco mentre lo sfondo appare
sfuocato. Ad esempio immaginiamo di fare fotografia
sportiva e catturare un gruppo di ciclisti che sta
passando in quell’istante davanti a noi.
Utilizzando come nel primo esempio un tempo di
esposizione più lungo possiamo seguire i ciclisti al
momento del loro passaggio, tramite la tecnica del
panning; in questo modo appariranno a fuoco mentre lo
sfondo sarà sfuocato e darà il senso di movimento che
vogliamo ottenere.
Cos’è la tecnica del panning
http://www.fotocomefare.com/fotografia-tecnica-panning/

“To pan”, in inglese, è il verbo che, tra le altre cose, indica
l’azione di fare una panoramica. Il panning è una tecnica facile
da descrivere, meno facile da applicare. Si impiega per
fotografare i soggetti in movimento e consiste nel seguire
con la fotocamera il movimento del soggetto inquadrato,
scattando la foto prima che esso esca dall’inquadratura.
Così facendo, avendo opportunamente impostato la fotocamera,
otterremo una foto in cui il soggetto in movimento risulterà ben
definito, mentre lo sfondo sarà mosso. Come potete vedere
dagli esempi in questa pagina, grazie a questa tecnica otteniamo
foto estremamente dinamiche, che trasmettono bene
l’impressione della velocità e del movimento.
Quali impostazioni e strumenti usare per il panning;

la modalità di scatto deve essere quella manuale o a priorità di tempi,
in maniera da poter controllare il tempo di esposizione,

il tempo di esposizione deve essere sufficientemente lento da
creare l’effetto mosso sullo sfondo (andrà quindi proporzionato alla
velocità del soggetto che inseguiamo, sicuramente sarà non superiore
a 1/60s),

la modalità di autofocus dovrà essere continua, per aiutarci a
seguire l’oggetto in movimento (la modalità di messa a fuoco
automatica, preimpostata sulle macchine fotografiche, andrà bene),

la modalità di selezione area autofocus deve essere a punto singolo
ma dinamica, in modo da permetterci di posizionare dove preferiamo il
punto di messa a fuoco ed aiutarci a seguire il soggetto, eventualmente
correggendo la messa a fuoco,

la stabilizzazione va disabilitata, per evitare che la macchina tenti di
eliminare l’effetto mosso che noi invece vogliamo introdurre.

Come potete vedere, queste impostazioni suggeriscono
che è necessario avere una fotocamera che permetta un
certo controllo al fotografo. In particolare è fondamentale
che siano disponibili il modo manuale o a priorità di
tempi. Tutte le reflex digitali e le fotocamere bridge sono
dotate di queste modalità di scatto. Per quanto riguarda
le digitali compatte, invece, solo i modelli più avanzati ne
dispongono.

Inoltre, dovremo “impostare” correttamente anche la
nostra posizione. I risultati più evidenti si ottengono
quando il movimento del soggetto da fotografare è più o
meno parallelo alla nostra posizione.

Il panning si applica senza problemi tenendo la
macchina in mano. Quando però si usa un obiettivo
pesante, potrebbe tornare utile aiutarsi con un
monopiede o un treppiede con la testa mobile.
Avendo meno libertà di movimento, bisognerà avere
maggiore perizia nel seguire il soggetto e nel
posizionarsi correttamente rispetto ad esso.
Come si fa il panning?

Dopo aver impostato correttamente la macchina
fotografica e scelto la posizione corretta, manca un unico
preparativo. Infatti, è necessario studiare il movimento
del soggetto che vogliamo fotografare. Dobbiamo essere
in grado di intuire almeno approssimativamente la sua
traiettoria. In questo modo, saremo in grado di seguirlo
senza perderlo troppo presto. Inoltre, potremo scegliere
meglio la nostra posizione.
Terminati i preparativi, quando il soggetto si presenta,
dobbiamo eseguire la seguente procedura:

posizionare il soggetto nell’inquadratura in corrispondenza al
punto di messa a fuoco prescelto,

cominciare a seguire il soggetto per “sincronizzarci” con la sua
velocità,

premere il pulsante di scatto fino in fondo, delicatamente, per
non introdurre vibrazioni eccessive (ricordiamoci che il tempo di
esposizione è lento, quindi queste sono più visibili),

dopo aver lasciato il pulsante, continuare a seguire il soggetto
per un attimo, in maniera da essere sicuri che il diaframma si sia
chiuso.

Un accorgimento ulteriore che si può avere è quello di
effettuare scatti multipli, selezionando l’opportuna
modalità e tenendo premuto il pulsante di scatto.

Il panning si applica senza problemi tenendo la
macchina in mano. Quando però si usa un obiettivo
pesante, potrebbe tornare utile aiutarsi con un
monopiede o un treppiede con la testa mobile.
Avendo meno libertà di movimento, bisognerà avere
maggiore perizia nel seguire il soggetto e nel
posizionarsi correttamente rispetto ad esso.
Altre tecniche per catturare il
movimento;
http://www.fotografia-digitale.info/tecniche/560/catturare-leffetto-movimento-in-fotografia/

Oltre ad utilizzare le due tecniche menzionate finora,
per dare un senso di movimento potete scegliere se
sfuocare l’intero campo visivo o congelare l’istante
rendendo tutti gli elementi nitidi e ben a fuoco.
Fermare il tempo in una immagine che implica
fortemente movimento (una cascata, un onda che si
infrange sulle rocce) crea un effetto visivo molto
suggestivo; potete ottenere questo risultato
utilizzando tempi di posa molto breve, come ad
esempio 1/1000 di secondo o anche meno.

Sfuocare tutti gli elementi offre risultati migliori quando la
scena offre vari elementi luminosi e colorati, come ad
esempio una ruota panoramica di notte. In questo caso,
la sfuocatura viene utilizzata per fini esclusivamente
artistici.
Scegliere la giusta velocità di scatto

Molti fotografi novizi si domandano quale sia il giusto
tempo di esposizione quando si scatta una fotografia.
Bene, ogni situazione è unica. Un dato preciso non può
essere dato, dal momento che una stessa scena può
essere ripresa utilizzando tempi e modalità di scatto
diversi.
Per identificare il giusto tempo di posa ponetevi le
seguenti domande:

Quanto veloce si muove il soggetto?

Qual’è la distanza fra la fotocamera e il soggetto?

Che “quantità di movimento” si vuole comunicare
all’osservatore finale?

Minore sarà il tempo di esposizione e maggiore sarà la
possibilità di “congelare” l’immagine e di avere soggetti
netti e ben a fuoco. Molte fotocamere oggi sul mercato
permettono scatti fino a 1/8000 di secondo ma anche in
questo caso il numero è indicativo, dal momento che è
fondamentale sperimentare diverse impostazioni a
seconda delle diverse situazioni.
Potenziali problemi: sovra esposizione

Aumentando il tempo di esposizione per avere l’effetto mosso in
fotografia, c’è la possibilità che entri una quantità eccessiva di
luce e che la foto sia sovraesposta. Questo è un problema
comune, ma ci sono un paio di tecniche per evitarlo;

In primo luogo controllate l’apertura del diaframma della vostra
fotocamera e provate a ridurla di qualche stop.

In secondo luogo, ricontrollate il valore di ISO impostato e
ricordate di non tenerlo troppo alto, dal momento che a valori alti
corrisponde una maggiore sensibilità del sensore alla luce.
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La foto in movimento - Gruppo Fotografico Albese