" . Libretto istruzioni '"'" Il' IJ "".. ---- iiIii -- -_o ,..-l1li- --- ._0'_.- ~ ~ -, /~~ f ~ "I t Il quarzo, dopo aver rivoluzionato l'industria della orologeria moderna fa ora la sua entrata in quella fotografica, un campo dove la relazione tempo è intima. Gli impulsi, straordinariamente precisi, generati da un minuscolo cristallo di quarzo controllano tutte le funzioni che hanno un rapporto con il tempo nella vostra Contax 139 Quartz, il primo apparechio fotografico del mondo che applica praticamente la celebre precisione del quarzo. Ne risulta che la velocità di otturazione e tutte le sequenze operative dell'apparecchio sono virtualmente esenti da errore. Tra le altre caratteristiche notevoli notiamo: il "two mode exposure control": il normale sistema esposi metrico automatico / manuale ed il TTL Direct flash Control, che regola l'emissione dellampo, tramite un sensor interno TTL (questo quando si utilizza il TLA 20 Auto flash). La gamma, degli obiettivi comprende i piu luminosi e migliori obiettivi dell'industria fotografica: gli obiettivi intercambiabili Cari Zeiss T* (T-star} che vanno dall'ultra grandangolare 15 mm f/3,5 all'estremo tele 1000 mm f/5,6. Menzioniamo inoltre il celebre sistema di scatto elettromagnetico Contax, che permette possibilità uniche di telecomando elettronico, un display AUTO/MANUAL a Led pulsar, un quadrante di compensazione esposizione, un blocco memoria "AE Lock" ed un autoscatto pilotato al quarzo. Oltre all'esclusivo 139 Winder ed al 139 DATA Back, sulla Contax 139 Quartz è utilizzabile una vasta gamma degli accessori Contax Real Time. I , , , I ,I 11 2 l' i:~ ~-- .. -- - - ~. J I I ~- ~ .. " Il 'Il kNL>'C_~ l . Descrizione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , . . . . . . . . . Intercambio delle ottiche. . . . . . . . . , . . . . . . . . . . Inserimento della batteria. . . . . . . . . . . . . . . . . . . Controllo della batteria. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Caricamento della pellicola ,.......... Impostazione della sensibilità. .............. Il ribobinamento della pellicola. . . . . . . . , . . . . . La messa a fuoco. . . . . . . . . . . . ., . . . . . . . . . . . . . Il mirino... . . . . . . . . . . . . .~ . :. . . . . . . . . , . . . . . . . Impostazione automatica dell'esposizione. .. Compensazione dell'esposizione.,. ......... 4 6 7 8 9 12 13 14 17 18 23 Sistema operativo manuale. . . . . . . . . . . . . . . . . . Auto scatto al Quarzo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Esposizione multiple. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fotografare con la luce lampo .. . . . . . . . . . . . . . Contatto di scatto I Dorso intercambiabile . . . . Fotografia all'infrarosso . . . . . . . . . . . . . . ..' Profondità di campo. . . . . . . .. . . . . , . . . . . . , . . . 29 31 33 34 37 38 39 Gli 42 accessori , , : Accessori del sistema Contax Real Time . . . . . Caratteristiche tecniche.. .. ..,. .. ... .. .~ Cura e manutenzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , 45 46 47 'tt. I I 3 r.. .J - -- P- I . DESC.RIZIONE Q)@@@@@ ~ I I I \, :, I Il !I L (J) @@ @ @ @ @ @@ ] 1 Contafotogrammi 2 Anello delle sensibilità del film 3 Leva per l'avanzamento del film 4 Pomello compensazione esposizione 5 Pulsante di scatto elettromagnetico 6 Indice compensazione esposizione 7 Blocco del pomello di compensazione dell'esposizione. Pulsante per le esposizioni multiple 8 Slitta porta-accessori 9 Contatti Auto Flash 10 Contatto X diretto 11 Indicatore dei tempi di posa 12 Pomello di ribobinamento della pellicola 13 Manovella di ribobinamento della pellicola 14 Pomello di controllo dell'otturatore 15 Terminale sincro X 16 Pulsante di controllo dell'esposizione 17 Leva di blocco AE (Esposizione Auto) 18 Indicatore di autoscatto 19 Spia a intermittenza 20 Leva per l'impostazione dell'autoscatto 21 Pulsante di controllo della profondità di campo 22 Comando di sgancio dell'obiettivo 23 Ghiera dei diaframmi 24 Ghiera di messa a fuoco 25 Riferimento sulla scala diaframma/Distanza 26 Riferimento sulla montatura dell'obiettivo 27 Spia di visualizzazione del diaframma 4 '-. ~ . I -- i>. @ @ @@ 28 Sede della pellicola 29 LED per Data Back 30 Pulsante di sgancio-blocco del disco dell'otturatore 31 Oculare del mirino 32 Contatto di scatto 33 Tamburo dentato 34 Bobina di avvolgimento 35 Coperchietto della sede della batteria 36 Attacco filettato per stativo 37 Contatti per il Winder 38 Pulsanti di sgancio del sistema di trascinamento 39 Aggancio per il Winder 40 Sede per il perno di ailineamento dei Winder 41 Lo sgancio 42 Dorso della fotocamera 43 Taschina pro-memoria (sul dorso) ~ @ @ 5 ...... r~ !Il la' ENTERCAMBIO DELLE OTTICHE I, I I ~ a. Montaggio dell'obiettivo Dopo aver tolto il coperchietto di protezione sul corpo della fotocamera, si inserisca la montatura dell'obiettivo nell'attacco sul corpo della fotocamera, facendo in modo di ottenere che il punto rosso sulla montatura dell'obiettivo abbia a combaciare con il punto rosso sull'attacco della fotocamera. Quindi, afferrando saldamente il corpo dell'obiettivo, lo si ruoti in senso orario fino ad avvertire il clic che indica l'avvenuto autobloccaggio in sede dell'obiettivo. Estrazione dell'obiettivo Tenendo premuto il pulsante di sgancio dell'obiettivo, si ruoti verso sinistra togliendolo quindi dall'attacco sulla fotocamera. Quando l'obiettivo non è montato sulla fotocamera, si protegga sempre l'attacco per gli obiettivi di quest'ultima e l'attacco omonimo sul corpo dell'obiettivo con l'apposito coperchi etto. Inoltre, nei periodi di inattività è sempre buona norma proteggere con l'apposito coperchietto anche la lente frontale delle ottiche di dotazione. . Evitate di toccare con le dita l'interno della fotocamera o le superfici delle lenti degli obiettivi. I . Evitate di effettuare l'intercambio dell'obiettivo esponendo la fotocamera alla diretta luce del sole, in specie se in essa vi si trova già la pellicola. J I il I I, ~- ~ 6 .. 'l' ( MONI~GGIO l I DELLA BATTERIA ) Il sistema di controllo dell'esposizione e l'otturatore non funzionano se nella fotocamera non sono state inserite le pile occorrenti. In ogni caso accertateVi sempre che queste siano state inserite nel modo corretto, perchè solo cosi è garantita la perfetta operabilità della fotocamera. 1 Aprire il coperchietto della sede della batteria sulla base della fotocamera: ruotare il coperchietto in direzione della freccia serv.endosi di una moneta. 2 Inserire nella sede per la batteria, e rispettando le indicazioni del grafico relativo ai due poli (+ e -), due pile da 1,5 V all'ossido d'argento (Eveready 876, Ucar 876, Mallory M8-76 10L14,0 di tipo analogo). Quindi si rimetta il contenitore all'interno della sede per esso prevista e si richiuda il coperchietto della sede stessa. .. 7 ,... ~ [ t , l , I CONTROLLO DELLA BATTERIA Per il controllo dello stato d'esercizio della batteria non occorre che premere il pulsante per il controllo dell'esposizione, previo posizionamento su AUTO, i LED (= diodi fotoemittenti) all'interno del mirino compresi fra" 1000" e "L T" rimangono normalmente accesi. Se invece lampeggiano, questo significa che le pile sono ormai scariche e, anche se la fotocamera potrebbe lavorare ancora per qualche tempo, è senz'altro più conveniente procedere subito alla sostituzione di entrambe le pile. Meglio quindi averne sempre una coppia di riserva, per cosi prontamente sostituire quelle esaurite e poter seguitare a fotografare. . Si ricordi che l'intermittenza dei LED sulle posizioni "OVER" (= SOVRAesposizione) e "8" (= tempi lunghi, rischio di sottoesposizioni) è normale e quindi non indica necessariamente che si debba sostituire la batteria di pile (tanto su AUTO quanto con impiego manuale della fotocamera). Per scoprire anche su posizioni operative con le quali è normale l'intermittenza dei LED se le pile dovessero essere scariche, Vi preghiamo di leggere le righe qui sotto. Controllo della batteria con posizioni operative che prevedono come normale l'inter. mittenza dei LED: dopo aver preso una certa familiarità con i sistemi e le funzioni operative della fotocamera, Vi sarà facile distinguere quando j'intermittenza dei LED dipende dalle non più positive condizioni d'esercizio delle pile o quando invece questa intermittenza è normale (per esempio impostazione manuale dei tempi di posa, impostazione del blocco AE, avviso di "OVER" o di "8" sia in caso di funzionamente AUTO che manuale). Infatti quando l'intermittenza dei LED è un fatto previsto ma le pile stanno per scaricarsi, tale intermittenza risulta più lenta e con i suoi quattro lampi al secondo è quasi esattamente la metà della frequenza di intermittenz;a normale. ~ I I L a " 8 r I CARICAMENTO DELLA PELLICOLA 8 Non effettuare mai il caricamento della pellicola alla luce di. retta del sole. Usare sempre i caricatori standard 135, per 12. 20-24 o 36 pose. 1 Aprire il dorso della fotocamera mediante completa estrazione del pomello di ribobinamento. Prima di inserire il caricatore, togliere il foglietto di protezione sul piano della pellicola. 2 Inserire il caricatore nella sede della pellicola. Fatto questo, ripremere nel suo alloggiamento il pomello di ribobinamento, eventualemente aiutandoneil rientro con lievi rotazioni in avanti e indietro. 3 Si estragga alquanto lo spezzone iniziale della pellicola e lo si inserisca in una delle fessure sulla bobina ricevitrice (evitare di tener troppo tesa la pellicola). 9 [ ~ I ~ I~ I , J I -,. 4 Si azioni leggermente la levetta di trascinamento della pellicola, fino a che i dentini del tamburo di trascinamento non abbiano perfettamente ingranato entrambe le perforazioni della pellicola (Se necessario, azionare anche lo scatto e quindi tornare a ruotare la levetta di trascinamento). Richiudere ii dorso della fotocamera, esercitando una leggera pressione fino ad avvertirne anche acusticamente la riavvenuta chiusura. 5 Ribaltare la manovella di ribobinamento e ruotarla con molta delicatezza in direzione della freccia. Questa operazione consentirà di dare alla pellicoia la giusta tensione. Avanzamento della pellicola fino alla posa "1" Prima di far avanzare la pellicola per portarne il primo fotogramma in posizione di ripresa, occorre spostare il pomello di controllo dei tempi di posa su qualsiasi posizione eccettuata AUTO oppure occorre togliere il coperchietto che protegge l'obiettivo e puntare la fotocamera verso la luce. in caso contrario, si. avrebbe un'esposizione prolungata, che renderebbe lenta e difficoltosa questa operazione. :1 i i li I. .~ ~ 10 111 Il' 6 Ruotare la leva di avanzamento della pellicola e agire alternativamente sul pulsante di scatto dell'otturatore fino a veder comparire nel contafotogrammi la cifra "i". Se la pellicola è stata correttamente caricata, mentre si ruota la leva di trascinamento della stessa si deve verificare la contemporanea rotazione in senso antiorario del pomello di ribobinamento. . Per ottenere un perfetto avanzamento della pellicola, occorre far compiere alla levetta di trascinamento tutta la rotazione prevista. Se detta rotazione non è stata completa, non sarà possibile azionare il pulsante elettromagnetico di scatto. Contafotogrammi Il contafotogrammi registra il numero delle pose già scattate, da 1 a 36 fotogrammi. I numeri 12 - 20 - 24 e 36 sono comunque di colore arancione perchè possono corrispondere all'ultimo fotogramma della pellicola di diversa lunghezza, eventualmente caricato nella fotocamera. All'apertura del dorso della fotocamera, il contofotogrammi torna ad azzerarsi automaticamente riportandosi sulla "S" (= Start = inizio). 11 ... ~ r'IMPOSTM'i0M~:f)EL:LA'SENiSIBlLlfPÀ DELLA ,.-' . ".~:C' ,"-"'" ""fi' PELLICOLA Le cifre in ASA elo in DIN indicate sulla confezione esterna o sul foglietto allegato alla pellicola precisano quale sia il grado di sensibilità alla luce di quella determinata pellicola. Prima di effettuare una qualsiasi ripresa fotografica, occorre ruotare l'anello dei valori sensitometrici in modo da impostarlo sul valore dell'effettiva sensibilità della pellicola: solo cosi sarà garanti~a la corretta esposizione. Come effettuare l'impostazione: sollevare l'anello delle sensibilità applicato sul pomello per la compensazione dell'esposizione e ruotarlo fino a quando la cifra che del valore in ASA della pellicola impiegata non corrisponda con l'apposito riferimento, Taschina pro-memorialTabelia ASA-DIN La taschina .pro-memoria applicata sul dorso della fotocamera rappresenta un valido e comodo aiuto per poter controllare che l'impostazione della sensibilità sul pomello dei' valori sensitometrici sia sempre corretta. Infatti non c'è che da ritagliare la dicitura che, sulla scatola esterna o sul foglietto di istruzioni allegato alla pellicola, riporta i dati di sensibilità e inserirla poi nella suddetta taschina. Inoltre in detta, si trova una tabellina di conversione dei valori ASADIN. 12 IIL RIBOBINAMENTO DELLA PELLICOLA Quando il contafotogrammi indica in numero corrispondente al totale delle pose eseguibili con quel determinato caricatore, questo vorrà dire che avete finito la pellicola e che -prima di aprire la fotocamera - occorre effettuarne il ribobinamento. Si eviti di forzare la rotazione della levetta di trascinamento perchè così facendo si rischia di staccare la pellicola dalla bobina all'interno del caricatore, rendendo impossibile il ribobinamento della stessa. 1 Premere il pulsante di sgancio del sistema di trascinamento sulla parte inferiore della fotocamera 2 Ribaltare la manovella di ribobinamento e ruotarla in direzione della freccia. Continuare nella rotazione della manovella fin quando cessa la sensibile resistenza offerta dalla pellicola e si sente che la manovella è libera di ruotare: questo indica che la pellicola è stata completamente ribobinata nel suo caricatore originale. A questo punto si può aprire il dorso della fotocamera e procedere all'estrazione del caricatore. 13 .'\ ---~ I!'~ r .- I LA MESSA A FUOCO Nel mirino della CONTAX 139 è incorporato uno schermo di messa a fuoco con campo stigmometrico a coincidenza d'immagine e corona a microprismi,entrambi compresi in un campo smerigliato: si possono cosi sfruttare tre diversi sistemi di messa a fuoco. Se si preferisce lo stigmometro, visibile nel cerchio centrale, occorrerà ruotare la ghiera di messa a fuoco dell'obiettivo fino ad ottenere l'allineamento delle due immagini all'interno del cerchio centrale. Se invece si preferisce la corona circolare a microprismi, allora è necessario ruotare la ghiera di messa a fuoco fino a ottenere la scomparsa del reticolo formato dai singoli prismi. Per una più semplice messa a fuoco ci si avvarrà invece del campo smerigliato su cui, ruotando sempre la ghiera di focalizzazione, si deve veder apparire nitida e chiara l'immagine del soggetto inquadrato. A fuoco I I r: 'l, '- -14 Sfuocato r r ~ Il ~, 1- . Con i tele più spinti e con tutte le altre ottiche di minore luminosità relativa (per esempio f/5,6 o ancor meno), si possono if1contrare talune difficoltà nell'effettuare la messa a fuoco per mezzo dello stigmometro o della corona a microprismi, in quanto entrambi i campi verrebbero a risultare troppo bui, In tali circostanze è allora, senza dubbio più opportuno utilizzare per una messa a fuoco più corretta e semplice il campo smerigliato. Correzione diottrica dell'oculare di traguardazione. Per coloro che necessitano di una correzione della vista sono disponibili particolari lenti i' cui valore correttivo varia tra - 5 e + 3 diottrie. Se avete difficoltà di tal genere, interpellate il Vostro fotorivenditore di fiducia nel momento stesso dell'acquisto della Vostra Contax 139 e richiedetegli maggiori informazioni su queste speciali lenti per l'oculare di traguardazione. 15 .i r IEC 16 .~ r IL MIRINO Nel mirino della CONTAX 139 si effettua sempre la traguardazione a tutta apertura del diaframma. Nel mirino sono inoltre visibili tutte le più importanti informazioni operative: ~. ~ Scala dei tempi di posa Le cifre lungo il Iato destro del mirino indicano i tempi di posa. Le cifre in nero indicano tempi al di sotto di 1 secondo (per esempio: "1000" = 1/1000 sec, "2" = 1/2 sec, ecc.). La cifra "2" in rosso indica un tempo di posa di 2 secondi pieni; "L T" indica l'impostazione di un lungo tempo di posa con regolazione dell'otturatore su AUTO (fino a 11 sec) e la lettera "8", parimenti in rosso, indica la posa, cioè l'esposizione senza alcun limite di tempo. La parola "OVER" infine, sulla parte alta della scala avverte che c'è il rischio di una SOVRAesposizione. Indicatori a LED Agendo sul pulsante del sistema per il controllo dell'esposizione si verifica l'accensione di uno o più LEDall'interno del mirino stesso per indicare: il tempo di posa, il sistema operativo e altre informazioni sull'esposizione. Dopo aver premuto il pulsante di controllo dell'esposizione, i LED rimangono illuminati per 10 sec; la loro accensione risulterà a interrflittenza o continua a seconda del sistema operativo impostato. Il riferimento ("") di color verde sulla parte superiore della scala dei tempi di posa è l'indicatore destinato a visualizzare il funzionamento della CONTAX 139 in abbinamento all'esclusivo lampeggiatore elettronico TLA 20 Auto Flash Uni!. . Visualizzazione del diaframma Il numero che appare nella finestrella visibile sulla parte alta del mirino indica quale sia il diaframma impostato sulJ'obiettivo (detto anche numero /f/). Detto numero varia a seconda dei diaframmi dell'obiettivo, e consente così di conoscere in qualsiasi momento quale diaframma si sta utilizzando. Per ciò che concerne i valori numerici tale variazione presenta le seguenti cifre: .- 1,4-2 -2,8- 4 -5,6-8 - 11 - 22 - 32 (il primo punto rappresenta il valore f/1,2 e la posizione fra 1,4 e 2 'indica f/1,7). . Quando gli obiettivi usati abbiano un apertura relativa di f/5,6 o ancor più chiusa, oppure quando si impiegano accessori che non consentono di avvalersi dell'automatismo di diaframmazione (soffietto auto, adattatore p~r microscopio, ecc.) l'indicatore dei diaframmi rimane costantemente "acceso" su 1,4 in quanto disinserito. Anche in questo caso comunque rimane perfettamente operativo l'intero sistema che provvede alla regolazione automatica dell'esposizione; normale rimane anche la lettura dei tempi di posa. Stigmometro a coincidenza di immagine/corona a microprismi La CONTAX 139 presenta un sistema di messa a fuoco caratterizzato da 3 diverse possibilità operative: stigmometro orizzontale nel cerchio centrale una corora circolare a microprismi e, infine, un ampio campo smerigliato (per maggiori particolari in merito vedasi a pag.14 "La messa a fuoco"). 17 ~._"-~ IMPOSTAZIONE AllTOMATICA DELL'ESPOSIZIONE La Vostra CONTAX 139 è stata corredata di un sistema completamente automatico per il controllo dell'esposizione, elettronico a lettura TTL. Non avete che da impostare la sensibilità della pellicola ed il diaframma con cui intendete lavorare: penserà poi il sistema di controllo della fotocamera a variare in continuazione il tempo di posa (previa impostazione su AUTO) in modo da assicurare sempre una corretta esposizione dei fotogrammi a seconda delle condizioni -luce in quel momento presenti. Quando la fotocamera lavora in AUTO il corretto tempo di posa è indicato nel mirino da un LED, che rimane costantamente acceso per 10 sec. dopo aver agito sul pulsante per il controllo dell'esposizione. Preselezione del diaframma di lavoro 1 Si imposti su AUTO il pomello dei tempi di posa ed il pomello per la compensazione dell'esposizione su X1. L'impostazione su AUTO e su X1, sui rispettivi pomelli, rappresenta la normale posizione di scatto della CONTAX 139 (entrambi i pomelli"sono dotati di uno speciale sistema di blocco per evitare un loro accidentale spostamento quando detti sono regolati sulle suaccenate posizioni. 18 ~ ~ '!' .a 2 Preselezionare sull'obiettivo l'apertura del diaframma (o numero f/) portando il valore del diaframma desiderato a collimare con l'apposito indice di riferimento. Il valore numerico del diaframma da Voi preselezionato apparirà allora nella apposita finestrella all'interno del mirino. Per effettuare la preselezione del diaframma di lavoro può essere utile la tabella sottoriportata: 3 Tenendo l'occhio al mirino, si effettui la messa a fuoco e si prema il pulsante per il controllo dell'esposizione. L'esposizione è corretta quando si ha accensione di un LED fra "1000" ed "LT". Se il tempo di posa indicato è più rapido di 1/30 di sec. si può senz'altro agire sul pulsante di scatto; se invece viene indicato un tempo più lungo di 1/30sec. si consiglia di attenersi alle speciali avvertenze riportate alla prossima pagina. 19 1 LED / 2 LEDs I LEDs del mirino si illuminanoallorchè si preme il pulsante per il controllo dell'esposizione e quando si preme il pulsante di scatto. Se si illumina un LED, l'esposizione avverrà in base al tempo di posa indi" cato. Invece la contemporanea accensione di due LEDs, indica che l'esposizione avverrà con un tempo intermedio ai due valori indicati. Tempi di posa inferiori a 1/30 di secondo L'accensione di LED in prossimità della cifra "30" (= 1/30 di sec.) o di un valore interiore (= più lento), indica che non è possibile ottenere una corretta esposizione se non adottando particolari cautele per non muovere la totocamera durante l'esposizione se non adottando particolari cautele per non muovere la totocamera durante la esposizione e quindi di causare stocature per mosso. Questo pericolo può essere evitato: (1) maggiorando l'apertura del diatramma (impostare cioè un numero f/ di valore più piccolo) in modo da consentire l'impostazione di un tempo di posa più rapido; (2) montando la totocamera su uno stativo o (3) ricorrendo alla luce lampo (vedasi a pag.34-35). 20 Sovraesposizione Quando il LED lampeggia nella posizione "aVER", questo vuoi dire che il soggetto rischia di essere SOVRAesposto. Occorre pertanto chiudere maggiormente il diaframma in modo da ottenere un prolungamento del tempo di posa (passare cioè da f/8 a f/11 oppure a f/16). Inoltre si può ricorrere all'impiego di filtri CONTAX a densità neutra, atti appunto a ridurre l'intensità della luce. Sottoesposizione Quando il LED si accende a intermittenza vicino alla lettera "B", questo significa che il soggetto rischia di essere sottoesposto. Per far fronte a questo pericolo, occorre aprire di più il diaframma (passando per esempio da f/8 a f/5,6 o anche a f/1 ,7) in modo da ottenere l'impostazione di un tempo di posa più rapido. Inoltre è possibile effettuare esposizioni con tempi molto lunghi (oltre 11 secondi) impostando l'otturatore su "L T" con sistema operativo AUTO e ricorrendo al contempo a uno stativo. Se anche maggiorando l'apertura del diaframma, il tempo di posa non "cresce" oltre "8", sarà allora opportuno ricorrere a una sorgente luminosa artificiale, come ad esempio il lampeggiatore elettronico (vedasi a pag.34). 21 r- ,... Preselezione del tempo di posa Il pomello di controllo dei tempi di posa oltre che su AUTO può essere ruotato su una qualunque posizione corrispondente al tempo di posa che Voi ritenete necessario per una foto. In questo caso il pomello per la compensazione dell'esposizione deve essere logicamente posizionato su X1. 1) Premere il pulsante di controllo dell'esposizione e controllare l'indicazione del tempo di posa che compare nel mirino. 2) Ruotare la ghiera dei diaframmi fino a osservare i'accensione del Led corrispondente al valore del tempo di posa desiderato (se necessario si può anche scegliere un'impostazione del diaframma intermedia rispetto a due valori fissi). , La sottostante tabella riporta i tempi di posa consueti per normali situazioni fotografiche:" Soggetti Soggetti in rapido movimento Paesaggio e normali soggetti In esterni Interni o di nolte 22 Tempi di Posa 1/1000 - 1/1500 di sec. 1/250 - 1/125 - 1/60 di sec. 1/30 di sec. o piu lento j ,t " t r ] COMPENSA~IONE DELL'ESPOSIZIONE Quando si fotografa in controluce per esempio ponendo il soggetto sullo sfondo di una finestra o davanti a un'altra sorgente luminosa molto intensa, questo tende a rimanere sottoesposto, se ci si avvale dell'automatismo di esposizione. AI contrario -cioè rischio di sovraesposizione - si ha quando il soggetto è illuminato da luce tipo spot. Per poter risolvere nel modo più semplice e razionale possibile questi problemi di esposizione la Vostra CONTAX 139 permette di scegliere fra metodi diversi di conpensazione della esposizione: il blocco AE e il pomello per la compensazione dell'esposizione. Entrambi i metodi consentono poi la realizzazione di sotto e sovraesposizioni intenzionali, con il fine cioè di conseguire particolari effetti di ripresa fotografica. Pomello di compensazione dell'esposizione Leva di blocco - AE (Esposizione-Auto) r' 23 j r I Compensazione dell'esposizione con il blocco AE Quando si ricorre al blocco AE, si attiva il sistema di memorizzazione della fotocamera. In questo caso l'esposizione utilizzata quando si agisce sul pulsante d.iscatto è la lettura dell'esposizione fatta nel momento in cui si imposta il blocco AE, e non la normale esposizione in automatico non compensata. Per questo fatto, si può usare il blocco AE per correggere l'esposizione in casi come quello riportato a destra, per esempio, ove lo sfondo.è eccezionalmente luminoso e il soggetto è stato collocato marginalmente rispetto all'area coperta dal fotogramma. In questo caso per ottenere una compensazione dell'esposizione si può procedere come appresso indicato: (1) spostare il soggetto al centro dell'immagine e impostare il blocco AE; quindi riportare il soggetto nella posizione decentrata che si desidera e azionare lo scatto o, se possibile (2)avvicinarsi al soggetto, effettuare una lettura a distanza ravvicinata, impostare il blocco AE, ritornare sulla posizione di ripresa precedentemente scelta e scattare la foto. i J ~~--" ""._~" ~ ~;----. Entrambi i.metodi sono efficaci: la scelta dell'uno o dell'altro dipende unicamente dalle circostanze. Il blocco AE può risultare conveniente anche quando si vogliano realizzare esposizioni in serie, sempre con la stessa coppia esposimetrica, soprattutto quindi in abbinamento al trascinamento continuo della pellicola mediante il 139 Winder (= Motorino per l'avanzamento della pellicola). ~ r., :! ... P" 24 I ", ~" 1 j 1 I Come impòstare if blocco AE L'impostazione del blocco AE può avvenire in due diversi modi: per i casi più semplici non occorre che effettuare la lettura dell'esposizione come sopra spiegato, spostare la leva(che comanda il blocco) in direzione della freccia e ten'ervela fino a che non si sia azionato il pulsante di scatto (i LEDs nel mirino si accenderanno a intermittenza fintanto che si attua il blocco AE). Blocco continuo Il secondo modo di funzionamento è previsto per serie continue di esposizione o usando il 139 Winder, come sopra spiegato. In questo caso occorre: primo, far avanzare la pellicola, se non la si è già fatto, posizionare quindi la leva di trascina. mento nella posizione d'arresto (staccata dal corpo della fotocamera) come illustrato in figura. Si effettui poi la lettura dell'esposizione come descritto e si tiri verso l'alto la levetta per il blocco AE fino a che non si arresti, cosa questa segnalata dal classico "clic". Per sbloccare il blocco AE dalla sua posizione di blocco continuo, si può intervenire su detta leva riportandola manualmente nella posizione di disinserimento o si può spingere la leva di trascinamento, sempre con dolcezza, verso il corpo della fotocamera. Quando non c'è più necessità del blocco AE, ci si ricordi di liberarlo al fine di evitare un inutile consumo delle pile. 25 . Pomello di compensazione dell'esposizione Per fotografare normalmente su AUTO, il sistema di compensazione dell'esposizione è bloccato sulla posizione X1. Per liberare il pomello dalla posizione X1 per effettuare la necessaria correzione dell'esposizione, occorre premere il cursore di blocco della compensazione dell'esposizione - a fondo - in direzione della parte anteriore della fotocamera e ruotare il pomello nella direzione della compensazione desiderata. La scala per la compensazione dell'esposizione presenta quattro posizioni d'arresto oltre a quella "normale" X1e precisamente: X2, X4, X1/2 e X1/4 (è possibile anche l'impostazione su valori intermedi). Il visualizzatore dei diaframmi all'interno del mirino diventa rosso quando il suddetto pomello è regolato su una posizione diversa da quella di X1. Quando non è più richiesta alcuna compensazione dell'esposizione, ci si ricordi di riportare il pomello omonimo sulla posizione contrassegnata da X1. . Non è possibile effettuare la compensazione dell'esposizione in caso di impostazioni corrispondenti ai punti neri della tabella sulla destra (queste impostazioni esulano dal campo di impostabilità in ASA del sistema esposimetrico della fotocamera). . Usando il disco per la compensazione dell'esposizione in abbinamento al sistema di impostazione manuale dei tempi di posa, occorre impostare la correzione desiderata prima di effettuare la lettura dell'esposizione: in caso contrario la fotocamera non terrà conto della compensazione richiesta. 26 ~ Sensibilità in ASA AJ11bitodi compensazione dell'esposizione 12 ASA 1/4 1/2 x1 25 ASA 50.800 ASA 1600 ASA 3200 ASA .. . 1/4 1/2 x1 2 1/4 1/2 x1 1/2 x1 2. 4 x1 2 4 . . . 2 4 111 [: Per soggetti in controluce "2" "4" Quando si fotografa in controluce, per esempio con il soggetto anteposto a una finestra molto illuminata, per scene sulla neve, ecc., si corre il rischio di sottoesporre il soggetto principale. Per compensare questo fatto e poter rendere visibili i dettagli del soggetto è necessario posizionare il pomello per la compensazione dell'esposizione su "2" o "4". L'impostazione su 2 raddoppia la quantità di luce che giunge alla pellicola (per esempio un tempo di posa di 1/250 di sec. verrà prolungato a 1/125 di sec.). Su "4", la quan. tità di luce quadruplica (cioè un tempo di posa di 1/250 di sec. verrà prolungato a 1/6 di sec.). 27 r Per soggetti alla luce dei riflettori (spots) "1/4" "1/2" Per evitare sovraesposizioni quando il soggetto è illuminato da luce tipo spots o altre sorgenti luminose intense e concentrate, occorre ridurre la "quantità" di esposizione portando il pomello di compensazione su "1/2" o su "1/4". L'impostazione su "1/2" dimezza la quantità della luce che raggiunge la pellicola (e allora un tempo di posa di 1/250 di sec. verrà ridotto a 1/500 di sec.). Su "1/4" la luce efficace viene ridotta a un quarto del suo valore originale (quindi un tempo di posa di 1/250 di sec. verrà ridotto a 1/1000 di sec.). 28 '-. ,&ISrEMApPERATIV La CONTAX 139 consente di effettuare impostazioni operative anche manualmente, in tutte quelle occasioni in cui si vo. glia o si debba optare per questo sistema di lavoro come: fotografare con prese lezione del tempo di posa; fotografare con luce lampo a contatto "X" e impiegando un lampeggiatore che non sia il TLA-20; realizzare pose su B, cioè con un tempo di posa molto lungo, ecc. A differenza del sistema in automatico, in cui i LEDs del mirino rimangono accesi con segnale continuo, con il sistema manuale, il tempo di posa impostato viene indicato da un LED intermittente 1) Premere il pulsante che libera il blocco del pomello dei tempi di posa e ruotare quest'ultimo in modo da effettuare la sua impostazione sul valore desiderato. In caso di Impostazione manuale, non è possibile effettuare l'impostazione su valori intermedi a due tempi di posa fissi. 2) Premere il pulsante di controllo dell'esposizione. Il LED relativo al tempo di posa impostato con l'omonimo pomello di controllo incomincia a lampeggiare mentre al contempo si illumina in continuo il LED relativo a quel valore del tempo di posa che risulta raccomandato dalla fotocamera per quelle particolari condizioni-luce. Per effettuare una corretta esposizione occorre ruotare l'anello dei diaframmi fino a che il LED a luce continua venga a sovrapporsi al LED a intermittenza. Ora, per indicare che l'impostazione effettuata manualmente è corretta, sarà visibile soltanto il LED intermittente. '29 Tr, '3) A questo punto non resta che inquadrare il soggetto, metterlo a fuoco e premere il pulsante di scatto. . Se, con impostazione manuale del tempo di posa, preferite lavorare preselezionando il diaframma, occorrerà procedere in modo eguale e contrario: ruotare il pomello dei tempi di posa fino a che il LED a intermittenza, spostandosi, si viene a sovrappore al LED a luce continua, Se sono due i LEDs a rimanere accesi e Voi desiderate scattare la foto con un tempo di posa ben preciso, non avrete che da impostare uno dei due diaframmi contigui a quello preselezionato. Impostazione su "B" Per esposizioni con tempo di posa manuale più lungo di 1 secondo, occorre impostare il pomello di controllo dei tempi di posa su B. In questo caso l'otturatore rimarrà aperto finchè dura la pressione sul pulsante di scatto, Con l'impostazione su B occorre fissare la fotocamera con uno stativo per evitare di fari a muovere. È raccomandabile servirsi per le pose, anche di un apposito cavo di scatto S, fornibile come accessorio extra. 30 '-.., !IO , AUTOSCATTO AL QUARZO L'autoscatto della Vostra CONTAX139 è anch'esso regolato dal quarzo: rappresenta un dispositivo molto utile per fotografarsi. Per potersi mettere in posa, l'autoscatto concede un tempo (o pre-corsa) di 10 secondi; il lampeggiare di una spia luminosa avverte che l'otturatore è pronto a entrare in funzione. 1) Far avanzare la pellicola ed effettuare la messa a fuoco. 2) Ruotare la leva di impostazione dell'autoscatto in direzione della freccia finchè il riferimento bianco sull'autoscatto risulta allineato con il riferimento bianco sopra l'autoscatto. 3) A questo punto non rimane che premere il pulsante di scatto, dopo di che avete 10 secondi per entrare nel campo di ripresa. Due secondi prima che abbia luogo l'apertura dell'otturatore, la spia luminosa inizia a lampeggiare più in fretta, per ricordarVi di affrettarVi. Dopo aver scattato la foto, riportate che l'autoscatto sulla posizione originale, a meno che non desideriate fare un'altra foto con l'autoscatto. 31 ---- 'Ir .... . Quanda ci si auta-fatagrafa usando l'autascatta è bene mantare sull'aculare del mirina la canchiglia .oculare elastica (came illustrata) assicurandaVi che questa capra campletamente l'aculare stessa per evitare che troppa luce penetri attraversa il mirina e passa campramettere l'esattezza della lettura espasimetrica. Si può anche ricarrere al blacca AE per evitare questa prablema quanda si fatagrafa can l'autascatta (vedasi pag.24). . Valenda saspendere l'aperatività dell'autascatta -e in qualsiasi mamenta della sua carsa nan c'è che ripartarla sulla sua pasiziane .originale. 3::> "" .---- I ESPOSIZI~I MULTIPLE ,. a La CONTAX139 presenta un pratico sistema per la realizzazione di impressioni multiple (o sovraimpressioni), grazie al quale sullo stesso fotogramma possono essere fotografati più soggetti, senza naturalmente far avanzare la pellicola. 1) Fate la Vostra prima esposizione in modo normale. 2) Spingete il pulsante per le esposizioni multiple (questo serve anche come sgancio del blocco della compensazione dell'esposizione) verso la parte anteriore della fotocamera. Tenendo il pulsante premuto in avanti, si ruoti la leva di trascinamento della pellicola che, però, in questa occasione si limita a riarmare l'otturatore. Anche il contafogrammi è disinserito cosicchè esso tiene conto soltanto dei fotogrammi effettivamente utilizzati senza considerare quante pose siano state scattate su di uno stesso fotogramma. Avvertenza: quando si fanno delle sovraimpressioni, i migliori risultati si ottengono scegliendo per la prima foto un soggetto piuttosto scuro, su cui poi sovraimporre un numero a piacere di altri soggetti. Le esposizioni multiple con soggetti di egual luminosità danno in genere risultati alquanto deludenti. 33 ... ~ FOTOGRAFARE CqN "'A "', LUCE'LAMPO ,,~ "'<',,"', Lampeggiatore elettronico TLA-20Auto Flash Unit La CONTAX139 QUARTZè stata studiata in particolare per l'abbinamento operativo con il lampeggiatore elettronico CONTAX-TLA-20 Auto Flash Unit. Sebbene sia possibile abbinare alla 139 una vastissima gamma di altri lampeggiatori elettronici, dobbiamo raccomandarVi espressamente l'adozione di un TLA-20perchè questo lampeggiatore è in grado di lavorare congiuntamente con il sistema di controllo esposimetrico TTL incorporato nella fotocamera stessa. In questa è infatti presente un sensore SPD indipendente che misura l'intensità della luce, irradiata dal lampo direttamente sul piano della pellicola, assicurando cosi la massima accuratezza di ogni esposizione ed eliminando la necessità di eseguire particolari calcoli esposi metrici nonchè le relative impostazioni. Inoltre, quando il TLA-20si è ricarioato, esso invia un segnale alla fotocamera e si sincronizza con tutti i diaframmi dell'obiettivo impiegato. Esso è anche accoppiato a uno speciale indicatore nel mirino, che segnala quando l'unità è carica e, dopo aver effettuato la foto, se il soggetto era compreso nel campo "coperto" dalla luce del flash. Inoltre il sistema di controllo diretto del flash a TTLrende ilTLA20 particolarmente adatto per gli effetti di illuminazione a luce lampo indiretta e per le altre tecniche flash che prevedono l'uso indipendente del flash rispetto alla fotocamera. Di linea estremamente compatta, può addirittura essere montato in permanenza sulla fotocamera e utilizzato ogni qual volta se ne presenti la necessità. Per più dettagliate istruzioni d'impiego, si rimanda il lettore al "Libretto Istruzioni" che accompagna il lampeggiatore stesso. 34 .... Impiego di altri lampeggiatori La CONTAX 139 può anche essere abbinata ad altri lampeggiatori elettronici, d'impiego manuale o automatizzato, ma senza controllo TTL. Queste unità possono essere sincronizzate impostando il pomello dei tempi di posa su X, per 1/125 di sec. (in questo caso nel mirino si verifica l'accensione a intermittenza del LED corrispondente alla impostazione su "125"). Per sincronizzazioni flash - otturatore su tempi piu lenti (1/60 o piu) occorre invece impostare il pomello sul sistema operativo per l'impostazione manuale dei tempi di posa. In caso di lampeggiatori che richiedano per il contatto di sincronizzazione l'uso di un convenzionale cavetto sincro, lo spinotto terminale di quest'ultimo deve essere inserito nel relativo contatto sul corpo della fotocamera. Per determinare i dati esposi metrici necessari con la luce lampo, occorre attenersi alle istruzioni d'impiego relative al lampeggiatore usato o impostare il diaframma calcolando a mezzo della seguente formula: Diaframma = Numero Guida: Distanza del soggetto 35 . Con la CONTAX 139 si possono usare anche i flash che impiegano le convenzionali lampadine a combustione (FP, M ed MF). In tal caso non si deve impostare il disco di controllo dei tempi di posa su X, ma servirsi di un tempo di posa di 1/30 di sec. o più lento. . Oltre che con il TLA-20, la CONTAX 139 si presta particolarmente bene ad essere abbinata anche con il potente lampeggiatore professionale CONTAX RTF 540 ad alta versatilità operativa. 36 ',ébNTATTODI SCATTO I D"i Contatto di scatto La CONTAX 139 presenta anche, sul corpo della fotocamera, un contatto di scatto che consente di collegare il suo sistema elettromagnetico di scatto con un'ampia gamma di accessori per il telecomando come: il cavetto di scatto S (Cable Switch S), il telecomando S a raggi infrarossi (Infrared Controller S) (un sistema di telecomando che opera senza'necessità di alcun cavo di connessione con la fotocamera) il set di controllo radio (Radio Controller Set), e con tutta una serie di altri accessori come il Soffietto Auto PC e illampeggiatore elettronico RTF 540. Ognuna di queste unità comprende un suo proprio pulsante di scatto per il comando a distanza della fotocamera. Dorso intercambiabile Il dorso della 139 è interr;ambiabile e quindi sulla folocamera si può montare lo spe iale dorso con datario (139 DATA BACK),un dispositivo in grado di stampare direttamente sui singoli fotogrammi la data e altre informazioni relative all'esposizione. Il dorso della fotocamera viene tolto - come illustrato - spingendo in basso il nottolino di sgancio del dorso della fotocamera, il che consente poi di allontanare dalla fotocamera il dorso stesso. 37 .... ""', ~i, I FOTOGRAFIA ALL'INFRAROSSO " Il 111, ~Il Con la CONTAX 139 si possono usare anche le pellicole all'infrarosso, utili per assolvere determinati compiti fotografici (per esempio per fotografare in totale oscurità). Dato chele onde del'infraro$so sono più lunghe di quelle dpllo spettro visibile, la messa a fù6co dell'obiettivo per le pellicole IR si trova in un punto leggermente diverso da quello relativo alle normali pellicole (anche se l'immagine osservabile all'interno del mirino app'are comunque a fuoco). Per compensare que$ta differenza, tutti gli obiettivi Zeiss eccezion fatta per i Mirotar - presentano un particolare indice di riferimento (detto "riferimento R"). Pertanto: prima si mette a fuoco l'immagine nel modo consueto; poi si effettua il riallineamento della distanza impostata in base al "riferimento R". Nelle foto, la correzione è stata fatta sull'impostazione di infinito con riallineamento del riferimento di infinito ( ) con il riferimento R, (lineetta rossa in corrispondenza del numero 4). . 38 \.ò Per la fotografia all'infrarosso usare sempre un filtro IR. . PROFON DlI À DI CAM'f>O " e Q Quando si mette a fuoco con precisione su un determinato soggetto, è possibile osservare che sono contemporaneamente a fuoco anche certe aree davanti e dietro il soggetto scelto. L'area compresa tra il punto piu vicino e quello più lontano del campo d'immagine che risulta a fuoco viene definita "profondità di campo". La profondità di campo ha valori minimi in concomitanza all'impostazione dei valori di massima apertura del diaframma (f/1,7, f/2 ecc.) e aumenta progressivamente man mano che si riduce l'apertura del diaframma (cioè passando a f/8, f/16 ecc.). Pertanto, volendo esaltare il Vostro soggetto collocandolo tra un primo piano e uno sfondo entrambi pi ,ttosto sfuocati, occorrerà che impostiate un diaframma molto aperto; invece per godere di un campo di messa a fuoco quanto più ampio possibile, dovrete impostare il diaframma più chiuso ancora consentito dalle condizioni-luce presenti. Inoltre la zona di profondità di campo è tanto più ampia quanto più corta è la focale dell'obiettivo impiegato (grandangolo) e tanto più ridotta quanto più la focale è lunga (teleobiettivo). L'estensione della profondità di campo è indicata dai valori della scala omonima, che affianca la scala delle distanze di ripresa incisa sull'obiettivo. Con l'ottica normale da 50 mm - f/1,7, a una distanza di ripresa di 3 m e diaframma f/16 fa per esempio riscontro una profondità di campo compresa fra 1,5 m e l'infinito (cioè l'area compresa fra i due valori "16" riportati a entrambe le estremità della scala). 39 - 'Il, 40 ~ , Pulsante di controllo della profondità di campo La CONTAX139 QUARTZlavora con ottiche dotate di sistema di diaframmazione automatico, che operano sempre a tutta apertura ed il diaframma si chiude al valore impostato solo nel momento in cui si preme il pulsante di scatto. Comunque, quando in particolari circostanze si voglia cono~ scere preventivamente il campo di messa a fuoco relativo a una determinata impostazione di distanza e diaframma, non si dovrà far altro che premere il pulsante per il controllo della profondità di campo alla base della montatura dell'obiettivo. . Non effettuare letture esposi metriche né agire sul pulsante di scatto fintanto che si tiene premuto il pulsante per il controllo della profondità di campo. 41 ~ ... [ GLI ACCESS,pRI Il 139 Winder Disponibile come accessorio su richiesta, il 139 Winder viene montato sulla base della fotocamera e provvede all'avanzamento automatico della pellicola, dopo lo scatto di ogni singola posa. Esso Vi offre quindi l'opportunità di catturare "il momento decisivo", in quanto la fotocamera è sempre pronta a funzionare. Il Winder ha una velocità massima di avanzamento di 2 fotogrammi/secondo ed è sincronizzato con tutti i tempi di posa a impostazione manuale o automatica. Inoltre esso presenta un proprio pulsante di scatto che facilita tale operazione quando, a Winder montato, si lavori tenendo la fotocamera in verticale, Il Winder è alimentato da 4 pile a stilo e per ogni serie di pile è in grado di esporre 50 rullini da 36 pose. 42 ~ "Il - a l 111 Lampeggiatore elettronico TLA.20 Auto Flash Unit Il TLA.20può essere montato direttamente sul "tetto" della fotocamera ed è l'unico lampeggiatore costruito in modo da poter essere accoppiato con il sistema di controllo automati. co TTL per l'esposizione con luce lampo, incorporato nella fotocamera. Il TLA-20 è anche sincronizzato con tutti i diaframmi dell'obiettivo impiegato ed è. accoppiato con lo speciale indicatore che, nel mirino, visualizza i dati relativi all'esposizione con la luce lampo: potrete cosi sapere quando il flash è carico e se il soggetto si trovava all'interno del campo di irradiazione del lampo. Inoltre, per la presenza del sistema di controllo diretto TTL dell'esposizione con luce lampo,il TLA-20 si presta in modo ineccepibile alla realizzazione di tutte le tecniche di illuminazione a luce indiretta e per quelle che prevedono l'uso. indipendente della fotocamera rispetto allampeggiatore. In quest'ultimo caso la connessione sincro avviene a mezzo del cavetto di prolunga, presente tra gli accessori (Auto Extension Cord). Sono anche previste due impostazioni per l'uso manuale del flash. Numeroguida: 20 (per 100 ASA) 43 ~ !'" -- 139 Data Back Il dorso con datario compreso tra gli accessori per la 139 CONTAX si sostituisce al dorso normale della fotocamera quando si abbia la necessità di veder comparire su ciascun fotogramma l'indicazione della data (mese, giorno, anno) ed altri dati concernenti l'esposizione. La connessione del Data Back all'apparecchio avviene senza alcun cavo di collegamento, ma mediante un a LED che invia il segnale di registrazione nell'attimo stesso in cui si preme il pulsante di scatto. Oltre ai notevoli servizi che questo accessorio può fornire nell'ambito della fotografia di reportage ecc., esso è anche di grande utilità laddove la fotocamera venga impiegata per scopi tecnici e scientifici, in quanto in questi casi può essere di primaria importanza sapere con precisione quando una data ripresa sia stata effettuata. ~ 44 Cavetto di scatto S (Cable Switch S) Questo cavo permette di azionare a distanza il sistema di scatto elettronico della fotocamera: ha quindi funzioni simili a quelle del tradizionale scatto flessibile, ma a differenza di questo ha una ben più vasta gamma di applicazioni. Il cavetto di scatto viene collegato alla fotocamera mediante l'omonimo contatto sul corpo della stessa e può essere bloccato sulla posizione di scatto per riprese a tempo indeterminato o quando sulla fotocamera sia contemporaneamente montato il Winder. Disponibile in 4 lunghezze: 30 cm, 1 m,3m e 10 m. -I ACCESSORICONTAX REAL TIME ] Soffi etto Auto PC Sulla Contax 139 sono impiegabili anche numerosi accessori tra quelli compresi nel sistema CONTAX REALTIME, comè il soffi etto Auto PC, dotato di circuito elettronico per l'impostazione automatica del diaframma a mezzo di uno speciale cavetto di connessione e di un cavetto di scatto. Nota:Quando, pur avendo montato il soffi etto Auto, si preferisce azionare il pulsante di scatto presente sulla fotocamera o quello del Winder, ci si accerti di aver bloccato il diaframma dell'obiettivo mediante ['apposito dispositivo sul soffietto stesso. Connector Cord R37S Lampeggiatorestroboscopico RTF 540 Lo RTF 540 (Real Time Flash) è un lampeggiatore elettronico altamente sofisticato per più tecniche di impiego che presenta quattro differenti livelli di irradiazione ed è anche in grado di lavorare come lampeggiatore stroboscopico o a lampi multipli: oltre 10 rapide accensioni per un singolo fotogramma con un tempo di posa di 2 sec. Inoltre esso monta un suo proprio sistema di scatto elettronico che ne facilita l'uso indipendentemente dalla fotocamera ed è sincronizzato con tutte le velocità di avanzamento del Winder, con cui forma una vera e propria "unità flash a motore". Quando si usa con la Contax 139 va utilizzato il cavo sincro-comando tipo S (RTF Sincro-comando S). 45 / .. ..I -. ~ l ~ARATTERISTICHE~TE~NIC~ Tipo:refi ex con automatismo d'esposizione (I a priorità . 1IiI. di dia- frarnma con di controllo manuale; controllo automatico dell'esposizione con luce lampo TTL. Formato del negativo: 24 x 36 mm Attacco per gli obiettivi: Contax/Yashica, adatto al montaggio degli obiettivi intercambiabjli CARL ZEISS T* Otturatore: cronoregolazione al quarzo; tendine metalliche e funzionamento elettronico, con corsa verticale. Tempi di posa:'su AUTO - variazione continua da 111000 di sec. a 11 sec. Impostazione manuale con arresto 'sui singoli valori fra 111000di sec. e 1 sec. più X e "B". Sincronizzazione flash: 11125di sec; contatto diretto X sulla slitta porta-accessori (dove si trovano anche i contatti per il TLA-20); contatto X sul corpo, per cavetto sincro. Sistema di scatto: elettromagnetico con cronoregolazione mediante elemento al quarzo. Contatto ausiliario. Autoscatto: elettronico cronoregolato da un elemento al quarzo c'on pre-corsa di 10 sec. durante il funzionamento dell'autoscatto si verifica l'accensione di un LED la cui intermittenza accellera 2 sec. prima dello scatto. . Controllo dell'esposizione: (non per ia luce lampo): TTL, lettura a'tutta apertura, cellula al SPD pattern di misurazione semi-'spot. ' Campo EV: da EV Oa EV 18 100 ASA obiettivo f11,4(DIN 12-36) Comando cO!1trollo dell'esposizione: pulsante sul frontale LED nel mirino, con spegnimento automatico dopo 10 sec. Compensazione dell'esposizione::t 2 EV mediante pomello per la compensazione dell'esposizione (blocco sulla posizione X1). Sistema di memorizzazione dell'esposizione: mediante leva di blocco AE, possibilità in blocco continuo. Controllo dell'esposizione con il flash: mediante sistema di controllo diretto TTL, incorporato nella fotocamera, accoppiabile con il lampeggiatore elettronicoTLA-20, con regolazione dell'irradiazione della luce lampo mediante fotosensore SPD; lettura media sul piano della pellicola con qualsiasi diaframma di lavoro; sincronizzazione automatica su 11125di sec. con il lampeggiatore TLA-20 (possibile la sincronizzazione su tempi più lenti mediante blocco AE); campo ASA effettivo da 25 a 800. 46 . . Mirino: pentaprisma fisso, a superfici argentate, schermo di messa a fuoco con stigmometro orizzontale, anello a microprismi e campo smerigliato; l'area di traguardazione copre il 95% dell'area tracciata sul fotogramma; ingrandimento di 0,86 x (con ob. da 50 mm.). Display nel mirino: mediante LED, dei tempi di posa, (l'accensione in continuo dei LEDs indica che la fotocamera è impostata su automatico: con sistemi! manuale, i LEDs si accendono a intermittenza, mentre l'accensione in continuo di un LED indica contemporaneamente quale sia l'esposizione giusta; finestrella del diaframma; indicazione di compensazione dell'esposizione; indicatore luce lampo, mediante LED (con accensione dOpò il lampo per indicare che il soggetto si trovava nel campo di portata luminosa del lampeggiatore); indicatori a LED per e sottoesposizioni; se. gnale d'avviso per blocco AE. Avanzamento della pellicola: la leva di trascinamento rapido: di rotazione di 135°,precorsa di 30°; singolo o in continuo motorizzato co~ il Winder 139, compreso tra gli accessori opzionali. Ribobinamento della pellicola: mediante pulsante di sgancio dei sistema di trascinamento e manovella di ribobinamento. Contafotogrammi: ad autoazzeramento, sistema di conteggio addizionale. Esposizioni multiple: mediante pulsante per sovraimpressioni (disinserisce il contafotogrammi). Dorso della fotocamera; intercambiabile (sostituibile con il 139 Data Back); apertura del dorso mediante il pomello di ribobinarnento; sul dorso, taschina pro-memoria. Alimentazione: due pile all'ossido d'argento da 1,5 V (Eveready S76, Ucar S76, Mallory MS-76,10L14, o analoghe. Controllo della batteria: mediante pulsante per il controllo dell'esposizione (l'intermittenza dei LEDs, cambia di frequenza quando le pile erogano meno corrente). Altre caratteristiche: sistema di accoppiamento per il 139 Winder: pulsante di controllo della profondità di campo; attacco filettato per stativo; accetta un'ampia serie di accessori del Sistema CONTAX REAL TIME. Dimensioni e peso: mm. 135x85,5x50 ; 500 grammi. ] ;~ {r CURA E MANUTENZ~ÒNE . Una temperatura eccessivamente . ,~ t D. elevata può danneggiare la pellicola, le pile o il sistema operativo della fotocamera, portando a esposizioni errate. Evitate quindi di esporre la fotocamera alla diretta illuminazione solare, di tenerla nel porta-oggetti di auto in sosta sott() il sole, nel porta-bagagli delle auto e in ogni altro posto dove la temperatura possa aumentare sensibilmente. Qua ora la fotocamera fosse stata accidentalmente esposta a un eccessivo calore, prima di impiegarla occorre attendere che essa si sia nuovamente raffreddata. La salsedine, la sabbia, la sporcizia e altri corpi estranei possono causare seri danni se riescono a penetrare nel "cuore" della fotocamera. Pertanto si abbia cura di proteggerla con particolare riguardo quando si fotografa al mare o in vicinanza di luoghi sabbiosi, in specie se c'è vento. Un altra causa di incidenti è rappresentata dagli urti e dai colpi cui può essere accidentalmente soggetta la fotocamera: trattate sempre con estrema cura la Vostra fotocamera quindi, perchè solo cosi essa potrà servirVi fedelmente per anni e anni. . Evitate di toccare le lenti degli obiettivi, l'oculare di traguradazione e le altre superfici di vetro della fotocamera o dei suoi accessori, con le dita nude. La polvere e la sporcizia eventualmente depositatesi su dette superfici dovranno essere allontanate mediante un pennellino a pompetta e solo dopo pulite - laddove assolutamente necessario - con un panno estremamente morbido. Naturalmente è possibile procedere a una loro radicale pulizia adoperando le speciali soluzioni in commercio e le normali cartine ottiche. Comunque, effettuare queste pulizie (anche quella dello specchietto reflex) con estrema attenzione, onde non causare graffi e rigature su queste sensibilissime superfici. Avvertenze precauzionali nell'uso delle pile . La durata d'esercizio e il rendimento delle pile possono risultare alterati allorchè la .totocamera venga impiegata in climi troppo freddi. Evidenziano questo pericolo l'incerto funzionamento del sistema di visualizzazione nel mirino e del sistema di esposizione. Pertanto in tali condizioni ambientai i si faccia in modo di tenere la fotocamera al caldo fino al momento dello scatto. Si abbia anche l'avvertenza di portarsi appresso una serie di pile di ricambio. Comunque si ricordi che le pile che denunciano un calo di rendimento quando siano esposte a temperature troppo tigide, si "rigenerano" dopo un certo periodo di permanenza a temperatura normale. Quando si inseriscono le pile, ci si accerti che i loro poli di contatto siano ben puliti (strofinarli eventualmente con un panno piuttosto ruvido e pulito): in caso contrario possono presentare un rendimento difettoso appunto per contatto elettrico difettoso. In caso di lunghi periodi di inattività della fotocamera, prendete la buona abitudine di togliere le pile. Anche se esaurite le pile non vanno mai buttate nel fuoco né smontate. E PERICOLOSO! Inoltre non tenere le pile alla portata dei bambini più piccoli. . . . Le indicazioni sopra riportate e gli schèmi tecnici illustrati possono essere modificati senza alcun preavviso. 47 ,/"'" ~.- r;.g'. ,.-~ - -- - ~_.-~..- ..- . -'--_c - -- =~ J .... ~ a I ,\ I .~ I ~ .. 111 D r' i Il .. "'"i t t~ .1 I I lIIi:b Il .. I l.f~ , h I I :1 \ , '" !, i," "'" ~' 1>waPROFESSIONAL S.pA Via Tabacchi 29.10132 TORINO. Telefono(011)89.73.73 " \ ) .. 1..1 U ~'" In ~~ , B .. p ", ..."",11' """"..~ .. 111