Come imparo a fotografare Consigli a dell' Il EDIZIONE AGGIORNATA IN BASE AGLI ULTIMI PROGRESSI REALIZZATI NELLA TECNICA DELLA FOTOGRAFIA Negativo su pellicola Isopan Agfa La fotografia valorizza la vita ! ... perchè chi fotografa fissa i ricordi delle più belle ore, i momenti culminanti della vita e conserva il presente per il futuro. Ecco perchè ognuno dovrebbe fotografare! può farlo poiché tutto è così semplice che E basta chiunque premere lo scatto per prendere una bella immagine. Però per fotografare con importante conoscere alcuni uno scopo concetti di ben determinato fototecnica quello che succede quando si fa una fotografia, serve un filtro giallo, perchè l'Agra produce una e a che così è sapere cosa grande varietà di pellicole e di carte, e così via. Tutto ciò è spiegato in questo libretto, in una forma molto elementare, a tutti gli amici della fotografia, con parole, quadri e disegni. N o n intendiamo fare del lettore uno scienziato tografia bensì dargli i concetti fondamentali per della fo- aiutarlo ad aumentare i suoi successi. Ed ora all'opera ! 2 Negativo su pellicola Isopan Agfa 3 Fotografare vuol dire: «Scrivere con la luce» U n a volta si arrivava a questo proiettando un profilo sopra un piano bianco e segnando i contorni con la matita. A quell'epoca non esisteva un materiale sensibile alla luce, il quale, sostituito al piano bianco, potesse registrare le differenze fra chiaro e scuro. Con una precisione relativa e con fatica si disegnavano o si ritagliavano le siluette poiché la pellicola Isochrom e la macchina Billy Agfa non erano ancora inventate. La scoperta di sostanze chimiche sensibili alla luce fu la base per ottenere delle immagini per via automatica. Spalmando sulla carta certe sostanze sensibili alla luce si può avere un immagine fotografica anche senza usare una macchina ; basta mettere su un foglio di carta sensibile — per esempio di carta Lupex — un oggetto piano, stando in una camera oscura, e poi esporre tutto alla luce per un momento. Durante il successivo sviluppo il foglio Lupex si annerirà nei punti nei quali non era coperto dall oggetto in modo che la sagoma di questo spiccherà in bianco sul fondo nero. Naturalmente per questo scopo si può prendere soltanto un oggetto piatto : una penna, un merletto, una lamiera traforata e simili. Per la vera fotografia, oltre al materiale sensibile, è necessario un apparecchio, la « macchina ». 4 La «macchina fotografica». consiste, nella sua forma primitiva, in una scatola che porta, sulla sua parete frontale, una piccola apertura. Attraverso questo foro i raggi luminosi penetrano nell interno della scatola e formano, sulla parete opposta, un immagine rovesciata dell'oggetto che si trova all'esterno, davanti al foro. Con questo apparecchio molto semplice si può fotografare, ma bisogna esporre molto tempo a causa della piccola apertura. Inoltre I immagine non ha contorni nitidi perchè attraverso il foro, nonostante la sua piccolezza, passano più raggi di quanti sono necessari per formare l'immagine stessa. Se nell apertura si dispone una lente si riesce ad ordinare I andamento irregolare dei raggi e si ottengono immagini nitide. Inoltre sulla faccia posteriore della scatola è necessario un dispositivo che permetta di mettervi, alla luce del giorno, il materiale sensibile (il rullo Agfa), di farlo avanzare dopo ogni presa, al riparo della luce, e di poterlo togliere, sempre alla luce, dopo aver fatto tutte le pose. Un apparecchio simile, col quale si possono fare delle belle fotografie nel formato 6 x 9 cm., su rullo di pellicola è la 5 Naturalmente è più china che si possa comoda piegare. e maneggevole una ma Alle pareti rigide della scatola sostituisce il soffietto e la parete anteriore si fa mobile in moc da poterla spingere, dopo la posa, nel corpo della macchin Nella serie delle macchine Billy Agfa vi sono due tipi n quali questo Clack Agfa movimento quattro è diversamente braccia snodate a risolto. Nella cerniera Bil permettor di allungare il soffietto portando l'obiettivo in posizione di prese e basta premere un bottone! Tutte le altre macchine Billy sor del tipo pieghevole nel quale I obiettivo si porta nella posizior giusta aprendo a cerniera una parete della macchina sulla qua è imperniato ii porta obiettivo stesso. Questo movimento de^ funzionare con una estrema precisione altrimenti I immagine ne risulta nitida. Ma a questo pensa la fabbrica di macchine Agf L'esperienza di decenni, le maestranze praticissime ed i contro opportunamente disposti garantiscono la perfetta continuità nec apparecchi Agfa per quanto riguarda precisione, qualità perfezione. Per scegliere una ma china Agfa non è importante soli mente il formato, ma bisogna pensa anche a quanto si vuol richiede all'obiettivo, all'otturatore ed a tut la costruzione in generale. Si de^ tener presente che la Billy più ser plice non solo ha un prezzo più bass ma è anche più facile da adop' rare, mentre i modelli più cari c frono possibilità sempre maggiori. Billy Clack Nella serie apparecchi Agfa ognuno trova la macchina adatta! NOME Formato Luminosità BILLY CLACK 4.5x6 6x9 f : 8,8 f : 11 la macchina per il bel tempo a buon mercato - leggera - maneggevole f : 8,8 f : 7,7* f : 6.3* la macchina tipo per fotografie normali si fornisce cromata 6x9 6x9 6x9 BILLY RECORD con intermedio 4.5x6 6x9 6x9 f : 6,3 f : 4,5 6x9 f: 4,5 la macchina per il conoscitore elevata luminosità e otturatore Compurda 1 a 1 / 2 5 0 e 1 / 4 0 0 di sec. Costruzione altamente curata dall'Agfa ISOLETTE 6x6 j 4,5 x 6 ] f : 6,3 f : 4,5 la KARAT 2,4 x 3,6 2.4 x 3,6 2,4 x 3 , 6 f : 6,3 f : 4,5 f : 3,5 la macchina di piccolo formato e di grande valore alla portata di tutti BILLY COMPUR r istantanea da 1 a 1 / 1 5 0 di sec. col Prontor II munito di autoscatto macchina sempre con doppio formato pronta Tutte |e macchine, eccettuate le Billy Clack e la Billy Record f : 8,8, hanno il bottone di scatto riportato sul corpo dell'apparecchio. Con la macchina Agfa ci vuole naturalmente, il rullo Agfa perchè entrambi seguono un unico concetto e si completano I'un I'altro. Rulli, vedi a pag. 21 Karat Agfa 7 L'obiettivo è I occhio della macchina ed ha il compito di regolare il cammino dei raggi, vale a dire di portare sullo strato sensibile della pellicola o della lastra un'immagine assolutamente nitida. È naturale che a questa parte tanto importante della macchina si deve dedicare la maggior cura della fabbricazione. Ogni obiettivo dell'Agfa è costruito con qualità di vetro di composizione dettata dalie più recenti ricerche ed in base all'esperienza di molti anni e di calcoli continuamente rifatti. N o n basta eseguire con la massima precisione le singole lenti; la riuscita dipende dalla disposizione dell'insieme. Il montaggio dell'obbiettivo rappresenta quindi un notevole lavoro di meccanica di precisione. Dal menisco della Box fino alI anastigmatico perfezionato, con tre o quattro lenti, delle macchine a rulli di gran valore, ogni presa dà una negativa nitida, In ogni caso la nitidezza basta per ingrandimenti fino al formato cartolina, con gli anastigmatici fino alla misura di un quadro da parete, senza che si osservi una perdita nei particolari. Ecco la lista degli obiettivi Agfa, ordinati secondo la loro luminosità : BILINAR AGFA IGENAR AGFA periscopico a due lenti acromatico a due lenti IGESTAR AGFA anastigmatici a tre lenti APOTAR OPPAR AGFA AGFA SOLINAR AGFA anastigmatici a quattro lenti Che cosa significa f: 6,3 ? Questa notazione, come le altre della tabella precedente, indica con precisione la luminosità dell obiettivo. Tali numeri, s'intende, non sono scelti a caso ma indicano il rapporto che passa fra il diametro dell apertura o diaframma massimo delI obiettivo e la distanza che separa I obiettivo dal piano della superficie sensibile quando la macchina è pronta per fotografare un oggetto molto lontano (all'infinito). Questa distanza indicata con « f » si dice lunghezza focale dell obiettivo ed è importante notare che quanto più la cifra del divisore è piccola tanto maggiore è la luminosità dell obiettivo. Così il Solinar Agfa f : 3 , 5 è I obiettivo più luminoso della lista precedente, mentre il Bilinar f: 11 è il meno luminoso. Quanto più luminoso è I obiettivo tanto meglio si sfrutta la luce della quale si dispone. G l i anastigmatici luminosi rendono possibili delle istantanee in condizioni sfavorevoli sia all'aperto con tempo brutto, sia in casa con luce artificiale. Con gli obiettivi luminosi non è sempre necessario usare la massima apertura. D estate con tempo bello, per esempio, giungerebbe troppa luce sulla pellicola sensibile, quindi in tal caso si impicciolisce tale apertura « diaframmando ». Questo compito è affidato appunto al diaframma che riduce l'apertura effettiva dell'obiettivo e permette quindi, per mezzo di una levetta, di regolare I entrata della luce. I numeri dei diaframmi sono scelti in modo che I apertura maggiore corrisponde alla luminosità dell'obiettivo. Le aperture successive e minori sono generalmente scelte in modo che ognuna richiede un tempo di posa doppio della precedente. Poca luce «Offuscato» diaframma apertof:&3 La messa a fuoco per le diverse distanze è una specie di rompicapo per il principiante che adopera macchine molto luminose. Con la Box Agfa e la Billy Clock la cosa è molto semplice perchè non è nemmeno necessaria una precisa messa a fuoco. Infatti le macchine di scarsa luminosità come f : 1 1 ed f : 8 , 8 hanno una grande - profondità di fuoco ». Soggetto e fondo, quando la macchina è messa su « l'infinito » riescono ugualmente nitidi. Solamente per fotografare soggetti molto vicini si mette la macchina su «vicino». Però si possono prendere dei ritratti senza avvicinarsi troppo al soggetto perchè I Agfa fornisce delle lenti addizionali che aumentano la lunghezza focale dell obiettivo e quindi si ottengono immagini proporzionatamente più grandi. Con gli obiettivi di maggior luminosità la zona nitida (profondità di fuoco) diventa minore, così che la messa a fuoco deve essere precisa. Quando le condizioni di luce sfavorevoli non costringano a lavorare con l'apertura massima è conveniente ridurre questa per aumentare appunto la profondità di fuoco. Come si nota dai disegni schematici la estensione della nitidezza in profondità avviene in maggior misura verso il fondo. Il diaframma ha quindi due funzioni ; varia la luminosità delI obiettivo e la profondità di I fuoco a piacere. 10 L'otturatore è importante come il diaframma e la messa a fuoco. Anche per questo la Box Agfa presenta una soluzione molto semplice con un unico tempo di esposizione per le istantanee ed una sola posizione per le pose lunghe. L otturatore automatico Agfa che ha, per regolare le velocità dello scatto, un freno a molla d'orologio (il quale garantisce un funzionamento regolare a tutte le temperature) ha invece la possibilità di fare delle istantanee di 1 / 2 5 , 1 / 5 0 e 1 / 1 0 0 di secondo, oltre alle pose « Zeit » e « B a l l » . L'otturatore Compur ha una vastissima scala di tempi d'esposizione. È spesso opportuno poter esporre esattamente per 1 , 1 / 2 , 1 / 5 , 1 / 1 0 , 1 / 2 5 , 1 / 5 0 , 1 / 1 0 0 e 1 / 2 5 0 d i secondo. Specialmente per soggetti in movimento è importante poter esporre solo per brevissimo tempo, mentre d'altra parte, con condizioni sfavorevoli di luce, sono spesso indispensabili le pose più lunghe. Le fotografie con la macchina a mano libera non si devono, possibilmente, posare più a lungo di 1 / 2 5 di secondo altrimenti è facile avere una immagine « m o s s a » , sdoppiata. Tale fotografia mostra i contorni doppi e appare poco nitida. Consigliamo quindi, per le pose più lunghe di 1 / 2 5 , di appoggiare la macchina sopra un sostegno fisso oppure di avvitarla sopra un treppiede. Se inoltre si adopera il comando flessibile per lo scatto con molta dolcezza si esclude ogni pericolo di muovere la macchina durante l'esposizione. Se volete restare voi stessi nella fotografia attaccate al comando flessibile un cosidetto «scatto automatico» che fa muovere l'otturatore dopo un certo tempo. É però preferibile spendere qualche cosa di più nel momento dell acquisto della macchina Agfa per avere addirittura questa con I autoscatto montato sull otturatore. Negativo su pellicola Isochrom Agfa - Ingrandimento su carta Brovira Il m a t e r i a l e sensibile alla luce In tutto il mondo la pellicola si è imposta come materiale da presa. E veramente un rullo è molto comodo mentre è facile e semplice da adoperare; inoltre oramai si trova ovunque la pellicola adatta alla propria macchina, sia Isochrom, sia Isopan, due prodotti di qualità sempre costante e di una eccellente gradazione di toni, che danno risultati brillanti e senza velature anche dopo anni. Queste pellicole offrono la massima sicurezza e non danno mai preoccupazioni. La fabbrica di pellicole Agfa, che è la più grande d'Europa, lavora continuamente per provvedere tale materiale da presa a tutto il mondo. La preparazione delle pellicole si compie in quattro tempi ; prima si produce il supporto, poi si prepara I emulsione sensibile, questa viene stesa sul supporto e finalmente nella confezionatura si finisce la pellicola sino alla spedizione. Tutte queste operazioni avvengono con la più meticolosa precisione e cura, dovunque regna la massima pulizia con l'unico scopo di mettere a disposizione del consumatore un prodotto di qualità sempre costante e che offra tutte le innovazioni tecniche. Si prepara anche la pellicola per i piccoli formati in molte variate confezioni, come pure i filmpack per le macchine a lastre. Ma la vecchia lastra ha sempre i suoi seguaci che preferiscono, per i lavori accurati, le lastre Agfa. L'uso di queste rappresenta una maggior fatica in confronto alla fotografia su pellicola a rulli o di piccolo formato, ma si ha in ricompensa una notevole ricchezza di particolari e di passaggi di toni che resistono ad ogni ingrandimento. Tuttavia il negativo grande offre degli effetti bellissimi anche nella stampa per contatto in modo che si può risparmiare l'ingrandimento. 13 Quanto è opportuno sapere della pellicola Che cosa cè in una pellicola? U n o strato sensibile ed uno di celluloide. Questo è quanto appare se si osserva, non ingrandito, un pezzo di pellicola Agfa. Però la cosa è assai diversa se si osserva una sezione di pellicola Agfa al microscopio. Vi sono infatti 4 a 5 strati che si distinguono chiaramente. 1. - U n o strato di protezione di gelatina; la «corazza» che protegge lo strato sensibile da possibili ferite. . 2. Ingrand. al microscopio di una sezione di pellicola con 2 strati sensibili (Isopan I S S ) 3. - 1 a 2 strati sensibili (emul- sione), - Il supporto di celluloide. 4. - U n o strato posteriore di gelatina che ha il doppio compito di impedire I incurvamento della pellicola durante il suo trattamento e quello di evitare le diffusioni di colorazione. luce (aloni) grazie ad una sua speciale Abbiamo così cominciato a conoscere un rullo di pellicola sebbene ci manchino diverse sue qualità eccezionali che vedremo subito e che sono : Sensibilità generale, sensibilità ai colori, latitudine di posa, antialonicità. 14 La sensibilità generale di una emulsione o strato fotografico significa la questa alla luce bianca e si misura con Mentre una volta, ed in alcune nazioni rano i gradi « Scheiner », oggi la sensibilità unità di determinate. ancor oggi, si adope- sensibilità si valuta coi gradi « D I N ». Per chiarire come la emulsione fotografica « vede » gli oggetti durante la posa, facciamo un confronto col nostro occhio. In questo sono i bastoncini che trasmettono le sensazioni visive; invece nello strato fotografico vi sono dei granuli di bromuro d argento che registrano le impressioni luminose. granuli microscopica e sensibili sono entrambi di una finezza Bastoncini e alle minime impressioni luminose. Mentre è data però dalla la natura sensibilità ed è dell occhio invariabile, la sensibilità dell'emulsione fotografica si è spinta sempre di più grazie alle ricerche di alcuni decenni. La sensibilità della pellicola Agfa soddisfa a tutte le richieste poiché, dopo lunghe esperienze grandiosi e si I applicazione di mezzi tecnici è potuto esaltare al massimo questa qualità. Le pellicole Isochrom ed isopan rappresentano un vero primato sotto questo punto di vista. oezione microscopica di occhio e di emulsione fotografica. 15 La sensibilità ai colori Il confronto col nostro occhio ci servirà ancora per chiarire il concetto di sensibilità ai colori. L'occhio possiede una determinata sensibilità per ogni colore mentre lo strato di bromuro d argento per sua natura non è sensibile che ali azzurro. Tale strato quindi riproduce i colori — in confronto al nostro occhio — con toni errati. Si comprende come ogni fotografo desideri poter avvicinare la curva di sensibilità dello strato di bromuro d'argento a quella del nostro occhio. Le più recenti ricerche nei laboratori scientifici dell'Agfa hanno portato a trovare dei coloranti sensibilizzatori brevettati i quali soddisfano largamente questo desiderio. Secondo la sensibilizzazione si distinguono oggi due tipi di pellicole, le ortocromatiche e pancromatiche. Al primo gruppo appartengono tutte le lastre e pellicole Isochrom. Queste si distinguono, oltre che per una elevata sensibilità generale, per un buon rapporto fra la sensibilità ali azzurro e quella al giallo ed al verde. In altri termini i colori predominanti in natura, azzurro, giallo e verde sono riprodotti coi loro giusti valori di chiaroscuro. Al secondo gruppo, quello pancromatico, appartengono tutte le lastre e pellicole Isopan Agfa le quali sono specialmente sensibili ai raggi rossi di grande lunghezza d onda. In questo caso il tecnico esperto parla di sensibilizzazione orto-pancromatica massima. In altri termini si può dire che la serie Isopan sensibilizzata per dare giusti toni r Uurve ,,, della ... sensibilità cromatica dell'occhio e delle pellicole. 16 di tutti i colori i s m a i offre, n i oltre alla masi ' sensibilità alla luce diurna, anche la massima sensibilità alla luce artificiale. Quando Quando Isochrom? Isopan? Generalmente la pellicola ortocromatica Isochrom, particolarmente nelle mani del principiante, rende ottimi servigi. Tuttavia chi si occupa dell arte fotografica con uno scopo definito troverà, in molti casi, preziosa la pellicola pancromatica Isopan. Si può particolarmente apprezzare l'utilità della pellicola Isopan Agfa : 1. - Nella fotografia di ritratti per visi bruni oppure arrossati, per fotografie contro luce e ritratti sulla spiaggia, per ritratti alla luce artificiale. 2- • Nella fotografia di paesaggi e di architetture per fotografie col sole al tramonto, per fotografie di piante e di fiori, specialmente per staccare i fiori rossi dai contorni verdi, per le fotografie di architettura coi tetti rossi, mattoni o intonachi rossi. 3. - Nella riproduzione di natura morta se il tono locale tende verso il predominano colori rossi. bruno oppure A- - Nella fotografia in casa per tutte ie pose con data la sensi bilità al rosso questa illuminazione è completamente sfruttata. Malgrado il medesimo numero di gradi di sensibilità, con la luce artificiale la pellicola pancromatica, sfruttando anche i raggi rossi, è spesse volte superiore del doppio — in sensibilità — alla pellicola ortocromatica, quindi con la luce artificiale dare soltanto la metà del tempo di pOSQ. la luce artificiale R a p p r e s e n t a z i o n e poiché schematica della sensibilità ai colori delle peli. Isochrom a grana fine, Isopan a grana fine ed Isopan I S S . Perchè si filtra la luce? Le pellicole Agfa danno direttamente, cioè senza alcun mezzo ausiliario, una riproduzione abbastanza esatta dei colori. Però tutte le emulsioni fotografiche hanno una sensibilità prevalente per I raggi azzurri e quindi riproducono questo colore con un tono grigio più chiaro di quello corrispondente all'im- pressione visiva. In linea generale questo fatto non ha importanza, tuttavia in certi casi nei quali interessa avere una resa più scura dei toni azzurri bisogna diminuire la sensibilità a questo colore, cosa che si ottiene facilmente disponendo un filtro giallo davanti ali obiettivo. I filtri gialli dell Agfa danno quindi in particolare dei risultati migliori per le fotografie di : con resa panorami con u n a r e s a d i s t i n t a dei l o n t a n i ritratti paesaggio con una forte una r e s a esatta natura morta \ oggetti colorati > costumi ecc. J con perfetta dei toni e accentuazione delle della nuvole somiglianza d e l l e s f u m a t u r e dei c o l o r i Generalmente basterà un filtro giallo leggero, soltanto in casi speciali si usano i filtri forti. Si deve tener presente che quanto più azzurra è la luce tanto più forte deve essere il filtro per assorbire le radiazioni azzurre eccessive. Vi sono inoltre i filtri verdi e rossi adoperati specialmente per il materiale pancromatico. Il filtro verde Agfa serve ad accentuare, con begli effetti, i toni verdi, smorzando nello stesso tempo i valori rossi. Il filtro rosso Agfa invece serve per fotografie di soggetti lontani e per schiarire molto i toni rossi. Secondo l'intensità del filtro bisogna aumentare il tempo di posa. Ecco i coefficienti di tali aumenti: 18 Materiale filtro giallo 0 1 2 3 4 5 Isochrom 1.8 2 3 3,5 4 1.6 1.6 1.8 2 , 2,2 2.5 1,8 2 2,2 2.5 Àgfa a Isopan Agfa Isopan Àgfa I 5 S * grana fine 1.5 1.4 1.4 (arancione) Latitudine di posa La più grande preoccupazione del fotografo nel momento della presa è di calcolare il giusto tempo di posa. Le pellicole Agfa, entro certi limiti, compensano automaticamente errori nel tempo di esposizione in modo che anche eventuali sbagliando si ha quasi sempre una fotografia discreta. La caratteristica della pellicola è di compensare non quelle troppo meglio le pose brevi ; quindi nei troppo lunghe che casi dubbi è opportuno scegliere sempre il tempo calcolato più lungo. L'esempio ogni altro dato, che mostra tre fotografie, le quali, a parità di sono state eseguite in immediata successione con tre pose assai diverse — 1 / 2 0 0 , 1 / 5 0 e 2 secondi — è la chiara prova che praticamente ogni presa deve dare una buona fotografia. 1 2 0 0 di secondo 1/50 di secondo 2 secondi 19 A n t i a lon icità Per le fotografie il materiale sensibile contro luce è particolarmente antialonico necessario poiché le diffusioni di luce e gli aloni possono rovinare le più belle fotografie. Chi lavora con la pellicola nemmeno a questo riguardo Agfa non ha preoccupazioni perchè tali pellicole hanno uno strato « antialo » la cui colorazione assorbe la luce riflessa, cioè tutti i raggi rimandati dal supporto. La scelta di queste colorazioni deve essere fatta con la massima cura giacché devono avere una composizione spettrale ben definita. Devono assorbire tutte le radiazioni nocive e devono sparire con qualsiasi sviluppatore. A questi requisiti rispondono pienamente i coloranti Agfa che si adoperano anche per le lastre Agfa, sia in uno strato posteriore, sia in uno strato intermedio fra emulsione e supporto. N e l fotografare contro luce raggi del sole non potrebbero colpiscano provocare dei ancora, poiché I obiettivo con un « parasole • o, scegliere una posizione rami, colonne od altro. I obiettivo riflessi sul diaframma o sulle lenti. In questi casi si può proteggere meglio bisogna fare attenzione che i direttamente ombreggiata da foglie, Rulli e filmpack A g f a e quello che se ne deve sapere < Nome jensibilità Applicazioni ai colori generale DIN a Isochrom a grana fine 18 /10 Isopan a grana fine 17°/10 Isopan I.S.S. 21°/10 altamente ortocromatica ortocromatica universale di uso altamente pancromatica di uso ortopancromatica universale altamente foto g i o r n a l i s t i c h e con ortopancromatica luce artificiale Lastre A g f a e loro elevate proprietà e>ensibilità Nome Applicazioni ai colori generale DIN uso forte generale Chromo Isorapid 13°/10 ortocromatismo Chromo-lsolar 11°/10 forte p a e s a g g i con c o n t r a s t i , ortocromatismo animali forte per Ultra Special 18°/10 ortocromatismo Isochrom 18°/10 ortocromatismo Isopan 17°/10 Isopan I.S.S. 20 /10 ,J piante universale elevato elevato e ritratti ortopancro- universale ortopancto- giornalismo matismo elevato con luce artificiale matismo Materiale speciale Lastre e pellicole diapositive Agfa per p r o i e z i o n i , stereoscopie, diafonie. Lastre e pellicole Normal Agfa per riproduzioni di originali monocromi a mezza tinta continua e per d u p l i c a t i di negativi. Lastre e pellicole Contrast Agfa per r i p r o d u z i o n i di o r i g i n a l i monocromi a tratti, e p r e p a r a z i o n e di d i a p o s i t i v i c o r r i s p o n d e n t i . E per il ritrattista Pellicola rigida Isochrom (18'/10 DIN) Pellicola rigida Isopan (21 /10 DIN) m a t e r i a l e con l e s t e s s e ed infrangibile. prerogative delle corrispondenti lastre sopra ricordate, però leqgero Dal piccolo al grande ! Ecco la formula magica che domina l'intero campo della fotografia di piccolo formato. Ogni presa mostra il miracolo di un negativo delle dimensioni di un francobollo che diviene il germe di una copia grande come un quadro. 22 Per il dilettante del piccolo formato Cè voluto molto tempo prima che le fotografie pellicola cinematografica normale, perforata, fatte su potessero dare dei risultati sicuri. Dopo molte fatiche si sono stabilite le caratteristiche devono avere le pellicole di piccolo formato di buona che qualità. E siccome chi lavora col piccolo formato vuol dominare tutto il campo della fotografia, ha bisogno di parecchie specie di pel- licole sia per quanto riguarda la sensibilità generale come quella ai colori, inoltre la pellicola di piccolo formato deve avere speciali qualità richieste dal negativo così piccolo, qualità che non hanno grande importanza per i rulli e le lastre comuni. I negativi fatti su rulli e su lastre generalmente si stampano per contatto mentre il piccolo negativo deve essere molto in- grandito quando si vuole l'effetto di un quadro. In questo caso appare la struttura del negativo - la grana — che nella stampa per contatto rimane invisibile. I granellini e gli agglomerati di granellini formano d'argento che I immagine negativa diventano, nel forte ingrandimento, specialmente visibili nelle zone uniformi di tono medio, con I apparenza di un mosaico irrequieto di punti chiari e scuri, mentre le linee di contorno che prima sembravano tagliate appariscono spezzettate e poco nitide sull'ingrandimento. O r a la grana, questo nemico N. 1 della fotografia di piccolo formato si può com- battere soltanto in parte coi metodi di sviluppo. Invece è efficace e di sicuro esito I usare emulsioni a grana fine, cioè delle emulsioni che non si possono sviluppare con grana grossa, mentre hanno una buona sensibilità generale ed ai colori. In generale, la pellicola, sia vergine come sviluppata, non deve, possibilmente essere toccata sul lato dell emulsione. Un dito umido che venga a contatto con l'emulsione danni irreparabili. Sui formati cemente, le lesioni piccole del può produrre dei grandi, che si stampano negativo generalmente semplinon ap- pariscono. Col forte rapporto d'ingrandimento dal piccolo formato anche le minime lesioni meccaniche subite dall' emulsione si vedono chiaramente e possono guastare la fotografia. Si raccomanda quindi la massima attenzione e pulizia nei lavori e di non toccare possibilmente la pellicola — specialmente durante il trattamento umido — dalla parte dell emulsione. N e i caricatori e nei rotolini licola è assolutamente il trattamento del adoperabili alla luce, la pel- protetta ; soltanto in camera oscura, per negativo, viene, nel vero senso della parola, «fra le mani» dell operatore. N o n è cosi invece per la pellicola venduta sciolta. In questi casi bisogna fare attenzione già nell' avvolgerla sul rocchetto ; si può guidare coi bordi fra pollice e indice. bene facendola scorrere per istantanee ogni alla occasione luce usate per diurna in la istantanee alla luce artificiale In pellicola Isopan Super Special pellicola I.S.S. è il materiale s e n s i b i l e più adatto! a grana fine Isochrom F Caratteristiche delle pellicole Agfa per piccolo formato c ensibilità Tipo di pellicola generale Grana ai colori DIN Isochrom F massimo 17°/10 a grana fine Isopan F ortocromatismo massimo 17°/10 Isopan FF massimo 10/10 a grana finissima massimo 21°/10 Isopan Ultra massimo fine molto fine massima ortopancro- finezza fine matismo 23°/10 di massima sensibilità ortopancro - matismo Isopan I.S-S Super Special di grande sensibilità ortopancro- matismo a grana fine molto ortopancro- normale matismo Àgfàcolor (per luce diurna) per f o t o g r a f a r e a l t a luce d e l g i o r n o a c o l o r i naturali senza I impiego dì alcun filtro. Agfacolor (per luce artificiale) pellicola alcun speciale per fotografare a colori naturali alla luce a r t i f i c i a l e senza I impiego di filtro. Le varie confezioni delle pellicole Agfa di piccolo formato Caricatori Agfa (usabili alla luce diurna) (la p e l l i c o l a deve e s s e r e r i a v v o l t a i n d i e t r o ) per L e i c a , C o n t a x , Retina, Rolleikin. lunghezza m. 1.00. Bobina Agfa caricabile alla luce diurna per C o n t a x , R o l l e i k i n ( n o n per L e i c a ) , l u n g h e z z a m . 1 . 6 0 . Strisce singole Agfa lunghezza m. 1,60, pronta per caricare l e cassette in camera o s c u r a . Caricatori Agfa Karat per la macchina di piccolo f o r m a t o Karat Agfa, per 12 prese ( n o n si licola Isopan F F 1 0 ° / 1 0 D i n ) . Pellicole in grossi rulli da tagliare e caricare in camera o s c u r a ; T u t t e queste pellicole portano la r u l l i da m. 5, 10. 10 e 2 5 , numerazione delle immagini. f o r n i s c o n o con la pel- Ed ora fotografiamo Abbiamo detto quanto è importante circa la macchina ed il materiale sensibile negativo, passiamo ora alla pratica della presa. Tutto è molto semplice e, se si osservano alcune regole, ogni " colpo „ deve raggiungere il bersaglio. Prima di tutto bisogna ricordarsi di tenere lo macchina ferma e diritta durante la posa per evitare che la presa risulti "mossa" e che il quadro venga storto. Nelle fotografie di architettura, se non si segue questa seconda regola si hanno risultati poco soddisfacenti, ma su questo argomento torneremo più tardi. Nelle prime fotografie è bene procedere con precisione meticolosa per dimenticare nulla e per non sbagliare. Le poche operazioni necessarie divengono rapidamente mente o con abituali in modo che si finisce col fare tutto automatica- l'essere pronti in pochi secondi. Le prime volte naturalmente bisogna stare attenti. 1. - Giudicare un motivo — decidersi a fotografarlo 2. - aprire la macchina 3. - mettere a fuoco 4. - misurare o valutare l'illuminazione 5. - regolare il diaframma ó. - regolare e caricare l'otturatore 7. - eseguire la posa 8. - se si è fatta una foto da vicino rimettere l'obiettivo sull'infinito 9. - far avanzare la pellicola per una nuova posa 10. - chiudere la macchina. Tutto questo s'intende per le macchine a rulli. Chi filmpack non dimentichi mai di aprire l'antina della adopera lastre o cassetta porta lastre o filmpack e rinchiuderla immediatamente dopo. Tenere sempre le cassette usate distinte da lastra. quelle vergini per evitare di impressionare due volte la stessa La fotografia di paesaggio è generalmente la più coltivata dal dilettante. Vi sono due tipi di fotografia. In uno si bada che possono sopratutto alla rappresentazione appartenere al campo della obiettiva fotografia ottenendo quadri geografica-documentaria o a quella folcloristica. Neil altro il carattere della fotografia è di importanza secondaria, mentre il taglio ben indovinato e la resa dell'impressione generale attraverso la concezione personale danno il maggior peso al risultato che è un impressione soggettiva. Qualunque sia lo scopo perseguito è sempre importante adoperare il miglior materiale ortocromatico e, possibilmente, anche il filtro giallo. Si ha poi la facoltà di cambiare, con un filtro fino con a farla apparire lo stesso filtro forte i lontani cielo forte, scuro, l'aspetto di una temporalesco, ben disegnati. o di giornata estiva ottenere, con Negli altri casi, col materiale Isochrom basta un filtro giallo chiaro (Agfa N. 1 ), che permette di fare delle brevi istantanee e rende esatta la tonalità dell'azzurro e del giallo. Fotografie di persone all'aperto Quasi sempre il dilettante trova i primi soggetti per la sua attività in famiglia o fra gli eseguendo gruppi fotografie di amici in occasione ali aperto. Per di una evitare gita cattivi risultati è opportuno tener presenti le seguenti regole: 1. - N o n disporre mai le persone ma ali ombra o sotto il cielo semichiusi per o i gruppi coperto, I abbagliamento in pieno sole, altrimenti gli occhi danno un espressione di sofferenza. 2. - Evitare i cortili soltanto stretti o altri luoghi dall alto, perchè le ombre che forti ricevano la luce sotto gli occhi danno ai visi un espressione cupa. 3. - La luce deve, possibilmente, arrivare di fianco e, nello stesso tempo, dal davanti. 4. - Le persone si devono disporre senza un ordine obbligato, mai Luna di fianco all'altra. Si ottengono buoni effetti con gruppi apparentemente occupati in qualche lavoro o in movimento perchè così si evitano posizioni artificiose e le famose « facce da fotografia ». 5. - N o n tutte le persone devono guardare nella macchina. Il quadro anzi sarà più naturale e più vivo se gli sguardi sono diretti in punti diversi. 6. - Si devono evitare fondi irrequieti o almeno tenerli fuori fuoco (e quindi poco nitidi e non accentuati) usando una grande apertura di diaframma e mettendo a fuoco esattamente le persone. 7. - Il dilettante accorto fa qualche osservazione scherzosa prima di fotografare in modo da sviare l'attenzione e da eseguire la presa senza che i soggetti se ne accorgano. Fotografie di architettura Queste son più semplici poiché il soggetto è immobile; si può riflettere con tutta calma prima di stabilire il punto di vista e di inquadrare la veduta. È molto importante considerare bene la posizione del sole il quale deve trovarsi di fianco al soggetto e un pò dietro al fotografo per avere un'immagine con molto rilievo come è op- portuno per I architettura. Molto spesso vi sono edifici cosi alti che non si possono prendere interi se non inclinando la macchina. Questa soluzione non è sempre consigliabile poiché I inclinazione della macchina dà una fotografia nella quale gli edifici sembrano cadere l'uno contro l'altro. È preferibile allontanarsi quanto è necessario ed ingrandire poi la parte interessante. Del migliore; resto non sempre la fotografia dell'insieme sarà la converrà studiare bene l'architettura e prendere alcuni particolari distinti. Le fotografie di architettura possono spesso sembrare fredde e vuote. Ma con una buona composizione si possono migliorare molto. Qualche albero, un arco od un portale possono inquadrare bene la fotografia; sono piccoli e facili trucchi che portano grandi effetti. Quando si deve inclinare la macchina è bene inclinarla molto e con accorgimento. Le linee verticali verranno allora convergenti in alto, ma questo effetto non è sempre dannoso; se il punto di vista è ben pressione che si prova edificio molto alto. scelto l'effetto si avvicina osservando dal basso alla vera im- una torre o un Fotografie di bambini È un campo straordinariamente vasto e dà facilmente buoni risultati. Il fotografare i bambini non significa far loro dei ritratti come il professionista, ma coglierli di sorpresa nel loro ambiente naturale, in casa e fuori. Dal primo giorno il dilettante segue lo sviluppo del suo bimbo con la macchina fotografica e fissa per il proprio piacere tutte le belle scenette che non torneranno più. Così si crea anche per l'attore un documento di valore inestimablile : la sua vita di bimbo. Per fotografare i bambini bisogna agire con la massima rapidità poiché le scene più belle sono quasi sempre le dire : una la più brevi. N o n si può « Un momento ! Voglio fare foto » Tutto è già passato e foto non si fa più. Le foto- grafie di bimbi sono belle e naturali quando il soggetto non sa di essere preso di mira. Bisogna dunque « sparare » queste istantanee nel momento giusto e senza farsi osservare. 30 Fotografia istantanea N o n si dà forse troppa importanza alla fotografia istantanea ? N o n si esagera forse? Se veramente il dilettante vuol « sentire » e vedere la vita con la sua macchina, come gli si presenta, deve nella maggior parte dei casi, limitarsi a fare le fotografie a mano libera. Vi sono anche certi cipio, ad ogni dinamismo costoro. Perà tutto dipende tanea è l'ideale quando il dei buchi nell acqua. dilettanti che sono contrari, per prin; le istantanee non sono adatte per dai risu Itati e si può dire che I istanfotografo la conosce bene e non fa Ci sono ancora delle opinioni errate sull'uso dei diaframmi e sui tempi di posa, altrimenti la gran massa dei fotografi dinamici dovrebbe conseguire gli stessi buoni risultati che sono naturali per i flemmatici con la loro apparente superiorità dovuta al « treppiede ». Bisogna allenarsi per la posa e chi non è sicuro tempi più lunghi di 1 / 1 0 0 poi. piano, piano, anche la avere buoni risultati. non muovere la macchina durante farà bene in principio a non usare di secondo. Con I abitudine verrà sicurezza che è indispensabile per L istantanea non deve l i mitarsi alle scene della strada ma si può estendere a molti rami della fotografia. Ci sembra pertanto importante riportare una tabella con le profondità di campo corrispondenti alle diverse aperture. Infatti la precisa messa a fuoco rappresenta la maggior preoccupazione per chi fa delle istantanee. La tabella ha lo scopo di togliergli o alleviargli questa preoccupazione. Messa a fuoco per la massima profondità di campo nelle istantanee Questa tabella fornisce gli elementi per ottenere immagini nitide tenendo conto delle lunghezze focali degli obiettivi, dei diaframmi necessari e delle distanze dei soggetti. Messa a Diaframma fuoco m. 1. Billy Record 7,7 e 8,8 2. Billy-Record 6,3 1 :7,7 e f : 8.8 f:Ó,3 Vicino 2 - 5 Lontano 5 - oc Vicino 2 - 3 Media 3 - 9 Lontano 9 co 3. Billy-Record 4,5 e Billy-Compur Profondità di campo da a m. co 2 1,7 - 2,4 3 2.4 - 3,8 6 4,2 - 10,5 12 f : 11 - 6.5 - oc 2 1,7 - 2,5 4 2 , 9 - 6,5 10 (12) - oc (5,5 - 5 oc) Il soggetto viene nitido se si trova nel campo compreso fra le distanze dell'ultima colonna; nitido quanto più ne è lontano. risulta invece tanto meno La fotografia sportiva offre buoni risultati al bravo tecnico essenziale cogliere i rapidi movimenti caratteristico. dell istantanea. Infatti è sportivi nel momento più Lo sport è movimento, quindi bisogna tralasciare le pose volute. Inoltre bisogna tener presente che i movimenti sportivi sono straordinariamente rapidi e pertanto si dovrà usare sempre I istantanea assai breve e la pellicola Isochrom o la Isopan più sensibile. Chi non dispone di 1 / 5 0 0 o 1 / 1 0 0 0 di secondo dovrà limitarsi a prendere i movimenti soltanto nell istante del loro punto morto, per esempio quando I atleta è nel momento culminante del suo esercizio, momento che è rappresentato da un istante di quiete. Altrimenti la velocità del movimento è troppo grande per il tempo di posa relativamente lungo e la fotografia risulta «mossa». Le fotografie mosse si possono evitare esponendo con un tempo di posa opportunamente Questo dipende non dalla sua velocità, dell'obiettivo. soltanto dalla ma anche Quanto più dall'angolo che la sua acuto esporre; mentre una traiettoria breve. distanza del soggetto in movimento e è quest'angolo traiettoria fa coll'asse tanto più a lungo si può normale doli asse dell'obiettivo richiede un'e- sposizione assai più breve per avere la stessa nitidezza. La seguente tabella coi tempi minimi di posa rappresenta un punto di partenza per evitare errori in questo senso. Tempi di posa minimi per istantanee dì soggetti in movimento : Scene della strada secondi lontane 1/25 vicine 1/50-1/100 con movimenti vivaci . . . . . . 1/100 Bambini . . . . con movimenti vivaci (gruppi) . i n giuochi tranquilli . . . . . . 1/25 1,50-1 100 Veicoli carri con cavalli . . . . . . . automobili, tram . . . . . . . . . con movimenti rapidi . 1 /50 1/100 Scene sportive con movimenti lenti . È utile spostare la macchina . . . nello . . . 1 /50-1 /100 . 1/100-1,1000 stesso senso del movimento del sog- getto che passa veloce (seguirlo), specialmente quando si tratta di automobili, motocicli, biciclette, cedere nel ecc. Per esempio, per fotografare un ciclista si può pro- modo seguente: si comincia a seguirlo da lontano girando con la macchina in modo da averlo sempre nel centro del mirino. Nel momento in cui il ciclista passa nella zona sulla quale si è, in precedenza, messa a fuoco la macchina, si scatta. Il movimento della macchina deve però sempre seguire — anche durante l'istantanea — quello del ciclista. Con secondo si 1 / 1 0 0 di avranno nitidi il ciclista ed il telaio della bicicletta, mentre man- cheranno di nitidezza i raggi delle ruote ed il fondo. Ritratti È un campo difficile ! Ma ognuno deve tentarlo. Ecco alcune osservazioni in proposito : All'aperto i ritratti si devono fare soltanto all'ombra. speciali però si può Per effetti anche non osservare questa regola. Un muro 0 un cespuglio fitto che non lasci passare la luce danno buoni risultati come sfondi. In casa può servire come sfondo una parete liberata dai quadri, per non disturbare la figura. La luce dovrebbe arrivare da due parti per dare un maggior rilievo con gradazioni fini e con particolari anche nell'ombra. La luce che arriva da una sola parte, per es. da una sola finestra, illumina soltanto un lato e rende 1 immagine dura e poco bella. Si possono avere risultati migliori combinando la luce di fianco con quella dall alto. Si possono anche mettere le persone vicine alla finestra in modo che la luce le colpisca di fianco e di fronte mentre la parte in ombra si rischiara con un lenzuolo teso o con un foglio grande di cartoncino bianco che riflette la luce. La messa a fuoco si fa sugli occhi della persona. Fino a che punto si debba estendere la profondità di fuoco limitando l'apertura del diaframma e quale grandezza si debba dare a questa perchè il fondo resti sfocato, si vedrà caso per caso e dipende dal gusto dell operatore. La distanza è molto obiettivo di deformazioni volte la il breve importante alla del del soggetto ; naso 10 x 20 cm. — 2 metri. a 20 quando si avvicina la macchina, con persona, grottesche. È sempre diametro punta focale, bene vale a centimetri perchè si possono lavorare ad una dire che per dall'orecchio, creare delle distanza di dieci il ritratto, essendo bisognerà stare a Fotografia con la luce artificiale Il dilettante moderno che dispone di obiettivi luminosi e della pellicola Isopan può lavorare non soltanto con la luce diurna, ma anche di sera. Adoperando la pellicola Isopan I.S.S. si può fotografare con qualsiasi illuminazione artificiale. La lampada Nitraphot e la luce lampo Agfa sono sorgenti luminose costanti in modo che è quasi impossibile sbagliare i tempi di posa. La luce lampo Agfa Senza bisogno di energia elettrica la luce lampo Agfo si può accendere rapidamente e con sicurezza ovunque, con un nastro di carta nitrato o con la lampada Agfa speciale. Un altro vantaggio della polvere lampo Agfa è il suo mite prezzo e questo la rende adatta per tutte le fotografie di occasione e di ricordo. Invece del tempo di posa, si trova in ogni pacchetto l'indicazione del diaframma che si deve usare in base ad una data distanza della sorgente luminosa, olla sensibilità del materiale che si adopera ed alla quantità di polvere lampo contenuta nel sacchetto Halox o nella capsula Agfa. Anche in questo caso la luce Fotografia alla luce artificiale con Isopan Agfa (distanza fra sorgente luminosa esoggetto) V, gr. MOTIVO polvere lampo metri Ritratti . . . . Gruppi . . . . Gruppi a tavola . Bimbi che giuocano in camera chiara Natura morta . Camera con tappezzeria scura 2 CO Box Agfa »U 3 3'/o 3 "/ metri Ritratti . . . . Gruppi a tavola Gruppi Bimbi che giuocano in camera chiara Natura morta . Camera con tappezzeria scura Co 3 Bilìy Record f : 8,8 4 4 <; 4 7., 4 Vi 3 4 deve venire di fronte ed obliquamente per non avere ombre pesanti. La polvere lampe si metterà di fianco o dietro alla macchina fotografica per evitare delle velature dovute al " controluce La polvere lampo Agfa dà la massima quantità di luce co! minimo sviluppo di fumo, inoltre brucia così rapidamente che si evitano le immagini poco nitide dovute a movimenti dei soggetti durante la posa. Fotografie di siluette Si possono fare con qualsiasi luce artificiale, particolarmente con la polvere lampo che ha una sorgente luminosa puntiforme. Fra gli stipiti di una porta si stende un lenzuolo o della carta velina senza pieghe. Il soggetto si dispone a circa mezzo metro da questo schermo, di profilo; dall'altra parte del soggetto si mette la macchina. L illuminazione deve avvenire dall altro lato dello schermo. La messa a fuoco si fa sul soggetto, poi si spegne la luce nella camera in cui si trovano soggetto e macchina, lasciando accesa soltanto quella dall altro lato dello schermo. Sono piacevoli anche intere scene di siluette. Si possono aggiungere delle decorazioni, usando carta velina o pergamenata, che si dipingono con nero a olio o con carboncino da disegno. dal Bisogna fare attenzione che la sorgente luminosa sia coperta soggetto o da una «quinta» opaca. Per la fotografia conviene adoperare la pellicola Isochrom a grana fina o Isopan a grana fina che assicurano entrambe un immagine senza aloni. Con obiettivi luminosi uniti al materiale Isopan sensibile al massimo alla luce artificiale è possibile fare delle istantanee con la illuminazione normale degli ambienti. N e l l e strade e piazze illuminate bene si possono cogliere momenti di vita notturna su Isopan, posando 1 / 1 0 di secondo con I apertura f : 4 , 5 e talvolta anche 1 / 2 5 di secondo specialmente quando il suolo è bagnato dalla pioggia o coperto di neve che riflettono la luce. Anche sul palcoscenico del varietà sotto la luce dei riflettori o nel maneggio del circo equestre si possono prendere, durante gli spettacoli, delle fotografie molto naturali. Si può dire per il fotografo bene attrezzato e che sa usare bene le sue macchine le pellicole Agfa abbiano eliminato ogni ostacolo. Se per queste fotografie con delle difficoltà il dilettante insuccesso che non si può non poca deve luce vi sono spaventarsi evitare, ma deve di ancora qualche continuare a pro- vare per farsi un esperienza. Spesso gli amici esigono una fotografia buona anche con le condizioni di luce più difficili perchè hanno una fede illimitata nell'abilità del dilettante, ma questa fede deve essere giustificata ! Ed ora la pellicola è esposta, il filmpack contiene dodici prese sicuramente riuscite, gine latente. A questo come su ogni lastra vi è un imma- punto molti dilettanti fanno fare tutto il resto da altri benché lo sviluppo in casa sia divertente e così pure la stampa e l'ingrandimento. Ne parliamo nel prossimo capitolo, lavoro nella camera oscura Le dimensioni della camera oscura del dilettante dipendono dalle condizioni del suo appartamento. Basta uno sgabuzzino purché si possa oscurare bene. E però meglio avere a disposizione uno stanzino con acqua corrente, che può essere anche il bagno. Basta un tavolino per i lavori, è però bene proteggerlo dalle macchie con un pezzo di tela cerata o di cartone. Gli attrezzi essenziali sono alcune bacinelle, una provetta di vetro graduata per la misura dei volumi e alcune pinze per attaccare le pellicole per l'essiccamento. Chi lavora con le lastre, invece delle pinze, deve avere un portalastre di legno. Tutto questo costa poco. Lo sviluppo delle pellicole ó x ó e 6 x 9 oppure di quelle di piccolo formato (35 mm) è molto facile se si usano le rispettive vaschette " Rondinax . per lo sviluppo alla luce diurna che rende superflua persino la camera oscura. L illuminazione della camera oscura deve essere rossa per le pellicole Isochrom, verde per le Isopan. Non sempre la luce della lampadina elettrica è sicura per impedire la formazione di velature sui negativi. Invece la lampada Àgfa per camera oscura coi filtri speciali Agfa dà una garanzia assoluta. Questi filtri si possono cambiare facilmente secondo le necessità. I più importanti per le operazioni che riguardano i negativi, sono : Filtro Agfa di protezione per camera oscura N. 107 (rosso) per tutte le emulsioni ortocromatiche (Isochrom). Filtro Agfa di protezione per camera oscura N. 103 (verde opaco) per tutte le emulsioni pancromatiche ed ortopancromatiche (Isopan). Per tutti i lavori in camera oscura è assolutamente necessaria la massima pulizìa e una scrupolosa attenzione alle indicazioni date. Soltanto così i risultati saranno completamente soddisfacenti in tutti i casi. Ognuno sa che per avere buone fotografie non è affatto indifferente la scelta de! materiale da presa. Ma non è altrettanto noto che anche la scelta dei prodotti per lo sviluppo ha la stessa importanza. Perciò adottate i prodotti e gli sviluppatori con la massima cura dai chimici. I tecnici delle Agfa che sono controllati emulsioni ed i chimici della fabbrica di sviluppatori Agfa lavorano di pari passo per accordare nel modo migliore l'emulsione allo sviluppatore e viceversa. Dei diversi sviluppatori per negativi — che in parte servono per scopi specialissimi — ricordiamo qui soltanto i più importanti per il dilettante. Uno sviluppatore universale è il " Rodinal „ che si fornisce in soluzione molto concentrata. Per usarlo si allunga con 20 a 30 parti di acqua. Una diluizione più forte dà uno sviluppo dolce (per pose sottoesposte), una diluizione più debole invece dà uno sviluppo più duro (per pose sovraesposte). Un altro sviluppatore per negativi, liquido, è il Metol-ldrochinone Agfa, che è molto rapido e lavora energicamente dando negativi più ricchi di contrasti che non il Rodinal. La fotografia di piccolo formato richiede uno sviluppo speciale per grana fine per diminuire, all'atto dell'ingrandimento, i disturbi della grana dell immagine. Si sceglie in tal caso uno "sviluppatore per grana fine,,: fra questi sono specialmente raccomandabili lo " sviluppatore per grana fine " Final Agfa e lo " sviluppatore per grana finisssima " Atomal A g f a , , Quest ultimo, che contiene delle sostanze sviluppatrici del tutto nuove dà, anche con le emulsioni di massima sensibilità, una grana molto fine che permette gli ingrandimenti più forti. Entrambi questi sviluppatori si forniscono in polvere che si scioglie comodamente e rapidamente. Per il fissaggio si prende il sale fissatore Agfa facilmente solubile nell'acqua, o meglio il sale fissatore acido Agfa. Il trattamento del negativo Le varie operazioni cui si sottopone il negativo sono chiaramente indicate nella figura qui contro. Prima di estrarre dalI involucro che li protegge dalla luce, il rullo od il filmpack bisogna preparare tutto in modo che ogni bacinella si trovi in ordine al suo posto. Prima si misura lo sviluppatore Rodinal e lo si la voluta quantità di acqua. Nell'altra bacinella si acqua il sale fissatore. I due bagni devono essere ed avere la giusta temperatura ( 1 8 ° C ) . Altre due riempiono di acqua. diluisce con scioglie in bene agitati bacinelle si Il rullo, il filmpack o la cassetta con la lastra si mettono quindi sul tavolo, per esempio sul bordo sinistro che dovrebbe rimanere sempre asciutto. In seguito si mettono le bacinelle, da sinistra a destra, in questo ordine: sviluppatore, acqua, fissatore, acqua. In questo modo sono evitati tutti gli equivoci ed ogni passaggio di sviluppatore nel fissaggio o viceversa. Spenta la luce bianca ed accesa quella della camera oscura si toglie la striscia di pellicola dal rullo (oppure si apre il filmpack o la cassetta della lastra). La pellicola o la lastra si immerge prima nello sviluppo dove anneriscono i punti colpiti dalla luce; il negativo appare lentamente, la durata dello sviluppo varia secondo le indicazioni unite ai prodotti. A sviluppo ultimato il negativo si toglie dal bagno e si porta nella bacinella con I acqua per un breve lavaggio intermedio. Dopo questo lavaggio si passa nel bagno fissatore il quale scioglie il bromuro d argento rimasto non esposto, e quindi giallognolo e non annerito. La durata di questo bagno deve essere almeno doppia del tempo necessario per far sparire I aspetto lattiginoso del negativo. Il negativo non è ancora finito ; tuttavia a questo punto si può accendere la luce bianca. Un lavaggio finale prolungato per mezzora — possibilmente in acqua corrente — finisce il processo. La pellicola si appende allora per farla asciugare, se si tratta di una lastra si mette sul portalastre. N o n bisogna mai asciugare vicino alla stufa o al calorifero o al sole poiché si potrebbe facilmente fondere lo strato umido di gelatina. In principio non sempre i risultati soddisferanno completamente. In modo speciale daranno noia sovra e sottoesposizioni non compensate completamente dallo sviluppatore, inoltre anche lo sviluppo troppo breve o troppo lungo può dare risultati non voluti. Per lo più si tratta di piccoli difetti che non danno fastidio e si possono eliminare completamente nella esecuzione del positivo. I negativi sottoesposti o sviluppati troppo poco si possono correggere col rinforzatore Agfa. Tanto il • rinforzatore liquido Agfa » come quello • al rame Agfa » si diluiscono con 9 parti d acqua. Entrambi sono molto efficaci. Per indebolire i negativi sovraesposti o quelli troppo sviluppati si adopera « l'indebolitore Agfa ». Anche gli annerimenti più forti che rendono difficile la stampa e quasi impossibile l'ingrandimento si rischiarano fino al punto voluto coll'indebolitore Agfa. Le istruzioni unite contengono tutti i dati necessari. Dov'è l'errore ? Anche gli errori hanno un'utilità poiché si impara ad evitarli nel futuro. In moltissimi casi, anzi, con un trattamento speciale si può salvare il negativo. La tabella seguente serve per aiutare nei casi di errori. Lista degli errori Aspetto Causa Rimedio Negativo troppo trasparente (leggero) ma con le ombre disegnate sviluppo troppo breve rinforzare con rinforzatore Agfa Negativo troppo intenso in tutte le gradazioni sviluppo troppo lungo indebolire con to re Agfa Negativo velato ha preso luce nella macchina o nella camera oscura : sviluppo troppo lungo o troppo caldo possibile talvolta coll'indebolitore Agfa Velatura gialla sviluppatore alterato : sale fissatore nello sviluppo o viceversa bagno di 5 minuti in permanganato di potassio a!l'1 per mille del negativo ben fissato e lavato ; lavaggio e bagno in bisoifato di sodio al 10 per cento che lo chiarifica Velatura croico) rossa (velo l'indeboli- di- sviluppatore contenente fissaggio o viceversa Piccole macchie chiare, tonde, di varia grandezza bollicine d aria aderenti ali emulsione hanno impedito 1 azione dello sviluppo si può. talvolta, smacchiare col ritocco. Evitare la formazione delle bollicine passando un batuffolo di bambagia sull emulsione subito dopo la immersione nello sviluppo Intensità irregolare del negativo azione irregolare dello sviluppo, parti del negativo non bagnate in principio rimedio impossibile ; usare sempre bagni in quantità sufficiente per coprire subito tutto il negativo La pellicola o la lastra finita mostra I immagine in negativo, vale a dire che tutti i punti chiari del soggetto sono anneriti e le ombre chiare e trasparenti. In altri termini tutto quello che in natura è chiaro, sul negativo è scuro e viceversa. Attraverso il processo di stampa o di ingrandimento si ottiene il positivo che riproduce in giusti rapporti di chiarezza, in toni bianchi e neri, tutti i colori della natura. La stampa è il punto finale della fotografia perciò anche per questa bisogna scegliere il miglior materiale. È interessante sapere con quanta cura si fabbricano le carte Agfa nella « casa al buio » nella quale tutti lavorano alla luce rossa e dove uno stato maggiore di collaboratori armato dei migliori mezzi sorveglia tutte le operazioni. Con questa organizzazione e coli impiego delle migliori macchine più moderne è possibile fabbricare delle carte fotografiche che conservano sempre costantemente elevata la loro qualità. Le carte Agfa — adoperate in tutto il mondo — rendono piacevoli i lavori di stampa e di ingrandimento. Le carte Agfa a luce artificiale si fabbricano in diverse gradazioni di contrasto che sono indicate come dolci, normali, dure, extradure, ecc. Un paragone nare le gradazioni faciliterà la comprensione di questo. Si possono immagicome scale di altezza totale uguale, ma con gradini di altezza differente. Il gradino più basso corrisponde all'annerimento più debole sviluppabile dell emulsione, il gradino grigio chiaro più alto all'annerimento più forte. Il ed il nero più forte sono uguali in tutte le gradazioni, ma fra questi estremi vi è un numero tanto maggiore di gradini — di valori — intermedi, quanto più dolce è la gradazione. Anche i negativi si possono classificare con gradazioni analoghe in dolci, normali e duri, come la carta. Un negativo normale richiede una carta normale, poiché adoperando una carta dura o dolce si avrebbe una mancanza o un eccesso di valori, cioè si avrebbe un'immagine troppo contrastata o troppo morbida. Se nel negativo vi sono piccoli contrasti, se è dolce, si possono adoperare per la stampa soltanto carte a grandi contrasti, quindi molto dure, per avere copie normali. Perciò se nel negativo ci sono alti gradini cioè se il negativo è duro, si (differenze deve scegliere la carta con di annerimento), molti e piccoli gradini (dolce) e viceversa. 47 Le diverse qualità di carta devono essere note al dilettante perchè possa scegliere bene. La diversità delle appltj cazioni richiede alle carte fotografiche vari pregi, quindi il disporre di una vasta scelti permette di soddisfare ogni desiderio per ogni scopo. Il tipo di carta universale per la stampa, con una grande latitudine di posa e di sviluppo, è la Lupex Agfa con le sue sette gradazioni. Il tipo di carta universale per l'ingrandimento è la Brovira Agfa che si fornisce in sei gradazioni in modo che è possibile valorizzare qualsiasi negativo. La carta Portriga Rapid Agfa è particolarmente adatta per ritratti e si fornisce in [tre gradazioni, È un clorobromuro sensibile quanto il bromuro, si presta quindi egregiamente per ingrandimenti a toni caldi. Qualità e superfici delle Lupex Agfa Extra Superficie Morbido Morbida Special Normal Dura Extra Ultra Dura Dura Carta bianco lucido bianco semimatt bianco charnois matt . . . . lucido chamois semimatt . c h a r n o i s v e l l u t o (velvet) . LEW 1 LW 1 LS 1 LN 1 LH 1 LEH 1 LEW LW 2 LS 2 LN 2 LH 2 LEH 2 LW 3 LS 3 LN 3 LH 3 LEH 3 21 L W 21 L S 21 L N 21 L H 21 L E H 21 L U H 21 LEW 22 L W 22 LS 22 L N 22 LH LEH 22 L E W 22a L W 22a L S 22a L N 22a L H 22a L E H 22a - 22 LUH 1 -_ - Cartoncino bianco lucido L W 111 L S 111 L N 111 L H 111 L E H 111 bianco semimatt L W 112 L S 112 L N 112 L H 112 L E H 112 L W 122 L S 122 L N 122 L H 122 L E H 122 charnois semimatt . L E W 122 - Portriga - Rapid Agfa Superficie Morbida Normale Dura Cartoncino bianco semimatt bianco matt . bianco Filigran chamois semimatt chamois matt chamois studio P R W 112 PRN 112 . . . . . PRW 113 PRN 113 . . . . . P R W 118 PRN 118 P R K 118 . . . PRW 122 PRN 122 PRK 122 . . P R W 123 PRN 123 PRK 123 . Filigran bianco avorio . . . . . . . P R K 112 . . . . P R K 113 . . . . . P R W 128 PRN 128 PRK 128 . . . . . PRW PRN 134 PRK 134 134 La varietà delle superfici delle carte offre la possibilità di scegliere per ogni motivo il tipo di maggior effetto. Il carattere della fotografia è molto influenzato dalla superficie, se questa è lucida, semiopaca, velluto od opaca. La scelta della superficie dipende essenzialmente dal motivo e dal formato della fotografia, ma, in fondo, è una quistione di gusto personale. Per le fotografie piccole si deve preferire una superficie lucida perchè col suo disegno nitido permette di scorgere anche i più minuti particolari. Le superfici granose si adattano meglio per i grandi formati nei quali l'effetto dell'insieme è spesso aumentato dai contorni non precisamente nitidi della parte meno importante dell'immagine. Per queste ragioni la carta Brovira Agfa si fornisce con ung grande quantità di superfici. L'assortimento Brovira Agfa, con i suoi pregi di adattamento, offre al più esigente compratore tali vaste possibilità che le hanno procurato una diffusione enorme ed in continuo aumento. È stata portata ultimamente sul mercato anche la Brovira chamois bruna. Maggiori dettagli sono contenuti nell'opuscolo "Le carte fotografiche Agfa ed il loro trattamento, che verrà inviato a richiesta. carte e cartoline fotografiche A g f a Brovira Agfa Extra Denominazione Superficie morbida • Morbida Special BW ! BS 1 BN 1 BW2 BS 2 Dura Extra dura Carla bianco Brillant BEW 1 bianco semimatt Satino bianco velluto lucido Veluto bianco matt - (velvet) Matt bianco matt g r a n o s o chamois lucido chamois semimatt . . . Studio Brillant chamois . Satino chamois chamois v e l l u t o ( v e l v e t ) Veluto chamois . BH 1 BEH 1 BN 2 BH 2 BEH 2 BtM 2 a - B N 2a BH 2a BEH 2a m -- BN 3 BH 3 BEH 3 BN 4 BH 4 - 3 BW 4 BW 21 B S 21 BN21 B H 21 BEH BW 22 BS22 B N 22 BH 22 BEH 22 m 22a BS 22a BN 22a BH 22a BEH 22a BN 111 21 Cartoncino bianco velluto BlrM 111 BS BW 112 B S 112 BW 112a Brillant bianco matt bianco matt granoso . Studio bianco royal - v e l l u t o . Royal. bianco mille Siltex . bianco Matt punti filigrana chamois . Filigran semimatt Satino chamois chamois velluto (velvet) Veluto chamois Matt matt chamois matt granoso Studio chamois chamois royal velluto . Royal chamois filigrana bianco avorio avorio royal - velluto . chamois chamois b i a n c o av. 111 Veluto semimatt bianco BEW Satino (velvet) lucido bianco . chamois F i l i g r a n chamois . posteli . . m i l l e punte Posteli Royal Siltex . avorio 111 BH 111 BEH 111 B N 112 BH 112 BEH 112 - BN BH 112a BEH 112a - B N 113 BH 113 BEH B N 114 BH114 B N 115 B N 117 BH 115 BH 117 112a -- BW113 - BW118 B S 118 B N 118 BH118 BEH BW122 B S 122 B N 122 B H 122 BEH 122 BW 122a B S 122a B N 122a B H 122a BEH 122a BW BW 123 124 B N 123 BH123 BEH 123 B N 124 BH124 BW 125 BN125 BH125 BEH 125 - B W 128 B N 128 BH128 BEH 128 BN B H 134a - BEH 135 BVN114 BW 115 BIA1117 BS 115 - B S 128 - - BVM 1 3 4 a BIA/135 B N 135 134a BH - BW137 B N 137 BH137 135 BEH 113 - 115 118 Dal negativo alla copia su Lupex ed all'ingrandimento su Brovira Stampa Ingrandimento La stampa e l'ingrandimento sono lavori che danno molta soddisfazione e che non sono difficili da imparare specialmente quando si è scelta la gradazione di carta necessaria. Il dilettante serio che desidera avere delle copie fotografiche belle e durature le eseguisce su carta Lupex. La Lupex Agfa si può considerare come una carta fotografica universale poiché permette di ottenere delle stampe utilizzabili anche dal negativo più infelice. Il modo di adoperare questa carta si trova unita ad ogni busta. nell'istruzione Per l'illuminazione della camera oscura si gialla ; usando la lampada Agfa si prenderà : adopera luce il filtro N. 112 giallo smerigliato per la carta Lupex od altra della stessa sensibilità ; il filtro N. 113 A giallo verde smerigliato (adoperando I illuminazione indiretta) ; il filtro N. 113 B giallo verde smerigliato (adoperando l'illuminazione diretta) per la carta Brovira od altra della stessa sensibilità. La stampa si eseguisce col "torchietto"; I' ingrandimento si fa con I apposito apparecchio. Il tempo di esposizione si può trovare facilmente e rapidamente con una striscia di prova. La durata dello sviluppo con esposizione giusta va normalmente da circa 1 minuto a 1 minuto e mezzo con la carta Lupex e da 1 minuto e mezzo a 2 con la carta Brovira. Prima del fissaggio le carte si devono sciacquare brevemente in acqua pura o passare semplicemente in un bagno d arresto formato con una soluzione dall 1 al 2% di acido acetico. Al fissaggio segue il lavaggio finale in acqua corrente, infine I'asciugamento chiude il processo positivo, La scelta dello sviluppatore per i positivi dipende in primo deve tener luogo dalla qualità della carta che si adopera. Inoltre si conto del tono da dare alla stampa. In generale però si può dire che tutti gli sviluppatori Agfa per carta assicurano ottime copie le quali, coi caratteri speciali Lo sviluppatore delle carte Agfa, hanno una loro particolare armonia. « Neutol» Agfa dà toni neri neutri, è fornito in polvere e lavora in modo energico e brillante. Lo si può considerare come lo sviluppatore universale per tutte le carte. Lo sviluppatore «Eikonal» fornito in soluzione concentrata produce «Neutol» ed è un quindi tono più nero più caldo; adatto per le carte lavora più dolcemente de! chamois e per quelle da ritratto. Anche lo sviluppatore per negativi Metol-ldrochinone al quale abbiamo accennato prima è adatto per le stampe e gli ingrandimenti, dando un tono nero neutro. Uno speciale sviluppatore Agfa che dà toni intensamente per la bluastri. quando si desiderano toni bluastri meno che si forniscono in polvere si preparano corta Lupex bianca è il « Blautol » Invece l'« Igetol » Agfa si adopera accentuati. Questi due sviluppatori facilmente e rapidamente scioglien- doli in acqua. La scelta dello sviluppatore influenza il tono. Altre possibilità sono date dai processi di intonazione che in molti casi producono dei begli effetti. L intonazione più usata è quella in bruno che si adatta per fotografie brillanti e per tutti i motivi che devono avere degli effetti dolci, soleggiati ed intimi. Due intonatori in bruno — «Coradon» Agfa e «Viradon» Agfa — si accordano specialmente tengono toni di un con bruno le carte Brovira. freddo col Mentre col «Coradon» si ot- «Viradon» si hanno toni di un bel bruno caldo. La Lupex chamois si può intonare direttamente mentre la Lupex bianca e la Brovira si devono prima imbiancare. Per I intonazione diretta il positivo, ben fissato e lavato a fondo, si mette in un bagno di : 5 0 0 ce. di acqua e 10 ce. di intonatore bruno. La fotografia resta in questo bagno finché si sia ottenuto il tono desiderato, quindi si lava ancora per venti minuti. Per l'intonazione indiretta invece i positivi, ben fissati e molto ben lavati devono prima essere sbiancati nel seguente bagno : 4 0 0 ce. di acquo 5 0 0 ce. di soluzione di prussiato rosso al 10 / 0 u 1 0 0 ce. di soluzione di bromuro di potassio al 1 0 , Dopo l'imbiancamento si lava bene la fotografia 0 finché i bianchi ab- biano perduta la tinta giallina, quindi si intona nel bagno seguente : 1 0 0 0 ce. di acqua 10 ce. di intonatore bruno. L'immagine riappare rapidamente e si lascia nel bagno non cambia più. Segue un lavaggio di circa venti minuti. finché il tono Dov'è l'errore? Un Non insuccesso nella stampa o nell'ingrandimento non è affatto tragico. conviene correggere, è meglio rifare il lavoro evitando la causa dell er- rore. Ma dov'è l'errore? È necessario saperlo per evitare spreco di materiale. La seguente tabella spiega le cause degli errori più comuni. Aspetto d. fotografia Causa Sbiadita e grigia gradazione troppo morbida della carta . sviluppo troppo caldo sviluppo esaurito molto sovraesposta e poco sviluppata gradazione più dura sviluppo a 18° C. rinnovare lo sviluppo esposizione più breve sviluppo più lungo Scura senza disegno gradaz. troppo dura sviluppo troppo freddo molto sottoesposta e sviluppata troppo . gradazione più dolce sviluppo a 18° C. esposizione più lunga sviluppo normale Macchie giallo brune fissatore esaurito fissatore non acidulato lavaggio interm. insuf. copia esposta alla luce prima della fine del fissaggio copia non interamente coperta dal fissaggio . rinnovare il fissaggio usare fissaggio acido buon lavaggio interm. con aggiunta ac. acet. durata del fissatore 10 min. in camera oscura agitare la copia nel bagno sviluppo troppo lungo sviluppatore esaurito esporre più a lungo rinnovare il bagno sviluppo troppo breve _._ sviluppo non rimescolato sviluppo normale rimescolare e agitare la copia Veìaturegiallee brune Annerimento irreg. Aspetto « nuvoloso Punti chiari 54 Come si rimedia bollicine d'aria che impediscono l'azione del bagno allontanare cine le bolli- Così siamo arrivati alla fotografia finita che ha lo scopo di darci una gioia facendoci rivivere le belle ore passate. Naturalmente questo compito è bene assolto soltanto quando la fotografia è eseguita con ogni cura. Bisogna cercare il giusto taglio o inquadratura. Con due squadre di cartoncino, disposte sulla copia o sull'ingrandimento si può facilmente trovare |a migliore inquadratura. La stampa deve, possibilmente, avere un piccolo bordo bianco e soltanto quando è completa con tutti questi piccoli lavori passa nell'albo. Ma non si deve attaccare con una colla qualsiasi. Le colle acide intaccano le fotografie. L'Àgfacoll invece è assolutamente innocua e attacca rapidamente e sicuramente. Gli ingrandimenti si possono fare con o senza bordo, secondo il proprio gusto. Se la fotografia è destinata a figurare da sola è opportuno incollarla su cartone. Per avere un passaggio dal tono dell'ingrandimento a quello del cartone si può disporre, fra questo e quello un foglio di carta un po più grande dell immagine. Un metodo semplice e rapido di finire la fotografia con distinzione è quello di disporla nelle inquadrature che si trovano in vendita nei vari formati. Telaio mobile per inquadrare la fotografia Fotografiamo a colori! Lo scopo più elevato della fotografia è la produzione di immagini fedeli della natura nei colori naturali. Oggi possiamo disporre della nuova pellicola Àgfàcolor che supera tutti gli altri processi a colori per semplicità e bellezza di tinte. Tre strati, sovrapposti ed impressionabili alla luce, sono sensibilizzati in modo che reagiscono nelle tre diverse zone dello spettro, rossa, azzurra, verde. In un primo sviluppo si ottiene un negativo in bianco e nero che diverso dai comuni per il momento non è affatto negativi. Dopo aver fortemente illuminato questo negativo segue un secondo sviluppo con un bagno speciale che ha la proprietà di formare delle materie coloranti ben stabilite e diverse, in ognuno dei tre strati di emulsione sovrapposti, con sostanze inattive fino a quel momento. In questo modo, I argento, si forma in ogni strato samente • gialla con l'annerimento di tutto un immagine colorata e preci- nello strato superiore sensibile ali azzurro, rosso porpora nello strato medio sensibile al verde e verdazzurra nell'ultimo strato sensibile al rosso. Dopo la soluzione di tutto I argento annerito nel secondo sviluppo nel primo e rimane un immagine di colori perfetti, na- turali, molto bella e trasparente. Si ha così un diapositiva, per proiettare il quale non occorrono apparecchi differenti nè più luminosi di quelli comuni che si usano per proiettare diapositivi 56 Schema del processo Agfacolor in bianco e nero. Per ora l'Agfa produce soltanto pellicole Àgfàcolor per il piccolo formato ( 3 5 mm.) che sono fornite in caricatori soliti per 36 pose 24 x 36 mm. ed in caricatori speciali per la Karat, per 12 pose. La pellicola Agfacolor si prepara in due tipi, uno per la luce diurna ed uno per quella artificiale. La pellicola per luce diurna si deve esporre come un materiale negativo di 15°/10 Din, quindi è di notevole sensibilità. Attualmente lo sviluppo pellicole esposte si fa nei ed il seguente trattamento delle Laboratori speciali dell'Agfa che si trovano nelle varie nazioni. In linea generale, lavorando alla luce diurna con la pellicola Agfacolor destinate a tale luce, non occorre alcun filtro ; soltanto per vedute di lontani, senza primo piano, specialmente in montagna, si può adoperare il filtro Agfa N. K 29 C. Con la luce diurna rossiccia dei crepuscoli, se si vuole avere la resa dei colori come nelle ore normali del giorno si può adoperare il filtro N. K 2 8 . Le fotografie alla luce artificiale, lavorando con la pellicola Agfacolor destinata a alcun filtro quando la tale illuminazione, luce è si eseguisce senza data dalle comuni elettriche, dalle lampade Nitraphot e dalla luce Agfa. Quando invece la Agfa, dalle Vacublitz Osram tipo S, che danno una luce luce adoperare i seguenti filtri ; provenga e dalle dalle lampadine lampo Halox capsule lampo lampade leggermente fredda, Nitraphot del è necessario per le capsule lampo Agfa il filtro K 3 1 , per la Vacublitz Osram e la lampada Nitraphot tipo S il filtro K 3 2 , Indice Alfabetico Pagina Agfacolor . . 5 6 - 5 8 Agfafacoll 55 Antialonicità 20 8 Apotar Architettura . . . . . . . . 2 9 Asciugamento . . . . . . . 4 4 Atomal (sviluppatore a grana fine) . . . 41 . . 5 2 B Bilinar 8 Blautol (sviluppatore per carte) . . Brovira (carta) 49 c Camera Camera oscura Capsula luce . . lampo . . Caricatori (per piccolo formato) Carta d a stampa . . . . . . . . . . . . . . . . Carta d a stampa alla luce diurna Carta per ingrandimenti Carta per ritratti . . . . . . . . . . . 3 6 . 2 4 - 2 5 . . 4 0 . 4 7 . 48 . 4 8 - 4 9 . 4 8 Carte fotografiche 47-49 Colla per fotografie Coradon . (intonatore) . . . . . . . . . . . . 55 5 3 D Diaframma . . . Diapositivi (materiale per) . . . . . . . . . 9 . 2 1 E Pagina Eikonal (sviluppatore per carte) Errori nei negativi . . . . . . . . . 5 2 . 4 5 Errori nei positivi 54 F Filtri Filtri 18-27 per camera oscura . . Final (sviluppatore a grana fine) Fissaggio . ' . . . . . . . . 4 0 . . . 41 . . 4 1 - 4 3 Fotografie a colori . Fotografie controluce . . . . . . 2 0 Fotografie di bimbi 30 Fotografie d i persone . . . Fotografie . . . . . . . d i siluette Fotografie mosse 56-58 . . . . . 2 8 3 7 . 34 Fotografie notturne . . . 3 8 . . 4 7 . . 2 3 G Gradazioni delle carte Agfa Grana fine . . . . . . Grossezze della grana . . . . . . . . . 2 3 . . . 3 6 . 8 H Halox (polvere lampo) . . I Igenar . Igestar . . . . . . . . . . . . . . 8 Igetol 52 Indebolitore . Ingrandimenti . Inquadratura Intonazioni 60 44 . . . . . . . . . . . . . . . . 5 0 - 5 1 - 5 5 . . . . 5 5 5 3 Pagina Isochrom 1' Isosopan 1' ¥ Httantanee . 3 1 - 3 4 L I Lastre 21 Latitudine di posa Leica (pellicole Luce artificiale per) . . . . . . . . . • . 2 5 • . 3 6 - 3 8 Luce lampo Luminosità 36 degli obiettivi Lupex (carta) . . . . . . . . . . . . . . . . 4 8 M Macchine Billy Macchine fotografiche . Macchine . Isolette Macchine Karat . . . . Materiale sensibile . . Messa a fuoco . . . . . . . . . . 5 - 6 . . • . • . . . " 7 • . . Metol-idrochinone (sviluppatore) . . . ~~l • . 1 3 - 2 1 •. • . . , . 4 1 - 5 2 10 - 32 N i [^Negativo . . . . . . Neutol (sviluppatore per carte) . . . . . 4 6 . 5 2 o 8 tKObiettivi Ortocromatismo . . . . . . 1 6 1 1 | É Otturatore P \ ^Paesaggio Pancromatismo Pellicole 27 . . . . . . . 1 6 14-21-25 61 Pagina Piccolo formato . . . . . . . Portriga Rapid (carta) 23 48-49 Profondità di fuoco e di campo . 10 - 32 R Rinforzatore . . . , . . . 44 Ritratti 35 Rodinal (sviluppatore) Rulli . . . . . . . . . . . . . . 4 1 . . 2 1 S Scatto automatico * Sensibilità . . . . . . . . . . . . . 1 1 . 15. Sensibilità ai colori 16 Sensibilità dell occhio umano ai colori Sensibilità generale Sensibilizzazione . . . - . . 16 . 15 . 16 Siluette Sport 37 . . . . Superficie delle carte . . . . . . . : 44-48 Sviluppatori * Sviluppatori per carte 3 3 . . - 41-43-52 . . Sviluppo dei negativi . . . . . . . . 4 3 52 Sviluppo per negativi . . . . . . 4 1 T Tecnica d i presa . Telaio per . . . inquadrare Tempi di posa . . . . Tempi di posa minimi . . . . . . . . 26 - 38 5 5 . . . . . 11 . . . . . 34 V Viradon (intonatore) . . . . . . 5 3 Stabilimento Tipografico Miglietta, Milano & C. - Casale Monferrato - 1939-XVII