Come
imparo a
fotografare
Consigli
a
dell'
Il EDIZIONE AGGIORNATA IN BASE AGLI ULTIMI PROGRESSI
REALIZZATI
NELLA
TECNICA
DELLA
FOTOGRAFIA
Negativo su pellicola Isopan Agfa
La fotografia
valorizza la vita !
... perchè chi fotografa fissa i ricordi delle più belle ore,
i momenti culminanti della vita e conserva
il
presente
per
il
futuro.
Ecco perchè
ognuno
dovrebbe
fotografare!
può farlo poiché tutto è così semplice
che
E
basta
chiunque
premere
lo
scatto per prendere una bella immagine.
Però per fotografare con
importante conoscere
alcuni
uno
scopo
concetti
di
ben
determinato
fototecnica
quello che succede quando si fa una fotografia,
serve un filtro giallo, perchè l'Agra produce
una
e
a
che
così
è
sapere
cosa
grande
varietà di pellicole e di carte, e così via.
Tutto ciò è spiegato in questo libretto, in una forma molto
elementare, a tutti gli amici della fotografia, con parole, quadri
e disegni.
N o n intendiamo fare del lettore uno scienziato
tografia bensì dargli
i
concetti
fondamentali
per
della
fo-
aiutarlo
ad
aumentare i suoi successi.
Ed ora all'opera !
2
Negativo su pellicola Isopan Agfa
3
Fotografare vuol dire:
«Scrivere con la luce»
U n a volta si arrivava a questo proiettando un profilo sopra
un piano bianco e segnando i contorni con la matita. A quell'epoca non esisteva un materiale sensibile alla luce, il quale,
sostituito al piano bianco, potesse registrare le differenze fra
chiaro e scuro. Con una precisione relativa e con fatica
si disegnavano o
si ritagliavano le
siluette poiché la
pellicola Isochrom
e la macchina Billy
Agfa
non erano
ancora inventate.
La scoperta di sostanze chimiche sensibili
alla luce fu la base per ottenere delle immagini per via automatica. Spalmando sulla carta
certe sostanze sensibili alla luce si può avere
un immagine fotografica anche senza usare una
macchina ; basta mettere su un foglio di carta
sensibile — per esempio di carta Lupex —
un oggetto piano, stando in una camera oscura, e poi esporre
tutto alla luce per un momento. Durante il successivo sviluppo
il foglio Lupex si annerirà nei punti nei quali non era coperto
dall oggetto in modo che la sagoma di questo spiccherà in bianco
sul fondo nero. Naturalmente per questo scopo si può prendere
soltanto un oggetto piatto : una penna, un merletto, una lamiera traforata e simili. Per la vera fotografia, oltre al materiale
sensibile, è necessario un apparecchio, la « macchina ».
4
La «macchina fotografica».
consiste, nella sua forma primitiva, in una scatola che porta,
sulla sua parete frontale, una piccola apertura. Attraverso
questo foro i raggi luminosi penetrano nell interno della scatola
e formano, sulla parete opposta, un immagine rovesciata dell'oggetto che si trova all'esterno, davanti al foro.
Con questo apparecchio molto semplice si può fotografare, ma bisogna esporre molto tempo a causa della piccola
apertura. Inoltre I immagine non ha contorni nitidi perchè
attraverso il foro, nonostante la sua piccolezza, passano più raggi
di quanti sono necessari per formare l'immagine stessa. Se
nell apertura si dispone una lente si riesce ad ordinare I andamento irregolare dei raggi e si ottengono immagini nitide.
Inoltre sulla faccia posteriore della scatola è necessario un
dispositivo che permetta di mettervi, alla luce del giorno, il
materiale sensibile (il rullo Agfa), di farlo avanzare dopo ogni
presa, al riparo della luce, e di poterlo togliere, sempre alla
luce, dopo aver fatto tutte le pose. Un apparecchio simile, col
quale si possono fare delle belle fotografie nel formato 6 x 9 cm.,
su rullo di pellicola è la
5
Naturalmente è più
china che si
possa
comoda
piegare.
e
maneggevole
una
ma
Alle pareti rigide della scatola
sostituisce il soffietto e la parete anteriore si fa mobile in moc
da poterla spingere, dopo la
posa, nel
corpo della
macchin
Nella serie delle macchine Billy Agfa vi sono due tipi n
quali
questo
Clack
Agfa
movimento
quattro
è
diversamente
braccia
snodate
a
risolto.
Nella
cerniera
Bil
permettor
di allungare il soffietto portando l'obiettivo in posizione di prese
e basta premere un bottone! Tutte le altre macchine Billy sor
del tipo pieghevole nel quale I obiettivo si porta nella posizior
giusta aprendo a cerniera una parete della macchina sulla qua
è imperniato ii porta obiettivo stesso.
Questo
movimento
de^
funzionare con una estrema precisione altrimenti I immagine ne
risulta nitida. Ma a questo pensa la fabbrica di macchine Agf
L'esperienza di decenni, le maestranze praticissime ed i contro
opportunamente disposti garantiscono la perfetta continuità nec
apparecchi
Agfa
per
quanto
riguarda
precisione,
qualità
perfezione. Per scegliere una ma
china Agfa non è importante soli
mente il formato, ma bisogna pensa
anche a quanto
si vuol
richiede
all'obiettivo, all'otturatore ed a tut
la costruzione in generale. Si de^
tener presente che la Billy più ser
plice non solo ha un prezzo più bass
ma è anche più facile da
adop'
rare, mentre i modelli più cari
c
frono possibilità sempre maggiori.
Billy Clack
Nella serie apparecchi Agfa
ognuno trova la macchina adatta!
NOME
Formato
Luminosità
BILLY CLACK
4.5x6
6x9
f : 8,8
f : 11
la macchina per il bel tempo
a buon mercato - leggera - maneggevole
f : 8,8
f : 7,7*
f : 6.3*
la macchina tipo
per fotografie normali
si fornisce cromata
6x9
6x9
6x9
BILLY RECORD
con intermedio
4.5x6
6x9
6x9
f : 6,3
f : 4,5
6x9
f: 4,5
la macchina per il conoscitore
elevata luminosità e otturatore
Compurda 1 a 1 / 2 5 0 e 1 / 4 0 0
di sec. Costruzione altamente
curata dall'Agfa
ISOLETTE
6x6 j
4,5 x 6 ]
f : 6,3
f : 4,5
la
KARAT
2,4 x 3,6
2.4 x 3,6
2,4 x 3 , 6
f : 6,3
f : 4,5
f : 3,5
la macchina di piccolo formato
e di grande valore alla portata di tutti
BILLY COMPUR
r
istantanea da 1 a 1 / 1 5 0 di sec. col
Prontor II munito di autoscatto
macchina sempre
con doppio formato
pronta
Tutte |e macchine, eccettuate le Billy
Clack e la Billy Record f : 8,8, hanno
il bottone di scatto riportato sul corpo
dell'apparecchio.
Con la macchina Agfa ci vuole
naturalmente, il rullo Agfa perchè
entrambi seguono un unico concetto e si completano I'un I'altro.
Rulli, vedi a pag. 21
Karat Agfa
7
L'obiettivo
è I occhio della macchina ed ha il compito di regolare il
cammino dei raggi, vale a dire di portare sullo strato sensibile
della pellicola o della lastra un'immagine assolutamente nitida.
È naturale che a questa parte tanto importante della macchina si deve dedicare la maggior cura della fabbricazione.
Ogni obiettivo dell'Agfa è costruito con qualità di vetro di
composizione dettata dalie più recenti ricerche ed in base all'esperienza di molti anni e di calcoli continuamente rifatti. N o n
basta eseguire con la massima precisione le singole lenti; la riuscita dipende dalla disposizione dell'insieme. Il montaggio dell'obbiettivo rappresenta quindi un
notevole lavoro di meccanica di
precisione.
Dal menisco della Box fino alI anastigmatico perfezionato, con
tre o quattro lenti, delle macchine
a rulli di gran valore, ogni presa
dà una negativa nitida, In ogni
caso la nitidezza basta per ingrandimenti fino al formato cartolina, con gli anastigmatici fino
alla misura di un quadro da
parete, senza che si osservi una
perdita nei particolari.
Ecco la lista degli obiettivi Agfa, ordinati secondo la
loro luminosità :
BILINAR AGFA
IGENAR AGFA
periscopico a due lenti
acromatico a due lenti
IGESTAR AGFA
anastigmatici a tre lenti
APOTAR
OPPAR
AGFA
AGFA
SOLINAR
AGFA
anastigmatici a quattro lenti
Che cosa significa f: 6,3 ?
Questa notazione, come le altre della tabella precedente,
indica con precisione la luminosità dell obiettivo. Tali numeri,
s'intende, non sono scelti a caso ma indicano il rapporto che
passa fra il diametro dell apertura o diaframma massimo delI obiettivo e la distanza che separa I obiettivo dal piano della
superficie sensibile quando la macchina è pronta per fotografare un oggetto molto lontano (all'infinito). Questa distanza indicata con « f » si dice lunghezza focale dell obiettivo ed è
importante notare che quanto più la cifra del divisore è piccola
tanto maggiore è la luminosità dell obiettivo. Così il Solinar
Agfa f : 3 , 5 è I obiettivo più luminoso della lista precedente,
mentre il Bilinar f: 11 è il meno luminoso. Quanto più luminoso
è I obiettivo tanto meglio si sfrutta la luce della quale si dispone.
G l i anastigmatici luminosi rendono possibili delle istantanee in
condizioni sfavorevoli sia all'aperto con tempo brutto, sia in casa
con luce artificiale.
Con gli obiettivi luminosi non è sempre necessario usare
la massima apertura. D estate con tempo bello, per esempio,
giungerebbe troppa luce sulla pellicola sensibile, quindi in tal caso
si impicciolisce tale apertura « diaframmando ».
Questo compito è affidato appunto al
diaframma che riduce
l'apertura effettiva dell'obiettivo e
permette quindi, per mezzo di una
levetta, di regolare I entrata della
luce. I numeri dei diaframmi sono
scelti in modo che I apertura maggiore corrisponde alla luminosità
dell'obiettivo. Le aperture successive
e minori sono generalmente scelte in
modo che ognuna richiede un tempo
di posa doppio della precedente.
Poca luce «Offuscato» diaframma apertof:&3
La messa a fuoco per
le diverse distanze
è una specie di rompicapo per il principiante che adopera
macchine molto luminose. Con la Box Agfa e la Billy Clock
la cosa è molto semplice perchè non è nemmeno necessaria
una precisa messa a fuoco. Infatti le macchine di scarsa luminosità come f : 1 1 ed f : 8 , 8 hanno una grande - profondità di fuoco ». Soggetto e fondo, quando la macchina è
messa su « l'infinito » riescono ugualmente nitidi. Solamente
per fotografare soggetti molto vicini si mette la macchina su
«vicino». Però si possono prendere dei ritratti senza avvicinarsi
troppo al soggetto perchè I Agfa fornisce delle lenti addizionali
che aumentano la lunghezza focale dell obiettivo e quindi si
ottengono immagini proporzionatamente più grandi.
Con gli obiettivi di maggior luminosità la zona nitida
(profondità di fuoco) diventa minore, così che la messa a
fuoco deve essere precisa.
Quando le condizioni di luce sfavorevoli non costringano a
lavorare con l'apertura massima è conveniente ridurre questa per
aumentare appunto la profondità di fuoco. Come si nota dai
disegni schematici la estensione della nitidezza in profondità
avviene in maggior misura verso il fondo.
Il diaframma ha quindi due
funzioni ; varia la luminosità delI obiettivo e la profondità di
I fuoco a piacere.
10
L'otturatore
è importante come il diaframma e la messa a fuoco. Anche
per questo la Box Agfa presenta una soluzione molto semplice
con un unico tempo di esposizione per le istantanee ed una
sola posizione per le pose lunghe. L otturatore automatico Agfa
che ha, per regolare le velocità dello scatto, un freno a molla
d'orologio (il quale garantisce un funzionamento regolare a tutte
le temperature) ha invece la possibilità di fare delle istantanee
di 1 / 2 5 , 1 / 5 0 e 1 / 1 0 0 di secondo, oltre alle pose « Zeit » e
« B a l l » . L'otturatore Compur ha una vastissima scala di tempi
d'esposizione. È spesso opportuno poter esporre esattamente per
1 , 1 / 2 , 1 / 5 , 1 / 1 0 , 1 / 2 5 , 1 / 5 0 , 1 / 1 0 0 e 1 / 2 5 0 d i secondo.
Specialmente per soggetti in movimento è importante poter
esporre solo per brevissimo tempo, mentre d'altra parte, con
condizioni sfavorevoli di luce, sono spesso indispensabili le pose
più lunghe.
Le fotografie con la
macchina a mano libera
non si devono, possibilmente, posare più a lungo di 1 / 2 5 di
secondo altrimenti è facile avere una immagine « m o s s a » , sdoppiata. Tale fotografia mostra i contorni doppi e appare poco
nitida. Consigliamo quindi, per le pose più lunghe di 1 / 2 5 ,
di appoggiare la macchina sopra un sostegno fisso oppure di
avvitarla sopra un treppiede. Se inoltre si adopera il comando
flessibile per lo scatto con molta dolcezza si esclude ogni
pericolo di muovere la macchina durante l'esposizione.
Se volete restare voi
stessi nella fotografia
attaccate al comando flessibile un cosidetto «scatto automatico»
che fa muovere l'otturatore dopo un certo tempo. É però preferibile spendere qualche cosa di più nel momento dell acquisto
della macchina Agfa per avere addirittura questa con I autoscatto
montato sull otturatore.
Negativo su pellicola Isochrom Agfa - Ingrandimento su carta Brovira
Il m a t e r i a l e
sensibile alla
luce
In tutto il mondo la pellicola si è imposta come materiale
da presa. E veramente un rullo è molto comodo mentre è facile e semplice da adoperare; inoltre oramai si trova ovunque
la pellicola adatta alla propria macchina, sia Isochrom, sia
Isopan, due prodotti di qualità sempre costante e di una eccellente gradazione di toni, che danno risultati brillanti e senza
velature anche dopo anni. Queste pellicole offrono la massima
sicurezza e non danno mai preoccupazioni.
La fabbrica di pellicole Agfa, che è la più grande
d'Europa, lavora continuamente per provvedere tale materiale
da presa a tutto il mondo. La preparazione delle pellicole si
compie in quattro tempi ; prima si produce il supporto, poi si
prepara I emulsione sensibile, questa viene stesa sul supporto e
finalmente nella confezionatura si finisce la pellicola sino alla
spedizione. Tutte queste operazioni avvengono con la più meticolosa precisione e cura, dovunque regna la massima pulizia
con l'unico scopo di mettere a disposizione del consumatore un
prodotto di qualità sempre costante e che offra tutte le innovazioni tecniche.
Si prepara anche la pellicola per i piccoli formati in molte
variate confezioni, come pure i filmpack per le macchine a
lastre. Ma la vecchia lastra ha sempre i suoi seguaci che
preferiscono, per i lavori accurati, le lastre Agfa. L'uso di queste
rappresenta una maggior fatica in confronto alla fotografia su
pellicola a rulli o di piccolo formato, ma si ha in ricompensa
una notevole ricchezza di particolari e di passaggi di toni che
resistono ad ogni ingrandimento. Tuttavia il negativo grande
offre degli effetti bellissimi anche nella stampa per contatto in
modo che si può risparmiare l'ingrandimento.
13
Quanto è opportuno
sapere della pellicola
Che cosa cè in una pellicola? U n o strato sensibile ed uno
di celluloide. Questo è quanto appare se si osserva, non ingrandito, un pezzo di pellicola Agfa.
Però la cosa è assai diversa se si osserva una sezione di
pellicola Agfa al microscopio. Vi sono infatti 4 a 5 strati che
si distinguono chiaramente.
1. - U n o strato di protezione di
gelatina; la «corazza» che protegge lo strato sensibile da possibili
ferite. .
2.
Ingrand. al microscopio di
una sezione di pellicola con
2 strati sensibili (Isopan I S S )
3.
- 1 a 2 strati sensibili (emul-
sione),
- Il supporto di celluloide.
4. - U n o strato posteriore di gelatina che ha il
doppio compito di impedire I incurvamento della pellicola durante il suo trattamento e quello di evitare le
diffusioni di
colorazione.
luce
(aloni)
grazie ad una sua speciale
Abbiamo così cominciato a conoscere un rullo di pellicola
sebbene ci manchino diverse sue qualità eccezionali che vedremo
subito e che sono : Sensibilità generale, sensibilità ai colori, latitudine di posa, antialonicità.
14
La sensibilità generale
di una emulsione o strato fotografico significa la
questa alla luce
bianca
e
si
misura
con
Mentre una volta, ed in alcune nazioni
rano
i
gradi
« Scheiner »,
oggi
la
sensibilità
unità
di
determinate.
ancor oggi, si adope-
sensibilità
si
valuta
coi
gradi « D I N ».
Per chiarire come
la
emulsione
fotografica
« vede »
gli
oggetti durante la posa, facciamo un confronto col nostro occhio.
In questo sono i bastoncini che trasmettono le sensazioni visive;
invece
nello strato fotografico vi sono dei
granuli
di
bromuro
d argento che registrano le impressioni
luminose.
granuli
microscopica e sensibili
sono entrambi di una
finezza
Bastoncini e
alle minime impressioni luminose.
Mentre
è data
però
dalla
la
natura
sensibilità
ed
è
dell occhio
invariabile,
la
sensibilità dell'emulsione fotografica si è spinta
sempre di più
grazie
alle ricerche di alcuni
decenni.
La sensibilità della pellicola Agfa soddisfa a tutte le richieste poiché, dopo lunghe
esperienze
grandiosi
e
si
I applicazione di mezzi tecnici
è
potuto
esaltare al
massimo
questa qualità. Le pellicole Isochrom ed isopan
rappresentano un vero
primato
sotto questo
punto di vista.
oezione microscopica di
occhio e di
emulsione
fotografica.
15
La sensibilità ai colori
Il confronto col nostro occhio ci servirà ancora per chiarire
il concetto di sensibilità ai colori.
L'occhio possiede una determinata sensibilità per ogni colore
mentre lo strato di bromuro d argento per sua natura non è
sensibile che ali azzurro. Tale strato quindi riproduce i colori
— in confronto al nostro occhio — con toni errati. Si comprende
come ogni fotografo desideri poter avvicinare la curva di sensibilità dello strato di bromuro d'argento a quella del nostro
occhio.
Le più recenti ricerche nei laboratori scientifici dell'Agfa
hanno portato a trovare dei coloranti sensibilizzatori brevettati
i quali soddisfano largamente questo desiderio.
Secondo la sensibilizzazione si distinguono oggi due tipi
di pellicole, le ortocromatiche e pancromatiche.
Al primo gruppo appartengono tutte le lastre e pellicole
Isochrom. Queste si distinguono, oltre che per una elevata
sensibilità generale, per un buon rapporto
fra la sensibilità ali azzurro e quella al
giallo ed al verde. In altri termini i
colori predominanti in natura, azzurro,
giallo e verde sono riprodotti coi loro
giusti valori di chiaroscuro.
Al secondo gruppo, quello pancromatico, appartengono tutte le lastre
e pellicole Isopan Agfa le quali sono
specialmente sensibili ai raggi rossi di
grande lunghezza d onda. In questo caso
il tecnico esperto parla di sensibilizzazione orto-pancromatica massima. In
altri termini si può dire che la serie
Isopan sensibilizzata per dare giusti toni
r
Uurve
,,,
della
...
sensibilità
cromatica dell'occhio e
delle pellicole.
16
di tutti i colori
i
s
m
a
i
offre,
n
i
oltre
alla masi
'
sensibilità alla luce diurna, anche
la massima sensibilità alla luce artificiale.
Quando
Quando
Isochrom?
Isopan?
Generalmente la pellicola ortocromatica Isochrom, particolarmente nelle mani del principiante, rende ottimi servigi. Tuttavia
chi si occupa dell arte fotografica con uno scopo definito troverà, in molti casi, preziosa la pellicola pancromatica Isopan.
Si può particolarmente apprezzare l'utilità della pellicola
Isopan Agfa :
1. - Nella fotografia di ritratti
per visi bruni oppure arrossati,
per fotografie contro luce e ritratti sulla spiaggia,
per ritratti alla luce artificiale.
2- • Nella fotografia di paesaggi e di architetture
per fotografie col sole al tramonto,
per fotografie di piante e di fiori, specialmente
per staccare i
fiori
rossi
dai contorni verdi,
per le fotografie di architettura coi tetti rossi, mattoni o intonachi rossi.
3. - Nella riproduzione di natura morta
se
il tono locale tende verso il
predominano colori rossi.
bruno
oppure
A- - Nella fotografia in casa
per tutte ie pose con
data la sensi bilità
al rosso questa illuminazione è completamente sfruttata.
Malgrado il medesimo numero
di gradi di sensibilità, con la luce
artificiale la pellicola pancromatica,
sfruttando anche i raggi rossi, è spesse
volte superiore del doppio — in sensibilità — alla pellicola ortocromatica,
quindi con la luce artificiale dare
soltanto la metà del tempo di pOSQ.
la luce
artificiale
R a p p r e s e n t a z i o n e
poiché
schematica della
sensibilità ai colori delle peli. Isochrom a grana fine, Isopan a
grana fine ed Isopan I S S .
Perchè si filtra la luce?
Le pellicole Agfa danno direttamente, cioè senza alcun mezzo ausiliario,
una riproduzione abbastanza esatta dei colori. Però tutte le emulsioni fotografiche hanno una sensibilità prevalente per I raggi azzurri e quindi riproducono
questo colore con un tono grigio più chiaro di quello
corrispondente all'im-
pressione visiva. In linea generale questo fatto non ha importanza, tuttavia in
certi casi nei quali interessa avere una resa più scura dei toni azzurri bisogna
diminuire la sensibilità a questo colore, cosa che si ottiene facilmente disponendo un filtro giallo davanti ali obiettivo.
I filtri
gialli
dell Agfa
danno quindi in particolare dei risultati
migliori
per le fotografie di :
con
resa
panorami
con
u n a r e s a d i s t i n t a dei l o n t a n i
ritratti
paesaggio
con
una
forte
una
r e s a esatta
natura morta
\
oggetti
colorati
>
costumi
ecc.
J
con
perfetta
dei
toni
e
accentuazione
delle
della
nuvole
somiglianza
d e l l e s f u m a t u r e dei c o l o r i
Generalmente basterà un filtro giallo leggero, soltanto in casi speciali si
usano i filtri forti. Si deve tener presente che quanto più azzurra è la luce
tanto più forte deve essere il filtro per assorbire le radiazioni azzurre eccessive.
Vi sono inoltre i filtri verdi e rossi adoperati specialmente per il materiale
pancromatico. Il filtro verde Agfa serve ad accentuare, con begli effetti, i toni
verdi, smorzando
nello stesso tempo i valori rossi. Il filtro rosso Agfa invece
serve per fotografie di soggetti lontani e per schiarire molto i toni rossi.
Secondo l'intensità del filtro bisogna aumentare il tempo di posa.
Ecco i coefficienti di tali aumenti:
18
Materiale filtro giallo 0
1
2
3
4
5
Isochrom
1.8
2
3
3,5
4
1.6
1.6
1.8
2 ,
2,2
2.5
1,8
2
2,2
2.5
Àgfa
a
Isopan
Agfa
Isopan
Àgfa I 5 S
*
grana
fine
1.5
1.4
1.4
(arancione)
Latitudine di posa
La più grande
preoccupazione del fotografo nel momento
della presa è di calcolare il giusto tempo di posa. Le pellicole
Agfa, entro certi limiti,
compensano
automaticamente
errori nel tempo di esposizione in modo che anche
eventuali
sbagliando
si ha quasi sempre una fotografia discreta. La caratteristica della
pellicola è di compensare
non
quelle
troppo
meglio le pose
brevi ; quindi
nei
troppo
lunghe
che
casi dubbi è opportuno
scegliere sempre il tempo calcolato più lungo.
L'esempio
ogni
altro
dato,
che mostra tre fotografie, le quali,
a parità di
sono state eseguite in immediata
successione
con tre pose assai diverse — 1 / 2 0 0 , 1 / 5 0 e 2 secondi — è
la chiara
prova che
praticamente
ogni presa
deve
dare una
buona fotografia.
1 2 0 0 di secondo
1/50 di secondo
2 secondi
19
A n t i a lon icità
Per le fotografie
il materiale sensibile
contro luce è particolarmente
antialonico
necessario
poiché le diffusioni di luce e
gli aloni possono rovinare le più belle fotografie.
Chi
lavora con la pellicola
nemmeno a questo
riguardo
Agfa non ha preoccupazioni
perchè
tali pellicole
hanno
uno
strato « antialo » la cui colorazione assorbe la luce riflessa, cioè
tutti i raggi rimandati dal supporto. La scelta di queste colorazioni
deve essere fatta con la massima cura
giacché
devono
avere
una composizione spettrale ben definita. Devono assorbire tutte le
radiazioni
nocive e devono sparire con qualsiasi
sviluppatore.
A questi requisiti rispondono pienamente i coloranti Agfa che si
adoperano anche per le lastre Agfa, sia in uno strato posteriore,
sia in uno strato intermedio fra emulsione e supporto.
N e l fotografare contro luce
raggi
del sole non
potrebbero
colpiscano
provocare dei
ancora,
poiché
I obiettivo con un « parasole • o,
scegliere una posizione
rami, colonne od altro.
I obiettivo
riflessi sul diaframma o sulle lenti. In
questi casi si può proteggere
meglio
bisogna fare attenzione che i
direttamente
ombreggiata da foglie,
Rulli e filmpack A g f a
e quello che se ne deve sapere
<
Nome
jensibilità
Applicazioni
ai colori
generale
DIN
a
Isochrom a grana fine
18 /10
Isopan a grana fine
17°/10
Isopan I.S.S.
21°/10
altamente
ortocromatica
ortocromatica
universale
di
uso
altamente
pancromatica di uso
ortopancromatica
universale
altamente
foto g i o r n a l i s t i c h e con
ortopancromatica
luce
artificiale
Lastre A g f a
e loro elevate proprietà
e>ensibilità
Nome
Applicazioni
ai colori
generale
DIN
uso
forte
generale
Chromo Isorapid
13°/10
ortocromatismo
Chromo-lsolar
11°/10
forte
p a e s a g g i con c o n t r a s t i ,
ortocromatismo
animali
forte
per
Ultra Special
18°/10
ortocromatismo
Isochrom
18°/10
ortocromatismo
Isopan
17°/10
Isopan I.S.S.
20 /10
,J
piante
universale
elevato
elevato
e
ritratti
ortopancro-
universale
ortopancto-
giornalismo
matismo
elevato
con
luce
artificiale
matismo
Materiale speciale
Lastre e pellicole diapositive Agfa
per
p r o i e z i o n i , stereoscopie,
diafonie.
Lastre e pellicole Normal Agfa
per
riproduzioni
di
originali
monocromi
a
mezza
tinta
continua
e
per d u p l i c a t i
di
negativi.
Lastre e pellicole Contrast Agfa
per r i p r o d u z i o n i di o r i g i n a l i monocromi
a tratti,
e
p r e p a r a z i o n e di d i a p o s i t i v i c o r r i s p o n d e n t i .
E per il ritrattista
Pellicola rigida Isochrom (18'/10 DIN)
Pellicola rigida Isopan (21 /10 DIN)
m a t e r i a l e con l e s t e s s e
ed infrangibile.
prerogative
delle
corrispondenti
lastre
sopra
ricordate,
però leqgero
Dal piccolo al grande !
Ecco la formula
magica che domina l'intero campo della
fotografia di
piccolo formato. Ogni presa mostra il miracolo di un negativo delle dimensioni
di un francobollo che diviene il germe di una copia grande come un quadro.
22
Per il dilettante del piccolo formato
Cè voluto
molto
tempo
prima che le fotografie
pellicola cinematografica normale,
perforata,
fatte su
potessero dare dei
risultati sicuri.
Dopo molte fatiche si sono stabilite le caratteristiche
devono avere le pellicole di piccolo formato di buona
che
qualità.
E siccome chi lavora col piccolo formato vuol dominare tutto il
campo della fotografia, ha bisogno di parecchie specie di
pel-
licole sia per quanto riguarda la sensibilità generale come quella
ai colori, inoltre la pellicola di piccolo formato deve avere speciali
qualità
richieste
dal negativo
così
piccolo,
qualità
che
non
hanno grande importanza per i rulli e le lastre comuni.
I negativi fatti su rulli e su lastre generalmente si stampano
per
contatto
mentre il piccolo
negativo
deve essere molto in-
grandito quando si vuole l'effetto di un quadro. In questo caso
appare la struttura del negativo - la grana — che nella stampa
per contatto rimane invisibile.
I
granellini e gli agglomerati di granellini
formano
d'argento
che
I immagine negativa diventano, nel forte ingrandimento,
specialmente visibili nelle zone uniformi di tono medio, con I apparenza di un mosaico irrequieto di punti chiari e scuri, mentre
le linee di contorno che prima sembravano tagliate appariscono
spezzettate e poco nitide sull'ingrandimento. O r a la grana, questo
nemico N. 1
della fotografia di
piccolo
formato si può
com-
battere soltanto in parte coi metodi di sviluppo. Invece è efficace
e di sicuro esito I usare emulsioni a grana fine, cioè delle emulsioni che non si possono
sviluppare con grana grossa, mentre
hanno una buona sensibilità generale ed ai colori.
In generale, la pellicola, sia vergine come sviluppata, non
deve, possibilmente essere toccata sul lato dell emulsione. Un dito
umido che venga a contatto con l'emulsione
danni
irreparabili. Sui formati
cemente, le lesioni piccole del
può produrre dei
grandi, che si stampano
negativo
generalmente
semplinon ap-
pariscono. Col forte rapporto d'ingrandimento dal piccolo formato
anche le minime lesioni meccaniche subite dall' emulsione si vedono
chiaramente e possono
guastare
la
fotografia. Si raccomanda
quindi la massima attenzione e pulizia nei lavori e di non toccare
possibilmente la pellicola — specialmente
durante il trattamento
umido — dalla parte dell emulsione.
N e i caricatori e nei rotolini
licola è assolutamente
il trattamento del
adoperabili alla luce, la pel-
protetta ; soltanto in camera oscura, per
negativo, viene, nel vero senso della parola,
«fra le mani» dell operatore. N o n è cosi invece per la pellicola
venduta sciolta. In questi casi bisogna fare attenzione già nell' avvolgerla sul rocchetto ; si può guidare
coi bordi fra pollice e indice.
bene
facendola scorrere
per
istantanee
ogni
alla
occasione
luce
usate
per
diurna in
la
istantanee
alla
luce
artificiale
In pellicola Isopan Super Special
pellicola
I.S.S. è il materiale s e n s i b i l e più adatto!
a grana fine Isochrom F
Caratteristiche delle pellicole Agfa per piccolo formato
c ensibilità
Tipo di pellicola
generale
Grana
ai colori
DIN
Isochrom F
massimo
17°/10
a grana fine
Isopan F
ortocromatismo
massimo
17°/10
Isopan FF
massimo
10/10
a grana finissima
massimo
21°/10
Isopan Ultra
massimo
fine
molto
fine
massima
ortopancro-
finezza
fine
matismo
23°/10
di massima sensibilità
ortopancro -
matismo
Isopan I.S-S
Super Special di
grande sensibilità
ortopancro-
matismo
a grana fine
molto
ortopancro-
normale
matismo
Àgfàcolor (per luce diurna)
per f o t o g r a f a r e a l t a
luce d e l g i o r n o a c o l o r i
naturali
senza
I impiego dì alcun
filtro.
Agfacolor (per luce artificiale)
pellicola
alcun
speciale
per
fotografare a colori
naturali
alla
luce a r t i f i c i a l e
senza
I impiego
di
filtro.
Le varie confezioni delle pellicole Agfa di piccolo formato
Caricatori Agfa (usabili alla luce diurna)
(la
p e l l i c o l a deve e s s e r e r i a v v o l t a i n d i e t r o )
per L e i c a , C o n t a x ,
Retina,
Rolleikin.
lunghezza
m. 1.00.
Bobina Agfa caricabile alla luce diurna
per C o n t a x , R o l l e i k i n ( n o n per L e i c a ) , l u n g h e z z a m . 1 . 6 0 .
Strisce singole Agfa
lunghezza
m. 1,60,
pronta
per
caricare
l e cassette
in camera o s c u r a .
Caricatori Agfa Karat
per la macchina di
piccolo f o r m a t o
Karat
Agfa,
per
12
prese ( n o n
si
licola Isopan F F 1 0 ° / 1 0 D i n ) .
Pellicole in grossi rulli
da tagliare e caricare in camera o s c u r a ;
T u t t e queste
pellicole portano la
r u l l i da m. 5, 10. 10 e 2 5 ,
numerazione
delle
immagini.
f o r n i s c o n o con
la
pel-
Ed ora fotografiamo
Abbiamo detto quanto è importante circa la macchina
ed
il
materiale
sensibile negativo, passiamo ora alla pratica della presa. Tutto è molto semplice e, se si osservano alcune regole, ogni " colpo „ deve raggiungere il bersaglio.
Prima di tutto bisogna ricordarsi di tenere lo macchina ferma e diritta
durante la posa per evitare che la
presa
risulti "mossa" e che il quadro
venga storto. Nelle fotografie di architettura, se non si segue questa seconda
regola si hanno risultati poco soddisfacenti, ma su questo argomento torneremo più tardi.
Nelle prime fotografie è bene procedere con
precisione meticolosa per
dimenticare nulla e per non sbagliare. Le poche operazioni necessarie divengono
rapidamente
mente o con
abituali in modo che si finisce col fare tutto automatica-
l'essere
pronti in pochi
secondi. Le prime
volte
naturalmente
bisogna stare attenti.
1. - Giudicare un motivo — decidersi a fotografarlo
2. - aprire la macchina
3. - mettere a fuoco
4. - misurare o valutare l'illuminazione
5. - regolare il diaframma
ó. - regolare e caricare l'otturatore
7. - eseguire la posa
8. - se si è fatta una foto da vicino rimettere l'obiettivo sull'infinito
9. - far avanzare la pellicola per una nuova posa
10. - chiudere la macchina.
Tutto questo s'intende
per le macchine a rulli. Chi
filmpack non dimentichi mai di aprire l'antina
della
adopera lastre o
cassetta
porta
lastre o
filmpack e rinchiuderla immediatamente dopo. Tenere sempre le cassette usate
distinte da
lastra.
quelle vergini
per evitare di
impressionare due volte la stessa
La fotografia di paesaggio
è generalmente la più coltivata dal dilettante. Vi sono due tipi di fotografia.
In uno si bada
che possono
sopratutto alla rappresentazione
appartenere al campo della
obiettiva
fotografia
ottenendo
quadri
geografica-documentaria
o a quella folcloristica. Neil altro il carattere della fotografia è di importanza
secondaria, mentre il taglio ben indovinato e la resa dell'impressione generale
attraverso la concezione
personale danno il maggior peso al risultato che è
un impressione soggettiva.
Qualunque sia lo
scopo
perseguito è sempre
importante adoperare il
miglior materiale ortocromatico e, possibilmente, anche il filtro giallo. Si ha poi
la facoltà di cambiare,
con un filtro
fino
con
a
farla
apparire
lo stesso filtro forte i lontani
cielo
forte,
scuro,
l'aspetto di una
temporalesco,
ben disegnati.
o
di
giornata estiva
ottenere,
con
Negli altri casi, col materiale
Isochrom basta un filtro giallo chiaro (Agfa N. 1 ), che permette di fare delle
brevi istantanee e rende esatta la tonalità dell'azzurro e del giallo.
Fotografie di persone all'aperto
Quasi sempre il dilettante trova i primi soggetti per la sua
attività in famiglia o fra
gli
eseguendo
gruppi
fotografie
di
amici in occasione
ali aperto.
Per
di una
evitare
gita
cattivi
risultati è opportuno tener presenti le seguenti regole:
1. - N o n
disporre mai le persone
ma ali ombra o sotto il cielo
semichiusi
per
o i gruppi
coperto,
I abbagliamento
in
pieno sole,
altrimenti gli occhi
danno
un espressione di
sofferenza.
2. - Evitare i cortili
soltanto
stretti o altri luoghi
dall alto,
perchè le ombre
che
forti
ricevano la luce
sotto
gli
occhi
danno ai visi un espressione cupa.
3. - La luce deve, possibilmente, arrivare di fianco e, nello stesso
tempo, dal davanti.
4. - Le persone si devono disporre senza un ordine obbligato,
mai Luna di fianco all'altra. Si ottengono buoni effetti con
gruppi
apparentemente
occupati
in
qualche
lavoro o in
movimento perchè così si evitano posizioni artificiose e le
famose « facce da fotografia ».
5. - N o n
tutte le persone
devono
guardare
nella
macchina.
Il quadro anzi sarà più naturale e più vivo se gli sguardi
sono diretti in punti diversi.
6. - Si
devono evitare fondi
irrequieti
o almeno tenerli
fuori
fuoco (e quindi poco nitidi e non accentuati) usando una
grande apertura di diaframma e mettendo a fuoco esattamente le persone.
7. - Il dilettante accorto fa qualche osservazione scherzosa prima
di fotografare in modo da sviare l'attenzione e da eseguire
la presa senza che i soggetti se ne accorgano.
Fotografie di architettura
Queste son più semplici poiché il soggetto è immobile; si
può riflettere con tutta calma prima di stabilire il punto di vista
e di inquadrare la veduta.
È molto importante considerare bene la posizione del sole
il quale deve trovarsi di fianco al soggetto e un pò dietro al
fotografo per avere
un'immagine con
molto rilievo come è op-
portuno per I architettura.
Molto spesso vi sono
edifici cosi alti che non si possono
prendere interi se non inclinando la macchina. Questa soluzione
non è sempre consigliabile poiché I inclinazione della macchina
dà una fotografia nella quale gli edifici sembrano cadere l'uno
contro
l'altro. È preferibile
allontanarsi
quanto è necessario ed
ingrandire poi la parte interessante.
Del
migliore;
resto
non
sempre
la
fotografia dell'insieme sarà la
converrà studiare bene l'architettura e prendere alcuni
particolari distinti.
Le fotografie di architettura possono spesso sembrare fredde
e vuote. Ma con una buona composizione si possono migliorare
molto. Qualche albero, un arco od un portale possono inquadrare
bene la fotografia;
sono
piccoli e facili
trucchi
che
portano
grandi effetti.
Quando si deve
inclinare la macchina è bene
inclinarla
molto e con accorgimento. Le linee verticali verranno allora convergenti in alto, ma questo effetto non è sempre dannoso; se il
punto di vista è ben
pressione che si prova
edificio molto alto.
scelto
l'effetto si avvicina
osservando
dal
basso
alla
vera im-
una torre o un
Fotografie di bambini
È un campo straordinariamente vasto e dà facilmente buoni
risultati. Il fotografare i bambini non significa far loro dei ritratti
come il professionista, ma coglierli di sorpresa nel loro ambiente
naturale, in casa e fuori.
Dal primo giorno il dilettante
segue lo sviluppo
del
suo
bimbo con la macchina fotografica e fissa per il proprio piacere
tutte le
belle
scenette che
non
torneranno
più.
Così si crea
anche per l'attore un documento di valore inestimablile : la sua
vita di bimbo.
Per fotografare i bambini bisogna agire con la massima rapidità
poiché le scene più belle sono quasi
sempre le
dire :
una
la
più
brevi.
N o n si può
« Un momento !
Voglio fare
foto » Tutto è già passato e
foto
non si
fa
più. Le foto-
grafie di bimbi sono belle e naturali
quando il soggetto non sa di essere
preso di mira. Bisogna dunque « sparare » queste istantanee nel momento
giusto e senza farsi osservare.
30
Fotografia istantanea
N o n si dà forse troppa importanza alla fotografia istantanea ? N o n si esagera forse? Se veramente il dilettante vuol
« sentire » e vedere la vita con la sua macchina, come gli si
presenta, deve nella maggior parte dei casi, limitarsi a fare le
fotografie a mano libera.
Vi sono anche certi
cipio, ad ogni dinamismo
costoro. Perà tutto dipende
tanea è l'ideale quando il
dei buchi nell acqua.
dilettanti che sono contrari, per prin; le istantanee non sono adatte per
dai risu Itati e si può dire che I istanfotografo la conosce bene e non fa
Ci sono ancora delle opinioni errate sull'uso dei diaframmi
e sui tempi di posa, altrimenti la gran massa dei fotografi dinamici dovrebbe conseguire gli stessi buoni risultati che sono
naturali per i flemmatici con la loro apparente superiorità dovuta
al « treppiede ».
Bisogna allenarsi per
la posa e chi non è sicuro
tempi più lunghi di 1 / 1 0 0
poi. piano, piano, anche la
avere buoni risultati.
non muovere la macchina durante
farà bene in principio a non usare
di secondo. Con I abitudine verrà
sicurezza che è indispensabile per
L istantanea non deve l i mitarsi alle scene della strada
ma si può estendere a molti
rami della fotografia. Ci sembra pertanto importante riportare una tabella con le
profondità di campo corrispondenti alle diverse aperture.
Infatti la precisa messa a fuoco
rappresenta la maggior preoccupazione per chi fa delle
istantanee. La tabella ha lo
scopo di togliergli o alleviargli
questa preoccupazione.
Messa a fuoco per la massima profondità di
campo nelle istantanee
Questa tabella fornisce gli elementi per ottenere immagini
nitide tenendo conto delle lunghezze focali degli
obiettivi,
dei
diaframmi necessari e delle distanze dei soggetti.
Messa a
Diaframma
fuoco
m.
1. Billy Record 7,7
e 8,8
2. Billy-Record 6,3
1 :7,7
e f : 8.8
f:Ó,3
Vicino
2
- 5
Lontano
5
- oc
Vicino
2
- 3
Media
3
- 9
Lontano
9
co
3. Billy-Record 4,5
e Billy-Compur
Profondità
di campo
da
a
m.
co
2
1,7 -
2,4
3
2.4 -
3,8
6
4,2 - 10,5
12
f : 11
-
6.5 -
oc
2
1,7 - 2,5
4
2 , 9 - 6,5
10
(12)
-
oc
(5,5 -
5
oc)
Il soggetto viene nitido se si trova nel campo compreso
fra le distanze dell'ultima colonna;
nitido quanto più ne è lontano.
risulta
invece tanto meno
La fotografia sportiva
offre buoni risultati al bravo tecnico
essenziale cogliere i rapidi movimenti
caratteristico.
dell istantanea. Infatti è
sportivi nel momento più
Lo sport è movimento, quindi bisogna tralasciare le pose
volute. Inoltre bisogna tener presente che i movimenti sportivi
sono straordinariamente rapidi e pertanto si dovrà usare sempre
I istantanea assai breve e la pellicola Isochrom o la Isopan più
sensibile.
Chi non dispone di 1 / 5 0 0 o 1 / 1 0 0 0 di secondo dovrà
limitarsi a prendere i movimenti soltanto nell istante del loro punto
morto, per esempio quando I atleta è nel momento culminante
del suo esercizio, momento che è rappresentato da un istante di
quiete. Altrimenti la velocità del movimento è troppo grande per
il tempo di posa relativamente lungo e la fotografia risulta «mossa».
Le fotografie mosse
si possono evitare esponendo con un tempo di posa opportunamente
Questo dipende
non
dalla sua velocità,
dell'obiettivo.
soltanto
dalla
ma anche
Quanto
più
dall'angolo che la sua
acuto
esporre; mentre una traiettoria
breve.
distanza del soggetto in movimento e
è quest'angolo
traiettoria fa coll'asse
tanto
più a lungo si può
normale doli asse dell'obiettivo richiede un'e-
sposizione assai più breve per avere la stessa nitidezza.
La
seguente tabella coi tempi minimi di posa rappresenta un punto di
partenza per evitare errori in questo senso.
Tempi di posa minimi per istantanee dì soggetti in movimento :
Scene della strada
secondi
lontane
1/25
vicine
1/50-1/100
con movimenti vivaci
.
.
.
.
.
.
1/100
Bambini
.
.
.
.
con movimenti vivaci (gruppi) .
i n giuochi tranquilli
.
.
.
.
.
.
1/25
1,50-1 100
Veicoli
carri con cavalli
.
.
.
.
.
.
.
automobili, tram
.
.
.
.
.
.
.
.
.
con movimenti rapidi
.
1 /50
1/100
Scene sportive
con movimenti lenti
.
È utile spostare la macchina
.
.
.
nello
.
.
.
1 /50-1 /100
.
1/100-1,1000
stesso senso del movimento del sog-
getto che passa veloce (seguirlo), specialmente quando si tratta di automobili,
motocicli, biciclette,
cedere
nel
ecc. Per esempio, per fotografare un ciclista si può
pro-
modo seguente: si comincia a seguirlo da lontano girando con
la macchina in modo da averlo sempre nel centro del mirino. Nel momento
in cui il ciclista passa nella zona sulla quale si è, in precedenza, messa a
fuoco la macchina, si scatta. Il movimento della macchina deve però sempre
seguire — anche durante l'istantanea — quello del ciclista. Con
secondo si
1 / 1 0 0 di
avranno nitidi il ciclista ed il telaio della bicicletta, mentre man-
cheranno di nitidezza i raggi delle ruote ed il fondo.
Ritratti
È
un
campo
difficile !
Ma
ognuno deve tentarlo. Ecco alcune
osservazioni in proposito :
All'aperto i ritratti si devono
fare soltanto all'ombra.
speciali
però
si
può
Per effetti
anche
non
osservare questa regola. Un muro
0 un cespuglio fitto che non lasci
passare la luce danno buoni risultati come sfondi.
In
casa
può
servire
come
sfondo una parete liberata dai quadri, per non disturbare la figura.
La luce dovrebbe arrivare da due parti per dare un maggior rilievo
con gradazioni fini e con particolari anche nell'ombra. La luce che arriva da
una sola parte, per es. da una sola finestra, illumina soltanto un lato e rende
1 immagine dura e poco bella. Si possono avere risultati migliori combinando la
luce di fianco con quella dall alto. Si possono anche mettere le persone vicine
alla finestra in modo che la luce le colpisca di fianco e di fronte mentre la
parte in ombra si rischiara con un lenzuolo teso o con un foglio grande di
cartoncino bianco che riflette la luce.
La messa a fuoco si fa sugli occhi della persona. Fino a che punto
si debba estendere la profondità di fuoco limitando l'apertura del diaframma
e quale grandezza si debba dare a questa
perchè il fondo resti sfocato, si
vedrà caso per caso e dipende dal gusto dell operatore.
La distanza è molto
obiettivo
di
deformazioni
volte
la
il
breve
importante
alla
del
del
soggetto ;
naso
10 x 20 cm. — 2 metri.
a
20
quando si avvicina la macchina, con
persona,
grottesche. È sempre
diametro
punta
focale,
bene
vale a
centimetri
perchè si
possono
lavorare ad una
dire che
per
dall'orecchio,
creare
delle
distanza di dieci
il ritratto,
essendo
bisognerà
stare
a
Fotografia con la luce artificiale
Il dilettante moderno che dispone di obiettivi luminosi e della pellicola
Isopan può lavorare non soltanto con la luce diurna, ma anche di sera.
Adoperando la pellicola Isopan I.S.S. si può fotografare con qualsiasi illuminazione artificiale. La lampada Nitraphot e la luce lampo Agfa sono sorgenti
luminose costanti in modo che è quasi impossibile sbagliare i tempi di posa.
La luce lampo Agfa
Senza bisogno di energia elettrica la luce lampo Agfo si può accendere
rapidamente e con sicurezza ovunque, con un nastro di carta nitrato o con la
lampada Agfa speciale. Un altro vantaggio della polvere lampo Agfa è il suo mite
prezzo e questo la rende adatta per tutte le fotografie di occasione e di ricordo.
Invece del tempo di posa, si trova in ogni pacchetto l'indicazione del
diaframma che si deve usare in base ad una data distanza della sorgente
luminosa, olla sensibilità del materiale che si adopera ed alla quantità di
polvere lampo contenuta nel sacchetto Halox o nella capsula Agfa.
Anche in questo
caso la luce
Fotografia alla luce artificiale
con Isopan Agfa (distanza fra
sorgente luminosa esoggetto)
V, gr.
MOTIVO
polvere
lampo
metri
Ritratti
. . . .
Gruppi
. . . .
Gruppi a tavola .
Bimbi che giuocano
in camera chiara
Natura morta .
Camera con tappezzeria scura
2
CO
Box Agfa
»U
3
3'/o
3 "/
metri
Ritratti
. . . .
Gruppi a tavola
Gruppi
Bimbi che giuocano
in camera chiara
Natura morta .
Camera con tappezzeria scura
Co
3
Bilìy Record f : 8,8
4
4 <;
4 7.,
4 Vi
3
4
deve venire di fronte ed obliquamente
per non avere ombre pesanti. La
polvere lampe si metterà di fianco
o dietro alla macchina fotografica per
evitare delle velature dovute al " controluce
La polvere lampo Agfa dà
la massima quantità di luce co! minimo sviluppo di fumo, inoltre brucia
così rapidamente che si evitano le immagini poco nitide dovute a movimenti dei soggetti durante la posa.
Fotografie di siluette
Si possono fare con qualsiasi luce artificiale, particolarmente
con la polvere lampo che ha una sorgente luminosa puntiforme.
Fra gli stipiti di una porta si stende un lenzuolo o della
carta velina senza pieghe. Il soggetto si dispone a circa mezzo
metro da questo schermo, di profilo; dall'altra parte del soggetto
si mette la macchina. L illuminazione deve avvenire dall altro lato
dello schermo.
La messa a fuoco si fa sul soggetto, poi si spegne la luce
nella camera in cui si trovano soggetto e macchina, lasciando
accesa soltanto quella dall altro lato dello schermo.
Sono piacevoli anche intere scene di siluette. Si possono
aggiungere delle decorazioni, usando carta velina o pergamenata,
che si dipingono con nero a olio o con carboncino da disegno.
dal
Bisogna fare attenzione che la sorgente luminosa sia coperta
soggetto o da una «quinta» opaca.
Per la fotografia conviene adoperare la pellicola Isochrom
a grana fina o Isopan a grana fina che assicurano entrambe
un immagine senza aloni.
Con obiettivi luminosi
uniti al materiale Isopan sensibile al massimo alla luce artificiale
è
possibile
fare delle
istantanee con la illuminazione
normale
degli ambienti.
N e l l e strade e piazze illuminate bene si possono cogliere
momenti di vita
notturna su Isopan, posando 1 / 1 0 di secondo
con I apertura f : 4 , 5 e talvolta anche 1 / 2 5 di secondo specialmente quando il suolo è bagnato dalla
pioggia
o coperto di
neve che riflettono la luce.
Anche sul palcoscenico del varietà sotto la luce dei riflettori o nel maneggio del circo equestre si possono prendere, durante gli spettacoli, delle fotografie molto naturali.
Si può dire per il fotografo bene attrezzato e che sa usare
bene le sue macchine le pellicole Agfa abbiano eliminato ogni
ostacolo.
Se per queste fotografie con
delle
difficoltà
il
dilettante
insuccesso che non si può
non
poca
deve
luce
vi sono
spaventarsi
evitare, ma deve
di
ancora
qualche
continuare a pro-
vare per farsi un esperienza. Spesso gli amici esigono una fotografia buona anche con le condizioni di luce più difficili perchè
hanno
una
fede illimitata
nell'abilità del dilettante, ma questa
fede deve essere giustificata !
Ed ora la pellicola è esposta, il filmpack contiene dodici
prese sicuramente riuscite,
gine
latente. A questo
come su ogni
lastra vi è un imma-
punto molti dilettanti fanno fare tutto il
resto da altri benché lo sviluppo in casa sia divertente e così pure
la stampa e l'ingrandimento. Ne parliamo nel prossimo capitolo,
lavoro nella camera oscura
Le dimensioni della camera oscura del dilettante dipendono dalle condizioni del suo appartamento.
Basta uno sgabuzzino
purché si possa
oscurare
bene. E però meglio avere a disposizione uno stanzino con acqua corrente,
che può essere anche il bagno. Basta un tavolino per i lavori, è però bene
proteggerlo dalle macchie con un pezzo di tela cerata o di cartone.
Gli attrezzi essenziali sono alcune bacinelle, una provetta di vetro graduata
per la misura dei volumi e alcune pinze per attaccare le pellicole per l'essiccamento. Chi lavora con le lastre, invece delle pinze, deve avere un portalastre
di legno. Tutto questo costa poco. Lo sviluppo delle pellicole ó x ó e 6 x 9
oppure di quelle di piccolo formato (35 mm) è molto facile se si usano le
rispettive vaschette " Rondinax . per lo sviluppo
alla luce diurna che rende
superflua persino la camera oscura.
L illuminazione della camera oscura deve essere rossa per le pellicole
Isochrom, verde per le Isopan. Non sempre la luce della lampadina elettrica
è sicura per impedire la formazione di velature sui negativi. Invece la lampada
Àgfa per camera oscura coi filtri speciali Agfa dà una garanzia assoluta.
Questi filtri si possono cambiare facilmente secondo le necessità. I più importanti per le operazioni che riguardano i negativi, sono :
Filtro Agfa di protezione per camera oscura N. 107 (rosso)
per tutte le emulsioni ortocromatiche (Isochrom).
Filtro Agfa di protezione per camera oscura N. 103 (verde opaco)
per tutte le emulsioni pancromatiche ed ortopancromatiche (Isopan).
Per tutti i lavori in camera oscura è assolutamente necessaria la massima
pulizìa e una scrupolosa attenzione alle indicazioni date. Soltanto così i risultati
saranno completamente soddisfacenti in tutti i casi.
Ognuno sa che per avere buone fotografie non è affatto indifferente la
scelta de! materiale da presa. Ma non è altrettanto noto che anche la scelta
dei prodotti per lo sviluppo ha la stessa importanza.
Perciò
adottate i prodotti e gli sviluppatori
con la massima cura dai chimici. I tecnici delle
Agfa
che sono
controllati
emulsioni ed i chimici della
fabbrica di sviluppatori Agfa lavorano di pari passo per accordare nel modo
migliore l'emulsione allo sviluppatore e viceversa.
Dei diversi sviluppatori per negativi — che in parte servono
per scopi
specialissimi — ricordiamo qui soltanto i più importanti per il dilettante. Uno
sviluppatore universale è il " Rodinal „ che si fornisce in soluzione molto concentrata. Per usarlo si allunga con 20 a 30 parti di acqua. Una diluizione
più forte dà uno sviluppo dolce (per pose sottoesposte), una
diluizione
più
debole invece dà uno sviluppo più duro (per pose sovraesposte).
Un altro sviluppatore per negativi, liquido, è il Metol-ldrochinone Agfa,
che è molto
rapido e lavora
energicamente
dando
negativi
più
ricchi
di
contrasti che non il Rodinal.
La fotografia di piccolo formato richiede uno sviluppo speciale per grana
fine per diminuire, all'atto dell'ingrandimento, i disturbi della grana dell immagine. Si sceglie in tal caso uno "sviluppatore per grana fine,,: fra questi sono
specialmente
raccomandabili lo " sviluppatore
per grana fine " Final Agfa
e
lo " sviluppatore per grana finisssima " Atomal A g f a , , Quest ultimo, che contiene
delle sostanze sviluppatrici del tutto
nuove dà,
anche
con le emulsioni
di
massima sensibilità, una grana molto fine che permette gli ingrandimenti più
forti.
Entrambi questi sviluppatori si forniscono in
polvere che si scioglie
comodamente e rapidamente.
Per il fissaggio si prende il sale fissatore Agfa facilmente solubile nell'acqua, o meglio il sale fissatore acido Agfa.
Il trattamento del negativo
Le varie operazioni cui si sottopone il negativo sono chiaramente indicate nella figura qui contro. Prima di estrarre dalI involucro che li protegge dalla luce, il rullo od il filmpack
bisogna preparare tutto in modo che ogni bacinella si trovi in
ordine al suo posto.
Prima si misura lo sviluppatore Rodinal e lo si
la voluta quantità di acqua. Nell'altra bacinella si
acqua il sale fissatore. I due bagni devono essere
ed avere la giusta temperatura ( 1 8 ° C ) . Altre due
riempiono di acqua.
diluisce con
scioglie in
bene agitati
bacinelle si
Il rullo, il filmpack o la cassetta con la lastra si mettono
quindi sul tavolo, per esempio sul bordo sinistro che dovrebbe
rimanere sempre asciutto. In seguito si mettono le bacinelle, da
sinistra a destra, in questo ordine: sviluppatore, acqua, fissatore,
acqua. In questo modo sono evitati tutti gli equivoci ed ogni
passaggio di sviluppatore nel fissaggio o viceversa.
Spenta la luce bianca ed accesa quella della camera
oscura si toglie la striscia di pellicola dal rullo (oppure si apre
il filmpack o la cassetta della lastra). La pellicola o la lastra
si immerge prima nello sviluppo dove anneriscono i punti colpiti
dalla luce; il negativo appare lentamente, la durata dello sviluppo varia secondo le indicazioni unite ai prodotti. A sviluppo
ultimato il negativo si toglie dal bagno e si porta nella bacinella con I acqua per un breve lavaggio intermedio.
Dopo questo lavaggio si passa nel bagno fissatore il quale
scioglie il bromuro d argento rimasto non esposto, e quindi giallognolo e non annerito. La durata di questo bagno deve essere
almeno doppia del tempo necessario per far sparire I aspetto
lattiginoso del negativo.
Il negativo non è ancora finito ; tuttavia a questo punto si
può accendere la luce bianca. Un lavaggio finale prolungato
per mezzora — possibilmente in acqua corrente — finisce il
processo.
La pellicola si appende allora per farla asciugare, se si
tratta di una lastra si mette sul portalastre. N o n bisogna mai
asciugare vicino alla stufa o al calorifero o al sole poiché si
potrebbe facilmente fondere lo strato umido di gelatina.
In principio non sempre i risultati soddisferanno completamente. In modo speciale daranno noia sovra e sottoesposizioni
non compensate completamente dallo sviluppatore, inoltre anche
lo sviluppo troppo breve o troppo lungo può dare risultati
non voluti.
Per lo più si tratta di piccoli difetti che non danno fastidio e si possono eliminare completamente nella esecuzione
del positivo.
I negativi sottoesposti o sviluppati troppo poco si possono
correggere col rinforzatore Agfa. Tanto il • rinforzatore liquido
Agfa » come quello • al rame Agfa » si diluiscono con 9 parti
d acqua. Entrambi sono molto efficaci.
Per indebolire i negativi sovraesposti o quelli troppo sviluppati si adopera « l'indebolitore Agfa ». Anche gli annerimenti
più forti che rendono difficile la stampa e quasi impossibile l'ingrandimento si rischiarano fino al punto voluto coll'indebolitore
Agfa. Le istruzioni unite contengono tutti i dati necessari.
Dov'è l'errore ?
Anche gli errori hanno un'utilità poiché si impara ad evitarli nel
futuro. In moltissimi casi, anzi, con un trattamento speciale si può salvare il negativo. La tabella seguente serve per aiutare nei casi di errori.
Lista degli errori
Aspetto
Causa
Rimedio
Negativo troppo
trasparente (leggero) ma con le
ombre disegnate
sviluppo troppo breve
rinforzare con rinforzatore
Agfa
Negativo troppo intenso in
tutte le gradazioni
sviluppo troppo lungo
indebolire con
to re Agfa
Negativo velato
ha preso luce nella macchina o nella camera oscura : sviluppo troppo lungo
o troppo caldo
possibile talvolta coll'indebolitore Agfa
Velatura gialla
sviluppatore alterato : sale
fissatore nello sviluppo o
viceversa
bagno di 5 minuti in permanganato di potassio a!l'1
per mille del negativo ben
fissato e lavato ; lavaggio
e bagno in bisoifato di
sodio al 10 per cento che
lo chiarifica
Velatura
croico)
rossa
(velo
l'indeboli-
di-
sviluppatore contenente fissaggio o viceversa
Piccole macchie chiare, tonde, di varia grandezza
bollicine d aria
aderenti
ali emulsione hanno impedito 1 azione dello sviluppo
si può. talvolta, smacchiare
col ritocco. Evitare la formazione
delle
bollicine
passando un batuffolo di
bambagia sull emulsione
subito dopo la immersione
nello sviluppo
Intensità irregolare del negativo
azione irregolare dello sviluppo, parti del negativo
non bagnate in principio
rimedio impossibile ; usare
sempre bagni in quantità
sufficiente per coprire subito tutto il negativo
La pellicola o la lastra finita mostra I immagine in negativo, vale a dire che tutti i punti chiari del soggetto sono anneriti e le ombre chiare e trasparenti. In altri termini tutto quello
che in natura è chiaro, sul negativo è scuro e viceversa.
Attraverso il processo di stampa o di ingrandimento si
ottiene il positivo che riproduce in giusti rapporti di chiarezza,
in toni bianchi e neri, tutti i colori della natura.
La stampa è il punto finale della fotografia perciò anche
per questa bisogna scegliere il miglior materiale.
È interessante
sapere con
quanta
cura si fabbricano le
carte Agfa nella « casa al buio » nella quale tutti lavorano alla
luce rossa e dove uno stato maggiore di collaboratori armato
dei migliori mezzi sorveglia tutte le operazioni. Con questa organizzazione e coli impiego delle migliori macchine più moderne
è possibile fabbricare delle carte fotografiche che conservano
sempre costantemente elevata la loro qualità. Le carte Agfa
— adoperate in tutto il mondo — rendono piacevoli i lavori di
stampa e di ingrandimento.
Le carte
Agfa a luce artificiale si fabbricano in diverse
gradazioni
di
contrasto che sono indicate come dolci, normali, dure, extradure, ecc.
Un
paragone
nare le gradazioni
faciliterà la comprensione di questo. Si possono immagicome scale di altezza
totale
uguale,
ma con gradini di
altezza differente. Il gradino più basso corrisponde all'annerimento più debole
sviluppabile dell emulsione, il gradino
grigio chiaro
più
alto
all'annerimento
più
forte.
Il
ed il nero più forte sono uguali in tutte le gradazioni, ma fra
questi estremi vi è un numero tanto maggiore di gradini — di valori — intermedi, quanto più dolce è la gradazione.
Anche i negativi si possono classificare con gradazioni analoghe in dolci,
normali e
duri,
come
la
carta.
Un
negativo
normale
richiede una carta
normale, poiché adoperando una carta dura o dolce si avrebbe una mancanza
o un eccesso di valori,
cioè si avrebbe
un'immagine
troppo
contrastata
o
troppo morbida. Se nel negativo vi sono piccoli contrasti, se è dolce, si possono
adoperare per la stampa soltanto carte a grandi contrasti, quindi molto dure,
per avere copie normali.
Perciò se nel
negativo ci sono alti gradini
cioè se il negativo è duro,
si
(differenze
deve scegliere la carta
con
di annerimento),
molti
e
piccoli
gradini (dolce) e viceversa.
47
Le diverse qualità di carta
devono essere note al dilettante perchè possa scegliere bene. La diversità delle appltj
cazioni richiede alle carte fotografiche vari pregi, quindi il disporre di una vasta scelti
permette di soddisfare ogni desiderio per ogni scopo.
Il tipo di carta universale per la stampa,
con una grande latitudine di posa e
di sviluppo, è la Lupex Agfa con le sue sette gradazioni.
Il tipo di carta universale per l'ingrandimento è la Brovira Agfa che si fornisce
in sei gradazioni in modo che è possibile valorizzare qualsiasi negativo.
La carta Portriga Rapid Agfa è particolarmente adatta per ritratti e si fornisce
in [tre gradazioni, È un clorobromuro sensibile
quanto il bromuro, si presta
quindi
egregiamente per ingrandimenti a toni caldi.
Qualità e superfici delle
Lupex Agfa
Extra
Superficie
Morbido
Morbida
Special
Normal
Dura
Extra
Ultra
Dura
Dura
Carta
bianco
lucido
bianco
semimatt
bianco
charnois
matt
.
.
.
.
lucido
chamois semimatt
.
c h a r n o i s v e l l u t o (velvet) .
LEW 1
LW 1
LS 1
LN 1
LH 1
LEH 1
LEW
LW 2
LS 2
LN 2
LH 2
LEH 2
LW 3
LS 3
LN 3
LH 3
LEH 3
21
L W 21
L S 21
L N 21
L H 21
L E H 21
L U H 21
LEW 22
L W 22
LS 22
L N 22
LH
LEH 22
L E W 22a
L W 22a
L S 22a
L N 22a
L H 22a
L E H 22a
-
22
LUH 1
-_
-
Cartoncino
bianco
lucido
L W 111
L S 111
L N 111
L H 111
L E H 111
bianco
semimatt
L W 112
L S 112
L N 112
L H 112
L E H 112
L W 122
L S 122
L N 122
L H 122
L E H 122
charnois semimatt
.
L E W 122
-
Portriga - Rapid Agfa
Superficie
Morbida
Normale
Dura
Cartoncino
bianco
semimatt
bianco
matt
.
bianco
Filigran
chamois
semimatt
chamois
matt
chamois
studio
P R W 112
PRN
112
.
.
.
.
.
PRW
113
PRN
113
.
.
.
.
.
P R W 118
PRN
118
P R K 118
.
.
.
PRW
122
PRN
122
PRK
122
.
.
P R W 123
PRN
123
PRK
123
.
Filigran
bianco
avorio
.
.
.
.
.
.
.
P R K 112
.
.
.
.
P R K 113
.
.
.
.
.
P R W 128
PRN
128
PRK 128
.
.
.
.
.
PRW
PRN
134
PRK
134
134
La varietà delle superfici delle carte
offre la possibilità di scegliere per ogni motivo il tipo di maggior effetto.
Il carattere della fotografia è molto influenzato dalla superficie, se questa è
lucida, semiopaca, velluto od opaca. La scelta della superficie dipende essenzialmente
dal motivo e dal formato della fotografia, ma, in fondo, è una quistione di gusto
personale. Per le fotografie piccole si deve preferire una superficie lucida perchè col
suo disegno nitido permette di scorgere anche i più minuti particolari. Le superfici
granose si adattano meglio per i grandi formati nei quali l'effetto dell'insieme è
spesso aumentato dai contorni non precisamente nitidi della parte meno importante
dell'immagine.
Per queste ragioni la carta Brovira Agfa si fornisce con ung grande quantità
di superfici. L'assortimento Brovira Agfa, con i suoi pregi di adattamento, offre al più
esigente compratore tali vaste possibilità che le hanno procurato una diffusione
enorme ed in continuo aumento.
È stata portata ultimamente sul mercato anche la Brovira chamois bruna.
Maggiori dettagli sono contenuti nell'opuscolo "Le carte fotografiche Agfa ed il loro
trattamento, che verrà inviato a richiesta.
carte e cartoline fotografiche A g f a
Brovira Agfa
Extra
Denominazione
Superficie
morbida
•
Morbida
Special
BW !
BS 1
BN 1
BW2
BS 2
Dura
Extra
dura
Carla
bianco
Brillant
BEW 1
bianco
semimatt
Satino
bianco
velluto
lucido
Veluto
bianco
matt
-
(velvet)
Matt
bianco matt g r a n o s o
chamois
lucido
chamois
semimatt
.
.
.
Studio
Brillant chamois .
Satino chamois
chamois v e l l u t o ( v e l v e t )
Veluto chamois
.
BH 1
BEH
1
BN 2
BH
2
BEH
2
BtM 2 a
-
B N 2a
BH
2a
BEH
2a
m
--
BN 3
BH
3
BEH
3
BN 4
BH
4
-
3
BW 4
BW
21
B S 21
BN21
B H 21
BEH
BW
22
BS22
B N 22
BH
22
BEH
22
m
22a
BS 22a
BN
22a
BH
22a
BEH
22a
BN
111
21
Cartoncino
bianco
velluto
BlrM 111
BS
BW
112
B S 112
BW
112a
Brillant
bianco
matt
bianco
matt
granoso .
Studio
bianco
royal - v e l l u t o .
Royal.
bianco
mille
Siltex .
bianco
Matt
punti
filigrana
chamois
.
Filigran
semimatt
Satino chamois
chamois velluto (velvet)
Veluto
chamois
Matt
matt
chamois
matt
granoso
Studio chamois
chamois
royal
velluto .
Royal
chamois
filigrana
bianco
avorio
avorio
royal - velluto
.
chamois
chamois
b i a n c o av.
111
Veluto
semimatt
bianco
BEW
Satino
(velvet)
lucido
bianco
.
chamois
F i l i g r a n chamois .
posteli .
.
m i l l e punte
Posteli
Royal
Siltex .
avorio
111
BH
111
BEH
111
B N 112
BH
112
BEH
112
-
BN
BH
112a
BEH
112a
-
B N 113
BH
113
BEH
B N 114
BH114
B N 115
B N 117
BH
115
BH
117
112a
--
BW113
-
BW118
B S 118
B N 118
BH118
BEH
BW122
B S 122
B N 122
B H 122
BEH
122
BW
122a
B S 122a
B N 122a
B H 122a
BEH
122a
BW
BW
123
124
B N 123
BH123
BEH
123
B N 124
BH124
BW
125
BN125
BH125
BEH
125
-
B W 128
B N 128
BH128
BEH
128
BN
B H 134a
-
BEH
135
BVN114
BW
115
BIA1117
BS
115
-
B S 128
-
-
BVM 1 3 4 a
BIA/135
B N 135
134a
BH
-
BW137
B N 137
BH137
135
BEH
113
-
115
118
Dal negativo alla copia su Lupex
ed all'ingrandimento su Brovira
Stampa
Ingrandimento
La stampa e l'ingrandimento
sono lavori che danno molta soddisfazione e che non sono
difficili da imparare specialmente quando si è scelta la gradazione di carta necessaria.
Il dilettante serio che desidera avere delle copie fotografiche belle e durature le eseguisce su carta Lupex.
La Lupex Agfa si può considerare come una carta fotografica universale poiché permette di ottenere delle stampe utilizzabili anche dal negativo più infelice.
Il modo di adoperare questa carta si trova
unita ad ogni busta.
nell'istruzione
Per l'illuminazione della camera oscura si
gialla ; usando la lampada Agfa si prenderà :
adopera
luce
il filtro N. 112 giallo smerigliato
per la carta Lupex od altra della stessa sensibilità ;
il filtro N. 113 A giallo verde smerigliato
(adoperando I illuminazione indiretta) ;
il filtro N. 113 B giallo verde smerigliato
(adoperando
l'illuminazione
diretta) per
la
carta
Brovira
od
altra della stessa sensibilità.
La stampa si eseguisce col "torchietto"; I' ingrandimento si
fa con I apposito apparecchio. Il tempo di esposizione si può
trovare facilmente e rapidamente con una striscia di prova.
La durata dello sviluppo con esposizione giusta va normalmente da circa 1 minuto a 1 minuto e mezzo con la carta
Lupex e da 1 minuto e mezzo a 2 con la carta Brovira.
Prima del fissaggio le carte si devono sciacquare brevemente in acqua pura o passare semplicemente in un bagno
d arresto formato con una soluzione dall 1 al 2% di acido
acetico. Al fissaggio segue il lavaggio finale in acqua corrente,
infine I'asciugamento chiude il processo positivo,
La scelta dello sviluppatore
per i positivi
dipende in primo
deve
tener
luogo
dalla
qualità della carta che si adopera. Inoltre si
conto del tono da dare
alla
stampa. In generale
però si può
dire che tutti gli sviluppatori Agfa per carta assicurano ottime copie le quali,
coi caratteri speciali
Lo sviluppatore
delle
carte
Agfa, hanno una loro particolare armonia.
« Neutol» Agfa
dà
toni
neri
neutri, è fornito in polvere e
lavora in modo energico e brillante. Lo si può considerare come lo sviluppatore universale per tutte le carte. Lo sviluppatore «Eikonal» fornito in soluzione
concentrata
produce
«Neutol» ed
è
un
quindi
tono
più
nero
più caldo;
adatto per le carte
lavora più dolcemente
de!
chamois e per quelle
da
ritratto.
Anche lo sviluppatore per negativi
Metol-ldrochinone al quale abbiamo
accennato prima è adatto per le stampe e gli ingrandimenti, dando un tono
nero neutro.
Uno
speciale sviluppatore
Agfa che dà
toni
intensamente
per
la
bluastri.
quando si desiderano toni bluastri
meno
che si forniscono in polvere si preparano
corta
Lupex bianca è il « Blautol »
Invece
l'« Igetol » Agfa si adopera
accentuati.
Questi due sviluppatori
facilmente e rapidamente scioglien-
doli in acqua.
La scelta dello sviluppatore influenza il tono. Altre possibilità sono date
dai processi di intonazione che in molti casi producono dei begli effetti.
L intonazione
più
usata è quella in bruno che si adatta per fotografie
brillanti e per tutti i motivi
che
devono
avere
degli
effetti dolci, soleggiati
ed intimi.
Due intonatori in bruno — «Coradon» Agfa e «Viradon» Agfa — si
accordano specialmente
tengono toni di un
con
bruno
le carte Brovira.
freddo col
Mentre col «Coradon» si ot-
«Viradon» si
hanno toni di un bel
bruno caldo. La Lupex chamois si può intonare direttamente mentre la Lupex
bianca e la Brovira si devono prima imbiancare.
Per I intonazione diretta il positivo, ben fissato e lavato a fondo, si mette
in un bagno di :
5 0 0 ce. di acqua e
10 ce. di intonatore bruno.
La fotografia resta in questo bagno finché si sia ottenuto il tono desiderato, quindi si lava ancora per venti minuti.
Per l'intonazione indiretta invece i positivi, ben fissati e molto ben lavati
devono prima essere sbiancati nel seguente bagno :
4 0 0 ce. di acquo
5 0 0 ce. di soluzione di prussiato rosso al 10 /
0
u
1 0 0 ce. di soluzione di bromuro di potassio al 1 0 ,
Dopo
l'imbiancamento si lava
bene la fotografia
0
finché i bianchi
ab-
biano perduta la tinta giallina, quindi si intona nel bagno seguente :
1 0 0 0 ce. di acqua
10 ce. di intonatore bruno.
L'immagine
riappare
rapidamente e si lascia nel bagno
non cambia più. Segue un lavaggio di circa venti minuti.
finché il tono
Dov'è l'errore?
Un
Non
insuccesso nella stampa o nell'ingrandimento non è affatto
tragico.
conviene correggere, è meglio rifare il lavoro evitando la causa dell er-
rore. Ma dov'è l'errore? È necessario saperlo per evitare spreco di materiale.
La seguente tabella spiega le cause degli errori più comuni.
Aspetto d. fotografia
Causa
Sbiadita e grigia
gradazione troppo morbida della carta .
sviluppo troppo caldo
sviluppo esaurito
molto sovraesposta e
poco sviluppata
gradazione
più
dura
sviluppo a 18° C.
rinnovare lo sviluppo
esposizione più breve
sviluppo più lungo
Scura senza disegno
gradaz. troppo dura
sviluppo troppo freddo
molto sottoesposta e
sviluppata troppo .
gradazione più dolce
sviluppo a 18° C.
esposizione più lunga
sviluppo normale
Macchie giallo brune
fissatore esaurito
fissatore non acidulato
lavaggio interm. insuf.
copia esposta alla luce
prima della fine del
fissaggio
copia non interamente
coperta dal fissaggio .
rinnovare il fissaggio
usare fissaggio acido
buon lavaggio interm.
con aggiunta ac. acet.
durata del fissatore 10
min. in camera oscura
agitare la copia nel
bagno
sviluppo troppo lungo
sviluppatore esaurito
esporre più a lungo
rinnovare il bagno
sviluppo troppo breve
_._ sviluppo non rimescolato
sviluppo normale
rimescolare e agitare
la copia
Veìaturegiallee brune
Annerimento irreg.
Aspetto « nuvoloso Punti chiari
54
Come si rimedia
bollicine d'aria che impediscono l'azione del
bagno
allontanare
cine
le
bolli-
Così
siamo
arrivati alla fotografia finita che ha lo scopo di darci una
gioia facendoci rivivere le belle ore passate.
Naturalmente questo compito è
bene assolto soltanto quando la fotografia è eseguita con ogni cura.
Bisogna
cercare il giusto
taglio o inquadratura.
Con
due
squadre di
cartoncino, disposte sulla copia o sull'ingrandimento si può facilmente
trovare
|a migliore inquadratura.
La stampa deve, possibilmente, avere un piccolo bordo bianco e soltanto
quando è completa con tutti questi piccoli lavori passa nell'albo. Ma non si
deve attaccare con una colla qualsiasi. Le colle acide intaccano le fotografie.
L'Àgfacoll invece è assolutamente innocua e attacca rapidamente e sicuramente.
Gli ingrandimenti si possono fare con o senza bordo, secondo il proprio
gusto. Se la fotografia è destinata a figurare da sola è opportuno
incollarla
su cartone. Per avere un passaggio dal tono dell'ingrandimento a quello del
cartone si può
disporre,
fra
questo e quello un foglio di carta un po più
grande dell immagine.
Un metodo
semplice e rapido di finire la fotografia con
distinzione è
quello di disporla nelle inquadrature che si trovano in vendita nei vari formati.
Telaio mobile per inquadrare la fotografia
Fotografiamo
a
colori!
Lo scopo più elevato della fotografia è
la
produzione
di
immagini fedeli della natura nei colori naturali.
Oggi possiamo disporre della nuova pellicola Àgfàcolor che
supera tutti gli altri processi a colori per semplicità
e
bellezza
di tinte.
Tre strati, sovrapposti
ed
impressionabili alla luce, sono
sensibilizzati in modo che reagiscono nelle tre diverse zone dello
spettro, rossa, azzurra, verde. In un primo sviluppo si ottiene un
negativo in bianco e nero che
diverso dai comuni
per
il
momento non
è affatto
negativi.
Dopo aver fortemente illuminato questo negativo segue un
secondo sviluppo con un bagno speciale che ha la proprietà di
formare delle materie coloranti ben stabilite e diverse, in ognuno
dei tre strati di emulsione sovrapposti, con sostanze inattive fino
a quel momento. In
questo
modo,
I argento, si forma in ogni strato
samente • gialla
con
l'annerimento
di
tutto
un immagine colorata e preci-
nello strato superiore sensibile ali azzurro,
rosso
porpora nello strato medio sensibile al verde e verdazzurra nell'ultimo strato sensibile al rosso.
Dopo la soluzione di tutto I argento annerito
nel secondo sviluppo
nel primo e
rimane un immagine di colori perfetti, na-
turali, molto bella e trasparente. Si ha così un diapositiva, per
proiettare il quale
non
occorrono
apparecchi
differenti
nè
più
luminosi di quelli comuni che si usano per proiettare diapositivi
56
Schema del processo
Agfacolor
in bianco e nero. Per ora l'Agfa produce soltanto pellicole Àgfàcolor per il piccolo formato ( 3 5 mm.) che sono fornite in caricatori soliti per 36 pose 24 x 36 mm. ed in caricatori speciali
per la Karat, per 12 pose.
La pellicola Agfacolor si prepara in due tipi, uno per la
luce diurna ed uno per quella artificiale. La pellicola
per luce
diurna si deve esporre come un materiale negativo di
15°/10
Din, quindi è di notevole sensibilità.
Attualmente lo
sviluppo
pellicole esposte si fa
nei
ed
il
seguente trattamento delle
Laboratori speciali dell'Agfa che si
trovano nelle varie nazioni.
In linea generale, lavorando alla luce diurna con la pellicola Agfacolor destinate a tale luce, non
occorre alcun filtro ;
soltanto per vedute di lontani, senza primo piano,
specialmente
in montagna, si può adoperare il filtro Agfa N. K 29 C. Con
la luce diurna rossiccia dei crepuscoli, se si vuole avere la resa
dei colori come nelle ore normali del giorno si può
adoperare
il filtro N. K 2 8 .
Le fotografie alla luce artificiale, lavorando con la pellicola
Agfacolor
destinata
a
alcun filtro quando la
tale
illuminazione,
luce
è
si
eseguisce senza
data
dalle
comuni
elettriche, dalle lampade Nitraphot e
dalla
luce
Agfa. Quando invece
la
Agfa, dalle Vacublitz
Osram
tipo S, che danno una
luce
luce
adoperare i seguenti filtri ;
provenga
e dalle
dalle
lampadine
lampo
Halox
capsule
lampo
lampade
leggermente fredda,
Nitraphot del
è necessario
per le capsule lampo Agfa il filtro
K 3 1 , per la Vacublitz Osram e la lampada Nitraphot tipo S
il filtro K 3 2 ,
Indice
Alfabetico
Pagina
Agfacolor
.
. 5 6 - 5 8
Agfafacoll
55
Antialonicità
20
8
Apotar
Architettura .
.
.
.
.
.
.
.
2
9
Asciugamento
.
.
.
.
.
.
.
4
4
Atomal (sviluppatore a grana fine)
.
.
.
41
.
.
5 2
B
Bilinar
8
Blautol (sviluppatore per carte)
.
.
Brovira (carta)
49
c
Camera
Camera oscura
Capsula
luce
.
.
lampo
.
.
Caricatori (per piccolo formato)
Carta d a stampa
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Carta d a stampa alla luce diurna
Carta per
ingrandimenti
Carta per ritratti
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
3 6
. 2 4 - 2 5
.
.
4 0
.
4 7
.
48
. 4 8 - 4 9
.
4 8
Carte fotografiche
47-49
Colla per fotografie
Coradon
.
(intonatore)
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
55
5 3
D
Diaframma .
.
.
Diapositivi (materiale per)
.
.
.
.
.
.
.
.
.
9
.
2 1
E
Pagina
Eikonal (sviluppatore per carte)
Errori
nei
negativi
.
.
.
.
.
.
.
.
.
5 2
.
4 5
Errori nei positivi
54
F
Filtri
Filtri
18-27
per
camera
oscura
.
.
Final (sviluppatore a grana fine)
Fissaggio
.
'
.
.
.
.
.
.
.
.
4 0
.
.
.
41
.
. 4 1 - 4 3
Fotografie a colori
.
Fotografie controluce
.
.
.
.
.
.
2 0
Fotografie di bimbi
30
Fotografie d i persone
.
.
.
Fotografie
.
.
.
.
.
.
.
d i
siluette
Fotografie mosse
56-58
.
.
.
.
.
2 8
3 7
.
34
Fotografie notturne
.
.
.
3 8
.
.
4 7
.
.
2 3
G
Gradazioni
delle carte Agfa
Grana fine .
.
.
.
.
.
Grossezze della grana
.
.
.
.
.
.
.
.
.
2 3
.
.
.
3 6
.
8
H
Halox
(polvere
lampo)
.
.
I
Igenar
.
Igestar
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
8
Igetol
52
Indebolitore
.
Ingrandimenti
.
Inquadratura
Intonazioni
60
44
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
5 0 - 5 1 - 5 5
.
.
.
.
5 5
5 3
Pagina
Isochrom
1'
Isosopan
1'
¥ Httantanee
. 3 1 - 3 4
L
I Lastre
21
Latitudine di posa
Leica (pellicole
Luce artificiale
per)
.
.
.
.
.
.
.
.
.
•
.
2 5
•
. 3 6 - 3 8
Luce lampo
Luminosità
36
degli
obiettivi
Lupex (carta)
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
4 8
M
Macchine Billy
Macchine fotografiche .
Macchine
.
Isolette
Macchine Karat
.
.
.
.
Materiale sensibile
.
.
Messa a fuoco
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
5 - 6
.
.
•
.
•
.
.
.
" 7
•
.
.
Metol-idrochinone (sviluppatore)
.
.
.
~~l
•
. 1 3 - 2 1
•.
•
.
.
,
. 4 1 - 5 2
10 - 32
N
i [^Negativo
.
.
.
.
.
.
Neutol (sviluppatore per carte)
.
.
.
.
.
4 6
.
5 2
o
8
tKObiettivi
Ortocromatismo
.
.
.
.
.
.
1
6
1 1
| É Otturatore
P
\
^Paesaggio
Pancromatismo
Pellicole
27
.
.
.
.
.
.
.
1 6
14-21-25
61
Pagina
Piccolo formato
.
.
.
.
.
.
.
Portriga Rapid (carta)
23
48-49
Profondità di fuoco e di campo
.
10 - 32
R
Rinforzatore .
.
. ,
.
.
.
44
Ritratti
35
Rodinal
(sviluppatore)
Rulli
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
4 1
.
.
2 1
S
Scatto automatico
* Sensibilità
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
1 1
.
15.
Sensibilità ai colori
16
Sensibilità dell occhio umano ai colori
Sensibilità generale
Sensibilizzazione
.
.
.
-
.
.
16
.
15
.
16
Siluette
Sport
37
.
.
.
.
Superficie delle carte
.
.
.
.
.
.
.
:
44-48
Sviluppatori
*
Sviluppatori per carte
3 3
.
.
-
41-43-52
.
.
Sviluppo
dei
negativi
.
.
.
.
.
.
.
.
4 3
52
Sviluppo
per
negativi
.
.
.
.
.
.
4 1
T
Tecnica d i presa .
Telaio
per
. . .
inquadrare
Tempi di posa
.
.
.
.
Tempi di posa minimi
.
.
.
.
.
.
.
.
26 - 38
5 5
.
.
.
.
.
11
.
.
.
.
.
34
V
Viradon
(intonatore)
.
.
.
.
.
.
5 3
Stabilimento Tipografico Miglietta, Milano & C. - Casale Monferrato - 1939-XVII
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Come imparo a fotografare